lunedì 31 ottobre 2016

Il mese libroso - Ottobre

Ciao a tutti! Oggi inauguro una nuova rubrica, che più o meno fanno tutti i blog, il riassunto del mese. Appena aperto il blog ero indecisa se farla o meno perché non pubblico qui tutto quello che leggo, poi recentemente ho pensato che proprio per questo motivo è carino farvi sapere tutte le mie letture. Ho pensato anche di lasciarvi i link alle varie recensioni, così se siete curiosi potete guardare, basta cliccare sul voto.



A ottobre ho letto 18 libri, e cioè:

Voto 4.5*
Voto 3.5* - Non recensito
Voto 4*
Voto 4*
Voto 3.5*
Voto 4*

Voto 2*
Voto 2*
Voto 3*

Voto 5*
Voto 3.5*

Voto 4*

Voto 3*
Voto 4.5*
Voto 1.5*
Voto 2*- Non recensito







Voto 2*
Voto 2*


Sì, lo so, leggo tanto. Come ho già detto, per me è quasi terapeutico, ne ho bisogno. Non mi sono osata far prima questa rubrica proprio per la mole, a volte mi vergogno persino del numero di pagine che riesco a tritare. E sì, non ho una vita sociale! Esco poco, sono mamma per quasi tutto il mio tempo libero e soprattutto, non guardo la TV, praticamente mai.
La lettura migliore è stata:

la peggiore invece:

E adesso, rullo di tamburi, provo a stilare una TBR per novembre, in base alle challange, ai Gruppi Di Lettura e alle richieste e omaggi dalle case editrici. Di solito non ne faccio perché poi non le seguo, mi faccio ispirare dal momento. Da quando ho il blog però sono più ligia e soprattutto ho bisogno di programmarmi un po' di più le letture. 
TBR Novembre:


Omaggio CE
Chiesto a CE
Chiesto a CE
Chiesto a CE














regalo Giveaway
challange LGS
Omaggio CE
challange trivial













per incontro autrice
per incontro autrice
challange LGS
GDL













GDL















Ai quali devo aggiungere quelli che sceglierò con la nuova tappa della challange Trivial. Cosa ne dite? Ce la farò a rispettarla?
Vi piace questa rubrica? Sono stata indecisa fino all'ultimo se farla o meno. Voi cosa ne dite?
E il vostro mese come è andato?



sabato 29 ottobre 2016

Incontro con l'autore - Margherita Oggero. Giveaway di buon compleanno a me!

Buongiorno a tutti! Oggi è una giornata speciale, è il mio compleanno, e visto che per la prima volta posso festeggiarmi anche sul blog ho deciso di farvi una sorpresa! Ma prima vi racconto la mia serata di mercoledì, sono andata ad ascoltare Margherita Oggero, che è stata ospite nella biblioteca del mio paese, nell'ambito di una rassegna letteraria. Io abito in un paesino piccolo, in una zona decisamente isolata, ma devo ammettere, con piacere, che organizzano diverse manifestazioni culturali. Non posso che apprezzare tutto questo.


Margherita Oggero è una scrittrice che amo molto, di cui ho letto tanto. E' famosa soprattutto per i libri con protagonista Camilla Baudino da cui è stata tratta la serie TV Provaci ancora prof. I cinque libri di quella serie io li ho letti tutti, adoro quel personaggio. Ieri sera purtroppo ha confermato che è conclusa, lei non ha più voglia di parlare ancora di loro, non ne scriverà più, con dispiacere dell'editore e soprattutto di noi lettori. Ha motivato ampiamente la sua scelta e, con rammarico, la capisco pure. Dopo un po' i libri perdono mordente (come sostiene Alice Basso effetto Malvaldi, vero Laura?) e se fai invecchiare troppo i personaggi sono anche meno interessanti. E poi andando avanti rischi di rovinarli. Ma soprattutto lei non trova più piacere nel continuare e quindi semplicemente non lo fa più.
La relatrice ha passato in rassegna tutti i suoi libri, con particolare attenzione all'ultimo, La ragazza di fronte (bellissimo!). Margherita ha raccontato aneddoti della sua vita che le hanno ispirato le trame, si è persa in racconti personali che mi hanno fatto capire di più la persona che c'è dietro l'autrice. Emerge sempre, come anche dai suoi scritti, il fatto che sia stata una professoressa. La sua professione è diventata parte di sé, la contraddistingue. Come anche la sua appartenenza. E' piemontese e si vede, ho riscontrato molti atteggiamenti tipici, che spesso sono anche i miei. E' stato veramente interessante, due ore immersa nel suo mondo. 
Sono riuscita a trovare un libro suo che ancora non ho letto (grazie Laura per il consiglio), ma che dopo aver sentito lei parlarne non ho potuto non comprarlo. Oltretutto la serata è stata a ridosso del mio compleanno, quindi quale regalo migliore? Però ho pensato anche a questo mio angolino, che mi salva quotidianamente dallo sconforto e mi è venuta voglia di condividere questo momento con voi.
Il libro quindi è autografato ma dedicato a voi e ho deciso di regalarvelo. Avviso però che prima lo leggerò io, non sarà intonso, ma prometto di trattarlo bene.

