Buongiorno,
oggi è l'11 e quindi torna la rubrica sulle serie, nata da una mia idea
e che ha come obiettivo di cercare di portarne a termine qualcuna delle
millemila iniziate.
Appuntamento fisso quindi ogni 11 del mese per parlare di serie.
La
rubrica quindi consiste nel leggere mensilmente un libro appartenente a
una serie cominciata (quindi non il primo) e di parlarne sul blog, però
con una recensione speciale in questo caso.
Infatti
per invogliarmi ho pensato di cambiare un pochino il metodo, avvisando
prima. Farò una cosa che normalmente aborro, cioè farò spoiler, sulla
serie e sul libro letto. Più un delirio da fangirl, che richiama perciò i
gruppi di lettura sui social, che una recensione vera e propria.
Appuntamento fisso anche per Ludovica, mia cara collaboratrice, quindi armatevi di pazienza perché le recensioni saranno due.
Questo mese vi parlo del secondo libro di una serie young fantasy, ringrazio la casa editrice Triskell per la copia digitale.
Autrice: Sarah Rees Brennan
Titolo: Untold
Editore: Triskell Edizioni
Data di pubblicazione: 06 maggio 2019
Pagine:326
Serie: L'eredità dei Lynburn Vol.2
Trama:
È tempo di scegliere da che parte stare…
All’apparenza, Mestavalle è una sonnolenta cittadina inglese. Ma Kami Glass conosce la verità. Mestavalle è piena di magia. In passato, i membri della famiglia Lynburn hanno regnato su di essa facendo leva sulla paura, imponendo alla gente un tributo di sangue per alimentare il loro potere. Ora i Lynburn sono tornati, e Rob, il capofamiglia, sta radunando stregoni per riaffermare il proprio dominio.
Rob e i suoi seguaci, però, non sono gli unici stregoni in città. È giunto il momento di prendere una decisione: pagare il sacrificio di sangue, o lottare. Kami ha anche altre scelte da compiere. Ora che il suo legame con Jared è stato spezzato, è libera di amare chiunque lei voglia. Ma chi sarà la persona giusta?
Con il suo approccio umoristico e dark al classico romanzo gotico, Sarah Rees Brennan intreccia con sapienza la storia di un’eroina determinata a proteggere le persone a lei care, di due ragazzi in cerca di redenzione, e delle forze magiche che plasmeranno il loro destino.
Recensione Unspoken - Vol.1
Questo mese vi parlo del secondo libro di una serie young fantasy, ringrazio la casa editrice Triskell per la copia digitale.
Autrice: Sarah Rees Brennan
Titolo: Untold
Editore: Triskell Edizioni
Data di pubblicazione: 06 maggio 2019
Pagine:326
Serie: L'eredità dei Lynburn Vol.2
Trama:
È tempo di scegliere da che parte stare…
All’apparenza, Mestavalle è una sonnolenta cittadina inglese. Ma Kami Glass conosce la verità. Mestavalle è piena di magia. In passato, i membri della famiglia Lynburn hanno regnato su di essa facendo leva sulla paura, imponendo alla gente un tributo di sangue per alimentare il loro potere. Ora i Lynburn sono tornati, e Rob, il capofamiglia, sta radunando stregoni per riaffermare il proprio dominio.
Rob e i suoi seguaci, però, non sono gli unici stregoni in città. È giunto il momento di prendere una decisione: pagare il sacrificio di sangue, o lottare. Kami ha anche altre scelte da compiere. Ora che il suo legame con Jared è stato spezzato, è libera di amare chiunque lei voglia. Ma chi sarà la persona giusta?
Con il suo approccio umoristico e dark al classico romanzo gotico, Sarah Rees Brennan intreccia con sapienza la storia di un’eroina determinata a proteggere le persone a lei care, di due ragazzi in cerca di redenzione, e delle forze magiche che plasmeranno il loro destino.
Recensione Unspoken - Vol.1
di Chiara
Recensione priva di spoiler
Secondo libro della serie, l'ho apprezzato meno del primo, e posso dire tranquillamente che non mi è piaciuto e che ho faticato a finirlo.
Prosegue da dove era terminato Unspoken, quel finale terribile, e per più di metà non succede niente, un continuo lamentarsi di Kami dell'ingiustizia della sua situazione, soprattutto sentimentale, e uno scodinzolarle attorno di tutti gli altri.
Qui c'è, secondo me, il primo paradosso. Perché sono tutti così tanto succubi di Kami? Tutti quanti, maschi e femmine, giovani e vecchi. Lei dà ordini e loro eseguono, da bravi cagnolini fedeli. E lei ha pure il coraggio di lamentarsi di continuo!
