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lunedì 8 agosto 2022

I pensierini

Rubrica ideale per la pausa estiva, in cui vi lascio il mio piccolo pensiero su libri letti che non hanno una recensione vera e propria.




"The love hypothesis. Il teorema dell'amore" di Ali Hazelwood
Libro delizioso, dolce e simpatico; una storia d’amore dal contesto particolare, infatti la particolarità è proprio data dall’ambientazione accademica, per me ancora tutta da scoprire. Siamo a Stanford e la protagonista è una ricercatrice che sta facendo un dottorato di chimica, professione molto poco popolata da donne. Per una serie di eventi, più o meno voluti, la nostra Olivia fingerà di avere una relazione niente meno che con Adam, un professore dalla reputazione pessima, tacciato di essere irreprensibile e per nulla propenso ai favori. Adam però rivelerà un altro lato di sé, sempre retto e inquadrato, ma con una dolcezza e fragilità che andranno a compensare quelle di Olivia.
Mi è piaciuto tanto questo libro, che è scritto anche molto bene ed è decisamente scorrevole. L’autrice è al suo primo romanzo (pubblicazioni scientifiche ne ha invece fatte eccome), ma è stata capace di creare una storia dolce e veritiera, con anche quel pizzico di originalità che non guasta mai.
Ho adorato la coppia di protagonisti, insieme soprattutto, e anche il fatto che il sentimento non nasca in maniera repentina, che si evolva pian piano.
Il pov è quello di Olivia e anche se è in terza persona sono riuscita a provare una forte empatia, per entrambi.
Tutti i personaggi sono molto ben caratterizzati, anche i secondari tra i quali io ho adorato Malcom.
La questione femminile è presente, ma non eccessivamente sviluppata. Questo vuol essere un libro di intrattenimento e non un manifesto femminista, mi aspettavo però fosse maggiormente trattata.
Una storia che mi ha emozionata e che mi ha fatto sorridere spesso. Consigliatissima
Voto: 4.5*


"Triplo guaio" di Isabella Di Leo
Questa Graphic Novel racconta del cancro dell’autrice, vissuto proprio come un inquilino ovviamente non gradito, che oltre a finirle i biscotti, le cambia la vita, dalle abitudini al rapporto con gli altri, passando per tutta una gamma di emozioni non indifferente.
L’autrice ha voluto disegnare e scrivere questa storia come per una sorta di terapia, come sfogo per un periodo della sua vita così difficile e totalizzante. Il risultato per me è un piccolo gioiellino, che è stato capace di farmi ridere e commuovere, facendomi riflettere non poco.
Molto belli i disegni, così come l’uso dei colori
Grazie Isabella per questo dono, per la tua capacità di prendere in giro una così grande, per la tua sensibilità e la voglia di mostrare il dito medio a questo sgradito ospite. Una lezione di vita, letta con un sorriso
Consigliatissimo
Voto: 5*




"I want you" di Vi Keeland e Penelope Douglas
Questo duo è fantastico nel creare personaggi e coppie scoppiettanti e anche stavolta è stato così.
Ho letto questo libro in fretta, sia perché ero in ferie, sia perché mi serviva per una challenge, ma anche perché lo stile è veramente scorrevole e la storia mi ha appassionata e coinvolta da subito.
È un romance, normale, forse scontato in qualcosa, ma scritto bene (la traduzione invece ha qualche pecca ma me lo aspettavo) e che fa staccare la spina e soprattutto fa tifare per la coppia, Bridget e Simon.
Ho apprezzato la differenza di età, non così alta, in cui Bridget è più vecchia (amo i gap age).
Mi è piaciuto molto Simon, ho pure apprezzato il suo linguaggio, a volte scurrile, quasi sempre con doppi sensi, sempre simpatico.
Ho trovato molto realistica la caratterizzazione di Bridget, da madre e persona normale, che può essere pure ingenua su alcune cose.
Il finale mi è sembrato troppo pieno di questioni e colpi di scena, a volte inutili (come per esempio con i genitori di lui) e frettoloso, il ritmo è discostante: l’inizio è lento nel focalizzarsi sull’innamorarsi, la fine mette il turbo.
Nel complesso una bella storia, semplice, che fa staccare la spina.
Voto: 4*



"The invitation" di Vi Keeland
Adoro questa autrice, tantissimo, per me ormai è una garanzia. I suoi libri hanno tutti lo stesso schema e questo per me è un punto di forza, perché so cosa aspettarmi e non rimango delusa, quando ho bisogno di una lettura così vado sul sicuro.
Questo libro mi è piaciuto, di nuovo la Keeland sa dosare magistralmente leggerezza e profondità. È un romance, ma non frivolo. Si ride, soprattutto all’inizio, e ci si emoziona, maggiormente nella parte finale.
La scrittura è molto scorrevole e accattivante, l’ho proprio divorato in pochissimo tempo, avevo bisogno e voglia di immergermi completamente in una storia e non sono riuscita a mollarlo mai.
Ho amato i protagonisti, specialmente insieme come coppia.
Ho trovato molto interessante il lavoro di lei, il suo saper riconoscere così bene i profumi.
Ho intuito però da subito i vari colpi di scena finali, anche se non essendo un giallo non è stato un problema.
Voto: 4*


 Ne conoscete qualcuno? 

4 commenti:

  1. Due libri mi incuriosiscono molto, la Keeland in solitaria...(madooo è una vita che non la leggo) e anche la Hazelwood (su quest'ultima ero dubbiosa). Io le metto in lista...poi chissà...

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  2. Ho letto due libri della Keeland in coppia con la Ward e uno solo con quest'ultima da sola e devo dire che preferisco la Keeland da sola, secondo me rende di più

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    1. anche io lei la preferisco da sola, ma li ho finiti tutti!

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