lunedì 30 gennaio 2017

Recensione "Hai cambiato la mia vita" di Amy Harmon

Autrice: Amy Harmon
Titolo: Hai cambiato la mia vita
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 26 gennaio 2017
Pagine: 383

Trama:
Lo trovarono nel cesto della biancheria di una lavanderia a gettoni: aveva solo un paio di ore di vita. Lo chiamarono Moses. Quando dettero la notizia al telegiornale dissero che era il figlio di una tossicodipendente e che avrebbe avuto problemi di salute. Ho sempre immaginato quel “figlio del crack” con una gigantesca crepa che gli correva lungo il corpicino, come se si fosse rotto mentre nasceva. Sapevo che il crack si riferiva a ben altro, ma quell’immagine si cristallizzò nella mia mente. Forse fu questo ad attrarmi fin dall’inizio. È successo tutto prima che io nascessi, e quando incontrai Moses e mia madre mi raccontò la sua storia, era diventata una notizia vecchia e nessuno voleva avere a che fare con lui. La gente ama i bambini, anche i bambini malati. Anche i figli del crack. Ma i bambini poi crescono e diventano ragazzini e poi adolescenti. Nessuno vuole intorno a sé un adolescente incasinato. E Moses era molto incasinato. Ma era anche affascinante, e molto, molto bello. Stare con lui avrebbe cambiato la mia vita in un modo che non potevo immaginare. Forse sarei dovuta rimanere a distanza di sicurezza. Ma non ci sono riuscita. Così è cominciata una storia fatta di dolore e belle promesse, angoscia e guarigione, vita e morte. La nostra storia, una vera storia d’amore.


Vorrei conoscere la persona che sceglie cover e titoli per questa autrice e capire che problema ha. Perché l'unica spiegazione è che sia pieno di risentimento. Avevo già letto I cento colori del blu, perché consigliatomi da molte persone ed ero rimasta conquistata dal suo modo di scrivere. Quindi questo libro l'ho chiesto alla casa editrice e letto a scatola chiusa. E meno male. Ribadisco quindi: titolo e cover non ci azzeccano niente, ma proprio proprio niente!!! 
Questo è un libro che parla di dolore e morte, ma in maniera diversa dal solito. Tanto per cominciare i protagonisti sono completamente fuori dagli schemi comuni.
Forse era l'età, diciassette anni, forse era il primo amore, il primo desiderio fisico. Fosse quello che fosse, lo volevo con una disperazione tale che mi consumava. Non avevo mai voluto niente con quella forza. E non riuscivo a immaginare di provare lo stesso in futuro per qualcun altro.
Georgia è una ragazza normale, semplice, che sa quello che desidera e pure un po' viziata. Passa sopra a tutti per raggiungere il suo obiettivo e ora ha messo gli occhi su Moses. Lui la affascina, lei vuole guarirlo ed è convinta al 100% di riuscirci. Non ha fatto i conti però con i sentimenti che la sua ossessione farà esplodere, né con la realtà. Moses infatti non è solo spezzato, ha proprio diversi problemi. Sia psicologici che soprattutto sociali. Incute timore, è nero in mezzo ai cowboy, non riesce ad interagire con nessuno e poi... i morti gli parlano, creando non poche conseguenze.
Tutti hanno paura di lui, tutti lo additano a sbandato e destinato a una brutta fine, è il capro espiatorio di tutti i mali.
Rendeva nervosa anche me. In senso positivo, però. Nervosa in un modo che mi affascinava. Infatti, nonostante la testa che pulsava e il sangue che mi colava sugli occhi, volevo che rimanesse. E volevo che mi raccontasse tutti i suoi segreti.
Ma Georgia vede oltre, riesce a scorgere il bambino abbandonato da tutti, il ragazzo che nessuno vuole e la persona instabile che cerca attraverso la pittura la sua stabilità.
La trama è decisamente originale e ben sviluppata. Non è soltanto una storia d'amore, è molto di più. Quella non manca ma vi assicuro che non è per niente convenzionale, in nulla.
Non so cosa avesse di speciale quella ragazza, perché mi facesse sempre quell'effetto. Rompeva le mie difese e il mio animo restava nudo davanti a lei, con tutti i suoi pregi, i suoi difetti e i suoi sgargianti colori.
Ho amato moltissimo Moses, forse perché sono più attenta quando si parla di diversità o proprio per il suo animo tormentato. E Georgia si fa voler bene man mano, per quanto il suo personaggio matura, ma anche perché nonostante gli eventi drammatici che le capitano lei riesce a conservare il suo spirito, il suo essere.
Mi è piaciuto anche il fatto che niente è stato facile, tutto è stato guadagnato a fatica. L'ha reso più reale nonostante il tema che ruota attorno a Moses. E il POV di entrambi i protagonisti aiuta ad entrare in sintonia con loro, tantissimo.
Perché questo libro è la mia storia. E io non ero preparato.
E' quindi un bel libro, scritto molto bene, con personaggi caratterizzati benissimo e diversi dal solito. Alcuni personaggi secondari, come Eli, Bibi o Tag, mi hanno smosso dentro.
E' una storia di grandi emozioni, che suscita trasporto, forse anche qualche lacrimuccia. E' intensa e la consiglio a tutti anche a chi storce il naso sui romance, questo esula un po'.



Cuori in viaggio - Presentazione

Buongiorno! Oggi inizio benissimo la settimana, presentandovi un progetto al quale ho l'onore di partecipare. Febbraio è il mese di San Valentino e Leryn ha ideato una specie di catena,  un evento collettivo, in cui ci saranno 28 recensioni, un blog al giorno, per tutto febbraio. Tema: storie d'amore che si svolgono all'estero. Potevo non partecipare?




