Recensione "Di mercoledì" di Rebecca Quasi - Questa volta leggo

 Oggi (proprio di mercoledì) tocca a me questa rubrica 

 

Come sempre grazie a Dolci, Queen della grafica

 

 

Ogni mese verrà scelta una parola e nell'ultima settimana troverete le recensioni sui vari blog partecipanti. Ognuno quindi avrà un titolo diverso, scelto in relazione alla parola data, tutti con un comun denominatore.

La parola di giugno è:

F O T O G R A F I A

Ho deciso di leggere questo libro, di cui vi pubblico la prima versione della copertina perché secondo me perfetto per la parola di questo mese

Il libro:

Autrice: Rebecca Quasi

Titolo: di Mercoledì

Editore: Self

Data di pubblicazione: 22 maggio 2020

Pagine: 476

Trama:

Prendere una sbandata con i fiocchi per la preside del liceo della propria figlia e avviare una comoda, ma segreta, non-relazione a sfondo sessuale, potrebbe rivelarsi un tantino impegnativo, soprattutto se, a causa di un divorzio fuoco e fiamme, non si conosce affatto questa figlia dalla vita sociale pari a zero e si vive in una città di provincia.

Ecco ciò che accade a Michele Bastiamante, editore di successo, e a Nera Valdraghi, preside di un liceo.

La disinvoltura di Michele si scontrerà con il perbenismo di Nera in uno scambio tra il serio e il faceto che ridisegnerà la vita di entrambi.

Michele si è ritrovato di colpo nel ruolo di padre, per di più di una ragazzina saccente e bullizzata. Non è che non sapesse di esserlo, semplicemente non aveva mai preso parte alla sua vita, fino alla scomparsa prematura della madre. Michele quindi si ritrova a 50 anni a dover stravolgere la sua vita, che verrà ulteriormente scossa dall’incontro con la preside della ragazza, Nera, una donna che lo spiazzerà non poco. 

Rebecca Quasi per me è una boccata d’aria, con il suo stile fresco, leggero (ma non frivolo) e che mi fa appassionare. Anche stavolta sono stata coinvolta fin da subito e ho divorato questo libro che mi è piaciuto tantissimo.

Il punto di forza maggiore per me è dato dal personaggio maschile, Michele. Come caratterizzazione è cugino primo di Vittorio (Re Artù, Ginevra, Coso e la sgualdrina), con quel fascino malandrino, la battuta sempre pronta e un’ironia sottile e pungente. Altro innamoramento istantaneo.

Ho capito cos’è che apprezzo tanto (mi capita anche con i libri di Miss Black): l’autrice presenta i suoi personaggi pieni di difetti che, oggettivamente, non sono apprezzabili; però riesce a farti innamorare di loro proprio grazie a queste caratteristiche e questa è una cosa straordinaria.

Nera, la preside coprotagonista, mi è piaciuta per le sue contraddizioni. È tutta d’un pezzo, con degli sprazzi di bigottismo che fanno storcere il naso, ma con una morale giusta e una determinazione forte. Mi è piaciuta anche lei proprio per il suo carattere imperfetto.

Insieme, come coppia, sono stupendi.

Questo libro ha però un altro enorme pregio, Angelica, vicina di casa di Michele e amica sua e della figlia. Trovo che sia un personaggio stupendo, mi ha fatto ridere più di una volta e l’ho sempre sempre sempre adorata: è una macchietta!

Di nuovo ho apprezzato l’età della coppia, non più giovanissimi. Seconde possibilità che a volte ripagano dai torti pregressi.

Mi è piaciuta anche l’ambientazione da piccolo paese, con tutti i meccanismi del provincialismo. Essendo vissuta sempre in questo tipo di realtà, ho adorato soprattutto le prese in giro.

Se cercate un libro coinvolgente, scritto bene, con personaggi d’impatto e una storia appassionante ve lo consiglio proprio, io pian piano mi recupero quelli che ancora mi mancano di questa autrice.

Voto: 4.5*

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