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lunedì 31 luglio 2017

Recensione "Altrisogni Vol.1" AA.VV.

Buongiorno! Per me oggi è giornata di rientro dalle ferie quindi sono ancora molto frastornata, portate pazienza se trovate qualcosa di strano. Vi lascio subito un commento veloce, perché secondo me è ideale da leggere proprio in vacanza.

Titolo: Altrisogni Vol.1 - Antologia di narrativa fantastica
Autori: Yuri Abietti, Roberto Bommarito, Mirko Dadich, Irene Grazzini, Roberto Guarnieri, Simone Lega, Andrea Carlo Cappi
Editore: dbooks.it
Data di pubblicazione: 1 maggio 2015

Sinossi:
Altrisogni – Antologia di narrativa fantastica, Vol. 1 è la nuova incarnazione di Altrisogni, progetto nato nel 2010 in forma di rivista ed edito da dbooks.it. Con questa nuova edizione, Altrisogni muta nella forma e nei contenuti, divenendo una vera e propria antologia.
Il primo volume inaugura il nuovo corso, proponendo in formato ebook (ePub e Mobi) i migliori racconti inediti di horror, fantascienza e weird giunti alla redazione.
Arricchita dalla splendida illustrazione di copertina di Paolo Lamanna, l’antologia Altrisogni Vol.1 ospita sette racconti di altrettanti autori italiani e un’intervista al traduttore e illustratore Giorgio Borroni. I racconti spaziano dai temi classici della fantascienza a rivisitazioni di incubi moderni e leggende metropolitane, mostrando uno spaccato di qualità della produzione fantastica nostrana.
Altrisogni – Antologia di racconti fantastici, Vol. 1 contiene i racconti:
- Link, di Yuri Abietti
- Confusi, di Roberto Bommarito
- Responsabilità, di Mirko Dadich
- I Mai-nati, di Irene Grazzini
- Ritorno al liceo, di Roberto Guarnieri
- L’eredità di Penelope, di Simone Lega
- La materia di cui sono fatti i sogni, di Andrea Carlo Cappi





Avevo letto il Vol.3 di questa antologia di racconti dietro richiesta di una delle autrici. Ho scoperto così un mondo che non conoscevo ma che merita di essere letto e mi sono subito comprata i primi due volumi. Altrisogni è un'idea nata come rivista, trasformata poi in raccolta di racconti. Il comun denominatore è la fantasia. Il terzo volume contiene anche storie fantasy, questo primo invece horror, fantascienza e weird.
Ammetto che il genere è considerato di nicchia, però da estimatrice assolutamente non esperta posso dirvi che la prima impressione che ho avuto, sia col terzo volume che con questo, è l'assoluta qualità del prodotto. Sono racconti brevi, alcuni proprio tanto, ma curati in ogni minimo dettaglio.
Io credo che sia ancora più difficile scrivere un racconto rispetto a un libro, bisogna catturare l'attenzione del lettore con poche parole e riuscire a soddisfarlo, soprattutto per questo genere che ha bisogno di una maggior descrizione dell'ambientazione.
"Ti dico solo questo: qualsiasi decisione prenderai, sarà sia giusta che sbagliata. Lo è sempre."
Indipendentemente dal gusto mio personale e dall'apprezzamento di un racconto piuttosto che un altro, qui c'è qualità. E' un prodotto ottimo e secondo me ideale anche per iniziare ad approcciarsi al genere, anche solo per vedere se può essere nelle corde.

Il primo racconto, Responsabilità, è forse quello che più mi è piaciuto. Fantascienza che è definita sottotono in quanto senza battaglie epiche, ma che io, da amante di Asimov, adoro. 

I Mai-nati invece mi ha fatto venire i brividi, nonostante fossi in spiaggia a leggerlo. Di questa storia ho apprezzato soprattutto l'ambientazione storica e Baliano, il protagonista.
Era assurdo, lo sapeva, ma quel posto che avrebbe dovuto ispirare pace gli metteva invece addosso una cupa inquietudine.
Link dura il tempo di un caffè, ma sono rimasta a bocca aperta. E' geniale.

Confusi mi ha lasciato molta amarezza. Ho apprezzato tanto l'idea, un po' meno il finale e in questo caso avrei voluto saperne di più di tutto.

La materia di cui sono fatti i sogni è assolutamente da leggere. Una storia molto articolata, con periodi temporali diversi, intrecciata magnificamente e dal finale inaspettato. A quanto ho capito esistono altri racconti con il medesimo protagonista e li cercherò sicuramente.

Ritorno al liceo è corto ma da soddisfazione perché ognuno di noi ha sognato almeno una volta di farlo. 

L'eredità di Penelope è inquietante e anche qui perfetto e completo. Si legge in apnea.

Anche in questo caso i racconti sono molto diversi fra loro e ho capito ancora meglio i sottogeneri che prediligo, utile anche per scegliere letture future. Inoltre mi sono appuntata qualche nome, autori che voglio conoscere meglio.

