Lettura di gruppo "Sogni di mostri e divinità" di Laini Taylor - Capitoli da 29 a 35

Oggi tocca a me ospitare la tappa di questa lettura di gruppo, siamo arrivati al capitolo conclusivo di questa serie e stavolta per me è una nuova lettura. Cedo la parola a Ludovica, che mi assiste sempre in questi progetti. Post di presentazione

Il libro:

Autrice: Laini Taylor

Titolo: Sogni di mostri e divinità

Editore: Fazi Editore (Lain)

Data di pubblicazione: 14 luglio 2016

Pagine: 570

Serie: #3 La saga della Chimera di Praga

Trama:

La misteriosa Karou è una chimera unica nel suo genere: al contrario dei suoi simili, l’eroina della trilogia La chimera di Praga ha sembianze umane, impreziosite da meravigliosi capelli blu. È innamorata di Akiva, un angelo dalla bellezza eterea. Angeli e chimere sono però nemici naturali, in lotta da secoli. C’è solo un modo per ristabilire la pace: tentare un’alleanza fra le chimere e quegli angeli che, come Akiva, hanno deciso di ribellarsi al loro imperatore.

In questo terzo e conclusivo capitolo della saga entriamo subito nel vivo dell’azione: l’esercito degli angeli discende sulla Terra, in pieno giorno, in una Roma sfolgorante di sole, con uno stuolo di telecamere intente a riprendere e un pubblico sbalordito a osservare la scena. Nel frattempo, dopo il tradimento che ha portato la sua specie allo stremo, Karou sta ricostruendo l’esercito delle chimere e, grazie a un inganno ingegnoso, è ora alla guida della ribellione contro gli angeli. Il futuro della sua specie dipende da lei, ed è giunto il momento dello scontro finale. Riusciranno Karou e Akiva a realizzare il sogno di una realtà in cui i loro popoli smettano di distruggersi e in cui, forse, potrebbe esserci spazio per il loro amore?

Premessa: Questo post contiene SPOILER! È impossibile fare un gruppo di lettura senza raccontare cosa succede quindi se non siete ancora arrivati a questo punto fate attenzione.

RIFLESSIONI DI LUDOVICA CAPITOLI DA 29 A 35

Sono fortunata perché a me capitano sempre capitoli avvincenti da commentare o la verità è semplicemente che io trovi questa trilogia, e nel caso specifico il terzo Sogni di mostri e divinità, piena di suspense e dove ci sono innegabili capitoli più lenti e descrittivi poi ce ne sono altri che riportano improvvisamente l’adrenalina alle stelle e ti fanno uscire da un momentaneo torpore?

Mi piace pensare a questi capitoli, dal 29 al 35, come ai “capitoli della verità”, i capitoli in cui alcuni personaggi si fanno conoscere per quello che sono veramente ed altri confermano il loro essere, anche malvagio ed inaspettato, ed è per questo che più che un riassunto dei vari capitoli vorrei occuparmi dei personaggi che prendono vita. Tanto la Taylor, come è suo solito, in soli 7 capitoli e 64 pagine riesce a dare una panoramica completa di tutti i personaggi della trilogia, riesce a far provare almeno tre stati d’animo diversi, riesce ad intrecciare la storia ancor di più di quanto non sia già incasinata!

La storia d’amore, sofferta e combattuta, tra Akiva e Karou va avanti, ma in questi capitoli finalmente il muro che avevano innalzato l’uno nei confronti dell’altro crolla: con uno sguardo di Akiva e con un passo verso di lui di Karou avviene quello che noi lettrici chiedevamo a gran voce, un confronto e finalmente lo svelamento di segreti ed omissioni. Quando Karou si tocca il cuore e con quel semplice gesto fa comprendere ad Akiva che si fida di lui e che lui deve fidarsi di lei, è tornata ad essere la Madrigal che io, a differenza di tante persone nel GDL, avevo tanto amato.

Ed è così che tornano a mettersi l’uno di fronte all’altro, che mettono a nudo le loro anime, più di quanto in passato non abbiano messo a nudo i loro corpi, solo loro, un Angelo ed una Chimera, disposti a vivere un “inizio” di “speranza”.

«Non importava quanto tentasse di respingere la speranza:

quella riaffiorava, persistente.

