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venerdì 3 maggio 2024

Recensione "Renegades. Nemici giurati" di Marissa Meyer

Il libro:
Autrice: Marissa Meyer
Titolo: Renegades. Nemici giurati
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 23 gennaio 2024
Pagine: 372
Serie: #2 Renegades

Trama:
Non tutto è buono o cattivo, bianco o nero. Le azioni delle persone, le loro motivazioni... Ci sono zone grigie.

La doppia vita di Nova sta per complicarsi, se possibile, ancora di più. Nei panni di Insonnia, è membro a tutti gli effetti dei Rinnegati e presta servizio nella squadra di pattuglia di Adrian per proteggere i più deboli e mantenere l'ordine in città. Nelle vesti di Incubo, invece, è un'Anarchica, e come tale la sua missione dovrebbe essere annientare questi tanto celebrati e amatissimi "eroi". Se da un lato, infatti, Nova desidera portare a compimento la sua vendetta contro i Rinnegati, che così profondamente l'hanno delusa nel momento del bisogno, dall'altro come può farlo a cuor leggero, proprio ora che i suoi sentimenti per Adrian stanno diventando sempre più profondi?

In questo secondo capitolo della trilogia, dove la linea di demarcazione tra bene e male si fa ancora più labile, Nova e Adrian dovranno fronteggiare l'escalation criminale a Gatlon City, mettendo in discussione non solo le loro convinzioni sulla giustizia, ma anche ciò che provano l'uno per l'altra: la salvezza del mondo è nelle loro mani.





Secondo libro di questa serie, si conferma di nuovo veramente avvincente. Anche questa volta mi ha incollata alle pagine, a fare il tifo per i protagonisti, a soffrire con loro, a sperare con loro.
C’è una crescita nei personaggi, Nova e Adrian soprattutto, mi è piaciuta la loro evoluzione, anche nel loro rapporto, anche se i condizionamenti avuti rimangono e hanno un impatto importante.

Nonostante sia un libro molto dinamico e adrenalinico, nell’insieme non succede niente, o meglio non capita niente fine alla storia. Alla conclusione si è allo stesso punto della fine del precedente, senza quei colpi di scena che ammetto mi aspettavo un po’.

È un libro di passaggio, che serve a unire il primo e l’ultimo, ma anche se mi ha coinvolta e mi è piaciuto molto, non è necessario, non cambia niente delle carte in tavola. 

Ho però di nuovo apprezzato lo stile dell’autrice e la morale che vuole trasmettere, il fatto che nessuno è buono o cattivo, che tutti sono spinti dalle migliori intenzioni e per far del bene sono disposti a fare le peggio cose. Fa molto riflettere, è veramente interessante.

Ora sono più curiosa che mai riguardo all’ultimo della trilogia, non vedo l’ora di leggerlo.
Voto: 4*



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