Secondo me è la lettura ideale da fare in vacanza, sono brevi ma soddisfacenti e possono far capire se un tipo di narrativa può piacere oppure no. 
Per le mie prossime ferie ho quindi pronto un titolo, consiglio anche a voi queste raccolte, soprattutto se cercate qualcosa di qualità.
Voto:



sabato 29 luglio 2017

Recensione "La figlia di Odino" di Siri Pettersen - Domino letterario di Luglio

Buon pomeriggio! Oggi vi parlo di questo libro, il primo di una serie e anche prima lettura per me per il Domino letterario, la scelta cioè di leggere qualcosa che in qualche modo si ricollega alla precedente, scelta da un altro blog. Il mio collegamento è la data di uscita.

Autrice: Siri Pettersen
Titolo: La figlia di Odino
Editore: Multiplayer Edizioni
Data di pubblicazione: 1 giugno 2017
Pagine: 631
Serie: #1 Raven Rings

Trama:
Il viaggio di Hirka, una ragazzina di quindici anni dai capelli rosso fuoco, inizia quando, morto il padre girovago e guaritore, si ritrova completamente sola al mondo e costretta a fare i conti con la propria identità di “diversa”: vive infatti tra persone del tutto simili a lei tranne che per la coda, elemento distintivo di tutta la stirpe di Ym, di cui lei è priva.
Hirka conosce i poteri miracolosi di alcune erbe e cura con generosità chiunque le si rivolga. Ma il suo altruismo è ricambiato con distacco, diffidenza e talvolta disprezzo, anche da parte di quelle persone che dovrebbero esserle amiche.
A Hirka manca anche altro: non sa evocare e non è in contatto col Dono, un’energia che scorre in tutto ciò che esiste. La ragazzina sa che presto verrà messa alla prova durante una cerimonia iniziatica, il Rito, cui tutti i quindicenni degli undici regni di Ymslanda sono obbligati partecipare, e ha paura di essere smascherata e punita per questa sua inadeguatezza.
Ymslanda è governata dal Consiglio, formato dai rappresentanti delle dodici famiglie più potenti, che ha sede ad Eisvaldr, cittadella piena di torri e cupole scintillanti. Al di sopra di loro c’è soltanto il Veggente, un misterioso corvo accudito e riverito come una divinità.
Il potere, però, è intessuto di menzogne, rivalità e favoritismi. C’è anche chi, per accrescere il proprio ruolo, fa uso di sortilegi e stregonerie, accusando Hirka, una cosiddetta “figlia di Odino”, di aver lasciato che gli Orbi, creature mostruose e letali, invadessero Ymslanda attraverso i cerchi di pietra.
In breve tempo, Hirka e Rime, erede ribelle di una delle più importanti famiglie del Consiglio e amico d’infanzia della ragazza, si troveranno a combattere fianco a fianco, ciascuno alla ricerca della propria identità, per sconfiggere gli abusi e svelare i terribili segreti che hanno segnato il destino di entrambi...


Era da un po' di tempo che non leggevo un fantasy classico, comprensivo di tutti quegli elementi che lo rendono tale: il prescelto, il personaggio diverso, il viaggio, colpi di scena, azione, magia, un cattivo tremendo, tradimenti, intrecci, politica. Questo libro ha tutto questo e molto di più.
La sua particolarità sta nell'accezione nordica. Infatti è ricco di mitologia norrena, oltre ad avere un'ambientazione che ricorda proprio le terre scandinave.
Dunque le cose stavano proprio così. Era una creatura menomata che non era in grado di evocare. Era cieca di fronte al Dono. Le era stato negato ciò che tutti gli altri avevano. Era priva del Dono. E anche della coda.
Hirka è senza la coda, cieca alla Terra e al Dono, quella magia che tutti possiedono, chi più chi meno, e che usano nel quotidiano. Ha raggiunto l'età per sottoporsi al rito, una cerimonia per proteggerla dagli Orbi, il male nell'immaginario collettivo. Questi sono una leggenda, anche se c'è chi giura di averli visti.
Siamo a Ymslanda, terra governata dal Consiglio, composto da membri di famiglie influenti che si passano il seggio in maniera praticamente ereditaria. Rime è l'erede della famiglia più influente, in lui il dono scorre copioso ma non tollera la corruzione e le ingiustizie che invece sono la base portante del Consiglio, quindi sceglie di essere un guerriero, di non proseguire con la tradizione familiare, di rinunciare agli agi e alla gloria.
Hirka invece vorrebbe proprio passare inosservata, perché scopre le sue origini e sa che se la sua identità di figlia di Odino, portatrice del marciume, venisse a galla, avrebbe i minuti contati.
Ma niente è semplice né scontato.

La trama è molto ricca e articolata. Questo e l'ambientazione così particolare mi hanno rallentata molto all'inizio. Le prime 200 pagine le ho lette lentamente, ho faticato persino un po' perché ci sono un mucchio di nozioni da imparare e pure la lingua non facilita il compito. Nei fantasy spesso è così, questo nello specifico è ancora più particolare. Comunque dopo lo scoglio iniziale scorre che è un piacere, mi ha catturata e sono arrivata alla fine come in apnea. Non è però un libro semplice né scorrevole, ma ricco e intenso, che richiede concentrazione. E non lo sto intendendo come un difetto, anzi.
Il Dono le rubò la certezza della sua identità. Questa cosa nuova, divina, non faceva per lei. Rime non faceva per lei. Lei era la figlia di Odino. Il marciume. 
Ho amato moltissimo i personaggi e la loro caratterizzazione. Hirka è il mio ideale di eroina. Lei è diversa, l'unica non dotata, considerata il male, ma ha dei valori e una forza che farebbero arrossire un re. L'ho adorata fin dalla prima riga e sono entrata in empatia subito con lei.
Discorso diverso per Rime. Lui è l'eletto, dai solidi principi, tutto senso del giusto e del dovere. I perfettini così io non li sopporto, infatti all'inizio mi è stato antipatico. Speravo quasi in un rivale, qualcuno che lo togliesse di mezzo. L'autrice è stata fantastica a elaborare la sua crescita. Alla fine sarei entrata nel libro anche solo per sfiorarlo. Mi ha conquistata in pieno, in tutto e con le premesse che c'erano è stato praticamente un miracolo.
Anche i personaggi secondari non sono da meno, Siri Pettersen si prende il tempo per farteli conoscere bene, a fondo.

