Oggi tocca a Ludovica questa rubrica
Come sempre grazie a Dolci, Queen della grafica
Ogni mese verrà scelta una parola e nell'ultima settimana troverete le recensioni sui vari blog partecipanti. Ognuno quindi avrà un titolo diverso, scelto in relazione alla parola data, tutti con un comun denominatore.
La parola di luglio è:
E S T A T E
Ha scelto un'autrice, più che un titolo e si è data alla pazza gioia! (Io la capisco benissimo)
I libri:
Autrice: Miss Black
Titolo: Fortune. Amori di tre ragazze impresentabili
Editore: Self
Data di pubblicazione: 3 luglio 2021
Pagine: 400
Serie: Unfit Vol.2
Trama:
La Stagione 1889 è iniziata e che cosa possono mai fare tre sorelle impresentabili nel grande melting pot londinese, attraversato da moti suffragisti e lotte di classe, affollato di slum dove la povertà è inaccettabile e percorso da avanguardie culturali, crocevia per uomini e donne di ogni cultura e religione, in cui nobili e plebei si trovano a condividere la stessa aria inquinata dal fumo di mille caminetti?
Be’, ma chiaramente vestirsi come meringhe e andarsi a inginocchiare davanti alla Regina!
La sorella maggiore, Rachel, per la verità si è già accasata, nientemeno che con un marchese, ma le due minori, Vera e Fortune, sono ancora a piede libero.
Fortune ad accasarsi non è poi molto interessata, anche se con la famiglia del suo tutore legale le frizioni sono continue. Quindi se la fila il più spesso possibile per coltivare amicizie diverse con le donne più rivoluzionarie in città. Un’occupazione non priva di rischi, dato che le manifestazioni di protesta spesso finiscono con l’arresto di tutti i partecipanti.
Sua cugina Laura non capisce proprio che cos’abbia in testa per mescolarsi con certa gente, quando tutti gli scapoli di Londra le girano attorno. Il problema è che nessuno tra gli scialbi figli dell’aristocrazia del regno costituisce una buona accoppiata intellettuale per Fortune... nessuno tranne uno: il sulfureo, scandaloso, donnaiolo impenitente, giocatore d’azzardo, scapestrato Lord Grey, terrore di ogni madre con una figlia in età da marito.
Ecco, con lui Fortune non si trova male. Peccato che anche solo farsi vedere in sua compagnia potrebbe distruggere la reputazione di tutte le ragazze della famiglia.
Che cosa potrebbe mai andare storto?
Unfit è una trilogia sulle disavventure di alcuni rispettabilissimi gentiluomini, che alla vita non chiederebbero altro che pace, tranquillità e le sacrosante gioie del patriarcato, vessati dalla mancanza di tatto di tre ragazze con il cervello pieno di sciocchezze, ambientata in un tempo migliore in cui gli uomini erano uomini e le donne erano piante da interno.
Autrice: Miss Black
Titolo: Il Re della notte
Editore: Self
Data di pubblicazione: 3 febbraio 2019
Pagine: 191
Trama:
April è l’ultimogenita del re Avetis. La sua vita potrebbe essere fatta di balli e frivolezze, ma non è proprio il tipo. Le piace andare a cavallo, camminare nei boschi, leggere e odia le situazioni mondane. Quando il giovane erede al trono si ammala gravemente, è per la sua indole avventurosa che suo padre chiede proprio a lei di inoltrarsi nel regno oltre le nebbie, dove il sole non sorge mai e la magia è potente, per impadronirsi in qualche modo della Gemma della Sera, una pietra dalle straordinarie capacità taumaturgiche. April è pronta a lottare per la pietra, a rubarla o a comprarla a peso d’oro, ma, per cominciare, tanto vale provare a chiederla gentilmente. Il Re della Notte, il sovrano di quelle terre, gliela concede, ma ordina a suo figlio Starrag di accompagnarla. E Starrag è spaventoso, cupo come il corvo di cui porta il nome, enigmatico e infelice, spesso sprezzante, ma ha anche qualcosa di diverso e speciale di cui April inizia lentamente a subire il fascino. È solo l’inizio di una storia più ampia, di un’attrazione complessa e non priva di passi falsi, e dell’incontro tra due mondi agli antipodi.
Autrice: Amanda Blake
Titolo: Nightshade: Gli esploratori delle ombre
Editore: Self
Data di pubblicazione: 11 settembre 2020
Pagine: 196
Serie: Gli esploratori della notte Vol.1
Trama:
Evergar Wilds, il continente perduto. A Meriel è stato chiesto di organizzare una spedizione per esplorare le terre su cui da due secoli nessuno mette piede. Sono contaminate dalle radiazioni di una vecchia guerra, ma hanno ancora una popolazione, strani popoli rimasti isolati troppo a lungo. E mentre nel resto del mondo la tecnologia si fondeva alla magia, nelle Evergar Wilds la magia, selvatica e radioattiva, è ancora mescolata alla religione e alla superstizione. Per esplorare un mondo come quello serve una persona speciale, e il loro capo spedizione lo è. Lynx Nightshade è morto da più di settant’anni, ma è morto da illuminato, fondendosi con un’entità esoterica che vive tra i mondi. Ora la tautecnologia di Shaden l’ha riportato in vita… ma la convivenza con lui non sarà facile per Meriel.