Ed ecco il calendario, con l'indicazione di tutti i blog partecipanti, per il titolo del libro scelto invece è una sorpresa, siete curiosi?

25 febbraio
LeggendoViaggiando
26 febbraio
Liberi di scrivere
27 febbraio
La Nicchia Letteraria
28 febbraio
Il cibo della mente

Prepara la valigie e parti con noi per un San Valentino di carta e inchiostro.



sabato 28 gennaio 2017

Recensione "Stife (parti 5, 6 e 7)" di Sky Corgan

Buongiorno! Oggi voglio parlarvi degli ultimi capitoli di questo libro a puntate. Ho deciso di leggere e recensire tutto insieme così da avere qualcosa di più corposo.
L'autrice ha scelto la strada dell'autopubblicazione tramite il servizio babelcube. Ringrazio ancora Paola, la traduttrice, che, oltre a essere gentilissima e molto disponibile, mi ha permesso di leggere e seguire questa storia.

Autrice: Sky Corgan
Titolo: Strife (parti 5, 6 e 7)
Editore: Self
Data di pubblicazione: dal 24 novembre 2016 al 26 dicembre 2016
Pagine: totale 144, rispettivamente 51, 40 e 53
Serie: #5, 6 e 7 Strife

Trama: 
“La vita non è bella. A volte è brutta come i nostri peggiori incubi. Questa è una di quelle volte.”
Pepper ha toccato il fondo. Con soldi appena sufficienti per comprare del cibo, tempi disperati richiedono misure disperate. Si è convinta di aver superato abbastanza difficoltà da poter affrontare qualsiasi tempesta emotiva. Ma non avrebbe mai potuto prepararsi all'incontro con Dmitri Strife.






Questo è un romanzo seriale. Le parti 1, 2 e 3 le ho recensite qui, la 4 qui. Ho deciso di leggere e recensire insieme tutta l'ultima parte, così da fare anche un po' il punto su tutta la storia nel suo insieme.
Cosa posso dirvi di più che non ho specificato prima? Non voglio fare spoiler quindi la trama non la riassumerò. Alcune cose le ho trovate un pochino esagerate, ma nel contesto quadra.
E' una storia d'amore che sembra quasi una fiaba, in cui la ragazza inesperta e povera si relazione alla rock star famosa ora attore.
Devo diventare più forte, invincibile, perché in questo mondo nessuno si prenderà cura di me, eccetto me stessa.
Ho amato molto Dmitri. Il suo personaggio è forte, tenace, capisce quel che vuole e cerca in ogni modo di ottenerlo. E quando sbaglia lo ammette. Un sogno di ragazzo, considerando poi la sua avvenenza e il fatto che è famoso. Altra cosa importante è il fatto che non si sia montato la testa, che no si comporti da divo.
Mi piace Pepper. Mi sono innamorato della sua autenticità, della sua ingenuità, del modo in cui cerca di essere forte quando in verità non lo è.
Pepper è più superficiale e pecca molto di ingenuità. E' inesperta e questo stona con la scelta della sua "professione". E' una persona fragile che non sa se sperare in una vita migliore, fa tenerezza.
Ma Pepper è diversa. Non penso che mi abbia mai visto veramente come Dmitri Strife, insostituibile rockstar miliardaria. Mi ha sempre visto come un uomo qualunque.
Rispetto alla prima parte questa conclusiva mi è piaciuta meno perché l'ho trovata troppo irreale. Era così anche prima ma manteneva comunque una sua logica, in queste parti invece raggiunge livelli più paradossali.
Però se si vuole una lettura che sembri quasi una fiaba, scorrevole e che fa evadere è proprio l'ideale.
In conclusione una storia carina, scritta bene e che fa fare molti sospiri. Ammetto che non mi dispiacerebbe leggere ancora di questi due protagonisti e anche altri lavori sia dell'autrice che della traduttrice, mi hanno soddisfatta.
Lo consiglio alle più romantiche, ricorda un po' Pretty Woman.






venerdì 27 gennaio 2017

5 cose che... 5 libri per non dimenticare

Oggi è la giornata della memoria e quindi la rubrica del venerdì, 5 cose che, è in tema. Ci sembrava più giusto rispettare l'avvenimento, anche nel nostro piccolo se può servire tanto meglio.

Ideata da Twins books lovers ogni settimana viene scelto un argomento e si devono indicare le varie preferenze. 

L'argomento di oggi è:         5 libri per non dimenticare

Devo ammettere che per questo argomento avrei avuto in mente molti più film, perché ultimamente non ho più tanta voglia di immergermi così tanto nell'orrore che l'umanità è riuscita a raggiungere. Anche se è importante sempre ricordare, per far si che le cose non possano accadere nuovamente.

1. "Il giardino dei Finzi-Contini" di Giorgio Bassani


Questo classico l'ho letto quando andavo ancora a scuola, tipo l'altroieri sì, e me ne sono innamorata. Lo stile dell'autore mi ha conquistata e questa storia malinconica mi ha rapita. Il tema poi dell'olocausto lo annovera fra i libri che definirei obbligatori per tutti.









2. "L'amico ritrovato" di Fred Uhlman


Anche questo è un classico, assolutamente da leggere e ideale secondo me per i più giovani. Il tema è trattato in maniera semplice, partendo proprio dal sentimento dell'amicizia, quella vera.









3. "La casa delle bambole" di Ka-Tzetnik 135633


Ecco invece questo libro ho provato a dimenticarlo, lo ammetto. Leggerlo è stato agghiacciante, mi ha sconvolta nel profondo. Non può essere preso alla leggera, qui non c'è amicizia o comprensione ma solo sofferenza e l'abisso oscuro che alcuni uomini hanno raggiunto.



4. "Il bambino di Noè" di Eric-Emmanuel Schmitt




Una lettura questa invece molto delicata, che consiglierei ai ragazzi. Anche qui il tema dell'olocausto è visto con gli occhi di un bambino e la tenerezza che fa scaturire è sorprendente. Meno d'impatto forse ma più avvolgente.










5. "Wolf: la ragazza che sfidò il destino" di Ryan Graudin


Qui forse ho sconfinato ma devo ammettere che è stato il primo titolo che mi è venuto in mente. L'ho letto da poco e mi ha fatta riflettere tantissimo su ciò che è successo e sarebbe potuto succedere. Lo vedo come un monito ecco e ne consiglio la lettura a tutti.









Li conoscete tutti? Siete d'accordo con me?
E voi per la giornata di oggi cosa mi consigliate come lettura? 




giovedì 26 gennaio 2017

Recensione "La voce nascosta delle pietre" di Chiara Parenti

Autrice: Chiara Parenti
Titolo: La voce nascosta delle pietre
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 12 gennaio 2017
Pagine: 383

Trama:
Luna è una bambina quando il nonno le dice queste parole speciali insegnandole che l’agata infonde coraggio, l’acquamarina dona gioia e la giada diffonde pace e saggezza. E lei è certa che quello sia il suo destino. Ma ora che ha ventinove anni, Luna non crede più che le pietre possano aiutare le persone. Non riesce più a sentire la loro voce. Per lei sono solo sassolini colorati che vende nel negozio di famiglia, mentre il nonno è in giro per il mondo a cercare gemme. Perché il suo cuore porta ancora i segni della delusione. Si è fidata delle pietre, di quello che nascondono, di quello che significano. Si è fidata di quel ragazzo di sedici anni che attraverso di loro le parlava di sentimenti. Dell’amicizia che cresceva ogni giorno e racchiudeva in sé la promessa di un amore indistruttibile. Leonardo era l’unico a credere come lei nel fascino dei minerali e dei cristalli. Leonardo che in una notte di molti anni prima l’ha abbandonata, senza una spiegazione, senza una parola. E da allora il mondo di Luna è crollato, pezzo dopo pezzo. A fatica lo ha ricostruito, non guardando mai più indietro. Fino a oggi. Fino al ritorno di Leonardo nella sua vita. È lì per darle tutte le risposte che non le ha mai dato. Risposte che Luna non vuole più ascoltare. Fidarsi nuovamente di lui le sembra impossibile. Ha costruito intorno al suo cuore un muro invalicabile per non soffrire più. Ma suo nonno è accanto a lei per ricordarle come trovare conforto: il quarzo rosa, la pietra del perdono, e il corallo che sconfigge la paura. Solo loro conoscono la strada. Bisogna guardarsi dentro e avere il coraggio di seguirle. Un debutto potente, una storia unica, un mondo affascinante come quello delle pietre. 
Un romanzo intenso sulle emozioni. Sulle scelte dettate dalla vita e sul coraggio di sovvertirle per seguire i propri desideri. Perché per ognuno esiste una pietra che può donare la felicità.


Avevo già letto altro di Chiara Parenti, i suoi romanzi più brevi dal tono più allegro, quasi comico. Il suo stile mi piace, lei abbonda in ironia e questo per me è sempre un punto a favore.
Per La voce nascosta delle pietre ho avuto l'impressione che volesse distaccarsi dai precedenti, che volesse essere un libro "serio", passatemi il termine. E' anche più corposo e la storia molto più articolata.
Il suo modo di scrivere schietto è rimasto, l'ironia pure anche se mi ha dato l'impressione di essere "imbrigliata".
Chiedo scusa, questa recensione è tutta piena di virgolette, ma vorrei riuscire a farvi capire il mio pensiero,  ogni tanto qualche parola bussa e rende l'idea meglio.
La storia è particolare. Luna proviene da una famiglia in cui le pietre preziose sono il fulcro. Il nonno, e il bisnonno prima di lui, sono stati cercatori di questi tesori. Lei pure ha il dono di "sentire" le pietre, le trasmettono emozioni e sa individuare quella giusta per ogni situazione.
Sì, sarei diventata come lui. Audace e indomita, avrei scalato le montagne e attraversato le foreste per calarmi nelle profondità della terra, fino a toccarne il cuore pulsante. Avrei anch’io trovato le mie gemme, preziose  amiche dalle incredibili capacità in grado di tirare fuori il meglio di noi stessi.
O almeno anche lei era così fino a una notte di tredici anni prima, in cui Leonardo, suo amico d'infanzia e attuale fidanzato le fa perdere ogni contatto con tutto quello che è il suo mondo.
Ma tra un nonno supereroe, la Thailandia e soprattutto il potere delle pietre tutto verrà di nuovo stravolto.
Mi è piaciuta molto l'idea alla base di tutto, l'incentrare ogni cosa sulle pietre e le loro qualità. A mio avviso loro sono le vere protagoniste, fanno accadere tutto. Ogni capitolo poi inizia con una gemma e la sua descrizione, cosa che ho trovato molto interessante. Ammetto che io non sono così spirituale da credere a questo, non mi affascina la magia che la Parenti ha associato a ognuna di loro, però come idea per la trama, come concetto sul quale sviluppare il tutto per me è stato proprio originale.
«La vita con le sue difficoltà trasforma le persone. Come diamanti grezzi, ci taglia, ci smussa, ci lucida. Ma è solo l’amore che ci fa brillare », aggiunse con tono solenne, poi prese l’anello e me lo porse. «Tieni, provalo, Luna.»
Però alla fine mi ha dato l'impressione di leggere un romance un po' particolare, ma comunque una storia d'amore. Sapete che io leggo più che volentieri i romance, mi piacciono molto, ma questo libro partiva in un'altra maniera, l'idea delle pietre l'avrei apprezzata di più se sviluppata diversamente.
Poi devo dire che ho provato un odio profondo per Luna, la protagonista. Ma un fastidio che rivaleggia con pochi, talmente era pesante. Ma come si può amare una persona così, io mi chiedo? Tutti la adorano: la madre, il nonno, Alfredo, Leo, Giulio, Britta e ancora non me ne spiego la ragione. A 29 anni si comporta come una dodicenne viziata, tiene il broncio su un fatto accaduto 13 anni prima, lo fa passare come l'inferno sceso in terra! Ciccia, sei stata sedotta e abbandonata, capita! Arrabbiati un mese, anche un anno, a 16 anni è lecito, dopo no, è da psicosi! E tutti a darle ragione, a passarle accanto in punta di piedi, a compatirla. Ma non si rende conto della fortuna che ha avuto? Un'infanzia felice, un nonno da sogno, una madre presente, nessun problema economico, viaggi assicurati e la possibilità di avere contatti nel mondo, quando ti capita la prima delusione tu che fai? Passi dall'apatia a odiare il mondo, dando ovviamente la colpa a tutti gli altri.
Va bene, mi sono sfogata, ma questa protagonista è veramente ai massimi livelli di antipatia. Credo che questo abbia influito molto sul mio apprezzamento del libro nella sua globalità, mi dispiace, ma veramente non facevo il tifo per lei. Avrebbe dovuto ascoltare le parole del nonno:
«Il dolore trasforma, Luna, e ti aiuterà a crescere», disse, gli occhi fissi sul  mio viso. «Ti forgerà come una gemma preziosa tirando fuori tutta la forza e la bellezza che hai dentro. Adesso fa male, brucia, ma ricorda che è dal fuoco che nascono i diamanti.»
Un altro errore secondo me è la definizione dei personaggi: Luna (anche nella sua insopportabilità) presenta tutte caratteristiche belle: tenacia, caparbia, fascino, competenza, voglia di avventura ecc. Leo è praticamente un santo: bellissimo, tenero, che sa ascoltare, ama viaggiare, intelligente, forte, determinato, sensibile ecc. Di contro Giulio: impiegato alla motorizzazione, non va oltre i 60 all'ora, sogna di guardare la TV sul divano, il massimo dell'avventura è andare a casa della sorella! Mi sembra oltremodo esagerata la contrapposizione, rende l'esito troppo scontato.
Un complimento sentito però per la cover e il titolo, molto azzeccati davvero! Ringrazio ancora la casa editrice per la copia ricevuta.
Ho fatto un poema ma quello che volevo dire è che è un libro che io non ho saputo gradire, forse perché per come sono io non ho colto, o non ho gradito, quello che voleva trasmettere. E secondo me l'autrice rende di più quando scrive per far ridere, io la preferisco.



mercoledì 25 gennaio 2017

Prossimamente - Segnalazioni uscite Elister Edizioni

Ciao a tutti, oggi vi propongo qualche segnalazione sulle prossime uscite. Ho deciso di includere tutte le segnalazioni, sia self che di case editrici, in una rubrica apposita, anche per una più facile ricerca.


Oggi vi segnalo due uscite della casa editrice Elister Edizioni


Titolo: Isabella e Pedoni Danzanti - Il mondo oltre il quadro (Vol. 1)
Autore: Katherine Jane Boodman
Editore: Elister Edizioni
Formato: ebook
Uscita: 25 gennaio 2017
Prezzo: 2,99 €

Trama:
Isabella è una bambina di nove anni e vive con i suoi due genitori. Ogni giorno, dopo scuola, va dalla nonna in attesa che i suoi genitori finiscano di lavorare.
Andare dalla nonna significa mangiare un sacco di dolci ma anche cacciarsi nei guai.
Nella soffitta buia, tra polvere e termiti, su di una parete ammuffita, c’è un quadro raffigurante una strana scacchiera, un bosco tenebroso, una torre bislunga e un castello alle pendici di una montagna.
Qual è stato l’errore di Isabella?
Quello di toccare il quadro!
Isabella si ritrovata così in un posto alquanto strano, dove il sole e la luna si alternano a loro piacimento, esistono valli senza suoni, le foto di bambini orfani parlano e si muovono, le belle fanciulle vengono chiuse in gabbie d’oro, i boschi sono disseminati di cadaveri, bestie assetate di sangue e morte.
Si tratta di Marichon e che da cinquant’anni non vede che orrori e sofferenze.
Una storia oltre l’incredibile, che dimostra quanto una semplice bambina sia in grado di fare la differenza.
Un libro pieno di stranezze e di avventura, un posto dove ci si perde e non sempre si riesce a trovare la via di casa.
Riuscirà Isabella a sopravvivere e a tornare a casa?

Katherine Jane Boodman
Pseudonimo dietro al quale si cela una Lettrice professionista, una sognatrice instancabile, una blogger accanita.
Ha ventitre anni e nella vita di tutti i giorni recensisce libri, si fa largo tra montagne di pacchi pieni di libri e si tiene in forma correndo dietro a fantastici bambini con cui finge di essere Jane Eyre quando con loro non approda nel Paese delle Meraviglie.
Vive in Italia ma appena le riesce, fugge per perdersi tra le vie del mondo.

Questo romanzo è un fantasy, un gotico, un horror, una storia oltre la realtà, insediata in un mondo folle e fantastico, dove non vi sorprenderete più di nulla. Qui troverete avventure, emozioni tra la solitudine che la distruzione della guerra ha portato, amori incondizionati ed egoisti, vergogne messe a tacere, e infine riscoprirete l’importanza delle parole.



Titolo: Ti sposo ma non ti conosco
Autore: Derek Stevens e Josephine Poupilou
Editore: Elister Edizioni
Formato: ebook
Uscita: 26 gennaio 2017
Prezzo: 2,99 €

Trama:
Cosa può essere accaduto a due perfetti estranei per ritrovarsi ammanettati al letto di un albergo a duemila miglia da casa?
Lui non lo sa. Non sa nemmeno chi è.
Lei non lo sa. Sa solo che non dovrebbe essere lì, vestita da sposa in una suite da luna di miele. Perché si trova lì? E come ci è finita in quell’abito bianco?
Tutto sembra non avere senso e quando le cose sembrano andare meglio, ecco che compaiono documenti falsi per entrambi, una Colt semiautomatica, un test di gravidanza positivo e due loschi individui determinati a trovarli a qualunque costo!
Non c’è tempo per pensare o per ricordare, ma solo per fuggire e riuscire a capire che diavolo è successo il giorno prima, di cui entrambi non ricordano nulla.
Una fuga senza esclusioni di colpi, dove ogni certezza crolla miseramente, ogni ricordo viene stravolto da ciò che scopriranno e le carte del destino si rimescolano ogni volta.
Un viaggio che porterà i due protagonisti a percorrere l’intera America fino al definitivo colpo di scena.

Gli autori
Josephine Poupilou è una viaggiatrice di mondo, amante di libri, scrittura, fotografia, musei, castelli, moda vintage bon ton e serie tv.
Derek Stevens è un giovane autore italiano sotto pseudonimo. Adora passare il tempo libero davanti alla tv oppure a fare escursioni in montagna.

Ti sposo ma non ti conosco" è un romanzo ricco di suspense, mistero e azione con una vena comica e romantica.
I lettori l’hanno definito originale, appassionante, coinvolgente e in grado di tenerti incollato fino all’ultima pagina. Note: Questo romanzo è stato precedentemente pubblicato in self con il titolo “Raize Hotel. Amnesia a cinque stelle”. CONTENUTO EXTRA in omaggio: il racconto natalizio di Josephine Poupilou "l giorno in cui ti ho incontrato"




martedì 24 gennaio 2017

Recensione "Ti amo per caso" di Brittainy C.Cherry

Autrice: Brittainy C.Cherry
Titolo: Ti amo per caso
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 12 gennaio 2017
Pagine: 317

Trama:
Hai presente quello spazio che c’è tra un incubo e un bellissimo sogno? Quando il domani non arriva mai e il passato non fa più male? Sì, proprio dove il mio cuore batte allo stesso identico ritmo del tuo, il tempo non esiste ed è facile respirare? È lì che voglio vivere con te».
Mi avevano messa in guardia su Tristan Cole.
«Stai lontana da lui», mi diceva la gente. «È crudele». «È freddo».
È semplice giudicare un uomo dal suo passato. Troppo facile guardare Tristan e vedere un mostro. Ma io non potevo farlo. Ho riconosciuto il male che si portava dentro, perché era simile a quello che viveva in me. Eravamo due persone svuotate. Entrambi alla ricerca di qualcosa di diverso. E insieme abbiamo deciso di provare a riunire i frammenti del nostro passato. Poi, forse, avremmo potuto finalmente ricordarci di respirare…


Premetto subito una cosa. Nella sinossi era presente questa frase: Tra Colpa delle stelle e Ti prego lasciati odiareIo li ho letti entrambi e dico NO, assolutamente non ha niente a che vedere con nessuno dei due, scordatevelo! Giusto per capirci. Sono tre libri belli che però sono tre cose completamente diverse, quindi non ci credete.
Ecco, fine comunicato. Ci tenevo a farlo presente perché uno poi parte con delle idee o dei preconcetti e non è affatto così.
Questo libro parla di perdita e della forza che ci vuole a ricominciare. Di come una persona può fare la differenza fra il lasciarsi andare alla deriva o ricominciare a vivere.
Chi è solo spesso riconosce che è solo. E oggi per la prima volta cominciavo a vedere l'uomo che si nascondeva dietro quella barba lunga.
Tristan ha perso la moglie il figlio in un incidente e da allora non è più lo stesso. Ma non vuole più vivere, non ha minimamente intenzione di ricominciare.
Elizabeth ha perso il marito da poco, ma invece lei deve sforzarsi di farlo, per Emma, la loro bambina. Ma questo non vuol dire che non si senta in colpa ogni volta che sorride o che a volte voglia solo raggomitolarsi e soffrire.
Elizabeth e Tristan hanno la stessa pena e proprio questo dolore comune li avvicina. Solo loro possono capire il baratro in cui sono sprofondati, senza bisogno di parlare.
Come facevano due persone così distrutte a ricucirsi a vicenda?
Questa cosa del tu non puoi capire se non ci sei passato io la condivido in pieno. Secondo me in ogni esperienza, sia positiva che negativa, non si possono comprendere tutte le sfaccettature se non vivendole. Parlo anche per esperienza, ogni tanto dico ad una cara amica che ha il figlio con le stesse problematiche mie: Solo tu mi capisci! Ed è proprio così, dal di fuori si può provare compassione ma non è la stessa cosa. Perdere il compagno/compagna dev'essere devastante. Lo vedo negli occhi di una mia carissima amica, la forza che tutti i giorni ci mette per andare avanti al meglio soprattutto per i figli. Ma perdere un figlio non voglio neanche pensare a cosa può essere. Non è umanamente accettabile, nessuno dovrebbe sopravvivere ai propri figli. Quindi la reazione di Tristan per me è più che comprensibile.
Io e lui insieme, che idea pessima. Eravamo entrambi instabili, entrambi a pezzi, non c'era modo di evitarlo. Lui era tuono, io ero fulmine, ed eravamo a pochi secondi dal creare la tempesta perfetta.
I due protagonisti si aiutano fra loro a ricordare i propri cari e, senza volerlo, vanno avanti, superano la perdita. Ma è proprio quello che non vogliono e così si rifugiano di nuovo in loro stessi, fuggono. Ma ormai il sentimento è sbocciato e a questo punto si deve affrontare la colpa di continuare a vivere e ad amare.
E' un tema molto profondo e triste ma questo libro è prima di tutto una storia d'amore quindi sì è anche triste ma non solo. E poi devo dire che l'autrice ha avuto un colpo di genio a ideare il personaggio della migliore amica di Elizabeth, Faye, che con il suo umorismo, a volte persino spinto, ha smorzato i toni troppo seri e mi ha regalato diverse risate.
"Non ci siamo ancora ufficialmente presentati", notò Faye mentre ballavamo. "Dunque tu sei il pene che si è infilato nella vagina della mia migliore amica".
Un altro argomento trattato è lo sbaglio comune nel giudicare dalle apparenze, senza conoscere le persone. Anche questo per me è molto importante e qui, anche se marginalmente, viene sottolineato.
Lo stile dell'autrice è molto scorrevole e fluido e il fatto di avere i due POV lo rende ancor più avvincente. Ti fa provare empatia per entrambi e soffrire proprio insieme a loro.
Un difetto però l'ho trovato: il finale. A parte il colpo di scena intuibile da pagina 3, l'ho trovato esagerato in tutto. Io leggo volentieri le cose romantiche ma così mi ha nauseata, secondo me ha stonato rispetto al resto del libro. Non avrei voluto proprio una trama diversa ma sicuramente toni molto meno zuccherosi, concentrati tutti lì.
E sorvolerei anche sulla mia opinione del titolo (?) e della cover (???).
E' comunque una lettura che mi ha coinvolta moltissimo e che, nonostante il tema così importante, non è per niente pesante. Lascia con un sospiro.
Non era giusto, eppure aveva un senso.
E voi avete letto questo libro? Vi incuriosisce?

lunedì 23 gennaio 2017

Recensione "La cacciatrice" di Alexis Ann Flower

Autrice: Alexis Ann Flower
Titolo: La cacciatrice
Editore: HarperCollins Italia
Data di pubblicazione: 31 ottobre 2016
Pagine: 128
Serie: Vol.1 Le cronache degli arcangeli

Trama:
Le cronache degli arcangeli - Vol. 1 - Un'antica profezia parla dell'unione di un angelo e di un demone, del destino che si compirà nel momento in cui i loro sguardi si accenderanno di passione. Un'antica profezia parla della nascita del distruttore, colui che assurgerà al regno dei cieli e lo piegherà al suo volere.
Cassandra Rowling è nota come la Cacciatrice, ma nessuno dei vampiri cui dà la caccia da anni è mai riuscito a sopravvivere alla sua micidiale arma, Luce nelle tenebre. Una sera, però, in una villa texana, Cassandra fa un passo falso e solo il pronto intervento del misterioso Rafe la salva da morte certa. Da quel momento, la sua vita prende una piega inaspettata. Rafe infatti le promette di portarla dall'uomo che conosce il nome dell'assassino del suo amato padre James, ma quando, dopo un viaggio estenuante, lei si ritrova in un rifugio inaccessibile in mezzo alle montagne non può credere a ciò che le viene raccontato: il suo passato sembra ora una menzogna, il presente un incubo e il futuro una orribile e devastante profezia.
Una unica luce, in mezzo a quelle tenebre, è il lampo di passione che Cassandra legge negli occhi di Azrael, due pozze argentate che la perseguitano perfino nei sogni...
Titoli della serie:
1)La cacciatrice
2)La transizione
3)Il sacrificio



Cassandra è la figlia di Michael, l'arcangelo prediletto, e Lilith, la regina degli inferi. Lei è anche Nemesi, colei che secondo la profezia può distruggere il mondo. Per questo motivo Michael la deve proteggere da Lilith per impedirle di diventare cattiva come lei. Per nasconderla la affida a James, un umano cacciatore di demoni che le fa seguire le sue orme, trasformandola nella Cacciatrice rossa, temuta da tutti. Ma come reagirà quando scoprirà la verità?
Le era pesato spesso il fatto di aver rinunciato a una vita normale, soprattutto dopo aver conosciuto Valerie, la sua migliore amica, ma era andata avanti a testa basssa, senza fermarsi a riflettere troppo perché sentiva di avere un compito ben preciso nel mondo e doveva fare la sua parte.
Mi è proprio piaciuta questa storia, un urban fantasy con tutti gli elementi giusti. Essendo il primo libro di una trilogia è molto introduttivo, soprattutto con i personaggi che sono tanti. Ho adorato Michael, così superbo e tormentato, pieno di sensi di colpa e senso del dovere. Su Lilith aspetto ad esprimermi perché per il momento compare poco, ma mi aspetto grandi cose da lei. Se devo dire la verità fin verso metà Cassandra non mi stava granché simpatica, troppo piena di sé, ma poi ho iniziato a provare compassione per lei che, nonostante tutto quello che le capita, mantiene una risolutezza da invidia. Raphael mi è stato simpatico così come Marcus, ma in assoluto quello che mi ha incuriosita di più è stato Azrael, misterioso e ombroso al punto giusto! Anche per lui non vedo l'ora di scoprire cosa ci riserverà la storia.
Michael sollevò di scatto la testa. Quando il suo sguardo si appuntò sul piccolo esserino che giaceva addormentato in braccio alla madre, qualcosa si smosse dentro di lui. La neonata doveva avere solo pochi mesi ed era semplicemnte incantevole.
Detta così sembrano troppi, ma sono presentati pian piano e ben descritti, me li sono immaginati tutti sia per aspetto che per carattere.
Sono state molto brave le autrici in questo, hanno spiegato bene senza annoiare e inoltre il lavoro risulta fluido, non si percepiscono le varie penne in maniera distinta, è unico.
E' molto incalzante la trama, intervallata da pezzi riguardanti il passato che aiutano a comprendere meglio.
E il finale? Lascia letteralmente a bocca aperta, infatti ho già pronto il seguito da leggere.
"Cassandra, la cacciatrice rossa!" sibilò, sputando quasi il nome, sprezzante. "Risposta esatta, mostro" ribattè lei scalfendogli il collo.
L'unico difetto è che finisce subito e lascia con più interrogativi che risposte, ma se siete in cerca di qualcosa di molto coinvolgente ve lo consiglio proprio.