Il libro in questione è L'ora di pietra

Trama:
I suoi primi tredici anni Immacolata, per tutti Imma, li ha vissuti dove è nata, in un paese del profondo Sud, non lontano da Napoli, dove la legge è quella dettata dal boss locale e le donne sono costrette a chinare il capo di fronte al volere - o al rifiuto - dei loro uomini. Già segnata da un grande dolore durante l'infanzia e testimone, non vista, di un terribile delitto, Imma cresce cercando di dominare la propria indole selvatica e indipendente: ma quando, in seguito a un suo gesto di coraggiosa ribellione, la famiglia decide di mandarla al Nord, nascondendola a casa di una zia che lei quasi non conosce, Imma si trova all'improvviso a fare i conti con se stessa, con la ragazza che ancora quasi non si era accorta di essere, con la donna che vuole diventare...
Le lunghe ore solitarie tra le mura dell'appartamento della "zia scaduta" diventano per Imma la sfida più grande. Ferma dietro la finestra che è il suo solo contatto col mondo, aspetta la magica "ora di pietra", in cui per la strada non passa nessuno, le foglie degli alberi sono immobili e nessuna scia solca il cielo, l'ora in cui tutto sembra fermarsi e la verità delle cose si rivela nel silenzio. Ma la vita reale non si ferma mai, e solo violando la prigione che le è stata imposta Imma potrà conoscere il giovane venditore di libri usati che le offrirà la più meravigliosa delle evasioni: seguendo con trepidazione le vicende di Anna Frank, quelle di Michele Amitrano - protagonista di Io non ho paura - o di Oliver Twist, Imma supererà la nostalgia delle sue campagne assolate e assassine e troverà ancora una volta il coraggio per uno slancio di libertà.
Margherita Oggero ha scritto un romanzo di formazione delicato e forte, che ha il ritmo incalzante di un giallo ed è percorso dallo sguardo acuto di chi sa scavare sotto la superficie delle parole e dei gesti per raggiungere il cuore pulsante dei desideri, delle speranze, della libertà. È, questo, un libro che parla di altri libri, di come parole nate per raccontare storie lontane possano rivelarsi miracolosamente vicine alla nostra, e possano essere lievito segreto e forte per una vita nuova.




Le regole per partecipare al giveaway sono queste:
- Essere lettori fissi del blog;
- Lasciare un commento a questo post, raccontandomi il vostro compleanno migliore;
Facoltativo inoltre:
- Cliccare mi piace alla pagina facebook del blog;
- Seguirmi su Twitter;
- Condividere sui vari social.
SCADENZA 07/11/2016

Spero che l'idea vi piaccia, a breve arriverà anche la mia recensione.  Voi avete incontrato Margherita Oggero? Vi piacciono i suoi libri? Qual è il vostro preferito? Fino a oggi per me se la giocano Risveglio a Parigi e Qualcosa da tenere per sé. Fatemi sapere, sono curiosa.
Vado a festeggiare 


venerdì 28 ottobre 2016

Recensione "Odore di chiuso" di Marco Malvaldi

Ciao, oggi inizio a smaltire le recensioni arretrate, letture fatte durante le vacanze. Di questo libro avevo già pubblicato l'incipit (qui il post)

Autore: Marco Malvaldi
Titolo: Odore di chiuso
Editore: Sellerio editore Palermo
Data di pubblicazione: 20 gennaio 2011
Pagine: 198

Trama:
In un castello della Maremma toscana vicino alla Bolgheri di Giosue Carducci, arriva un venerdì di giugno del 1895 l’ingombrante e baffuto Pellegrino Artusi. Lo precede la fama del suo celebre La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, il brioso e colto manuale di cucina, primo del genere, con cui ha inventato la tradizione gastronomica italiana. Ma quella di gran cuoco è una notorietà che non gli giova del tutto al castello, dove dimora la famiglia del barone Romualdo Bonaiuti, gruppo tenacemente dedito al nulla. La formano i due figli maschi, Gaddo, dilettante poeta che spera sempre di incontrare Carducci, e Lapo, cacciatore di servette e contadine; la figlia Cecilia, di talento ma piegata a occupazioni donnesche; la vecchia baronessa Speranza che vigila su tutto dalla sua sedia a rotelle; la dama di compagnia che vorrebbe solo essere invisibile, e le due cugine zitelle. In più, la numerosa servitù, su cui spiccano la geniale cuoca, il maggiordomo Teodoro, e l’altera e procace cameriera Agatina. Contemporaneamente al cuoco letterato è giunto al castello il signor Ciceri, un fotografo: cosa sia venuto a fare al castello non è ben chiaro, come in verità anche l’Artusi. In questo umano e un po’ sospetto entourage, piomba gelido il delitto. Teodoro è trovato avvelenato e poco dopo una schioppettata ferisce gravemente il barone Romualdo. I sospetti seguono la strada più semplice, verso la povera Agatina. Sarà Pellegrino Artusi, grazie alla sua saggezza e alle sue originali letture, a dare al delegato di polizia le dritte per ritrovare la pista giusta.



