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giovedì 11 novembre 2021

Purché sia di serie - Recensione "Il cielo di pietra" di N.K. Jemisin

 Buongiorno, ecco puntuale la rubrica sulle serie, nata da una mia idea e che ha come obiettivo di cercare di portarne a termine qualcuna delle millemila iniziate.

Appuntamento fisso quindi ogni 11 del mese per parlare di serie. 

Grazie a Dolci per la grafica
 
La rubrica quindi consiste nel leggere mensilmente un libro appartenente a una serie cominciata (quindi non il primo) e di parlarne sul blog, però con una recensione speciale in questo caso.
Infatti per invogliarmi ho pensato di cambiare un pochino il metodo, avvisando prima. Farò una cosa che normalmente aborro, cioè farò spoiler, sulla serie e sul libro letto. Più un delirio da fangirl, che richiama perciò i gruppi di lettura sui social, che una recensione vera e propria.


Per questo mese ho scelto il terzo e ultimo libro di questa serie, che ho letto insieme a Rosaria Desirée e Alessia in un piccolo gruppo di lettura, modalità ideale per questa storia complessa.
Il libro:
Autrice: N.K. Jemisin
Titolo: Il cielo di pietra
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 2 febbraio 2021
Pagine: 444
Serie: La terra spezzata Vol.3

Trama:
La Luna sta per sfiorare di nuovo l'Immoto. Se porterà la salvezza o la distruzione dell'umanità dipende da due donne.
Essun ha ereditato il potere di Alabaster Diecianelli. Vuole usarlo per ritrovare la figlia Nassun e tentare di costruire un mondo migliore, dando una seconda occasione all'umanità. Ma aprire il Portale degli Obelischi non basta. Bisogna far tornare la Luna.
Nassun ha sperimentato tutto il male possibile ed è giunta a una conclusione che sua madre non accetta: il mondo è troppo guasto per poterlo riparare. Meglio distruggerlo per sempre.
Madre e figlia si ritroveranno l'una contro l'altra nell'ultima, decisiva lotta per la sopravvivenza o la fine dell'Immoto.



Terzo e ultimo capitolo della saga La terra spezzata, chiude la storia e fornisce tutte le spiegazioni mancanti. Dei tre è quello che mi è piaciuto meno, l'ho trovato sottotono rispetto ai precedenti; l'ho apprezzato meno di quanto pensassi e provo a spiegarvi il perché.

Questa trilogia è complessa, per forma, stile, contenuto. In questo terzo libro l'autrice sfoga la sua vena fantascientifica e introduce un nuovo piano temporale, ambientato nel passato, per spiegare il perché si è arrivati a quel punto, e lo fa calcando sulla fantascienza, cosa che in un primo momento ho apprezzato molto. Dopo un po', però, anche per quanto riguarda il presente, ho iniziato a patire la lentezza e soprattutto la quantità di descrizioni e spiegazioni meticolose fornite, quasi che dovesse recuperare a forza quando non dato in precedenza. Ne consegue quindi che la lettura, oltre che complessa, ha un ritmo lento lento e io l'ho trovato anche meno accattivante.

Ad un certo punto ho quasi pensato che l'autrice volesse far capire che lei sa scrivere bene anche quando il gioco si fa più tecnico. Questo però ha penalizzato, tantissimo, le emozioni, che sono state trattate in maniera ancora più superficiale e l'ho patito molto.

La lentezza è poi interrotta nell'ultima parte, che infatti mette il turbo, come a voler recuperare. Dal finale di questo libro mi aspettavo di più, invece l'ho trovato sbrigativo (lo so, mai contenta) e prevedibile. Questa autrice è stata capace di stupirmi tantissimo nei primi due libri, mi aspettavo un finale che lasciasse a bocca aperta e sono rimasta un pochino delusa, anche se le spiegazioni per fortuna sono state esaurienti e soddisfacenti.

Sono sicura che questo sia il classico caso nel quale, per capire bene il libro, sia necessaria più di una lettura: è complesso, molto. Ma già così comunque ha il suo perché.

Lo stile è la componente che più mi ha colpito. L'autrice è veramente straordinaria e imprevedibile (almeno quasi sempre) e capace a livello tecnico. Mai mi sarei aspettata di poter apprezzare così una seconda persona singolare.

Sono contenta di aver letto i libri di seguito e soprattutto di averlo fatto in compagnia, credo che la storia sia spettacolare, sono soddisfatta di averla letta, ma avrei faticato molto di più da sola.

Un finale di saga che un pochino mi ha delusa, sottotono rispetto ai precedenti, ma che comunque non mi ha fatto rimpiangere di aver comprato e letto questa trilogia, adatta soprattutto a chi non ha paura di affrontare qualcosa di complesso.
Voto: 3.5*

Conoscete questa serie?





 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 Passate anche a leggere gli altri blog, appuntamento al mese prossimo!
 

12 commenti:

  1. Sono spaventata da questa serie, ma voglio leggerla!

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  2. Io devo dire di essere in sintonia con Dolci! Mi ispira ma ho anche paura. Diciamo che al momento cerco di leggere cose leggere perché ho bisogno di svago

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  3. Io invece attendevo a gloria i capitoli sul passato per capire cosa fosse successo, quindi ho accettato di buon grado il minore coinvolgimento emotivo coi personaggi :)

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    1. la parte del passato mi è piaciuta, ma alcune descrizioni mi hanno appiattito il ritmo

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  4. Ho segnato la serie ma attendo momenti propizi mi preoccupa la complessità da te segnalata quindi quando sarà ora cercherò qualcuno con cui leggere. 🙂

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    1. leggerla in compagnia secondo me è la soluzione migliore

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  5. Non ho mai preso in considerazione questa serie, non so neanche il perché! Mi dispiace però che l'ultimo libro sia un po' sottotono rispetto i precedenti

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