sabato 21 gennaio 2017

Recensione "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee

Ebbene sì non state sbagliando, sto pubblicando la recensione di un classico! Chi mi conosce già un po' sa che non amo troppo leggere questo genere, perché ho già dato abbondantemente ai tempi della scuola. Oltretutto io amo i libri scorrevoli e per definizione questi non lo sono. Però la challange La ruota delle torture letture me l'ha imposto. Avevo deciso di saltare il punto ma poi ho visto che in libreria avevo questo titolo che ancora non avevo letto e ho deciso di provarci, e ci sono riuscita!

Autrice: Harper Lee
Titolo: Il buio oltre la siepe
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: in Italia la prima volta nel 1960
Pagine: 306

Trama:
In una cittadina del "profondo" Sud degli Stati Uniti l'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un negro accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrare l'innocenza, ma il negro sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte, in pagine di grande rigore stilistico e condotte con bravura eccezionale.


Oh come mi è piaciuto questo libro! E come me l'aspettavo diverso! Il titolo è famoso per la sua denuncia alla discriminazione nei confronti delle persone di colore, ed è anche vero, ma non è solo quello.
Siamo in Alabama, all'inizio del secolo scorso, e la storia è raccontata di Scout, una bambina di sette anni figlia di un avvocato bianco che crede fermamente nella giustizia e in quello che fa. Lei e suo fratello Jem (13 anni) vivono spensierati, giocando col loro amico Dill e la loro massima preoccupazione è riuscire finalmente a vedere il volto del vicino di casa, che è ammantato da una cappa di mistero e non esce mai di casa. Le cose inizieranno a complicarsi quando il padre dovrà difendere un uomo di colore accusato di stupro. Niente sarà poi come prima, perché loro impareranno molto sul comportamento umano e sui loro concittadini.
Questo libro è ideale per essere letto dai ragazzi. Lo stile è abbastanza semplice, nonostante sia stato scritto già da un po'. In più tratta argomenti forti ma lo fa con il punto di vista di una bambina, quindi in maniera per niente forte o esagerata.
Per la prima metà del libro si racconta la loro vita, che è particolare in quanto Atticus, il padre, è un uomo fuori dal comune in moltissimi sensi. E' un giusto, che li tratta anche con distacco, ma che insegna loro i veri valori della vita, vuole che imparino a pensare con la propria testa e ad accettarne le conseguenze. L'argomento del razzismo in questa prima parte quasi non viene toccato, se non per raccontare come si viveva. Mi è sembrato quasi di leggere un libro di Fannie Flagg, di sentire i profumi del Sud. Fa conoscere bene la vita in Alabama in quel periodo, in una piccola cittadina, dove non possono esistere segreti ma lo stesso ci sono. Mi ha stupito il mio enorme apprezzamento di questo, di solito le descrizioni eccessive dell'ambientazione non sono il mio forte. Ma forse il punto di vista di Scout ha donato al libro un'accezione da romanzo di formazione, che mi ha pienamente conquistata.
La parte del processo e delle sue conseguenze poi l'ho vissuta aspettandomi sempre il peggio, memore di altri libri e film. Invece il tutto viene raccontato in maniera mi viene da dire sussurrata, senza però togliere peso a questa ingiustizia.
Questo argomento mi agita sempre tanto, mi fa arrabbiare e mi sorprende ogni volta come l'animo umano arrivi a fare certe cose. E in questo libro fa capire anche molto bene quanto le stesse persone che fanno discriminazioni eclatanti si giustifichino come se agissero nel giusto e si permettano di criticare gli altri che fanno la stessa cosa. La parte che parla di Hitler è forse quella che più mi ha fatta riflettere.
E' stata comunque una lettura impegnativa perché lo stile non è quello a cui sono abituata, ma per il resto non ho faticato a leggerlo, anzi mi dispiace aver aspettato così tanto a farlo. Sicuramente lo farò leggere ai miei figli fra qualche anno, secondo me dovrebbe essere obbligatorio a scuola.
Se non l'avete ancora fatto vi consiglio di leggere questo libro, non aspettandovi qualcosa come Mississippi Burning o Il colore Viola, ma piuttosto tipo Stand by me con una connotazione sul razzismo.
E ora sono curiosa, voi l'avete letto, magari a scuola? Cosa ne pensate? Ringrazio ancora la premiata ditta Laura e Laura senza le quali non so se l'avrei fatto.


giovedì 19 gennaio 2017

Intervista con le vamp... blogger - #3 Io sono buio

Oggi è il 19 e come di consueto io e Dolci torniamo con la rubrica



La rubrica ha cadenza mensile, il 19 e ogni mese risponderemo alle medesime domande, cambierà solo la lettura che potrete scegliere voi fra quelle proposte nel sondaggio in basso.

