Buongiorno lettori, oggi tocca a Ludovica, per questa rubrica che amo molto, nata dall'idea di Rosaria. Se vi facesse piacere partecipare fatemi un fischio.
Davvero devo scegliere dalla Comandante? Io che
conosco a memoria il suo blog, io che, dopo averla “incontrata” per caso leggendo un libro della nostra
Virginia De Winter, nutro un’ammirazione considerevole per questa lettrice, ma
ancor di più un affetto sincero per questa amica? Ho scelto questo libro perché
è stata proprio lei a consigliarmelo (Dolci, noi lo sappiamo che i suoi non
sono consigli!) più di una volta, lei a farmi uscire dalle mie zone d’ombra,
lei a darmi tanto.
«LO SA. CI SONO DUE UNIVERSI IN BILICO.
DUE REALTÀ E LE INNUMEREVOLI VITE CHE LE ABITANO.
EPPURE, MENTRE LA/LO GUARDO DAL PALMPAD
NON POSSO NON CHIEDERMI
SE IL PENSIERO DI SALVARE TUTTE QUELLE VITE E SPERANZE E
SOGNI
NON IMPALLIDISCA DAVANTI
AL PENSIERO DI RIVEDERE LUI/LEI.»
La devo proprio fare questa recensione? No perché ho
letto in due giorni 659 pagine, dopo che avevo parcheggiato
il libro per due anni su uno scaffale, tutte e 659 d’un fiato, senza
riuscire a fermarmi, senza darmi tregua, ed ora non so proprio da dove
iniziare.
Troppi pensieri - Troppe emozioni - Zero dubbi.
Mi è piaciuto. Sì, tanto. Molto di più di quanto
prevedessi e molto di più di quanto sperassi. Soprattutto perché questo non è proprio
il mio genere, anzi, è lontano mille
galassie dal mio genere, ma proprio per questo gli riconosco tutti i meriti, più
di quanto farei con qualcosa che rientri di più nelle mie corde.
Inizialmente ho faticato un po’, non ricordavo
molto bene il primo della serie, Illuminae,
ho penato a riprendere le fila del discorso, anche se in verità gli autori sono
bravissimi, senza tanti giri di parole, a riportarti proprio dove ti avevano
lasciato. Ho avuto anche qualche difficoltà a riprendere confidenza con un
linguaggio e con uno stile cosi particolari, ma dopo le primissime pagine il
racconto si fa subito così avvincente che avanzi senza neanche fermarti a porti
tante domande! Non hai tempo, devi procedere, il ritmo si fa sempre più serrato,
i fatti si succedono con velocità, ma senza mai lasciare il lettore senza
risposte. Tutto è lì davanti a te, sei tu che devi trarre le tue conclusioni, e
se non ci arrivi, beh, loro ti aiutano!
Ci sono dei colpi di scena così imprevedibili,
almeno per me che sono una lettrice lenta e tarda,
che i miei simili mi hanno scoperta ad inveire contro l’universo, senza ritegno
e dignità.
Ci sono delle scomparse che mi hanno lasciato
triste e senza speranza.
Ci sono persone, che poi non è che siano proprio
persone, ma hanno una sensibilità che neanche gli umani possiedono, che è stato
un piacere ritrovare. Più di un piacere a dire il vero. È stato il risveglio di
una cotta letteraria. (Un po’ stramba perché il destinatario è un’ Intelligenza
Artificiale).
Ci sono dei personaggi che nella loro diversità sono
riusciti a salvare due universi e trovare anche il tempo di innamorarsi, mentre
mettevano in salvo vite e cercavano, disperatamente, di restare vivi.
So che ad un lettore esterno, che non ha avuto la
fortuna di avere a che fare con un testo che, anche stilisticamente parlando,
presenti molte note originali, non c’è infatti un narratore, ma la storia si
evince attraverso scambi di e-mail, rapporti stilati da improbabili
osservatori, la mia possa sembrare un’accozzaglia
di pensieri senza né capo né coda, ma questo è l’effetto di questo libro.
Scombussolamenti continui e repentini. Voli nell’etere ed anche un po’ di più.
Un ritorno alla classicità con molti riferimenti a vecchie (e mai superate)
strategie di guerra, dalle Termopili a Troia.
Questo libro è tanto materiale buttato lì, gestito
in maniera intelligente e perspicace, è un approccio veloce verso un diverso
che non sospetteremmo, è un percorso che si apre a scenari sempre nuovi, a
tradimenti nascosti dietro l’angolo, ma con in sottofondo una tenacia ed una
forza di volontà di e da
veri combattenti. Giovanissimi uomini e donne che mettono tutti loro
stessi nella missione, nella scoperta della verità, nella punizione della
malvagità ed anche, sul finale, una redenzione che non credevo possibile.
Un libro che si fa leggere senza sforzo alcuno, che
apre mille prospettive, che allarga le menti, che strappa sorrisi e ruba
lacrime. Un libro in cui le forti emozioni non abbandonano il lettore, ma lo accompagnano,
lo accarezzano, lo forgiano, lo consolano. Un libro che dovrebbero leggere le
persone come me, quelle che credono di non essere
portate per alcuni generi, ma che poi si fidano ed affidano e fanno
queste sconvolgenti scoperte!
Chi legge le mie recensioni sa che sono un po’ tirata di voti, se un libro mi è piaciuto molto, do le 4 stelle, se mi è piaciuto tantissimo ne do 4 e mezzo, se mi dilania il cuore ne do 5. A questo, se potessi ne darei anche di più, perché è facile leggere ed apprezzare ciò che ci è congeniale, ma è davvero più complicato uscire dalla propria zona e lanciarsi nel vuoto con qualcosa lontanissimo da noi ed approcciarsi senza pregiudizi e con quello che dovrebbe essere il bagaglio minimo di ogni lettore, l’apertura mentale.
Voto:
davvero mi fai commuovere
RispondiEliminaMeriti ammirazione ed affetto
Eliminala comandante si commuove io invece gongolo. ho adorato Gemina, ho adorato tutta la saga illuminae per me è un vanto averla in libreria e poterla sfogliare tutte le volte che voglio. brava Ludovica una recensione stupenda per un libro che merita di certo oltre le 5 stelle
RispondiEliminaHo già messo il terzo sul comodino. Non voglio aspettare oltre!
EliminaCiao Ludovica! Io devo assolutamente decidermi a continuare la serie!
RispondiEliminaCiao Ludovica, mi hai convinta a iniziare la serie! un sorriso
RispondiEliminaOh Gemina... io aspetto Memento. Speriamo esca entro il 2020
RispondiEliminaIo voglio rileggere Illuminae per poi proseguire la serie...devo assolutamente farlo quanto prima!!!
RispondiEliminaAAAAAAAAAAH lo devo assolutamente recuperare :D sono rimasta ancora al primo!!
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