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lunedì 4 febbraio 2019

Recensione doppia "Dust and Shadow" di Leyla Mayfair

Buongiorno e buon inizio settimana. Oggi la recensione è un pochino diversa dal solito in quanto doppia, cioè fatta sia da me che dalla mia super collaboratrice Jules, che, smessi i panni da impertinente, ha letto questo libro con me.
A fine lettura i nostri giudizi e le nostre sensazioni erano molto simili quindi oggi vi proponiamo una recensione unica scritta a quattro mani.

Autrice: Leyla Mayfair
Titolo: Dust and Shadow
Editore: Zenith Books
Data di pubblicazione: 16 dicembre 2018
Pagine: 286
Serie: Angel's Manor Tales - Libro 1

Trama:
La ricerca del manoscritto perduto di Voynich, che si crede contenga segrete conoscenze teosofiche, è da sempre la missione dell'Ordine, un’antica organizzazione che opera sotto la copertura di una fondazione filantropica, dedita a salvaguardare beni storici e culturali.Quando la sede dell’Ordine di San Francisco, guidata da Natal'ja Kotova, riceve l’incarico di acquisire una dimora storica in Rue Molitor, a Parigi, in cui sembrano essere avvenuti fatti inspiegabili, le forze rimaste sopite in quel luogo per quasi un secolo, tornano a risvegliarsi, colpendo senza preavviso Aidan e JD, i due curatori inviati da Natal’ja, sconvolgendone la mente.In un crescendo di echi dal passato, apparizioni e visioni spettrali, gli agenti dell’Ordine rivivono la drammatica storia di due pianisti dell’Opéra, vissuti nei primi anni del ‘900, la cui presenza alleggia ancora nel luogo, promettendo di rivelare segreti inconfessabili. Vicende che si legano inoltre, alla morte di Taras Duchov, grande amore di Natal’ja e suo collega, e alle indagini da lui condotte, per conto dell’Ordine stesso, sulle sorti del manoscritto perduto…Dust and Shadow è il primo libro della serie gothic fantasy Angel’s Manor Tales.


In nero Chiara
In rosa Jules
Romanzo d’esordio di un’autrice che, nelle note finali, ammette di averci lavorato per moltissimo tempo (16 anni) e devo ammettere che questo si nota, nel bene e nel male.
È una cosa positiva perché l’idea non è raffazzonata, ma c’è una costruzione complessa sia della trama che della sua struttura (forse un po' troppo complessa, almeno per me). Negativa perché nonostante io abbia percepito la cura dietro questo prodotto ho trovato che mancasse una rilettura fatta da un occhio estraneo, che ha comportato, tra l’altro, lacune nelle spiegazioni e descrizioni (anche io ho avuto questa impressione: chi ha scritto e chi ha seguito il progetto dagli albori, può avere ben chiaro tutto quanto, ma per chi  arriva "dopo", come noi, può avere qualche difficoltà). L’autrice ha fatto sua talmente tanto questa storia che è difficile secondo me riuscire a capire quando è fondamentale fornire una spiegazione.

Essendo il primo libro di una serie è molto introduttivo ma io l’ho trovato non abbastanza esplicativo. Un esempio fra tutti è il famoso Ordine: a fine lettura non ho ancora capito cos’è, chi ne fa parte, che finalità persegue. Troppo nebuloso.


L’idea del libro è buona e molto interessante ma, secondo me, manca di un editing fatto bene (vero: trovo che l'editing penalizzi tantissimo il prodotto finale). Come dicevo prima la struttura è complessa, ci sono due piani temporali e diverse ambientazioni e questo non è gestito nel migliore dei modi. Spesso mi sono sentita persa, non capivo bene dove fossi e soprattutto con chi, principalmente per quanto riguarda la parte relativa al presente. Gli intermezzi del passato invece li ho trovati migliori, le rivelazioni gestite nella maniera a me più consona.

I personaggi sono molti, visti anche i vari “blocchi” e anche qui la loro caratterizzazione non mi ha entusiasmata (la scarsa caratterizzazione la attribuisco, in parte, al fatto che il romanzo nasce da una serie di fanfiction, quindi i personaggi avevano già le loro peculiarità. Trasformare una fanfiction in una storia originale, comporta la necessità di rivedere alcuni aspetti), non ho provato empatia e spesso ho confuso i nomi (in questo io sono terribile) e sono dovuta tornare indietro per capire.

Ho apprezzato molto le atmosfere, gotiche e suggestive, e anche l’intreccio costruito, come il presente e il passato siano collegati. Si percepisce proprio il grande lavoro dietro e l’importanza che riveste per l’autrice.

Leyla ha uno stile che ho proprio adorato, scorrevole, semplice, diretto. Non si dilunga troppo in particolari irrilevanti alla storia anche se qualche ripetizione, qualche refuso li ho trovati (sempre il problema dell'editing carente).

A fine lettura posso dire di non aver capito il messaggio che voleva trasmettere né il senso della storia ma di essere curiosa di scoprirlo. Una buona idea, una storia diversa dal solito che però non è stata curata al meglio.
Voto: 

Vi piace questa formula?


4 commenti:

  1. Che carina la recensione a quattro mani un'idea nuova e originali che comunque ci fa capire meglio il pensiero sulla lettura.
    Mi sa che io passo stavolta però.


    Intanto ti ho nominata qui http://imieimagicimondi.blogspot.com/2019/02/sunshine-blogger-award.html

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  2. Ciao, ottima recensione e libro interessante

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