lunedì 6 aprile 2020

Recensione "Alakim. Luce dalle tenebre" di Anna Chillon

Grazie Dolci per la grafica

Ho (ri)letto questo libro insieme a un gruppo di lettura, se volete unirvi per i seguiti il gruppo facebook nel quale interagiamo lo trovate qui.

Oggi potete trovare anche le recensioni di Chicca e Dolci.

Il libro:
Autrice: Anna Chillon
Titolo: Alakim. Luce dalle tenebre
Editore: Self
Data di pubblicazione: 20 maggio 2015 (1.pubbl. nov.2013)
Pagine: 407
Serie: #1 Alakim

Trama:
Alakim è un permanente divorato da una fame crudele. Reietto in cielo e braccato in terra da una schiera di guerrieri immortali, condivide il suo rifugio sotterraneo con due Nephilim, abili combattenti e fedeli compagni nella sorte.
Di giorno è costretto all’oscurità, mentre la notte si aggira per le vie di una Marsiglia trasgressiva, in cerca di un modo per assolvere al patto stretto con Lucifero. È proprio durante questa ricerca che un prete dalle eccezionali capacità sensitive gli suggerisce un antico testo custode di segreti proibiti, portandolo così a imbattersi in Nicole, una giovane libraia animalista.
La ragazza ingaggia una lotta impari per non venire travolta dall’indole tenebrosa di Alakim e dal suo spiccato gusto per la malvagità, ma l’ardore che scocca tra loro rapisce corpo e mente, lasciandola senza via di fuga, sopraffatta dall’impetuosità dell’immortale e dalla scoperta di una realtà troppo grande da accettare: una realtà per la quale occorre avere fede.
Così, in un susseguirsi di eventi inaspettati, mettendo a rischio la propria esistenza, i suoi amici e Nicole stessa, Alakim fa di tutto per dare a Lucifero ciò che gli spetta, lottando, tracciando la sua strada nel sangue e spingendosi oltre i limiti.
Perché avere una possibilità di scelta è l’unica cosa cui non è disposto a rinunciare, anche se quello da pagare è un inimmaginabile prezzo.

Ho riletto questo libro dopo anni dalla prima volta, con un gruppo di lettura e con l'intenzione (finalmente) di proseguire. 
Ho sempre paura a rileggere dopo tanto tempo libri che ho amato, perché si cresce, si cambia e aumentano le letture fatte, ma per fortuna stavolta mi è andata bene, il libro mi è di nuovo piaciuto molto.

Protagonista di questo urban fantasy, Alakim è un serafino, caduto che ha perso la sua luce. Ha due compagni di vita, due permanenti Nephilim: Muriel e Samshat, figli di umane e angeli. Il filone quindi è quello degli angeli, ma non vi aspettate cherubini pieni di bontà e altruismo. Infatti secondo me uno dei messaggi principali è proprio questo, non è vero che ciò che arriva dal paradiso sia buono a prescindere, in nome di un bene comune e superiore si possono compiere le peggiori azioni
Era un essere puro, riluceva degli ideali più nobili, era potenza e orgoglio. Non conosceva debolezza o insicurezza. Come poteva essersi ridotto in uno stato così infimo?
I personaggi, quindi, sono tutto fuorché perfetti e buoni. Il mio preferito è Lucius, alias Lucifero, lui è proprio un cattivo, ma ha fascino da vendere e non tutti i torti. Rappresenta proprio ciò che amo nei villians, ha la giusta ambiguità e un carisma eccezionale, oltre che una lingua sarcastica e pungente. 
"Sei stato la luce più fulgida, è vero, ma adesso non sei più niente"
Altra protagonista insieme ad Alakim è Nicole, ragazza già provata dalla vita e perciò senza più tanta fiducia nell'umanità. Lei in generale non è piaciuta molto al gruppo, io però l'ho amata anche perché mi sono ritrovata molto in lei (già solo per le fisse con i numeri). È una combattente, è leale e generosa con la cerchia ristretta dei suoi affetti e quando serve dà tutta se stessa, ma è anche permalosa e non lesina battutine e sarcasmo. Inoltre si ritrova invischiata in situazioni più grandi di lei, ma non si tira indietro. 
"È troppo tardi per cacciarmi. ti sono già dentro, ragazzina."
Lo stile dell'autrice è molto ricercato e curato. Non è secondo me tanto scorrevole, anche perché in alcune parti si perde un po' in divagazioni non così necessarie, ma io lo adoro, lo trovo elegante. Mi piace proprio, e credo che le criticità siano dovute al fatto che è uno dei suoi primi lavori (forse il primo). 

È una storia molto dura, non è adatta a chi cerca l'amore romantico. In più punti è molto crudo e sicuramente è adatto a chi ha una mentalità più aperta e tollerante in diversi campi, tra cui la religione che qui è ovviamente trattata

Il finale lascia senza fiato, secondo me è perfetto così e non vedo l'ora di proseguire. Questa è proprio la serie giusta per un gruppo di lettura, ha il ritmo ideale ed è sempre molto bello discuterne insieme.
Voto: 


Adesso non vedo l'ora di cominciare il secondo (da oggi si può).

Voi conoscete?


8 commenti:

  1. Un libro che finalmente riesce a farmi piacere i pennuti!

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  2. Mi sono resa conto che la mia recensione è giusto a metà tra la tua e quella di Dolci, mi ritrovo nelle vostre parole e poi lo sapevo che Lucius sarebbe stato il tuo preferito!

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  3. Quel finale 😥 Comunque rileggerlo è stato fantastico, ho trovato nuovi pregi e capito alcuni difettucci che scuso perché è una delle prime opere della Chillon. Non vedo l'ora di leggere gli altri!

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    1. Anche io sono contenta di averlo riletto e non vedo l'ora di scoprire i seguiti

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  4. Concordo. Bella recensione, questo libro mi è piaciuto molto e mi ha lasciato la curiosità di proseguire, Nicole non mi dispiace, ma vicino ai personaggi maschili sparisce.

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