Forse l'avrete intuito, ma io non sopporto la protagonista: una saputella boriosa e saccente, con un carattere terribile. Non accetta un no come risposta (non che ne riceva troppi), e punta il piedino viziato se qualcuno osa pensare in maniera diversa da lei! Io l'ho detestata, dall'inizio alla fine, per me è una delle protagoniste peggiori mai esistite. Non che gli altri personaggi mi siano piaciuti. Una mandria di zombie senza cervello che obbediscono a testa a bassa al prepotente di turno, senza un minimo di spina dorsale. E i cattivi non hanno il minimo di fascino.
La delusione maggiore è stata Jared. Un così bel personaggio nel primo, con un'evoluzione così negativa in questo. Di nuovo mi ha ricordato Jace degli Shadowhunters, ma la versione lagnosa del 4 e 5 libro. Anche il suo rapporto con Kami, particolare nel primo, qui è solo una ragazzinata.
La cosa che invece mi è piaciuta di nuovo è lo stile dell'autrice. Ha una vena allegra, quasi comica, che mi piace molto. O meglio mi piacerebbe se la storia e i suoi attori fossero interessanti.
Di nuovo il finale non mi ha entusiasmato, ma almeno è un susseguirsi di cose, è stato più scorrevole.
Un pizzico di curiosità su come potrebbe finire la serie è rimasto, ma non sono sicura di volerne leggere ancora. Peccato.
********************
Ludovica ha letto:
Autrice: Alice Basso
Titolo: Un caso speciale per la ghostwriter
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 2 maggio 2019
Pagine: 378
Serie: Vani #5
Trama:
Per
Vani le parole sono importanti. Nel modo in cui una persona le sceglie o
le usa, Vani sa leggere abitudini, indole, manie. E sa imitarlo.
Infatti Vani è una ghostwriter: riempie le pagine bianche di scrittori
di ogni genere con storie, articoli, saggi che sembrino scaturiti dalla
loro penna. Una capacità innata che le ha permesso di affermarsi nel
mondo dell’editoria, non senza un debito di gratitudine nei confronti
dell’uomo che, per primo, ha intuito la sua bravura: Enrico Fuschi, il
suo capo. Non sempre i rapporti tra i due sono stati idilliaci, ma ora
Vani, anche se non vorrebbe ammetterlo, è preoccupata per lui. Da quando
si è lasciato sfuggire un progetto importantissimo non si è più fatto
vivo: non risponde al telefono, non si presenta agli appuntamenti,
nessuno sa dove sia. Enrico è sparito. Vani sa che può chiedere l’aiuto
di una sola persona: il commissario Berganza. Dopo tante indagini
condotte fianco a fianco, Vani deve ammettere di sentirsi sempre più
legata all’uomo che l’ha scelta come collaboratrice della polizia per il
suo intuito infallibile. Insieme si mettono sulle tracce di Enrico.
Tracce che li porteranno fino a Londra, tra le pagine senza tempo di
Lewis Carroll e Arthur Conan Doyle. Passo dopo passo, i due scoprono che
Enrico nasconde segreti che mai avrebbero immaginato e, soprattutto,
che ha bisogno del loro aiuto. E non solo lui. Vani ha di fronte a sé un
ultimo caso da risolvere e fra le mani, dalle unghie rigorosamente
smaltate di viola, le vite di tutte le persone cui ha imparato a volere
bene.
di Ludovica
Recensione priva di spoiler
Non tanto Alice Basso, quanto Vani Sarca, è una
certezza, è un libro già conosciuto, una coperta di lana che riscalda, un
abbraccio che sai di meritare. È una forza della natura, è uno Tsunami, per
citare una sua citazione, che ti travolge in pieno e non lascia scampo alla tua
vita. Ti imprigiona tra le sue parole, ti irretisce con le sue invettive, ti
restituisce a quella parte misantropa e sadica e velenosa che abita in te, ma
che per tutta la vita hai dovuto mettere a tacere.
Non conosce mezze misure la nostra Vani
Sarca, o tutto o niente, o bianco o nero, o non ama o ama fino a fare delle
scelte definitive, da cui non si torna indietro. O non vuole tenere alle
persone o lo fa mettendo a repentaglio il suo essere, il suo carattere, scelte
che ha fatto e rifatto senza pentirsene mai. È cambiata la nostra Vani, ricordo
ancora quel suo primo libro, letto in una caldissima sera d’estate in vacanza,
in cui stava così bene nella sua casa a mangiucchiare patatine al formaggio e
bere whisky, da sola, lontana dalla sua
famiglia e dal suo lavoro. Sembrava quasi non aver bisogno del genere umano per
poter vivere, così allergica alla sua famiglia d’origine, così avulsa da
qualsiasi “festa in società”, a suo agio solo con i suoi libri e la sua
scrittura. Da quella prima volta, nella sua vita sono passate tante persone, “troppe”:
il Commissario, Morgana, Irma, tutte presenze volte a farle capire che in
fondo:
«Le cose cambiano.