L'unica cosa brutta adesso è aspettare il prossimo libro. Perché ho ancora il magone per il finale e mi piacerebbe poter proseguire da subito la lettura.
E' una storia diversa dal solito, bella, curata, ricca di dettagli, avvincente. Io ve la consiglio, davvero tanto.
Voto:


Non perdetevi le altre tappe del Dominio:



venerdì 28 luglio 2017

Recensione "Puoi fidarti di me" di Susy Tomasiello

Autrice: Susy Tomasiello
Titolo: Puoi fidarti di me
Editore: Genesis Publishing
Data di pubblicazione: 20 maggio 2017
Pagine: 234

Trama:
Sara ama il suo gatto e il suo lavoro di maestra elementare. Il palazzo in cui vive è diventato per lei come una seconda famiglia e lentamente sta imparando a leccarsi le ferite che la vita le ha inferto.
Stefano ha deciso di prendersi cura dell'unica famiglia che gli è rimasta: il suo fratellino Luca. Per farlo, si è trasferito e, per quanto non sia facile per lui, non è pentito della sua scelta. 
Appena Sara e Stefano s'incontrano, tra loro scatta un'antipatia reciproca basata solo sui pregiudizi che inizialmente provano l'uno per l'altra.
Stefano non ha mai conosciuto una persona più saccente di Sara, sempre pronta a rimproverarlo per ogni sua mancanza e Sara non sopporta la sua arroganza, non accettando mai consigli da chi vuole solo aiutarla.
Decisi a frequentarsi non oltre il dovuto, dovranno fare i conti con le strane effrazioni che colpiscono il palazzo. Perché hanno puntato Sara? Che cosa centra lei con questi strani avvenimenti?
Lei è spaventata e senza che se ne renda conto finisce con l'appoggiarsi a una persona che comincia a vedere sotto un'altra luce. Il suo problema però, è che da tempo ha smesso di fidarsi degli altri. Riuscirà Stefano con il suo sorriso sempre pronto a conquistare il suo cuore e soprattutto la sua fiducia?


Avete bisogno di un libro per staccare la spina? Di un storia d'amore dolce, romantica, che faccia sognare un po'? Questo libro è l'ideale.
Questa piccoletta mi ispira un senso di protezione che non ho mai provato verso nessuno, a parte Luca.
Sara è una maestra, ama il suo lavoro e la sua casa, con i suoi vicini ficcanaso, una specie di grande famiglia. E poi ha Tiger, il suo gattone, compagno di vita.
Ha avuto delusioni in passato, sia dall'ex fidanzato che soprattutto dalla sua famiglia, che l'hanno resa timida e insicura.
Un giorno scopre di avere dei nuovi vicini, Luca e Stefano, due fratelli rimasti orfani improvvisamente.
Con il piccolo Luca ha subito un'empatia profonda, lei ci sa fare con i bambini, e il loro rapporto si sviluppa in fretta. Con Stefano invece, ragazzo maturo e indisponente, da subito è scontro.
E' un battibecco continuo, un fraintendersi e prendersi in giro. Però pian piano questo si trasforma in confidenza e forse in qualcosa di più.

Questa storia si legge in un soffio, la scrittura di Susy è semplice e scorrevole. Partivo con buone aspettative perché la seguo sul suo blog (I miei magici mondi) e apprezzo come scrive, anche se sul blog è una cosa diversa. Ha però confermato ciò che pensavo, è brava.

La storia è carina, la parte un po' di suspense forse prevedibile ma da un tono alla trama.
Mi è piaciuta anche l'ambientazione, una Napoli accogliente e allegra.

Ho adorato la crescita personale di Sara e Stefano, la maturazione che riescono a fare insieme. E' una cosa importante e ben sviluppata.
Mi guarda come se vedesse qualcosa di prezioso e unico e io mi sento bella, bella davvero per la prima volta in vita mia
Ho riso con loro e passato dei bei momenti. Una storia semplice che si legge volentieri.
Voto:


giovedì 27 luglio 2017

Lettura di gruppo Black Friars. Novella Le soglie del buio - Presentazione

E' giovedì! Credevate di esservi liberate di me? Invece no, abbiamo per fortuna ancora la novella da rileggere. Ormai non serve più che presenti questa saga, né che vi spieghi quanto io la ami vero? Comunque l'autrice ha pubblicato anche una novella successiva alla saga e noi la rileggeremo insieme.


Come sempre sarò accompagnata dalla mia socia, Alice del blog New Adult Italia.
Vi ricordo che in questi giorni questa novella è gratis (grazie Virginia!) e tutta la saga Black Friars in offerta, approfittatene se ancora non l'avete.

