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martedì 17 settembre 2024

L'angolo vintage 2.0 - Recensione "Alta fedeltà" di Nick Hornby

Buongiorno lettori, ecco oggi questa rubrica inventata da me (nel 2016) che è stata rivista e alla quale si sono aggiunte compagne di viaggio. L'idea sembra piaciuta (ha pure dato spunto ad altri), ne sono veramente felice

In cosa consiste la rubrica? Anche se la qualcuno pensa che a noi blogger i libri vengano sempre e solo regalati vi assicuro che non è così, noi ne compriamo e pure tanti! Se poi si è un po' compulsivi, tipo me e le mie socie, ci si ritrova ad avere intere pile di arretrati da leggere.
Quindi ogni mese sceglierò (magari facendomi aiutare con qualche sondaggio sui social) un libro comprato da un po' e non ancora letto e lo recensirò. Sarò in compagnia e pubblicherò ogni 17 del mese.

Per questo mese ho scelto questo titolo.
Il libro:
Autore: Nick Hornby
Titolo: Alta fedeltà
Editore: Guanda
Data di pubblicazione: 11 gennaio 1996
Pagine: 256

Trama:
Si può dividere l’esistenza con qualcuno che ha una collezione di dischi incompatibile con la propria? Si possono avere dei gusti terribili e allo stesso tempo essere una persona degna di essere frequentata? Le canzoni tristi rischiano o no di mettervi sottosopra la vita, se le ascoltate a ripetizione? In una Londra irrequieta e vibrante, le avventure, gli amori, la passione per la musica, i sogni e le disillusioni di una generazione di trentenni piena di voglia di vivere. Commovente, scanzonato, amaro ma anche molto divertente, Alta fedeltà è il libro culto della narrativa inglese, pubblicato nel 1995 e diventato un grande successo internazionale.





Questo libro è definito un classico della narrativa inglese degli ultimi tempi ed è stato scritto nel 1995. Lo specifico perché nel frattempo il mondo (soprattutto in ambito musicale) è molto cambiato, ma io in quell’anno ero preadolescente e “vittima” dei venditori di dischi, quindi molto curiosa.

Alta fedeltà parla di Rob, dei suoi sogni e soprattutto delle sue disillusioni, cosa inevitabile quando si passa all’età adulta. Racconta cosa si provi a crescere, a venire delusi dai propri partner e in generale dalla vita. È però un libro improntato principalmente su una chiave ironica, nonostante sia praticamente fatto tutto di elucubrazioni mentali.

Non sono sicura di essere riuscita a immedesimarmi del tutto con il protagonista, sicuramente però ho provato empatia. Mi è piaciuto rivivere quel periodo della vita e sentire di nuovo quella gamma di emozioni, anche se attraverso il suo filtro.

Questo libro parla molto dei rapporti di coppia, direi che tutto ruota attorno a essi, ai fallimenti e alle rotture.

In questo libro la musica è importante, per me è un pezzo fondamentale della vita. Rispetto a Rob io sono più virata verso il Rock, proprio la mia famiglia lo è, e sto istruendo dalla nascita i miei figli alla giusta cultura musicale. Nel libro ci sono citazioni, ma forse mi aspettavo un maggior uso della musica, quasi come metafora; mi sono lasciata fuorviare dalla presentazione.


Mi chiedo adesso come sarebbe scrivere questo libro, senza più quei negozi in cui spulciare i vari dischi, con la possibilità di avere la canzone che cerchi in tempo zero, con tutta la tecnologia che ha migliorato alcuni aspetti e spazzato via tanti ricordi. Un po’ di malinconia c’è stata e anche la sensazione di essere vecchia. Mi domando però cosa direbbe Rob della trap!
Voto: 4*
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Grazie Dolci per la grafica


2 commenti: