Titolo: La storia che volevamo
Editore: Hope Edizioni
Data di pubblicazione: 20 settembre 2019
Pagine: 424
Trama:
“Io avevo un unico obiettivo: giocare a football. Ero grosso e cattivo, veloce e coordinato, intelligente e determinato. Ecco perché risultavo un vincente, perché non permettevo a niente e a nessuno di ostacolarmi.”
La cosa che Gregory “Ego” Madden desidera di più nella vita è vincere il campionato con i California Bears, diventare il più famoso wide receiver della storia e riscattare un passato da emarginato. Il suo innato talento potrebbe garantirgli un futuro di successo e denaro, se solo fosse capace di controllare la rabbia che lo divora.
***
“Io ero strana, non sapevo socializzare, ma ero brava in ciò che facevo, io non ero spazzatura, lo avevo dimostrato a loro e a me stessa, soprattutto. Il fatto che non lo urlassi al mondo, che non lo esprimessi con rabbia e aggressività, non significava che fosse meno vero.”
La cosa che Dawn Riddle desidera di più nella vita è laurearsi e poi specializzarsi in Paleontologia. Ha sempre preferito la compagnia dei libri a quella dei suoi coetanei e ha potuto frequentare l’università solo grazie a una borsa di studio. Nella sua vita, segnata dal dolore e dalle rinunce, non c’è spazio per niente altro.
Solo tra le braccia del buio, la luce risplende.
Questa è la storia del loro incontro.
La cosa che Gregory “Ego” Madden desidera di più nella vita è vincere il campionato con i California Bears, diventare il più famoso wide receiver della storia e riscattare un passato da emarginato. Il suo innato talento potrebbe garantirgli un futuro di successo e denaro, se solo fosse capace di controllare la rabbia che lo divora.
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“Io ero strana, non sapevo socializzare, ma ero brava in ciò che facevo, io non ero spazzatura, lo avevo dimostrato a loro e a me stessa, soprattutto. Il fatto che non lo urlassi al mondo, che non lo esprimessi con rabbia e aggressività, non significava che fosse meno vero.”
La cosa che Dawn Riddle desidera di più nella vita è laurearsi e poi specializzarsi in Paleontologia. Ha sempre preferito la compagnia dei libri a quella dei suoi coetanei e ha potuto frequentare l’università solo grazie a una borsa di studio. Nella sua vita, segnata dal dolore e dalle rinunce, non c’è spazio per niente altro.
Solo tra le braccia del buio, la luce risplende.
Questa è la storia del loro incontro.
Ho chiesto di leggere questo libro senza neanche conoscerne la trama, perché Marion Seals è un’autrice che seguo e mi piace molto. Sono rimasta stupita quindi di trovarmi di fronte uno sport romance ma new adult, perché non mi sembrava il suo solito genere e perché ultimamente non li leggo più così volentieri (new adult, gli sport sempre!). Ho capito ora che degli autori che amo potrei leggere davvero qualunque cosa, riuscendo ad apprezzare tutto.
Sono sempre stata convinta che, soprattutto per i romance, la trama non sia la cosa fondamentale. Spesso ho ribadito che anche qualcosa di già visto, scritto però come Dio comanda, ha il potere di incantarmi e ancora una volta ne ho avuto la conferma.
La storia che volevamo ha la classica trama da romance new adult: lei è timida e insicura, lui pieno di sé; entrambi hanno un passato difficile; lei non riesce a concepire un rapporto occasionale, lui rifugge i rapporti come se fossero velenosi; lei è nerd e lui popolare eccetera. E anche se pure l’evoluzione della storia ha elementi prevedibili, non tutti, io mi sono appassionata tantissimo, ho proprio faticato a staccarmi dalle pagine e ho sofferto insieme a Ego e Dawn.
Proprio vero che se un’autrice sa scrivere bene sa farlo con qualunque cosa e sono contenta di aver avuto conferma di questo. La storia che volevamo è un bel libro, scritto benissimo e che coinvolge veramente molto.
Ego e Dawn sono caratterizzati davvero bene e secondo me questo è il punto di forza. L’autrice non si risparmia nel farli conoscere e utilizza il pov in prima persona alternato che secondo me è il metodo più indicato per farlo.
Non è veloce, né nell’inquadrare i vari personaggi né nel loro interagire, Marion si prende tutto il tempo necessario per farti entrare insieme a loro nella storia. Le pagine quindi sono molte, ma non è mai noioso, anzi è approfondito nella maniera secondo me ottimale, tanto ma senza risultare pesante.
Ego è duro, quasi sbagliato fin da subito e non accetta il fatto di poter cambiare. Mi è piaciuto, proprio per le parti negative e la fragilità che nasconde e non vuole ammettere. Non è un personaggio facile e per questo per me è affascinante.
Dawn è albina e questo le ha condizionato la vita. Lei è all’apparenza delicata, ma nasconde una forza interiore non comune. Lei è la quintessenza della bontà e del pensiero positivo.
Ho apprezzato l’idea dell’autrice di voler costruire un personaggio opposto all’altro e di far capire che anche senza rabbia si può ottenere affetto, ma a me Dawn è sembrata poco realistica. Non reagire mai, non arrabbiarsi mai, farsi scivolare le cose e soprattutto non avere per questo nessun disturbo collaterale, mi è sembrato poco credibile. Capisco perfettamente il bisogno di renderla così, ma lo stesso non mi ha convinta del tutto.
Ho apprezzato però, e pure tanto, il fatto che i nostri protagonisti abbiano una forte evoluzione, ma che la loro essenza non sia mai snaturata. Sarebbe stato facile cadere in questo, capita spesso, e ci sarei rimasta male. Invece anche qui l’autrice ha saputo conquistarmi, facendoli maturare molto ma mantenendo le loro caratteristiche: grazie.
Questo è uno sport romance, il football è parte fondamentale nella costruzione del personaggio di Ego. Purtroppo non ho capito fino in fondo il rapporto di Ego con lo sport: secondo me l’unica cosa che non risulta ben sviluppata. Lo dichiara ma non lo approfondisce e, da amante di queste cose, avrei gradito saperne di più.
Piccola gioia da fan dell’autrice la chicca finale dove accenna alla Black qualcosa e al tipo pieno di soldi. Ho sorriso come una scema.
Consiglio questo libro sia a chi ama il genere, sia a chi è in cerca di una storia ben scritta, completa, coinvolgente e curata. Una conferma appunto.
Voto:
Ringrazio la casa editrice per la copia digitale
Voi conoscete questa bravissima autrice? Vi ispira questo titolo?
Mi pare di averla sentita nominare ��
RispondiEliminaSono contenta ti sia piaciuto
mai sentita e mai impost ehm consigliata! Come può non piacere?
EliminaNon conoscevo l'autrice, ma il libro sembra davvero interessante nonostante il problema della protagonista troppo buona.
RispondiEliminaKaterina il libro è interessantissimo e la bontà della protagonista non è un problema, ma una cosa mia, una caratteristica che io non amo molto
EliminaUhmmm non sono sicura di conoscere l'autrice….;-P Sono contenta che ti sia piaciuto…io ora spero che ci regali la storia di Kennest!!
RispondiEliminaecco di lui mi piacerebbe proprio leggere, state già stressando in merito?
EliminaConosco l'autrice avendo letto altri suoi romanzi; questo é in lista; ottima recensione, grazie mille
RispondiEliminaGrazie a te Benedetta, te lo consiglio proprio
EliminaQuesto libro mi ispirava molto e dopo le tue parole ne sono convinta ancora di più. Volevo comprarlo al Rare ma alla fine ho scelto le novelle di Sara Ney, mi sa che dovevo aggiungere pure questo
RispondiEliminaSusy dovevi prenderlo! Marion è veramente tanto brava
EliminaCioè. Non ti posso lasciar sola un attimo e tu lo leggi??? Ecco! A brevissimo voglio leggerlo pure io😛
RispondiEliminaleggi Ludo! Credevo di impiegarci di più, ma si divora
EliminaAppena finito di leggere! Piaciuto!
Eliminasono proprio contenta!
EliminaBellissima recensione chiara. Voglio leggere anche io questa titolo di Marion, autrice che ho scoperto grazie a te. Spero di riuscire presto.
RispondiEliminaBrava Chicca, te lo consiglio proprio
EliminaFinalmente l'ho letto e amato!
RispondiEliminauna meraviglia, brava
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