Le storie finiscono.
Altre storie iniziano.
E ci vuole coraggio per
affrontare tutto questo.
Questo grande romanzo d’avventura
che è la vita.»
Non so mai quale sia il genere (è un giallo?
Ma chi se ne frega!), non so mai cosa troverò in una nuova bomba preparata ad
hoc da Alice Basso, so solo che ormai, arrivati ad un quinto libro, ultimo di
una serie bellissima, troverò una super protagonista, perché tutto si può dire
di Vani Sarca tranne che non sia insuperabile, nelle sue manifestazioni di
superiorità intellettiva, nelle sue intuizioni, nel suo modo, spicciolo e
pratico, di risolvere casi.
E sì che in questo ultimo capitolo la Basso
abbia voluto metterci tutto quel che poteva: sentimenti, ansia, preoccupazione,
affetto vero e buoni propositi. Il tutto racchiuso nella sparizione del capo di
Vani, Enrico, che la porterà, lei e la sua squadra di detective, a scavare
nella vita di un ragazzo insospettabilmente umano e sensibile che per anni si è
nascosto dietro (o dentro?) una grande testa ed un pessimo, pessimo carattere.
Il suo capo, Enrico. Vani in questo caso esce un po’ da se stessa per provare a
capire chi conosce da tanto tempo ma di cui ignora troppe cose e questo
viaggio, anche all’interno di se stessa, ha solo confermato un giudizio più che
positivo.
I riferimenti e le citazioni continue a
libri per ragazzi, che io ADORO, me lo hanno fatto apprezzare ancora di più,
soprattutto mi è piaciuto rientrare nel magico e surreale mondo di Alice nel paese delle meraviglie.
Non so se sia il migliore dei cinque, come
ho letto in più di una recensione, so che è quello risultato più difficile da
leggere perché ultimo di una serie che ho amato tantissimo! Seguo l’autrice su
Facebook e ciò che posso dire con assoluta certezza è che continuerò
a leggere qualsiasi libro si inventi di scrivere, anche una raccolta
delle sue esperienze lavorative, sempre esilaranti e pungenti! Mi piace la sua
arguzia, il suo stile, inconfondibile, la sua perspicacia, la sua ironia. E
seppur è stato difficile salutare Vani, mi costringo a pensare che Alice sarà in
grado, benissimo, di farci affezionare a qualsiasi altro tipo di personaggio!
@ Chiara se non sbaglio anche il primo non ti aveva convinto del tutto… comunque non penso proprio che leggerò questa serie, non mi ispira per nulla…
RispondiElimina@ Lodovica la serie di Vani la devo ancora leggere...uffa voglio giornate di 48 ore ed essere pagata per leggere!!!
Sabri il primo mi era piaciuto ma non del tutto. Questo proprio no, purtroppo
EliminaSabri, se trovi qualcuno che ti paghi per leggere, fai un fischio🤣🤣
EliminaCiaooooooooo, questo mese ho saltato ma per un saluto il tempo lo si trova sempre!
RispondiElimina@chiara: questa serie mi ispirava ma leggendo la tua recensione direi che per ora passo.
@ludovica: il genere di Alice è l'arancione. Perché non sono dei veri propri gialli. Son parole sue, non mie. Per il resto... anche io leggerei qualsiasi cosa deciderà di scrivere sulla fiducia.
a me non ha convinto, ma poi sai è soggettivo
EliminaArancione... bene! Allora classifichiamolo così o freghiamocene, nell’attesa che ci dia subito altro da leggere
EliminaIl libro di Chiara non lo conosco. Vani 5 lo sto leggendo ora...e ne sono innamorata
RispondiEliminaIl libro che ho letto io è per ragazzi, con una componente fantasy/horror
EliminaChiara ma che peccato però! immagino tu ci sia rimasta malissimo. E' odioso quando succede così.
RispondiEliminaLudovica che posso dire, Vani è una di noi, ormai è entrata nelle nostre famiglie e si è fatta spazio,parecchio, e credo mancherà a tutti!
Davvero tanto odioso sì
EliminaIl secondo di una serie è quello più complicato per me.
RispondiEliminaLudovica dobbiamo salutare Vani :(
fare un buon secondo è sempre difficile
EliminaUntold mi spiace non sia stato all'altezza, mentre La Basso è una garanzia, mi pare di capire. Mi devo spiccicare a mettermi in pari con Vani!
RispondiEliminaVani devi recuperarla e su Untold mi dispiace ma è stato proprio deludente
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