Recensione "La fine delle tenebre" di Thea Harrison - Tu leggi? Io scelgo!

Buongiorno lettori, anche quest'anno prosegue questa rubrica, che adoro sempre di più, nata da un'idea di Rosaria e che adoro sempre di più.

La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante. 

L'ordine di scelta, solitamente casuale, per il mese di agosto è stato stravolto, in quanto mese di ferie. Abbiamo deciso di partecipare in maniera libera e di scegliere da chi vogliamo tra i partecipanti. Io ne ho approfittato per leggere finalmente questo libro, ultimo della serie delle Razze Antiche, scelto da Dolci del blog Le mie ossessioni librose.

Il libro:

Autrice: Thea Harrison

Titolo: La fine delle tenebre

Editore: Triskell Edizioni

Data di pubblicazione: 30 novembre 2019

Pagine: 344

Serie: #9 Razze Antiche

Trama:

Per Beluviel, consorte dell’Alto Signore degli elfi, e Graydon, grifone e prima sentinella dei wyr, è proibito anche solo provare desiderio l’una per l’altro. Ma duecento anni fa, dopo il disperato salvataggio del figliastro di Beluviel che li aveva lasciati in debito con il crudele djinn Malphas, hanno scoperto che i loro destini erano inesorabilmente legati e la passione troppo intensa perché potesse essere ignorata…

Due secoli dopo, il debito nei confronti di Malphas sta per scadere, e Beluviel e Graydon si rendono conto che, se vogliono avere qualche possibilità di salvare le loro anime, devono tornare a lavorare insieme, e questa volta devono farlo più uniti che mai. Ma ogni momento che trascorrono l’una con l’altro li avvicina alla perdita di qualcosa di ancora più vitale: i loro cuori...

Recensione Il legame del drago #1
Recensione Il cuore della tempesta #2
Recensione Il bacio del serpente #3

Recensione La luna dell'oracolo #4

Recensione Deus Machinae #5
Recensione Ossessione #6
Recensione Onore nella notte #7

Recensione Bacio di mezzanotte #8

Questo è il libro conclusivo della saga delle Razze Antiche, anche se poi l’autrice ha annunciato di voler continuare a pubblicare qualche novella relativa alla famiglia Cuelebre (grazie Thea, ti adoro).

Partendo dal presupposto che io amo questa serie, questo libro non mi è piaciuto, per niente. Per la prima parte, fin verso metà, l’ho usato come rimedio all’insonnia e per addormentarmi la sera. Indicatissimo per lo scopo, nel giro di poche righe il sonno arrivava profondo.
Superato lo scoglio della metà (con molta fatica e diversi pisolini), il resto è stato un continuo: che palle, ma dai, non ne posso più, fino ad arrivare al finale (tranne che per una piccola cosa riguardo a Liam) che mi ha fatto cadere le braccia e vomitare metaforicamente.

Niente, per me questo libro è proprio bocciato, ne ho detestato ogni parte e mi sono arrabbiata tanto perché Gray mi era simpatico, prima.

L’autrice ha la capacità di modificare il suo stile in relazione ai protagonisti. Credo che questo sia un pregio, ma quando capitano due lagne che sprizzano bontà da ogni poro come in questo caso, per me è un problema. Tanto ho adorato quando scrive di Dragos, tanto ho faticato con Gray e Bel.

Loro due sono ciò che io non sopporto nei personaggi librosi. Noiosi, lagnosi, passivi, buoni da far schifo e con zero senso dell’umorismo. Fanno venire la carie ogni volta che si parlano e l’orticaria per tutto il resto.

La loro storia d’amore, forse si è intuito, non mi è piaciuta per niente, tra l’altro l’insta love stavolta è veramente assurdo.

Ho apprezzato la reunion delle varie razze e i piccoli cammei fatti dalla famiglia Cuelebre.

Mi aspettavo un finale degno di nota da questa serie, invece mi ha deluso moltissimo, piatto e sdolcinato.

Peccato perché le potenzialità erano pazzesche e le aspettative altissime.

Lo stesso continuerò a leggere tutto quanto prodotto dall’autrice perché quando i personaggi mi piacciono, li adoro proprio e per esempio adesso posso buttarmi su Morganuccio mio (Spellbinder).
Voto:

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