Dopo aver letto la prima avventura del BarLume (qui la recensione) e soprattutto dopo averlo sentito presentare i suoi libri (qui il resoconto), ho iniziato questo libro piena di aspettativa ma anche di timore, in quanto è un libro storico, io e questo genere non andiamo sempre d'accordo.
Sono molte, infatti, le cose ignote sulla persona in arrivo, e che sono state equamente suddivise tra i vari gruppi di indagine a passeggio sul prato. Il carattere. Il vestito. Ma, principalmente, l'aspetto; in fondo siamo alla fine del 1800, e le persone famose sono note principalmente per quello che fanno e che dicono, e non per le loro sembianze che, solitamente, sono ignorate o quasi. Bei tempi.
E' un giallo, con tutte le componenti giuste: luogo, periodo temporale ristretto, tutti i personaggi presenti nello stesso posto ecc, ma non può essere il maggiordomo il colpevole, perché lui è la vittima! Per la sua struttura mi ha ricordato i libri di Agatha Christie, anche il periodo storico ci azzecca. Non abbiamo Hercule Poirot ma Pellegrino Artusi, anche se i baffi ci sono!
Il mistero da risolvere è molto carino e originale e devo ammettere che, di nuovo, non ho indovinato il finale, anche se gli indizi c'erano tutti. Quando capita questo sono contenta, i finali troppo prevedibili nei gialli non mi garbano.
Il linguaggio forbito e adatto al momento storico non mi ha stancata, perché l'autore è riuscito ad essere ironico e divertente anche in questo frangente. Ho riso tanto, ma proprio tanto. E' narrato in terza persona ma sembra che si rivolga direttamente al lettore e non lesina battute e frecciatine. Ho apprezzato le prese in giro alla nobiltà incapace di fare alcunché, i personaggi di Lapo e e Gaddo ne rispecchiano tutti i vizi. Viene sottolineata anche la condizione femminile, non proprio ottimale, sia con Cecilia, lei piena di virtù che non può esprimere che con le zie zitelle o la baronessa madre. E anche la contrapposizione fra Nord e Sud, nell'Italia appena unificata molto netta. 
Mi sono piaciuti tanti i riferimenti culinari. Sono tantissimi infatti mentre leggevo ero sempre affamata.
Quindi, dopo aver chiuso il libro, la mente vagante si è subito appollaiata sul pensiero del pranzo: possono venire colera, tifo, inondazioni e collere divine, ma finché si pranza a mezzogiorno e si cena alle sette il mondo, per l'Artusi, è un posto dove non ci sono preoccupazioni tali da togliere il sonno.
Ha tanti elementi questo libro, ma sono ben amalgamati. Marco Malvaldi si conferma un bravissimo autore, che riesce a divertirmi e anche a stupirmi, persino con uno storico. Grazie Eva del consiglio che giro a tutti, leggetelo se non l'avete ancora fatto.




mercoledì 26 ottobre 2016

Recensione "La collezionista di libri proibiti" di Cinzia Giorgio

Buongiorno, oggi vi parlo di un libro che gentilmente, e a sorpresa, la casa editrice Newton mi ha inviato.

Autrice: Cinzia Giorgio
Titolo: La collezionista di libri proibiti
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 6 ottobre 2016
Pagine: 281

Trama:
Dalla bottega di un antiquario di Venezia a una famosa casa d’aste a Parigi...
Venezia, estate 1975. Olimpia ha solo quindici anni quando conosce Anselmo Calvani, proprietario di una storica bottega d’antiquariato. È un incontro decisivo, Anselmo intuisce subito l’intelligenza e la sensibilità della ragazza e la incoraggia a seguire la sua inclinazione. Giovanissima ma già appassionata lettrice, Olimpia comincia a frequentare il suo negozio, a lavorare lì e, con il suo aiuto, inizia a collezionare preziosi libri messi all’indice dalla Chiesa. Mentre cresce la sua passione per quei volumi antichi, anche quella per Davide, il nipote di Anselmo, segreta e non dichiarata, brucia l’animo della ragazza. E una notte, sospinti dalla lettura dei versi erotici di una cortigiana veneziana, i due cedono ai loro sentimenti…
Parigi, estate 1999. Olimpia vive ormai nella capitale francese. Ha aperto una casa d’aste, specializzata in libri e manoscritti antichi, tra le più quotate ed eleganti della città. Ogni anno riceve da Davide uno strano regalo: un pacchetto che contiene lettere un tempo censurate, insieme a un libro considerato in passato “proibito”, di cui Olimpia riconosce il grande valore. Sono l’eredità di Anselmo... Ma come poteva un modesto antiquario veneziano esserne in possesso? E che legame c’è tra quelle lettere e la bottega da cui provengono?