Non la controllava più di quanto potesse controllare il mormorio del vento.»

Liraz e Kiri sono diventati, nel corso dell’intera trilogia, ma in questi “miei” capitoli ne ho avuto la matematica certezza, i miei personaggi preferiti, prima che si insinuasse il dubbio nel lettore che potessero provare un certo interesse l’uno per l’altro, prima che i loro nomi potessero in qualche modo essere collegati da qualche avvenimento, era proprio in loro due che il mio sguardo si era soffermato.

Liraz è senza dubbio il personaggio femminile che mi ha suscitato più stima ed ammirazione, anche quando viene catturata dalle bestie che le vogliono tagliare le braccia, perché su quelle braccia porta tatuate tutte le morti avvenute per causa sua, lei, che fino ad ora era apparsa come una persona tutta d’un pezzo, gelida nelle sue manifestazioni e ferma nelle sue convinzioni, dimostra tutta la sua umanità. Liraz è un Angelo, attaccata alla sua famiglia, ad Haz ed Akiva, è un Angelo che per la sua famiglia darebbe la sua vita, è dura con chi crede di poterla soggiogare, ma qui scopriamo una Liraz fragile, una Liraz che si sente in colpa e porta sulla sua coscienza troppe morti. Liraz è una guerriera, ma in questi capitoli è solo una sorella che vuole continuare a proteggere la sua famiglia.

«C’era una sola emozione che, nel ricordo,

era capace di resuscitare la piena immediatezza e forza di quella originaria.

Non era l’amore e non era l’odio,la rabbia o la felicità

e nemmeno il dolore della morte.

Era la vergogna. La vergogna non sbiadiva mai.»

Kiri in questi capitoli esce in una maniera meravigliosa, è il Capo indiscusso, giusto e leale, è il Capo che punisce i suoi che stanno per uccidere Liraz, è colui che la salva e cerca di fare del tutto per guarirla. È un personaggio che cresce con l’aumentare delle pagine fino ad assumere il suo ruolo con responsabilità ed un invidiabile e spiccato senso di giustizia ed autorità. Lui non è solo una versione “migliore” del Lupo Bianco, come lo ha definito Karou e come aveva già intuito lo stesso Akiva. Ziri non è solo un antagonista, non è un antieroe, lui è semplicemente a tutti gli effetti un personaggio principale, al pari di Karou ed Akiva, ma più di loro ha delle caratteristiche così umane che riescono a venir fuori tanto prepotentemente da oscurare tutti gli altri. Ziri riesce a essere umano e mantenere la sua umanità anche mentre uccide Ten. Per salvare Liraz. ( Io lo dico, eh, se sapessi scrivere, mi inventerei una bella fanfiction su loro due).

I capitoli in cui si parla di Eliza, questa umana di cui ancora non si capisce molto, sono anch’essi portatori di verità che finalmente cominciano ad assumere una certa consistenza. Certo, ancora non ho tirato le fila di niente e non sono neanche in grado di farlo, per il momento mi hanno solo impedito di continuare a seguire il discorso di Chimere ed Angeli, e questa cosa mi ha infastidito molto, ma mi sono serviti a far scemare un po’ il batticuore che avevo e a far aumentare la suspense.

A me piace. Inutile negarlo. Io vedo tensione. E vedo una storia avvincente che non sempre riesco a dosare, come vorrebbe il Gdl . E vedo personaggi che assumono più spessore e maturano e crescono con l’aumentare delle pagine. E vedo dei sentimenti trattati con sensibilità e delicatezza.

I miei personaggi preferiti si confermano essere Liraz e Ziri, nella loro complessità e nei loro tumultuosi rapporti. E, comunque, a me Madrigal non dispiaceva, non mi è mai dispiaciuta questa Kirin che aveva sfidato millenni di avversione e lotte,  pur di salvare un Angelo.

Siete d'accordo con lei? Io sì, non è che sia una novità, ma questo libro, tutta la trilogia, mi sta appassionando tantissimo.

Se volete partecipare, c'è un gruppo facebook nel quale poter postare impressioni e scleri vari, lo trovate qui.

Spero di riuscire a continuare a rispettare le tappe, sempre più difficile!