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lunedì 9 gennaio 2023

Recensione "Queste gioie violente" di Chloe Gong - Tu leggi? Io scelgo!

Buongiorno lettori, anno nuovo ma solite rubriche per fortuna, nata da un'idea di Rosaria, gestita da me, Chicca e Dolci, che adoro sempre di più.


La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante

L'ordine di scelta è casuale, abbiamo usato random.org e questa volta mi è capitata Dolci. Avendo letto la sua recensione entusiastica, ho deciso di provare questo titolo.

Il libro:
Autrice: Chloe Gong
Titolo: Queste gioie violente
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 10 maggio 2022
Pagine: 396
Serie: #1 Queste gioie violente

Trama:
Corre l'anno 1926 e a Shanghai, scintillante come non mai, si respira un'aria di dissolutezza. Una faida sanguinosa tra due gang nemiche tinge di rosso le strade, lasciando la città inerme nella morsa del caos. Al centro di tutto c'è la diciottenne Juliette Cai che, dopo un passato lontano dagli affari di famiglia, ha deciso ora di prenderne in mano le redini e assumere il ruolo che le spetta di diritto nella Gang Scarlatta, un'organizzazione di criminali completamente al di sopra della legge. Ma non sono gli unici a voler imporre il proprio controllo sulla città. A contendere il loro potere, infatti, ci sono i Fiori Bianchi, nemici da generazioni. E dietro ogni loro mossa, c'è il loro rampollo, Roma Montagov, il primo amore di Juliette... ma anche il primo ad averla tradita.
Quando gli affiliati di entrambe le gang iniziano a mostrare segni di instabilità, che culminano in suicidi cruenti, si diffondono strane voci. Si parla di contagio, di follia, di mostri nascosti nell'ombra. A mano a mano che le morti si accumulano, Juliette e Roma sono costretti a mettere da parte le armi - e il rancore che provano l'una per l'altro - e a iniziare a collaborare. Se non riusciranno a fermare il caos che sta sconvolgendo la loro gente e Shanghai, non resterà più nulla su cui esercitare il loro dominio.
In questa spettacolare e originalissima rivisitazione del classico di Shakespeare, Chloe Gong conduce i lettori in un viaggio avventuroso e commovente durante il quale violenza e passione si mescolano nei destini dei giovani protagonisti.



Avevo grandi aspettative su questo libro, un po’ perché è piaciuto molto ad alcune mie amiche librose, di cui spesso i nostri gusti coincidono, un po’ per la trama, così intrigante. Ammetto che sono rimasta delusa, a me non ha fatto lo stesso effetto loro e non so se leggerò il volume successivo che conclude la storia.

Siamo a Shangai nel 1926 e due famiglie rivali di gangster si contendono il predominio della città. Gli eredi di tali famiglie, Roma e Juliette, una volta erano innamorati ma ora si odiano e vorrebbero vedersi morti l’un l’altra. A complicare tutto, oltre al costante aumento di potere degli “stranieri”, c'è anche una follia, un male inspiegabile legato a un mostro, che sembra far impazzire gli abitanti, indipendentemente dall’appartenenza. In tutto questo quindi i nostri Roma e Juliette dovranno deporre le armi e cercare di venirne a capo, per la salvaguardia di tutta la popolazione.

Come si evince dalla trama, questo libro è una sorta di retelling di Romeo e Giulietta o meglio ancora di West side story. La cosa mi ha intrigata molto inizialmente, peccato che ho avuto problemi con lo stile dell’autrice.
Come retelling c’è poco altro, giusto qualche accenno, ma poco poco, mi aspettavo che questa componente fosse maggiormente sviluppata.

Ho trovato la penna della Gong piatta e poco coinvolgente, inoltre per i miei gusti si dilunga in approfondimenti inutili e ridondanti a discapito di altro, come per esempio la caratterizzazione dei personaggi o l’approfondimento di tematiche (un esempio fra tutti la questione femminile, accennata e lasciata morire così).
Cerco di spiegarmi meglio. Roma è russo, Juliette cinese, ma questo non viene ben definito, non ci sono descrizioni particolari delle loro tradizioni, potrebbero tranquillamente essere interscambiabili. Anche il loro passato viene semplicemente dato per scontato, non è dato sapere perché si sono innamorati, cosa ha colpito l’uno dell’altra ecc. La spiegazione della rottura, il fatto che li ha portati a odiarsi, è anche qui semplicemente esposto, non è dato sapere nulla oltre, nessun confronto, nessuna recriminazione.
Ho trovato quindi poco coinvolgente perché poco approfondito nelle parti introspettive che tanto piacciono a me; nonostante queste mancanze non è stata una lettura scorrevole, non mi sono appassionata e quindi molte volte mi è risultata noiosa.

Ho apprezzato però l’ambientazione. Shangai qui è quasi un personaggio a sé, come se fosse senziente. L’autrice in questo ha fatto un ottimo lavoro, mi sembrava proprio di camminare per le strade di quella città di quel periodo.

Altra cosa che ho apprezzato è la parte fantasy, del mostro. Interessante e non così ordinaria, legata a intrighi che sono sempre una componente che adoro.

Un primo libro che non mi ha convinta, con una buona idea di base, ma con uno sviluppo non nelle mie corde. Anche se questo libro lascia in sospeso, non so se leggerò il seguito.
Voto: 2.5*

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Le altre recensioni:




21 commenti:

  1. Ugh.. e dire che avrei in lista sta dilogia; se mi dici così non lo so mica se lo leggo.. Grazie comunque per la recensione

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  2. Mi spiace molto non ti abbia convinta

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  3. È spettacolare iniziare l’anno con una tua recensione…negativa! Ludo

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  4. Avevo già visto questo retelling e ammetto che un po' mi intrigava. Succede quando le aspettative sono alte!

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  5. Oddio allora se non piace a te è meglio evitarlo un fantasy e simili

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  6. così mi metti davanti ad un bivio a te non è piaciuto e a dolci si! aiutooooooooooo

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  7. La copertina e la trama mi hanno incuriosito ma la tua recensione mi toglie ogni dubbio, non segno.

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    1. per me è un no, ma a diverse persone è piaciuto vedi tu

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  8. Che peccato Chiara! Devo ammettere che sembrava interessante anche per me ma di solito io e te ci troviamo con i gusti quindi forse non è adatto a me. Magari per qualche motivo mi ritroverò a leggerlo comunque ma dopo la tua recensione sicuramente non è tra le mie priorità

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    1. se ti capita prova, è sempre soggettivo, ma non me la sento di consigliartelo

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  9. Ecco, posso toglierlo dalla lista, già non è il mio genere, se poi tu non mi convinci, allora passo

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