martedì 21 novembre 2017

Recensione "La strada senza ritorno" di Andrzej Sapkowski


Autore: Andrzej Sapkowski
Titolo: La strada senza ritorno
Editore: Nord
Data di pubblicazione: 26 ottobre 2017
Pagine: 412

Trama:
Un cavaliere costretto a combattere per una congrega di maghi potenti e senza scrupoli; un manipolo di soldati finiti per sbaglio nell’inquietante città delle streghe; una giovane pronta a stringere un patto con un demone, pur di vendicarsi di chi le ha mancato di rispetto; un re trincerato nella torre più alta del suo castello, in attesa che avvenga un miracolo… I personaggi che animano gli otto racconti raccolti in questo libro si trovano loro malgrado ad affrontare sfide pericolose e scelte impossibili, battaglie sanguinose e tradimenti inaspettati. Armati solo del proprio coraggio, dovranno attingere a ogni risorsa immaginabile per sopravvivere in un mondo in cui nulla è come sembra, in cui il mostro più feroce si nasconde dietro la maschera dell’uomo comune e persino il più innocente dei sorrisi può celare una minaccia letale.








Ho voluto leggere questo libro perché ho sentito parlare tantissimo di questo autore per la sua saga dello Strigo Geralt di Rivia – considerata da pubblico e critica un capolavoro della letteratura fantasy e da cui è stata tratta la fortunatissima serie di videogiochi, The Witcher. Il genere mi piace, negli ultimi tempi sempre di più, e visto che questa uscita è slegata dalle precedenti ho provato.

Ora ho una domanda: perché non ho letto prima questo autore? Ho scoperto una penna eccezionale, un modo diverso di scrivere fantasy, caratterizzato da una grandissima ironia. 
Di solito il fantasy, quello classico e quello epico soprattutto, è caratterizzato da una morale forte, quasi da una serietà nell'individuare le cose che sono giuste rispetto a quelle sbagliate.
Questo autore stravolge le cose, è politicamente scorretto e lascia un senso di presa in giro. Abbinare queste caratteristiche a questo genere, nella maniera che fa lui, per me rasenta la genialità.
Posso solo dire che per me è stato meraviglioso, ho avuto un sogghigno stampato in faccia per tutta la lettura, che è stata veramente coinvolgente.

Scrivere racconti non è semplice, ma lui ci riesce egregiamente. Riesce a condensare tutti i dati necessari facendoti affezionare ai vari personaggi, riuscendo a caratterizzarli splendidamente.
È essenziale, in poche righe condensa l'indispensabile, facendoti anche capire ciò che pensa. Per me per fare questo ci vuole un'enorme bravura.

Questo volume è composto da otto racconti, tutti indipendenti l'uno dall'altro. E pure di generi differenti perché, a dispetto della cover, non è presente solo il fantasy ma anche l'horror e pure la fantascienza!

Ammetto che i miei preferiti sono stati quelli fantasy, anche se la storia breve mi ha particolarmente colpita. La fine lascia a bocca aperta.
Il retelling arturiano è qualcosa di straordinario, l'ho semplicemente divorato.
L'horror non è il mio genere, ma persino i racconti di questo tipo mi hanno coinvolta e convinta. Non guarderò più i gatti allo stesso modo!

Ogni racconto è preceduto da un'introduzione fatta dall'autore in cui spiga perché l'ha scritto e l'occasione che ne ha scaturito la possibilità, oltre a eventuali premi. Una cosa che ho proprio gradito, mi è sembrato di conoscere meglio la persona dietro il nome. Un po' l'effetto che fanno i ringraziamenti finali, ma qui rapportati a ogni storia.

Iniziare a conoscere un autore tramite racconti di genere differenti secondo me è il modo migliore per capire se può piacere o meno e posso dirvi che ho già comprato il primo libro dello Strigo.

Fate un piacere a voi stessi: leggete questo libro!
Voto:




6 commenti:

  1. Ammetto di non conoscere quest'autore, ma hai acceso la mi curiosità ^^

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    1. uh Grazie a te piacerebbe un sacco! Io ora pian pianino recupero tutto

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  2. Sapkowski è uno dei mille autori che devo recuperare! Però non avevo capito che questa era un'antologia... corro subito a prenotarla in biblioteca. Sono curiosissima sul racconto dei gatti *_*

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    1. sui gatti ce ne sono addirittura due, entrambi inquietanti al punto giusto! Io l'ho scoperto con questo libro ma voglio recuperare tutto

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  3. E lasciamelo dire ma questo è proprio il tuo genere ahahahah. Il fantasy epico non l'ho mai letto ma ammetto che mi affascina però mi spaventa. Mi dà un senso di pesantezza, non so perché.
    Mi piace anche quel "politicamente scorretto" *-*

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    1. Di solito il fantasy epico è più pesante, questo autore è un'eccezione. È diventato il mio mito. Ed è proprio il mio genere, soprattutto ultimamente

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