Autrice: Virginia De Winter
Titolo: Black Friars. Le soglie del buio
Editore: Fazi (Lain)
Data di pubblicazione: 3 gennaio 2014
Pagine: 68
Serie: Black Friars #3.5

Trama:
Dopo la sconfitta del Presidio, la pace sembra tornata per le vie della Vecchia Capitale e nelle Nationes del Continente ma, quando la Principessa Sophia Blackmore intraprende un viaggio per Altieres, strane coincidenze le ricordano che altre insidie si muovono intorno a lei e la costringono a temere di nuovo per la propria sicurezza. Sogni e presagi la riportano ai giorni in cui forze oscure minacciavano la sua vita e le sorti del suo regno. Nella Vecchia Capitale, però, le vicende sembrano suggerire che, questa volta, il pericolo provenga dalla remota e selvaggia Nalvalle.



Siamo pronti per iniziare? Vi ricordo che come sempre abbiamo il gruppo facebook per commentare in tempo reale tutto e scambiarci opinioni. 
Vi aspetto, sapete anche il giorno.


martedì 25 luglio 2017

Recensione "Paper Prince" di Erin Watt


Autrici: Erin Watt
Titolo: Paper Prince
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 27 giugno 2017
Pagine: 346
Serie: The Royals Vol.2

Trama:
Ella non sa dire se la sua vita fosse migliore o peggiore prima che Callum Royal la trovasse. Ma una cosa è certa: da quando è piombata in casa Royal come un tornado, per lei è cambiato tutto. Scuola privata, feste e vestiti costosi. Con la sua grinta e la sua schiettezza, è riuscita persino a vincere l'ostilità dei fratelli Royal, a conquistare il loro rispetto e il loro cuore - in particolare quello di Reed. Il più imperscrutabile dei cinque. Bello, ricco e popolare, Reed ha tutto. Le ragazze fanno la fila per uscire con lui e i ragazzi lo rispettano. Eppure, nulla e nessuno sembra importargli. Perché i Royal sono così: non sono facili ai sentimenti, piuttosto li seppelliscono, fingendo che niente li sfiori. Con Ella, però, per la prima volta dopo la morte della madre, Reed ha permesso a se stesso di lasciarsi andare alle emozioni. Ma il suo mondo crolla quando, dopo una discussione, Ella scompare. Con il cuore a pezzi, e senza lasciare traccia. D'altronde è abituata a scappare e rifarsi una vita ripartendo ogni volta da zero. Tutti incolpano Reed per quella fuga, i suoi fratelli lo odiano e, se possibile, lui odia se stesso ancora di più. Ed è disposto a fare qualsiasi cosa pur di ritrovarla. Ma, se anche ci riuscisse, sarebbe in grado di riconquistare il suo cuore?

Recensione Paper Princess


Bramavo questo libro. Dopo il finale da urlo del precedente, non vedevo l'ora di sentire il rumore delle unghie di Reed. Sì perché diciamolo, non ne è uscito da signore, in più Ella non è proprio uno zuccherino che si lascia abbindolare facilmente.

Questo libro parte alla grande, per me, perché inizia col POV di Reed. Questa novità mi è piaciuta tantissimo, è stato bello entrare nella sua testolina e capirne meglio gli atteggiamenti.

Infatti in questo nuovo capitolo della saga si entra proprio nelle dinamiche dei Royal, si comprendono molte cose sia dei ragazzi che di Callum.
Ho amato questo aspetto, mi è piaciuto afferra meglio i meccanismi di questa famiglia. Non vi racconto nulla per non rovinarvi la sorpresa, ma alcune cose hanno proprio colmato lacune e dubbi.

Se Paper Princess era il libro di Ella, questo senza dubbio è di Reed. A parte comprenderlo meglio, è proprio lui il centro di tutto. Devo ammettere che l'ho rivalutato, forse il barlume romantico che ancora vive in me è riuscito a emergere. Ho avuto gli occhi a cuore per tutto il tempo.

Si legge di nuovo in un soffio, senza quasi accorgermene l'ho finito. Lo stile delle autrici è sempre frizzante e irriverente, le adoro. Mi piace proprio il fatto che non siano sempre politicamente corrette, che non fingano, che parlino chiaro. Mi fanno anche ridere, c'è molta ironia.

Ho apprezzato anche la trama, anche se sapevo, o meglio speravo, che andasse così, non è tutto scontato. Non si perdona tutto con uno schiocco di dita e alcune cose proprio non me le aspettavo, tipo il finale.
Ma è possibile? Sul serio? Non è bastato già il primo? Preparatevi perché se possibile questo è ancora peggio, la mia mascella è ancora per terra.

Ora non mi resta che aspettare settembre. Imprecando.
Voto:


lunedì 24 luglio 2017

#bancarellablogger a Pontremoli - La Ropolo c'era

Ciao a tutti, oggi sono qui per provare a raccontarvi l'incredibile esperienza vissuta nel weekend scorso quando, insieme alle mie socie, ho partecipato, in qualità di #bancarellablogger, alla serata conclusiva in cui è stato assegnato il 65° Premio Bancarella, a Pontremoli.


Il progetto bancarella blogger nasce a fine febbraio quando Amanda, libraia facente parte del direttivo dell'associazione librai indipendenti, ha contattato Laura La Libridinosa e le ha chiesto di formare una squadra che seguisse la manifestazione anche sui social e sui blog. Io sono stata inclusa in questo gruppo e non potrò mai ringraziarle abbastanza per la fiducia che hanno riposto in me, ne sono onorata e commossa.


In questi mesi abbiamo fatto diversi post, tra recensioni, interviste, spiegazioni sul premio ecc. e il 16 luglio c'è stata la premiazione. Saprete ormai tutti che il vincitore è stato Matteo Strukul con "I Medici. Una dinastia al potere", edito Newton Compton, a cui vanno i nostri complimenti.

Vorrei raccontarvi come ho vissuto io questi giorni, che sono stati magici e indimenticabili.

Sono partita da casa in compagnia della mia famiglia che mi ha accompagnata e ne ha approfittato per passare del tempo in un campeggio, al fresco e in piscina. Mi sono stati vicini lasciandomi però libera di vivere questo evento senza preoccupazioni, quindi non posso che ringraziarli per il sostegno!

Sono arrivata il sabato e dopo cinque minuti mi sembrava di essere in gita scolastica, insieme alle mie migliori amiche. Laura mi ha fatto le unghie e abbiamo chiacchierato senza sosta. Non solo con lei, con tutte, pure con Amanda che ho sempre visto come un capo e alla cui approvazione ho sempre ambito.
La cosa che più mi ha colpito, di nuovo, è questo senso di appartenenza, di comunione. Persone che ho visto dal vivo pochissime volte o, addirittura, per la prima volta; amiche però che ho sentito vicine come se ci incontrassimo ogni giorno. L'amicizia virtuale può esistere, ve lo assicuro! Ho trovato le sorelle che mi sono sempre mancate, delle complici. Abbiamo una grande passione comune e questa esperienza ci ha legate e unite in una maniera che fatico a spiegare. Laura, Stefania e Lea, Cristina, Deborah vi adoro!

Tornando al resoconto, sabato sera abbiamo cenato a Montereggio, il paese dei librai. E' un borgo stupendo, molto suggestivo, con le vie e le piazze intitolate agli editori. Abbiamo mangiato molto (pure troppo povera la mia dieta!), assaggiando anche i testaroli al pesto, piatto tipico locale, e concludendo la serata in terrazza a casa di un libraio sorseggiando vino e piluccando gorgonzola.
E' stato interessante osservare qualche dinamica interna alla Fondazione e all'associazione dei librai ed è cresciuta la mia ammirazione per Amanda e i suoi colleghi e per la passione che ci mettono.
Fin da questa serata ho riscontrato la considerazione che hanno avuto per noi. Ci hanno trattate come professioniste (sì, lo so, sono la prima a esserne stupita). Ci hanno ringraziate tantissimo (loro!) e siamo state incluse nella manifestazione proprio come parte integrante. Non sono neanche in grado di dirvi quanto questo è stato appagante, la mia paresi penso abbia raggiunto livelli critici di non ritorno.

Il giorno dopo abbiamo visitato Pontremoli che è un paese molto bello, ricco di storia e di scorci interessanti. La vista dal castello è stupenda. Abbiamo passato la giornata a prepararci all'evento della serata, sia psicologicamente che fisicamente.
Il cameratismo di nuovo era al massimo: trucco, parrucco, prove generali per il discorso della serata, siamo state frenetiche. Abbiamo riso e scherzato, sempre supportate dal nostro Sherpa, il compagno di Deborah che ci ha sostenute e accompagnate come un perfetto badante (hai un futuro, sappilo!).
E poi è arrivata la sera. Che emozione, a pensarci ho ancora le palpitazioni. La piazza era pronta, gli autori arrivati tutti tesi e sorridenti, uffici stampa, agenti, tecnici, librai, tutti insieme per gli ultimi preparativi. Abbiamo anche recuperato Anna Rita e Alberto Zuccalà (autore delle graforecensioni) e ci siamo sistemati in seconda fila, tutte pronte a salire sul palco.

Sì perché ognuna di noi ha presentato un autore, raccontando in meno di due minuti il libro. Dire che ero tesa è minimizzare, ero pietrificata, nonostante Dario Vergassola, che conduceva la serata, sia un grande artista e sappia gestire benissimo gli interventi.


Laura è salita per prima, ha raccontato del nostro progetto, invece io ho introdotto il libro di Cristina Caboni, che è una persona stupenda.
La serata poi è proseguita con lo spoglio dei voti e dopo tutto quanto con la cena. E' stata lunga, intensa, entusiasmante. Noi #bancarallablogger siamo piaciute, così ci è stato riferito, ma non potete immaginare quanto noi l'abbiamo apprezzato. Ci siamo sentite parte del progetto, ci hanno fatto sentire volute, apprezzate è tutto ciò davvero non ha prezzo.



Ma bando ai sentimentalismi, all'inizio del progetto vi avevamo annunciato che noi #bancarellablogger avremmo effettuato una nostra votazione, lo Sbancarella. L'abbiamo fatta prima della serata del 16 e il nostro vincitore è stato Lorenzo Marone con Magari domani resto ed. Feltrinelli.

