Buongiorno, oggi vi parlo di un libro che gentilmente, e a sorpresa, la casa editrice Newton mi ha inviato.
Autrice: Cinzia Giorgio
Titolo: La collezionista di libri proibiti
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 6 ottobre 2016
Pagine: 281
Trama:
Dalla bottega di un antiquario di Venezia a una famosa casa d’aste a Parigi...
Venezia, estate 1975. Olimpia ha solo quindici anni quando conosce Anselmo Calvani, proprietario di una storica bottega d’antiquariato. È un incontro decisivo, Anselmo intuisce subito l’intelligenza e la sensibilità della ragazza e la incoraggia a seguire la sua inclinazione. Giovanissima ma già appassionata lettrice, Olimpia comincia a frequentare il suo negozio, a lavorare lì e, con il suo aiuto, inizia a collezionare preziosi libri messi all’indice dalla Chiesa. Mentre cresce la sua passione per quei volumi antichi, anche quella per Davide, il nipote di Anselmo, segreta e non dichiarata, brucia l’animo della ragazza. E una notte, sospinti dalla lettura dei versi erotici di una cortigiana veneziana, i due cedono ai loro sentimenti…
Parigi, estate 1999. Olimpia vive ormai nella capitale francese. Ha aperto una casa d’aste, specializzata in libri e manoscritti antichi, tra le più quotate ed eleganti della città. Ogni anno riceve da Davide uno strano regalo: un pacchetto che contiene lettere un tempo censurate, insieme a un libro considerato in passato “proibito”, di cui Olimpia riconosce il grande valore. Sono l’eredità di Anselmo... Ma come poteva un modesto antiquario veneziano esserne in possesso? E che legame c’è tra quelle lettere e la bottega da cui provengono?
Ho letto diversi pareri positivi su questo libro, anche un paio negativi, ma l'ho iniziato piena di aspettative, convinta che mi sarebbe piaciuto tanto. Parla di una ragazza che ama i libri, tanto, soprattutto quelli antichi, che li colleziona. In più è suddiviso in più periodi temporali, la storia abbraccia molti anni, una cosa che mi piace sempre tanto. Oltretutto la prima metà del libro è ambientata negli anni '70, periodo che adoro. Gli elementi per essere apprezzato ci sono tutti, ma qualcosa, con me, non ha funzionato.
Inizio con il primo problema: Olimpia. La protagonista è I N S O P P O R T A B I L E! Credo che potrebbe vincere un premio in quanto a odiosità. E' viziata, tantissimo, troppo, per tutto il libro si crede di essere chissà chi e ha atteggiamenti da bambinetta, reazioni che non hanno senso.
Già questo ha reso la lettura meno stimolante, ma mi è capitato spesso di apprezzare un libro nonostante il/la protagonista. Però in questo caso gli altri personaggi non hanno spessore, soprattutto Davide, li ho trovati del tutto insignificanti.
La trama anche mi ha delusa. Mi è scivolata addosso, non mi ha appassionata. Le prime 100 pagine sono un elogio a Olimpia che è praticamente perfetta sotto ogni punto di vista, non succede niente. Nella sinossi si intravede una componente misteriosa che non si è tradotta in suspense ma in un semplice fatto: la protagonista riceve ogni anno un libro antico e prezioso messo all'indice dalla Chiesa. Da chi? Si capisce subito.
E ora l'ambientazione. Venezia e Parigi sono descritte benissimo, traspare l'amore dell'autrice per queste città, soprattutto l'italiana. Il periodo storico invece è decisamente carente, all'inizio siamo nel 1975 ma se non si legge non si capisce, giusto qualche accenno ai vestiti.
Lo stile invece mi è piaciuto molto. Cinzia Giorgio scrive bene, è curata e scorrevole, l'ho letto in fretta e senza fatica.
Un libro che non mi ha conquistata, peccato.