Torna questa rubrica, a cui tengo molto anche per la splendida collaborazione con alcune blogger che ormai conosco da diverso tempo e che stimo molto, Daniela del blog Un libro per amico, Baba del blog Desperate Bookwife, Ombretta del blog Ombre di Carta e Chicca del blog Librintavola .
Appuntamento bimestrale in cui noi 5 bologger leggeremo un romanzo di un autore o autrice scelto di comune accordo di cui abbiamo voglia di approfondire la conoscenza oppure di scoprirlo.
Grazie a Ombretta per la grafica
Per questo secondo appuntamento il nome scelto è: Rebecca Quasi.
Per l'occasione ho scelto tra i diversi libri ancora da recuperare e questo titolo mi ha attirata subito:
Titolo: Re Artù, Ginevra, Coso e la Sgualdrina
Editore: Self
Data di pubblicazione: 28 maggio 2017
Pagine: 264
Trama:
Vittorio è sposato da vent'anni con Anna, ma da tredici sì e no si rivolgono la parola nonostante continuino a vivere insieme.
È quindi abbastanza singolare che lui perda il lume della ragione quando lei gli comunica che vuole divorziare... e che decida di riconquistarla.
Vittorio è uno stronzo, non giriamoci intorno. Vittorio è sposato da vent’anni, ha un lavoro che gli occupa gran parte del tempo, una figlia ormai in procinto di costruirsi una propria vita e una moglie di rappresentanza, che trascura con precisa abitudine. Non partecipa mai alle questioni domestiche, si rintana nello studio e durante le discussioni pensa ad altro. Vittorio è un qualunque 45.nne che vive per il lavoro, che trascura la famiglia. Ma la sua vita si disintegra quando Anna, la moglie, una volta partita la figlia per l’università, decide di lasciarlo. Vittorio si trova così costretto a guardare in faccia la realtà (e che bisogno c’era, suvvia!) a prendere atto dei suoi sentimenti (roba da donne, andiamo!) e a fare i conti con il fatto che è uomo che deve cambiare se vuole anche solo provare a restaurare un accenno di normalità, figuriamoci ambire alla felicità.
La Quasi in questo libro è riuscita a costruire un personaggio strepitoso, perché Vittorio rappresenta una buona fetta di popolazione, non necessariamente solo maschile (anche se più abbondante secondo me), che si lascia scivolare addosso le cose, che non fa nulla per cambiarle ma poi va in pezzi quando capita. Ma il suo genio secondo me è stato rendere Vittorio estremamente affascinante, per tutta la lettura ho tifato per lui, pur riconoscendogli tutte le colpe, mi ha conquistata in pieno! È un ammaliatore, istrionico e con una fragilità enorme, un bisogno di attenzioni tipico dell’uomo medio, con atteggiamenti che un po’ ti aspetti, ma che sanno stupirti. Posso solo ringraziare questa autrice per la sua creazione, è diventato uno dei personaggi migliori mai letti.
Non è il primo libro che leggo di questa autrice e ogni volta mi stupisce per la semplicità, anzi per come in maniera appunto semplice, col sorriso sulle labbra, riesca a raccontare vicende reali, a rappresentare così bene le dinamiche dei rapporti.
Anche stavolta racconta una piccola storia quotidiana, di quelle che non fanno notizia, ma che sono reali, che succedono spesso.
Ho proprio apprezzato questa normalità, che non è banalità ma piuttosto andare a pescare emozioni vere. Inoltre il fatto che i protagonisti non siano ragazzi, ma persone di 40 – 45 anni, me li ha resi ancora più cari (e purtroppo più vicini).
Seconde possibilità e famiglia, amore e necessità di coltivarlo per far funzionare un rapporto familiare: di questo parla questo libro, che ho adorato, talmente tanto da non riuscire a staccarmici e voler iniziare subito il seguito, incentrato sulla figlia di Vittorio e Anna, Chiara.
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Mi è piaciuto talmente tanto che non sono riuscita a resistere. Per fortuna avevo già pronto nel kindle anche il successivo e così ho letto anche quello. Sono due titoli autoconclusivi, bello però per me è stato leggerli di seguito.