Poco più di un anno fa ho aperto il blog, mi sembrava la giusta evoluzione di questa passione che mi riempie le giornate. Mi auguravo di poter incontrare qualche autore, di partecipare a qualche evento, ma neanche nella migliore delle mie speranze avrei immaginato di far parte di questo. E' stato magico!
La cosa che più mi ha colpita è come noi, io, Laura, Stefania, Lea, Deborah, Cristina, ma anche Amanda e lo Sherpa, siamo diventati una squadra. Siete un'altra famiglia per me.
Questa esperienza è stata eccezionale, mi sono sentita apprezzata e credo che ve ne parlerò ancora per molto. Sono grata per questa opportunità ed estremamente felice di essere riuscita a parteciparvi.

detta anche La Popolo

venerdì 21 luglio 2017

Prossimamente - Spazio al self



Autore: S.M. May
Titolo: GABBIA PER UCCELLINI
Pagine: 275
Genere: legal-thriller, MM
Editore: Self-published
Uscita: 3 agosto 2017
Formato: e-book e cartaceo su Amazon – disponibile su Kindle Unlimited
Prezzo: 2,99 €

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Mai sottovalutare un acquazzone di primavera.

Quando Rey Morales, studente all’università di La Salle, Philadelphia, esce a festeggiare l’ultima vittoria della squadra di baseball, può solo aspettarsi una serata rilassante insieme ai compagni e tifosi, piena di musica e birra. Ma la pioggia continua a cadere incessante, e Julien, l'uomo più affascinante di tutto il locale, si offre di accompagnarlo sino al campus. 
Che c’è di male ad accettare quel passaggio? 
Al suo risveglio, Rey si ritrova senza vie di fuga e senza difese.




Un uccellino chiuso in gabbia,
con un padrone esigente che vuole prendersi cura di lui.
209 notti che valgono una vita.

Quando Matthew Forsyth, ambizioso sostituto procuratore della città, si vede assegnato il caso Morales, può solo pensare che sia iniziato uno dei periodi più fortunati della propria carriera. Niente di meglio che un processo facile e sensazionale, per garantirsi promozioni e successo.
Che c’è di male ad accettare quell’incarico?
Peccato che non sia così facile capire chi, tra la vittima e l’imputato, sia l’individuo più pericoloso in aula.



209 notti su cui manca una verità certa.
Due presunti colpevoli.
Un processo che nessuno vuole vincere davvero.
Una gabbia invisibile che imprigiona ancora.
E un’unica domanda: chi tiene davvero la chiave?

  
DISCLAIMER: questo non è un romanzo d’amore. Contiene scene esplicite e taluni episodi di violenza psicologica e sesso non consenziente che sono necessari per il contesto, anche se potrebbero risultare fastidiosi per lettori particolarmente sensibili. Lettura +18

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S.M. May vive nel nord-est d’Italia, cercando di trovare il giusto equilibrio tra lavoro, famiglia, letture e scrittura. Alcune cose le riescono bene, altre meno. Però tutte sono fatte con passione.
Potete scrivere a sm.may.books@gmail.com.


Pagina Autore
su Goodreads: https://www.goodreads.com/author/show/6981261.S_M_May
su Facebook: https://www.facebook.com/SM-May-114174848783076
su Amazon: https://www.amazon.com/author/smmaybooks


Altre pubblicazioni
GOOD REFERENCES e NUVOLE (Triskell Edizioni);
ADDIO E’ SOLO UNA PAROLA (Rizzoli);
la serie “Lara Haralds – The Strange Matchmaker” che comprende gli episodi CAMBIO GOMME, NEVE FRESCA, GHIACCIO SALATO e DOPPIO VELO (self-pub);
la serie “Secret Agreements”, di cui è uscito SECRET FUNDING, in versione italiana ed inglese (self/pub);
LE VIAGGIATRICI D’INVERNO (self/pub);
la serie “Devils & Partners”: A VOLTE LA MORTE MORDE (nell’antologia “Dreams Collection”, self/pub);
la serie “Oro” che comprende: IL SANGUE NON E’ ACQUA e ORO.




Segnalazioni - Spazio al self



Titolo: Il mio mondo nei tuoi occhi
Autore: Giulia Borgato
Genere: Romance contemporaneo
Editore: Self publishing
E-book: Disponibile su tutti gli store on line
Prezzo: 1,99 euro
Cartaceo: Agosto 2017 

Sinossi: 
Quando vanno a rotoli sia il suo matrimonio che la sua relazione extraconiugale, Viviana decide di dare una svolta alla sua vita. Lascia famiglia, lavoro e amici, e si trasferisce a Bologna per inseguire un sogno. Nasce così il Cakes & Flowers, che gestisce con una nuova amica, Nicoletta. Ma cambiare cielo sarà stato sufficiente a dimenticare Fabrizio, il suo amante?
Sotto la serranda del negozio cominciano ad apparire dei biglietti anonimi, e lei non sa se sperare in un nuovo amore o in quello che crede perso per sempre. 
Tra il sublime sapore dei cupcake e il dolce profumo delle composizioni floreali, Viviana e Nicoletta vestiranno i panni delle romantiche e ironiche investigatrici, arrivando a svelare il mistero dietro al quale si cela la realizzazione di quel sogno tanto atteso e inseguito: la felicità.



