Buongiorno lettori, appuntamento con la rubrica nata da un'idea di Rosaria, gestita da me, Chicca e Dolci, che adoro sempre di più.
La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante.
L'ordine di scelta è casuale, abbiamo usato random.org e questa volta mi è capitata Chicca.
Tra le sue tante scelte ho individuato questo libro.
Il libro:
Autori: AA.VV.
Titolo: E cosy sia
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 8 luglio 2024
Pagine: 495
Trama:
Non solo noir e thriller hanno diritto di cittadinanza nel vasto e multiforme mondo del giallo. Un'indagine non necessariamente dev'essere condotta da un ispettore di polizia, né bisogna a tutti i costi veder scorrere il sangue o trattenere il fiato per la tensione perché una storia risulti appassionante. Esiste anche un altro modo di raccontare un fatto delittuoso e la (eventuale) soluzione del caso: si chiama cosy crime. La formula prevede in genere l'ambientazione in un contesto provinciale, dove la vicenda si svolge all'interno di una piccola comunità, lontano dalla cupezza straniante della metropoli. Nella descrizione di un omicidio e della sua vittima ci si limita alle informazioni essenziali, senza cedere al facile effetto della violenza più cruda o dei dettagli morbosi. Il ruolo dell'investigatore, poi, tocca spesso in sorte a una persona priva di titoli professionali nel ramo in questione, magari per il semplice coinvolgimento in una rete di relazioni. Ma, soprattutto, a rendere cosy un crime contribuisce il tono, all'insegna della leggerezza derivante da un approccio delicato al tratteggio dei personaggi e da un'abbondante dose di ironia. L'esito, per il lettore, è quello del ritrovarsi ogni volta in un'atmosfera accogliente, del sentirsi a proprio agio tra amici. Non troppo, perché è quando si abbassa la guardia che arriva, inesorabile, il colpo a sorpresa.
Adoro il cosy crime, da prima di sapere cosa fosse, mi piace proprio l'ironia usata in un contesto dalle tinte gialle, trovo che si sposi benissimo e stemperi le tensioni, fornendo al lettore lo stesso grado di intrigo, ma facendolo pure sorridere, cosa quanto mai importante e per nulla semplice.
Adoro Alice Basso e Valeria Corciolani, così quando ho saputo dell'uscita di questo libro ho fatto la posta all'edicola (è uscito qualche giorno in ritardo), per poterlo comprare e sono contentissima di averlo fatto.
Questa antologia di racconti permette appunto di sorridere scoprendo misteri, ma consente pure di scoprire nuovi autori del genere, sia attraverso il loro racconto, sia con l'intervista iniziale che ho adorato.
Mi è piaciuta la struttura del libro, con intervista alternata al racconto, con gli autori appena letti che presentavano quelli che sarebbero arrivati. Una catena ottima. Grandioso anche l'aver usato come punto comune il cibo e interessante scoprire le varie interpretazioni.
Tra i vari racconti, tutti estremamente godibili, ho adorato tantissimo in primis quello di Valeria Corciolani, lei per me è ormai una garanzia e anche stavolta è stata sublime, ma anche quelli di Alice Basso, Lucia Tilde Ingrosso e Serena Venditto. Mi è venuta voglia di leggere altro di tutti loro e pure di conoscere qualche serie presentata.
Poi secondo me andrebbe letto anche solo per la deliziosa prefazione di Alice Basso, che ha vinto tutto!
Insomma questo libro è stata una bella parentesi nel mio quotidiano, mi ha coinvolta e fatto sorridere, ha solo una grande controindicazione: la mia lista si è allungata in maniera vertiginosa!
Non conosco, ottima recensione, grazie
RispondiEliminaun romanzo pieno di racconti deliziosi. mi sono piaciuti tanto quello della venditto, della venturini, della basso e della corciolani. questi 4 i miei preferiti.
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