Questa volta la scelta vostra, fatta con il sondaggio pubblicato sul post del mese scorso, è ricaduta su questo libro:

Autrice: Kiersten White
Titolo: Io sono buio
Editore: Fabbri
Data di pubblicazione: 24 novembre 2016
Pagine: 474

Trama:
Una principessa non dovrebbe essere brutale. Ma Lada, figlia di Vlad Dracul, è diversa da ogni altra: affamata di potere fin da piccola, preferisce la lotta e i coltelli alle bambole. L'esatto contrario del fratello Radu, dolce, bellissimo e delicato come un bocciolo di rosa. Quando i due vengono lasciati in ostaggio dal padre, ancora bambini, al sultano dell'Impero Ottomano - prigionieri di un sovrano crudele e sottomessi a una cultura completamente diversa dalla propria - Lada inizia a progettare la sua spietata vendetta. Mentre la ragazza si prepara a combattere, il figlio del sultano Mehmed si mette tra lei e il fratello, spingendoli a diventare rivali. E in questo triangolo avvelenato forze potenti tendono gli animi: desideri di riscatto, gelosie tremende e un'ambizione sfrenata. Avvolta in un vortice di passioni turbinose, Lada si troverà di fronte alla scelta più difficile: portare a termine il suo piano o arrendersi all'unico nemico che forse non è in grado di sconfiggere, l'amore.



L'intervista


D. A quale genere appartiene il libro?
R. Prima domanda difficile. A prima vista sembrerebbe un fantasy, ma NON lo è, assolutamente (magari!). Non è neanche un classico young, ma più una biografia del famosissimo conte Vlad, proprio quello che ha ispirato la leggenda di Dracula. Da qui il fraintendimento con il fantasy. Parla però della prima parte della vita di Lada, quindi direi quasi un romanzo di formazione, anche se non proprio con il metodo Montessori ecco.

D.Cosa pensi dei protagonisti?
R. La protagonista è Lada e qui posso dire che odio l'autrice? Sì, perché sulla carta lei è il prototipo di eroina che io semplicemente adoro, ma durante la lettura non sono per niente riuscita ad apprezzarla. L'autrice ribadisce ogni due righe il suo carattere da guerriera, di essere fuori dagli schemi, di non avere pietà ecc, ho capito! Avevo capito anche senza sentirmelo ricordare in continuazione! Me l'ha resa antipatica, spocchiosa. Radu, il fratello, è troppo molle e Mehemed troppo ambizioso. Ecco i personaggi sono stati tutti troppo enfatizzati nelle loro caratteristiche, mi hanno infastidito.

D.Personaggio preferito?
R. Difficile dirlo, perché la narrazione è molto impersonale e non ho provato empatia per nessuno. La Balia mi ha intenerita, unica nota dolce del libro. E ho provato ammirazione per Huma, la madre di Mehemed, la sua ambizione e i suoi giochi di potere sono degni di nota. Simpatico anche Nicolae il giannizzero amico di Lada. Ma proprio una preferenza netta,un'ammirazione ecco no.

D. Personaggio più odiato?
R. Papino caro. Devo dire che il drago di Valacchia mi ha un tantino delusa. E non ho mai sopportato il pascià Halil, molto viscido, anche lui troppo enfatizzato.

D. Che emozioni ti ha suscitato la lettura?
R. Nervoso, perché obiettivamente era una bella trama e sulla carta io avrei dovuto amarla. Di solito i personaggi non positivi ma carismatici per me sono il massimo, ma qui è stato una strage. Mi sono annoiata e credo che l'intento non fosse quello. 

D. Punti di forza?
R. Molto crudo, diretto e carente dei soliti cliché dei romanzi young. E anche il fatto che nonostante i protagonisti siano tre e una specie di triangolo affettivo ci sia, non scade nel banale, mai.
D. Punti deboli?
R. Manca di coinvolgimento. Per me è stato apatico e i personaggi sono troppo stereotipati (l'ho già detto?). Buona l'idea, scarso il risultato.

D. Come hai trovato lo stile del/della scrittore/scrittrice?
R. Noioso, troppo. Per un libro così mi sarei aspettata più colpi di scena, più suspense, avrei voluto una scrittura più sanguigna, che coinvolge e fa amare i protagonisti.

D. E' facile entrare in empatia con il/la protagonista?
R. No, con nessuno. Mai

D. Quale aggettivo lo descrive meglio?
R.  Sprecato. Un'idea stupenda elaborata male

D. A chi lo consigli?
R. A chi ama i romanzi storici ricchi di descrizioni e con poco sentimento, di qualunque tipo. 

D. Quante stelline gli dai?
R. 2, ripeto bella trama ma per me noiosa e non coinvolgente. Non leggerò i seguiti (sì, perché ci sono altri due tormenti seguiti).



Mi dispiace moltissimo non essere riuscita ad apprezzare questo libro. Ho letto diversi pareri e tutti positivi, ero partita con le migliori intenzioni! 
E adesso vi lascio il sondaggio per la scelta della prossima lettura, speriamo bene!




Chissà se a Dolci questo libro sarà piaciuto! Il suo post lo trovate qui

Cosa ne pensate? Come sempre se avete qualche domanda che secondo voi deve essere presente, lasciatemi detto nei commenti.

Aspetto i commenti e i voti!