Titolo: Ogni notte vengo da te 
Autore: Antonietta Mirra 
Genere: Paranormal Romance/Romanzo rosa 
Editore: Selfpublishing 
Pagine: 271 
Prezzo: eBook: 2,99 e gratis con Kindle Unlimited. Cartaceo: 10,40 
Data di uscita: 10 Maggio 2017 

TRAMA 
Alastair ed Helena non potrebbero essere più lontani e diversi eppure qualcosa li unisce, oltre la loro stessa volontà.
Un richiamo eterno ed insondabile.
Lui è impetuoso, tormentato, cruento e dannatamente distante, in tutti i sensi.
Lei è ingenua ma tenace, una sognatrice capace di cogliere il confine tra un desiderio languido e pressante e la tagliente verità. Ma quando anche l'ultimo barlume di razionalità sta crollando...
Cosa faresti se il tuo sogno più grande diventasse all'improvviso realtà?
Se potessi guardarlo, toccarlo e...
«Non puoi andartene. Sono nella tua testa, nel tuo cuore, nella tua carne. Mi hai lasciato entrare e adesso farò l’ultimo passo che mi legherà a te per sempre.» 

BIOGRAFIA 
Antonietta Mirra è laureata in Lingue e Letterature Straniere e lavora con i bambini. Le sue passioni sono leggere e scrivere ed è Amministratrice del Lit-Blog L’amica dei libri. Ama l’arte in tutte le sue forme, il cinema e il pianoforte. Tratti distintivi della sua personalità: passione e inquietudine. Dicono di lei: "una ragazza d'altri tempi", il mondo le va stretto, allora usa l'immaginazione. La sua vita è un incastro imperfetto tra sogni e visioni, la realtà è solo un equivoco. 

CONTATTI 

Estratto #1 
Fu uno sguardo furtivo quello che mi lanciò, quasi di nascosto, ma io lo colsi ugualmente e me ne spaventai. Il suo sguardo era nero come la notte, il suo viso di profilo sembrava lungo e imbronciato, i suoi occhi due piccole fessure che rendevano quell’occhiata sfuggente ma allo stesso tempo intensa. Fu un attimo e passò dritto senza voltarsi. 
Un attimo insignificante in cui i nostri sguardi si unirono e fu come se mi avesse lasciato qualcosa per sempre. 

Estratto #2 
La sua stessa esistenza mi entrò nel sangue come mai nulla aveva osato imporsi. Catturò la mia volontà e con essa giustificò la mia presenza in questo mondo. Con lei capii cosa ero venuto a fare su questa terra, a cosa serviva il mio respiro, cosa dovevano sorreggere le mie braccia, a cosa sarebbero andate incontro le mie gambe. Lei sola giustificava ogni mia azione, rivendicava tutti i torti e mi rendeva finalmente quella vendetta che avevo atteso da tempo. 

Estratto #3 
Ero combattuta come lo ero sempre stata da quando lo avevo incontrato e quello che avevo creduto soltanto un sogno, si era mostrato lentamente sempre più reale. Non potevo negare che lo sentivo, sentivo la sua presenza ma non potevo aspettarmi altro, se volevo conservare la mia sanità mentale. Mi mossi nuovamente consapevole che dovevo allontanarmi da quella stanza ma questa volta non fu un rumore a fermarmi, bensì qualcosa che mi strinse il braccio. Mi fermai di scatto, cercando di capire cosa stesse accadendo ma la stretta non diminuiva. Temevo quello a cui stavo pensando e nello stesso tempo non volevo crederci. Era buio e potevo vedere molto poco solo grazie alla flebile luce lunare. 
Poi, la sua voce.
 
«Non puoi andartene. Sono nella tua testa, nel tuo cuore, nella tua carne. Mi hai lasciato entrare e adesso farò l’ultimo passo che mi legherà a te per sempre.»




giovedì 20 luglio 2017

Recensione "Black Friars. L'Ordine della Croce" di Virginia De Winter

Buongiorno, è giovedììììììììììììììììì!
Sono ancora un po' scombussolata dal vortice di Pontremoli ma non potevo saltare l'appuntamento settimanale con Black Friars.
Ormai sapete già tutti del mio amore per questa serie, e anche della rilettura di gruppo fatta in collaborazione con Alice del blog New adult Italia. Ebbene sì, siamo giunte al termine anche di questo ultimo libro e oggi vi lascio il mio pensiero.

Autrice: Virginia De Winter
Titolo: Black Friars. L'ordine della Croce
Editore: Fazi Editore (Lain)
Data di pubblicazione: 11 luglio 2013
Pagine: 517

Trama:
La leggenda vuole che, quando anche il Settimo Cavaliere dell’Ordine della Croce si sarà risvegliato, avrà il compito di chiudere le porte di questo mondo perché sarà ormai distrutto dal male.
La Vecchia Capitale non ha pace. Scossa dai tumulti del Presidio, avvelenata dai malefici di Belladore de Lanchale, l’antica città dovrà ora affrontare un nemico senza eguali. L’ultima erede della dinastia Blackmore, garante della tregua con le creature del Presidio, è stata ritrovata, ma le malvagie entità accetteranno che sia proprio la giovane Sophia a custodire un armistizio suggellato dalla sua antenata migliaia di anni prima? Le forze del male hanno destato dal suo riposo l’Ordine della Croce e i cavalieri sono pronti a imbracciare le mitologiche spade per difendere il genere umano dalla minaccia delle nebbie demoniache. Intanto, ancora ignara del pericolo, Eloise Weiss è alle prese con il misterioso ritrovamento dello scheletro di uno studente dell’Università. Questa volta i suoi poteri di Evocatrice sono vani, ma grazie alle sole conoscenze mediche giunge a una verità inquietante: le ossa rinvenute sono le chiavi di uno scrigno che sigilla i segreti più oscuri della Vecchia Capitale, segreti di personaggi potenti disposti a tutto perché non siano svelati. Eppure, come in un labirinto di delitti e apparizioni dal passato, ogni filo di questa storia passionale e avvincente sembra destinato a ricongiungersi. Virginia de Winter chiude la serie culto Black Friars con una giostra di rocambolesche avventure cappa e spada, di potenti cavalieri e coraggiose eroine che rischieranno tutto per compiere il loro destino.

Recensione L'Ordine della Spada.
Recensione L'Ordine della Chiave.
Recensione L'Ordine della Penna.


Posso piangere? Sì perché è questa la sensazione che mi è rimasta girando l'ultima pagina. Non perché il finale sia tragico ma perché è finito. Già mi manca e ricomincerei da capo.
Questo è il libro conclusivo della serie, tutti i nodi vengono al pettine, tutte le questioni hanno un chiarimento.
L'ho trovato molto più tecnico e ricco di spiegazioni rispetto ai precedenti. Le descrizioni di luoghi e caratteri sono meno presenti, in favore di un aspetto più chiarificatore. Il termine che mi viene in mente per primo è politico, in quanto i sotterfugi vengono svelati e ci sono molte cose da capire.
Ma non è così diverso dai precedenti, non mancano le cose per me così fondamentali: ironia, passioni, mistero e quell'atmosferica gotica che tanto mi ha conquistata.
Come avrete già potuto constatare non sono così precisa nel definire un libro appartenente a un genere piuttosto che a un altro, ma qui c'è proprio un po' di tutto, dal fantasy al romance allo storico, c'è pure la parte mystery!
Virginia De Winter per me è un mistero, di solito io non reggo le descrizioni minuziose, le frasi troppo lunghe e complicate, le pagine e pagine di caratteristiche soprattutto di luoghi. Ma fin dalla prima volta che la lessi mi sono innamorata, adoro il suo stile. E' elegante, poetica, evocativa. Ha un dono, ti catapulta nella storia, ti fa vivere insieme agli attori tutte le avventure.
E vogliamo parlare della caratterizzazione dei personaggi? In pochissimi casi l'ho trovata così accurata, precisa, anche con quelli secondari o poco presenti. Vorrei leggere ancora pagine e pagine su di loro, mi piacerebbe tanto avere qualche spin-off, qualche novella, qualche altra scena tagliata, la lista della spesa... Sono sicura che in tanti saranno d'accordo con me.
Ricapitolando: ho apprezzato la storia, ha una sua conclusione, amo tantissimo lo stile dell'autrice, per i personaggi potrei scriverci un libro intero di apprezzamenti, cosa manca? Ah sì. Finalmente una gioia per Axel. E già per questo bisogna leggerlo.
Vi ho parlato poco del libro in sé ma ho già ampiamente esposto le mie considerazioni nei vari post del gruppo di lettura (Capitoli da 1 a 7 qui; Capitoli da 8 a 14 qui; Capitoli da 15 a 21 qui; Capitoli da 22 a 28 qui; Capitoli da 29 a 35 qui; Capitoli da 36 a 42 qui; Capitoli da 43 a 49 qui; Capitoli da 50 a fine qui).
Vi consiglio dal profondo la lettura di questa serie, merita veramente, io la rileggo sempre con tanto piacere e ogni volta scopro particolari nuovi e ritrovo sensazioni che auguro a tutti di provare. Grazie Virginia per avere creato la Vecchia Capitale, grazie soprattutto per Axel, per tutto. Leggete Black Friars, merita!
Voto:

Non pensate che il gruppo di lettura sia finito, dalla prossima settimana ci butteremo sulla novella Le soglie del buio (gratis in questi giorni, approfittatene!), quindi al prossimo giovedì!


mercoledì 19 luglio 2017

Premio Bancarella - Le graforecensioni

Buon pomeriggio a tutti, oggi torno di nuovo in veste di #bancarellablogger. Come ormai saprete bene ho avuto l'onore di far parte del team di blogger che ha seguito l'evento e la scorsa domenica ero a Pontremoli per la serata della premiazione. Vi racconterò tutto presto, le emozioni sono state fortissime, è stata un'esperienza meravigliosa, fra le più intense che io abbia mai vissuto.
Oggi però voglio parlarvi di Alberto Zuccalà e delle sue Graforecensioni.
Io sono completamente incapace a disegnare, ma non riesco neanche a fare cosine semplici o stilizzate. I bambini dell'asilo fanno un lavoro migliore del mio, non sono solo negata molto di più!
Quindi quando guardo queste cose rimango a bocca aperta, perché per me è incredibile.
Alberto è bravissimo a disegnare ma anche a catturare l'essenza del libro stesso, io vi consiglio proprio di seguirlo, rimarrete ammirati come me. (Pagina facebook)


Alberto ha graforecensito anche i sei libri finalisti del Premio Bancarella 2017. Cliccando sotto la cover del libro rimanda al video su facebook.

































Bravissimo Alberto, le adoro! E a voi piacciono?