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mercoledì 11 gennaio 2023

Purché sia di serie - Recensione "La colpa della sposa" di Amalia Frontali e Amaryllis L. Medlar

Buongiorno, anche quest'anno è presente la rubrica sulle serie, nata da una mia idea e che ha come obiettivo di cercare di portarne a termine qualcuna delle millemila iniziate.

La rubrica quindi consiste nel leggere mensilmente un libro appartenente a una serie cominciata (quindi non il primo) e di parlarne sul blog.


Il libro:
Autrici: Amalia Frontali e Amaryllis L. Medlar
Titolo: La colpa della sposa
Editore: Self
Data di pubblicazione: 15 maggio 2019
Pagine: 591
Serie: Saga della sposa #3

Trama:
Stoccolma, 1879. Il Tempo è tiranno e non smette mai di scorrere, dipana i fili e, d’improvviso, li recide. E proprio un evento luttuoso diventa un nodo imprevisto di sentieri che non avrebbero dovuto incontrarsi. Forse non è un caso che, nella tradizione russa, gli incroci non portino bene.
Nuvole cariche di pioggia si addensano in un cielo che sembrava sereno e in un attimo è la Tempesta. Quando infuriano i venti, il loro impeto si spinge molto lontano e le scelte di pochi finiscono per influenzare le vite di molti.
Quanto dura un’illusione, per chi crede nella Verità?
La Colpa della Sposa è il terzo volume della Saga della Sposa, una serie di romanzi epistolari a narrazione corale che accompagnano i numerosi personaggi, nella loro evoluzione personale e familiare, per tutta la seconda metà del XIX secolo, fra i fasti dell’Impero Russo, la notte artica di Svezia, le danze sfrenate della Puszta, passando per la perfida Albione, fino al selvaggio West. E anche più lontano.




Terzo capitolo de La Saga della Sposa, finora il mio preferito. Ho divorato questo ebook, in un periodo con poco tempo a disposizione per leggere (e una profonda stanchezza alla sera), ogni momento libero per me era “almeno una lettera”, avevo un bisogno profondo di sapere, di continuare, che era tanto che non provavo.

Questa saga ha uno stile caratteristico, infatti è ambientata nell’alta Europa a fine ‘800 ed è totalmente epistolare. Inoltre è pure corale, con una pletora di personaggi (ognuno con più nomi e non così facili), in cui spesso è difficile raccapezzarsi. Stavolta questo lieve disagio (che comunque ho superato bene nei due libri precedenti) è stato minore, forse perché ho finalmente capito chi è parente di chi, forse perché non è passato troppo tempo dalla lettura del precedente, più probabilmente perché era il libro giusto per me adesso, nonostante tutto.

Io, di solito (ma sono contenta di poter cambiare), leggo poco i romanzi storici o meglio sono cauta in quanto spesso li trovo pesanti. Assolutamente non è stato questo il caso, tutt’altro. Nonostante appunto una sorta di difficoltà tecnica (epistolare, tanti tantissimi personaggi dai nomi non semplici), questo è stato uno dei libri migliori letti quest’anno.

Rispetto ai due precedenti questo libro ha un sottofondo meno “puro”, sicuramente meno romantico e un guizzo di cinismo a cui io non ho saputo resistere. Quattro dei personaggi principali inoltre amano i sotterfugi, uno soprattutto, gli intrighi e “i piani ben riusciti”. Quindi stavolta il registro è stato meno buono, meno “pulito” e io ne ho amato ogni sfaccettatura. Tre di questi quattro personaggi (Piotr, Maria e soprattutto Marcus) li avevo già adorati in precedenza, ma è stata soprattutto Effi a conquistarmi (nonostante il fastidio per come si è comportata con Dima, ma che poi dopo sono riuscita a comprendere). Forse perché sono madre, forse perché la sua caratterizzazione è fatta talmente bene da trovare impossibile non restarne affascinati.

Ho trovato questo libro, soprattutto all’inizio, struggente. Ho un debole per queste storie, per i personaggi tormentati, per chi non si comporta sempre come si conviene e le autrici stavolta mi hanno proprio accontentata in tutto.

Altro particolare che ho apprezzato è l’utilizzo di quel che le autrici chiamano “Silenzio”, cioè lettere mai spedite. Hanno aggiunto molto pathos.

Devo fare tanti tantissimi complimenti ad Amalia e Amarillys, perché sono state spettacolari. Il testo è curatissimo, sia come contenuti che come ambientazioni, senza mai dimenticare la Storia. La conoscenza che c’è dietro mi ha colpita in positivo in più di un’occasione, così come la bravura a rendere un testo preciso, abbiamo detto pure complesso e articolato, così fruibile e scorrevole. Sono veramente colpita (e il mio carrello Amazon può confermarlo, devo recuperare tutto).

Una meraviglia questo libro, ho volutamente rallentato alla fine per non finirlo e questo mi capita con quei libri che porto poi nel cuore per sempre.
Voto: 5*

Conoscete questa serie? Vi piacciono i libri epistolari?

 Passate anche a leggere gli altri blog, appuntamento al mese prossimo!
Grazie a Dolci per la grafica
 

2 commenti: