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giovedì 30 maggio 2024

Recensione di Ludovica - Tu leggi? Io scelgo! - "Tutto il buio dei miei giorni" di Silvia Ciompi

Buongiorno lettori, oggi tocca a Ludovica, per questa rubrica che amo molto, nata dall'idea di Rosaria e ora gestita da me e Chicca. Se vi facesse piacere partecipare fatemi un fischio.


La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante. 

Questa volta ha scelto tra le recensioni di Erica (la sua recensione qui), del blog Libri e librai e ha scelto questo titolo.
 
Il libro:
Autrice: Silvia Ciompi
Titolo: Tutto il buio dei miei giorni
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 10 aprile 2018
Pagine: 325

Trama:
«Noi siamo cicatrici, siamo incendi, siamo bruciature e cenere.»
Camille ha vent'anni, ama lo stadio nelle domeniche di primavera, con le maniche corte e le bandiere mosse dal vento, e ama la sua curva, in ogni stagione. Lì salta sugli spalti, tiene il tempo con le mani: è la cosa che ama di più al mondo. È l'unico posto dove si sente davvero viva.
Ma un giorno, proprio fuori dallo stadio, la sua vita si spezza. Un'auto con a bordo un gruppo di ultras la investe.Tra di loro c'è anche lui: in curva tutti lo chiamano Teschio. Sembra il cliché del cattivo ragazzo, ricoperto di tatuaggi e risposte date solo a metà. Eppure Teschio e Camille sono come due libri uguali rilegati con copertine differenti. Due anime che non hanno fatto in tempo a parlarsi prima, a guardarsi meglio. Si sono passati accanto migliaia di volte, ma non sono mai stati davvero nello stesso posto. Lo sono ora.
Ora che il dolore si è mangiato tutto ciò che Camille era.
Tutto il buio dei miei giorni è lo straordinario esordio di Silvia Ciompi, una giovane autrice italiana, già apprezzata su Wattpad da oltre tre milioni di lettrici, e tuttora in vetta alle classifiche. Una potente e struggente storia d'amore che ci ricorda che, quando tutto sembra perduto, l'amore è l'unica luce dentro al buio.


Ero consapevole che sarebbe stato un pugno nello stomaco, perché se ho capito qualcosa di questa giovane autrice, è che evita come la peste i giri di parole e va dritto al punto, è che ama raccontare le storie per quello che sono e non per quello che ci piacerebbe leggere. Quindi, in un certo senso, il mio cuore era preparato.

Avendo letto un paio di anni fa “Volevo solo sfiorare il cielo”, che è una terza opera, ho confermato la mia idea, peraltro totalmente personale e soggettiva, che preferisco leggere le opere di un autore in ordine cronologico. Ho trovato qui una scrittura più acerba ed istintiva, e non è che non mi sia piaciuta, anzi, ha raggiunto l’obiettivo di provocare in me delle reazioni forti, ma appena finito il libro mi sono detta che avrei voluto leggerlo come primo, perché sarebbe stata più evidente l’evoluzione della sua scrittura.

Filo conduttore dell’intera storia non è tanto, o non solo, la passione che lega i due protagonisti, Camille e Luca, conosciuto da tutti come Teschio, e cioè lo stadio e l’amore per la loro squadra, no a legare i due ragazzi è la spinta con cui si cercano, ma allo stesso tempo si respingono, è la forza che ci mettono, anche se con intenti diversi, a voler restare attaccati, seppur tanto diversi. È il dolore che emerge da ogni cavolo di pagina, da ogni loro incontro-scontro, da ogni battibecco, è quella violenza che li unisce, che li fa essere una cosa sola, ma che li respinge e li confina, ognuno nel suo angolo di cielo.

È una storia tormentata la loro, in cui tutto, iniziando da loro stessi, sembra remare contro, in cui anche fare le cose più semplici, come una passeggiata sulla spiaggia, sembra un’impresa titanica. Tutto è difficile, complicato, assurdo, paranoico, tutto sembra dover finire da un momento all’altro, ma poi appare sempre un sorriso che li riporta al punto di partenza.

C’è poco da sognare in questa storia, c’è tanta realtà, cruda e amara, ma in fondo c’è anche tanto amore, c’è il desiderio di lasciarsi andare, di crederci, e quindi anche le verità più scomode e dolorose assumono un altro senso, l’unico senso che la parola amore nasconde dentro di sé.

Questa autrice si conferma un’ottima narratrice, una fine conoscitrice dell’animo umano, ma soprattutto una scrittrice sensibile e realista.
Voto: 4*

Conoscete questo libro?
Le altre recensioni:
Grazie Dolci per la grafica






1 commento:

  1. Questo è l'unico libro che ho letto di Silvia Ciompi e l'ho trovato molto intenso, spero di riuscire a leggere altro di suo prima o poi.

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