Buongiorno, torna puntuale la rubrica sulle serie, nata da una
mia idea e che ha come obiettivo di cercare di portarne a termine
qualcuna delle millemila iniziate.
Appuntamento fisso quindi ogni 11 del mese per parlare di serie.
La
rubrica quindi consiste nel leggere mensilmente un libro appartenente a
una serie cominciata (quindi non il primo) e di parlarne sul blog, però
con una recensione speciale in questo caso.
Infatti
per invogliarmi ho pensato di cambiare un pochino il metodo, avvisando
prima. Farò una cosa che normalmente aborro, cioè farò spoiler, sulla
serie e sul libro letto. Più un delirio da fangirl, che richiama perciò i
gruppi di lettura sui social, che una recensione vera e propria.
Appuntamento fisso anche per Ludovica, mia cara collaboratrice, quindi armatevi di pazienza perché le recensioni saranno due.
Ci abbiamo preso gusto a leggere lo stesso libro (stessa serie pure) e quindi oggi entrambe vi parliamo del terzo e ultimo libro della serie di Chiara Panzuti.
Autrice: Chiara Panzuti
Titolo: Absence. La memoria che resta
Editore: Fazi Editore
Data di pubblicazione: 9 maggio 2019
Pagine: 332
Serie: #2 Absence
Trama:
In questo episodio conclusivo della serie di Absence, la squadra Gamma è di nuovo riunita, ma i rapporti sono tesi e le liti frequenti: Jared e Christabel non si fidano più di Faith, dopo il periodo che ha trascorso con gli Alfa sull’isola di Bintan; Scott è l’unico a non dubitare della sua lealtà. Decisa a proteggere i suoi amici e a conoscere il vero scopo del gioco spietato che li ha resi invisibili al mondo, Faith segue le indicazioni della mappa lasciatale da Ephraim, prima dell’ultima prova a Clyde River. Raggiunge così la squadra Alfa a Iqaluit, Canada, dove la ragazza comincia a scoprire la vera identità di Davon − l’uomo in nero −, i fantasmi che abitano l’impetuosa Abigail e la natura della sua attrazione verso Ephraim.
A poco a poco tutti i tasselli andranno finalmente al loro posto, componendo il disegno crudele congegnato dall’Illusionista, un uomo ossessionato dal proprio passato e divorato dal desiderio di vendetta. Nella prova finale, il suo piano perverso condurrà Faith e i suoi amici a scontrarsi con i propri limiti, il dolore e la morte, ma soprattutto svelerà loro il valore dell’amicizia e la forza interiore maturata da ciascuno durante quell’atroce esperienza.
Tornare a essere visibili è davvero essenziale per realizzare se stessi?
Fino a che punto l’essere riconosciuti dagli altri determina la nostra esistenza?
La memoria che resta è l’ultimo capitolo di un percorso di crescita personale, che dallo smarrimento dell’infanzia, dalla rabbia dell’adolescenza, approda alla consapevolezza dell’età adulta. La storia di quattro ragazzi che affrontano la battaglia più grande: diventare adulti in un mondo che li ignora, cercando di definire se stessi.
Un libro magnetico dal finale inaspettato dove l’obiettivo non è più tornare ciò che si era, ma accettare ciò che si è diventati.