Buongiorno e buon inizio settimana. Oggi la recensione è un pochino diversa dal solito in quanto doppia, cioè fatta sia da me che dalla mia super collaboratrice Jules, che, smessi i panni da impertinente, ha letto questo libro con me.
A fine lettura i nostri giudizi e le nostre sensazioni erano molto simili quindi oggi vi proponiamo una recensione unica scritta a quattro mani.
Autrice: Leyla Mayfair
Titolo: Dust and Shadow
Editore: Zenith Books
Data di pubblicazione: 16 dicembre 2018
Pagine: 286
Serie: Angel's Manor Tales - Libro 1
Trama:
La ricerca del manoscritto perduto di Voynich, che si crede contenga segrete conoscenze teosofiche, è da sempre la missione dell'Ordine, un’antica organizzazione che opera sotto la copertura di una fondazione filantropica, dedita a salvaguardare beni storici e culturali.Quando la sede dell’Ordine di San Francisco, guidata da Natal'ja Kotova, riceve l’incarico di acquisire una dimora storica in Rue Molitor, a Parigi, in cui sembrano essere avvenuti fatti inspiegabili, le forze rimaste sopite in quel luogo per quasi un secolo, tornano a risvegliarsi, colpendo senza preavviso Aidan e JD, i due curatori inviati da Natal’ja, sconvolgendone la mente.In un crescendo di echi dal passato, apparizioni e visioni spettrali, gli agenti dell’Ordine rivivono la drammatica storia di due pianisti dell’Opéra, vissuti nei primi anni del ‘900, la cui presenza alleggia ancora nel luogo, promettendo di rivelare segreti inconfessabili. Vicende che si legano inoltre, alla morte di Taras Duchov, grande amore di Natal’ja e suo collega, e alle indagini da lui condotte, per conto dell’Ordine stesso, sulle sorti del manoscritto perduto…Dust and Shadow è il primo libro della serie gothic fantasy Angel’s Manor Tales.
In nero Chiara
In rosa Jules
Romanzo d’esordio
di un’autrice che, nelle note finali, ammette di averci lavorato per moltissimo
tempo (16 anni) e devo ammettere che questo si nota, nel bene e nel male.
È una cosa positiva
perché l’idea non è raffazzonata, ma c’è una costruzione complessa sia della
trama che della sua struttura (forse un po' troppo
complessa, almeno per me). Negativa perché nonostante io abbia percepito
la cura dietro questo prodotto ho trovato che mancasse una rilettura fatta da
un occhio estraneo, che ha comportato, tra l’altro, lacune nelle spiegazioni e
descrizioni (anche io ho avuto questa impressione:
chi ha scritto e chi ha seguito il progetto dagli albori, può avere ben chiaro
tutto quanto, ma per chi arriva
"dopo", come noi, può avere qualche difficoltà). L’autrice ha
fatto sua talmente tanto questa storia che è difficile secondo me riuscire a
capire quando è fondamentale fornire una spiegazione.
Essendo il primo
libro di una serie è molto introduttivo ma io l’ho trovato non abbastanza
esplicativo. Un esempio fra tutti è il famoso Ordine: a fine lettura non ho
ancora capito cos’è, chi ne fa parte, che finalità persegue. Troppo nebuloso.
L’idea del libro è
buona e molto interessante ma, secondo me, manca di un editing fatto bene (vero: trovo che l'editing penalizzi tantissimo il
prodotto finale). Come dicevo prima la struttura è complessa, ci sono
due piani temporali e diverse ambientazioni e questo non è gestito nel migliore
dei modi. Spesso mi sono sentita persa, non capivo bene dove fossi e
soprattutto con chi, principalmente per quanto riguarda la parte relativa al
presente. Gli intermezzi del passato invece li ho trovati migliori, le
rivelazioni gestite nella maniera a me più consona.
I personaggi sono
molti, visti anche i vari “blocchi” e anche qui la loro caratterizzazione non
mi ha entusiasmata (la scarsa caratterizzazione la
attribuisco, in parte, al fatto che il romanzo nasce da una serie di
fanfiction, quindi i personaggi avevano già le loro peculiarità. Trasformare
una fanfiction in una storia originale, comporta la necessità di rivedere
alcuni aspetti), non ho provato empatia e spesso ho confuso i nomi (in
questo io sono terribile) e sono dovuta tornare indietro per capire.
Ho apprezzato molto
le atmosfere, gotiche e suggestive, e anche l’intreccio costruito, come il
presente e il passato siano collegati. Si percepisce proprio il grande lavoro
dietro e l’importanza che riveste per l’autrice.
Leyla ha uno stile
che ho proprio adorato, scorrevole, semplice, diretto. Non si dilunga troppo in
particolari irrilevanti alla storia anche se qualche ripetizione, qualche
refuso li ho trovati (sempre il problema
dell'editing carente).
A fine lettura
posso dire di non aver capito il messaggio che voleva trasmettere né il senso
della storia ma di essere curiosa di scoprirlo. Una buona idea, una storia
diversa dal solito che però non è stata curata al meglio.
Voto:
Vi piace questa formula?
Che carina la recensione a quattro mani un'idea nuova e originali che comunque ci fa capire meglio il pensiero sulla lettura.
RispondiEliminaMi sa che io passo stavolta però.
Intanto ti ho nominata qui http://imieimagicimondi.blogspot.com/2019/02/sunshine-blogger-award.html
Grazie Susy passo subito
EliminaCiao, ottima recensione e libro interessante
RispondiEliminaGrazie Benedetta
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