venerdì 11 dicembre 2020

Review Party "La Repubblica dei ladri" di Scott Lynch

 Dopo aver trattato i primi due libri nelle scorse settimane, oggi terminiamo - provvisoriamente - la serie dei Bastardi gentiluomini di Scott Lynch. Grazie a Silvia per l'organizzazione dell'evento e alla casa editrice per le copie.
 
Grazie come sempre a Dolci per la grafica

Il libro:
Autore: Scott Lynch
Titolo: La Repubblica dei ladri
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 1 dicembre 2020
Pagine: 732
Serie: #3 Gentleman Bastard

Trama:
Doveva essere il colpo più clamoroso della loro carriera, invece si è rivelato un… clamoroso fiasco. Così Locke e il suo fedele compagno Jean sono riusciti a malapena a salvare la pelle. Almeno, Jean ci è riuscito: Locke sta morendo, avvelenato in modo lento ma inesorabile da una sostanza che nessun alchimista o dottore può combattere. Ma quando la fine sembra ormai vicina, una donna misteriosa offre a Locke un'opportunità che potrà salvarlo, o ucciderlo.
Le elezioni del Konseil sono imminenti, e le diverse fazioni hanno bisogno di una pedina da muovere a loro piacimento. Se Locke acconsente a essere quella pedina, con un incantesimo la donna estrarrà il veleno dal suo corpo, anche se l'operazione sarà talmente dolorosa da fargli desiderare la morte. Locke non ci pensa proprio, ma due elementi lo inducono a cambiare idea. Primo, le suppliche di Jean. Secondo, un nome femminile pronunciato dalla maga: Sabetha, l'amore della sua vita, abile e arguta quanto lui, e ora la sua più grande rivale.
Locke si è innamorato di Sabetha al primo sguardo, quando era un giovane orfano e apprendista ladro. Ma dopo un corteggiamento tumultuoso, Sabetha se n'è andata. Ora si ritrovano nuovamente uniti in uno scontro. Di fronte all'unica persona che sia in grado di tenergli testa - nel gioco dell'amore e in quello degli inganni - Locke deve scegliere se combattere Sabetha, o sedurla. Una decisione da cui potrebbero dipendere le vite di entrambi. 

 
 

 
Terzo libro della serie dei Bastardi Galantuomini in questo capitolo facciamo – finalmente – la conoscenza della Gentildonna, Sabetha, citata più volte nei due libri precedenti e grande amore – tormentato – di Locke. 
 
Vorrei però subito fare una premessa. Chi scrive la sinossi dei libri dovrebbe invogliare i lettori, NON FARE SPOILER! Mi ha infastidito, non poco, leggere la trama di questo libro perché c'è uno spoiler enorme sulla fine del secondo libro e viene pure raccontato il primo colpo di scena di questo, che capita intorno al 30% del libro (cioè dopo circa 200 pagine). Lettori avvisati, se non avete ancora letto la sinossi non fatelo prima. 
 
Immagine originale
A parte lo sfogo da spoiler (chi mi conosce sa che è una cosa che tollero molto poco) il libro mi è piaciuto molto. È di nuovo strutturato su due piani temporali e ho adorato tornare al gruppo dei Bastardi giovani, quando ancora erano acerbi e dovevano imparare. La parte del passato è stata meravigliosa, oltretutto permette di capire meglio (ma non del tutto) le dinamiche tra i personaggi, soprattutto fra Locke e Sabetha, anche se non tutto il loro passato viene spiegato e molte questioni rimangono purtroppo ancora aperte. 
 
La parte del presente è avvincente, la nuova truffa è qualcosa di diverso e mi sono divertita insieme ai vari personaggi nello scoprire i colpi messi a punto. Alcune scene mi hanno proprio strappato più di un sorriso. 
 
In questo terzo libro ho apprezzato molto di più lo stile dell'autore. Lynch rinuncia a un po' del suo caratteristico modo ricercato in favore di uno più ironico, che ho adorato! L'ho trovato più scorrevole e meno macchinoso, o forse dopo quasi un mese in sua compagnia mi sono abituata. Ho proprio percepito un maggiore sarcasmo, anche in altri personaggi oltre a Locke.    
 
La "storia d'amore" (messa fra virgolette perché non è proprio canonica) mi ha lasciata perplessa su alcune cose, anche perché come scritto sopra, non tutto viene spiegato. Mi è piaciuta molto Sabetha, ho provato a volte empatia per lei soprattutto in quanto Puffetta, unica donna in un gruppo maschile, in una società che relega la donna a ruoli inferiori. Pur comprendendo questo, però, l'ho spesso detestata perché sfrutta i sentimenti di Locke e lui, tipo zerbino, non fa che profondersi in scuse. Questo mi ha un pochino dato fastidio, anche perché in questo terzo libro il mio amore per Locke è cresciuto a dismisura. L'ho adorato, sempre, avrei voluto scuoterlo o urlargli contro spesso e abbracciarlo ancora di più. Anche Jean è sempre speciale, ma l'autore nella costruzione di Locke ha fatto un lavoro eccelso, è riuscito a rendere positivi ai miei occhi persino i suoi difetti.    
 
Il finale, anzi i finali perchè i colpi di scena si susseguono, mi è piaciuto tantissimo, mi ha lasciata a bocca aperta e con un bisogno immenso di leggere il seguito. Spero davvero tanto che esca e non fra troppo tempo, perché la curiosità è alle stelle.     
 
Dopo questa full-immersion in questo mondo strano mi dispiace lasciare la banda dei Bastardi, pluridannazione, spero di ritrovarli presto. 
 
Prosperino i ladri, i ricchi ricordino. 
Voto: 
 
4.5*
 
Vi ho incuriosito?
Passate a leggere anche le altre recensioni
 
 

 
 
 

 
 
 
 

6 commenti:

  1. Come hai ragione riguardo Locke. Un personaggio unico nel suo genere che si fa amare tanto.
    Mi auguro davvero che Lynch si decida a proseguire la serie perché non può proprio lasciarci così.

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  2. Io ho letto solo la prima trama, ma lo faccio sempre nelle serie perchè temo sempre in spoiler che come te non sopporto quindi capisco perfettamente il tuo punto di vista.
    Concordo anche sul fatto che la "storia d'amore" abbia lasciato dei punti in sospeso e mi chiedo se verranno approfonditi nei prossimi libri. Diciamo che non termina male però se pubblicassero un seguito presto non sarebbe male perchè anch'io mi sono abituata a Locke e stranamente mi è piaciuto pure tanto

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    1. Io si solito non leggo prima la trama, ma non ha senso comunque secondo me.
      Spero esca presto il quarto sono curiosissima

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  3. Locke in questo libro è davvero eccezionale e Sabetha gioca con lui in modi non sempre carini.

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