Ho letto diversi pareri positivi su questo libro, anche un paio negativi, ma l'ho iniziato piena di aspettative, convinta che mi sarebbe piaciuto tanto. Parla di una ragazza che ama i libri, tanto, soprattutto quelli antichi, che li colleziona. In più è suddiviso in più periodi temporali, la storia abbraccia molti anni, una cosa che mi piace sempre tanto. Oltretutto la prima metà del libro è ambientata negli anni '70, periodo che adoro. Gli elementi per essere apprezzato ci sono tutti, ma qualcosa, con me, non ha funzionato.
Inizio con il primo problema: Olimpia. La protagonista è I N S O P P O R T A B I L E! Credo che potrebbe vincere un premio in quanto a odiosità. E' viziata, tantissimo, troppo, per tutto il libro si crede di essere chissà chi e ha atteggiamenti da bambinetta, reazioni che non hanno senso.
Già questo ha reso la lettura meno stimolante, ma mi è capitato spesso di apprezzare un libro nonostante il/la protagonista. Però in questo caso gli altri personaggi non hanno spessore, soprattutto Davide, li ho trovati del tutto insignificanti.
La trama anche mi ha delusa. Mi è scivolata addosso, non mi ha appassionata. Le prime 100 pagine sono un elogio a Olimpia che è praticamente perfetta sotto ogni punto di vista, non succede niente. Nella sinossi si intravede una componente misteriosa che non si è tradotta in suspense ma in un semplice fatto: la protagonista riceve ogni anno un libro antico e prezioso messo all'indice dalla Chiesa. Da chi? Si capisce subito.
E ora l'ambientazione. Venezia e Parigi sono descritte benissimo, traspare l'amore dell'autrice per queste città, soprattutto l'italiana. Il periodo storico invece è decisamente carente, all'inizio siamo nel 1975 ma se non si legge non si capisce, giusto qualche accenno ai vestiti.
Lo stile invece mi è piaciuto molto. Cinzia Giorgio scrive bene, è curata e scorrevole, l'ho letto in fretta e senza fatica.
Un libro che non mi ha conquistata, peccato.



Spazio al self - Segnalazione "Sporcizia, stupore e una pioggia di morte"

Buongiorno! Segnalazione veloce, che mi è stata fatta da una "collega", blog Il colore dei libri.



Autore: Tommaso Galligani
Titolo: Sporcizia, stupore e una pioggia di morte
Editore: PSEditore
Genere: Pulp
Data di pubblicazione: 30 giugno 2016
Pagine: 217

Trama:
Patti demoniaci per non perdere il posto di lavoro, cacce all'uomo in fatiscenti camping di periferia, alieni disperati in fuga dalla Terra, dolci animaletti allucinogeni capaci di indurre incubi devastanti: sono alcune delle deliranti storie contenute in un misterioso manoscritto pulp, inedito e introvabile, che in molti, per oscure ragioni, stanno cercando ma su cui finora nessuno é riuscito a mettere le mani. Ce la farà Francesco Caschi, preparatissimo bibliofilo appassionato di letteratura di genere disposto a tutto pur di arraffare il prezioso libro?

Notizie sull'autore: Tommaso Galligani, classe 1979, giornalista. Laureato in Giurisprudenza con una tesi in storia del diritto penale, master in Giornalismo a Bologna. Vivo a Firenze, dove scrivo di politica, cultura e cronaca per l' Ansa. Tra le mie divinità letterarie di riferimento ci sono Dick, Sterling, Matheson, Lovecraft, Bukowsky, Gibson, Benni, Calvino e alcuni tra i più grandi grandi sceneggiatori del fumetto americano, come Alan Moore, Frank Miller, Garth Ennis, Mark Millar, Warren Ellis. Nel 2013 ho pubblicato per Galassia Arte il mio primo romanzo, 'Ricordami che devo ammazzarti'. 'Sporcizia, stupore e una pioggia di morte' fa parte di un'ideale trilogia pulp incentrata sul tema della decadenza della civiltà occidentale che si concluderà con un terzo romanzo, 'Black Karma', attualmente in fase iniziale di elaborazione.


Decisamente interessante, cosa dite?