L’estate
per me è tutt’altro che riposante, il lavoro è ancora più concitato, i figli da
portare alle attività estive e andare di corsa a riprenderli, incastrare orari,
uscite con gli amici perché - che fai? È estate, non esci? - ed allora negli
anni il mio “riposo” è dedicarmi ai miei adorati classici. È un po’ tornare
indietro, agli anni spensierati del liceo, in quelle torride estati in cui c’ero
io e Dostoevskij, io e la Austen, io ed i miei libri, io e il mio tempo. Ed
infatti a metà giugno ho iniziato Guerra e Pace, ma tra una scena di
guerra ed una di società russa di inizio Ottocento, ho sentito la necessità di spezzare
con qualcosa di conosciuto, di frizzante, di certamente sopra le righe.
A
venirmi in aiuto per estraniarmi completamente dalla realtà e
farmi allontanare dal principe Andrej, è stata lei, la Miss Black delle nostre
vite. Quella che ti fa ridere, emozionare, quella che qualsiasi cosa
scriva, di qualsiasi genere si tratti, ti fornisce la sicurezza di colpire nel
segno, di arrivare al centro delle aspettative.
L’estate
è proprio nel mezzo ed io ho già letto quattro suoi romanzi, e mai come in
questo periodo ho avuto l’impressione di aver toccato ogni suo genere.
Fortune:
Amori di tre ragazze impresentabili ha segnato l’inizio del
mio periodo-Miss Black, il secondo di una trilogia, il secondo perfetto di una
serie ambientata in piena epoca vittoriana, in cui amare non equivale a
sposarsi e viceversa, ma se sei una sorella Vassemer allora puoi permetterrti,
come Fortune, di innamorarti del più scapestrato tra i gentiluomini, che
addirittura conosca Baudelaire e Verlaine, e finire con lo sposarlo, pur
amandolo!
Fortune,
in preciso stile Vassemer, non ha niente delle donne dell’epoca, non solo è impegnata
politicamente, anche se di nascosto della famiglia dello zio, facendo sua la
causa delle suffragiste, ma guarda con derisione le sue coetanee che si
prestano a umilianti giochi di società, senza peraltro farne segreto. Fortune è
spontanea, è piccata nelle sue risposte, ma anche impreparata all’amore, e alle
sensazioni che la vicinanza di un uomo, non solo bellissimo ma anche giusto per
condividere l’amore per la letteratura, le procura. Lui, (che io ho adorato
dalle primissime righe) proprio come lei, è inadatto a quella società,
la deride e la sbeffeggia, ma poi, di fronte ad un nobilissimo gesto di
Fortune, non può che piegarsi anche egli agli obblighi che in quanto nobile sa
di avere, e lasciarsi andare al dovere, anche se poi non sarà certo quello a
tirare le fila della storia.
Senza
perdere tempo, ho iniziato subito Il re della notte perché con Miss
Black è così: lei crea dipendenza, quindi chiuso un suo libro se ne apre
immediatamente un altro. È cosi che mi sono ritrovata a passare con estrema
naturalezza da una sala da ballo inglese ad un fantasy che mi ha lasciato del
tutto a bocca aperta, affascinata da personaggi ed atmosfere. A dire il vero ho
impiegato un po’ ad entrare nella storia, non certo per poca immedesimazione,
ma per una certa volontà della scrittrice, o almeno io così ho percepito, di
non svelare tutto e tutto insieme. Il mago Starrag, con tutto il suo buio,
con la forza che emana, con la volontà di dare luce al suo popolo,
costretto a vivere in un buio eterno, con la sua onniscienza, con i suoi
incubi, con la sua, in fondo, voglia di amare e lasciarsi amare, mi è piaciuto
da subito. Dal suo apparire oscuro, dalla sua voce tenebrosa. Il personaggio
femminile, April, calibra alla perfezione i suoi silenzi, i suoi misteri, la
sua cupezza.
Poteva
finire qui? No, perché già da un po’ volevo leggere Nightshade: Gli
esploratori delle ombre (in questi giorni sono alle prese con il secondo
volume) che non è per niente il mio genere, esula in modo totale dalle mie
corde, ed invece Miss Black è pure riuscita a farmi leggere uno sci-fi. (Si
dice così?)
Ho
faticato non lo nego, ma come ripeto, non sono abituata a questo genere, eppure
non solo non l’ho mollato a metà, non ho minimamente pensato di farlo, ma
soprattutto non riuscivo a smettere di leggerlo, anche se non sono riuscita a
focalizzare proprio tutto, ma come sempre nei suoi libri, mi ha lasciato vivere
un’avventura piena di suspense e forti emozioni.
Che
dire? Ciò che fa di Miss Black Miss Black, ed io sono la dimostrazione vivente,
è la sua capacità di spaziare tra un genere e l’altro, con una naturalezza
tutta sua, e di farti sentire sempre a tuo agio nei suoi scritti, anche se sono
lontanissimi da te, anche se pensi che non siano per te. Lei ti avvicina a
tutto quello che scrive, perché lo fa senza fronzoli, senza perdere tempo a
costruire personaggi per poi demolirli lentamente, lei te li presenta
semplicemente per quello che sono, con difetti, manchevolezze e nefandezze e tu
li ami proprio perché li senti veri, reali, umani, vicini. Grazie Miss Black!
Voto: 4.5*
Miss Black mi sa che devo proprio recuperarla
RispondiEliminaTutti dovrebbero leggere almeno un libro di Miss Black! Fa proprio bene all’anima!
EliminaAnche tu Miss Black! Io devo recuperarne tanti, come dicevo a Chiara
RispondiEliminaIo la adoro, sempre di più!!!
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