Titolo: Endorfine
Editore: Self
Data di pubblicazione: 15 luglio 2017
Pagine: 275
Trama:
Sono passati otto anni da quando Elia e Chiara si sono conosciuti ed è stata una vera e propria agnizione, uno di quegli incontri che sigilla il cuore e strega il destino.
"Endorfine" segue in ordine cronologico le vicende narrate in "Re Artù, Ginevra, Coso e la sgualdrina", le due storie possono però essere lette separatamente.
Chiara ha vissuto il matrimonio dei suoi genitori come una colpa, ha capito fin da bambina che per far funzionare un rapporto è necessario innanzitutto averne la volontà e che questo richiede impegno. La vita però non sempre segue il percorso che ci si aspetta e a volte succedono cose che stravolgono completamente tutto.
Chiara è depressa, ha un senso di colpa enorme e non riesce più a dormire. Deve però occuparsi di sua figlia Olivia, e quindi cerca l’aiuto dei suoi genitori per provare a dormire un pochino, anche in maniera “chimica”. I genitori però, oltre a occuparsi qualche volta di Olivia, contattano Elia, medico tornato da poco dall’America e che per la ragazza prova un sentimento profondo.
Bellissima anche questa storia, che parla di seconde possibilità pur abbassando l’età dei protagonisti.
Ho adorato la coppia, insieme perfetta, ho apprezzato però ancor di più il non aver snaturato o reso meno interessante Coso (che non specifico meglio chi sia per non fare spoiler). Un’accortezza giusta, che ha anche dato senso alla depressione di Chiara.
Ho divorato anche questo libro, volevo sapere come sarebbe andata a finire. Ho adorato ritrovare i personaggi conosciuti in Re Artù Ginevra Coso e la Sgualdrina, soprattutto Vittorio che non si smentisce mai. Menzione particolare per il personaggio secondario di Matilde, i cui difetti non sono minimizzati, ma il cui cuore è grande.
Storie semplici quindi, ma che catturano il cuore. Le consiglio a chi vuole leggere qualcosa di molto reale, a chi vuole una storia che catturi, scritta con quella vena di ironia costante ma non invadente, che rende tutto molto più godibile.
Vorrei inoltre fare i complimenti all’autrice anche per la scelta dei titoli, molto molto azzeccati.
Voto: 4.5*
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Rebecca Quasi è davvero brava, piace molto anche a me
RispondiEliminasto recuperando tutti i suoi titoli, mi piace veramente molto
EliminaIo, come sai, credo di aver sbagliato libro, probabilmente se quei personaggi di cui ho letto io fossero personaggi dei nostri giorni sarebbero stati più azzeccati. Questa tua recensione mi farebbe venire voglia di provare a leggere questo libro!
RispondiEliminapuoi sempre provare con i contemporanei, a te consiglio Celestiale (oppure questi)
EliminaMah... rubrica interessante ma la storia non mi convince...grazie
RispondiEliminaci sta, grazie Benedetta
Eliminali voglio leggere tutti e due e poi adoro i titoli!
RispondiEliminaI titoli sono super azzeccati fra l'altro
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao Chiara, purtroppo per me non è andata "bene" come a te, ma come ci siamo già scritte...dipende. secondo me, prima o poi, dovrei dare una possibilità ai suoi contemporanei, perché la tua esperienza invoglia ❤️
RispondiEliminama capita dai, è normale avere gusti diversi. Io i suoi storici non li conosco, ma con i contemporanei la adoro
Elimina🤣🤣Questi due romanzi sembrano decisamente più divertenti del mio! Mi piacciono i personaggi sopra le righe come Vittorio, magari un giorno lo leggo
RispondiEliminaVittorio è un mito, mi viene voglia di rileggere il libro per lui
EliminaCiao Chiara,
RispondiEliminaMagari sul 1° potrei farci un pensiero. Forse con uno stronzo come protagonista, le emozioni fioccano. Però dal titolo pensavo fosse un romance comico... no?
Ciao, Marina
In realtà no, non è un chick lit anche se è una storia leggera
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