giovedì 2 luglio 2020

Review Party "Fondazione. Il ciclo completo" di Isaac Asimov - Fondazione anno zero

Prosegue il tour che andrà a coprire tutte e sette i libri del ciclo delle fondazioni, nell'ambito del mese di Asimov iniziato con il blogtour (qui la mia tappa). Ecco il secondo libro


Premessa: L'ordine di lettura, e quindi di recensione, è quello del libro, che ha seguito l'ordine assegnato della serie e non quello di pubblicazione.

Il libro:
Autore: Isaac Asimov
Titolo: Fondazione. Il ciclo completo
Libri presenti: Preludio alla fondazione, Fondazione anno zero, Prima fondazione, Fondazione e impero, Seconda fondazione, L'orlo della fondazione, Fondazione e Terra
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 9 giugno 2020
Pagine: 1476 (collana Oscar Draghi)

Trama:
Il ciclo originale della Fondazione venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent'anni più tardi tra gli anni '80 e '90 del novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. Per la prima volta in questo volume è disponibile l'intera saga.

Trama Fondazione anno zero:
Hari Seldon è l'uomo che tutti hanno imparato a conoscere come il creatore della Psicostoria, la scienza che aiuta a predire il futuro grazie alla ripetizione programmata dei cicli storici. E torna in una storia all'insegna dell'intrigo, piena di colpi di scena, di inseguimenti spaziali e di tanta tenerezza. tutti tacciono, qualcuno rinuncia addirittura alla Chiesa. Ma sull'isola sbarca un bel tedesco di Roma, che farà della fanciulla una donna con la invidiosa complicità dei vecchi, che da quel momento non avranno più pace. sportive all'interno della più vasta storia del costume e delle idee.
 
 
 
Secondo libro in ordine cronologico del ciclo delle fondazioni, è stato anch'esso pubblicato diversi anni dopo la trilogia; completa il precedente, Preludio alla fondazione, anche se come prequel. 
 
In questo libro la psicostoria inizia a prendere forma, non senza difficoltà. Il protagonista assoluto rimane Hari Seldon, che grazie alle persone a lui vicine riesce a dare un piccolo avvio a questo portento. Ho trovato questo libro proprio un passaggio, un avvicinarsi alla trilogia principale, un libro di mezzo. Questo secondo me l'ha un pochino penalizzato, perché più statico. 
 
Mi è piaciuta l'evoluzione lenta della psicostoria, come prende forma pian piano e anche la sorpresa dei mentalisti che daranno vita alla seconda fondazione. L'autore ha spiegato in maniera semplice un concetto complesso e ho adorato capirlo. La novità finale, data appunto dai mentalisti, dona alla storia quel qualcosa in più, che lascia aperte numerose congetture. Sono veramente curiosa. 
 
Mi è piaciuto di nuovo tanto Seldon, questa volta ha dovuto fare i conti con la perdita e la solitudine. Rispetto al precedente libro ho provato meno trasporto, ma lo stesso la parte emotiva è presente. L'empatia c'è stata, forte. 
 
Mi ha fatto di nuovo riflettere sul fatto che la fantascienza riesca a essere così reale, che le tematiche politiche e sociali siano sempre attuali, i problemi gli stessi. Che si parli di impero galattico o mondo circoscritto le dinamiche non cambiano, i giochi di potere sono sempre gli stessi.
 
Questo libro ha chiarito meglio la situazione sociopolitica e durante la lettura si percepisce l'inesorabile declino, l'inevitabile disastro. Mi ha colpita molto. 
 
Trovare di nuovo rimandi ad altri libri suoi è stato meraviglioso, sia quello presente nel precedente libro che uno nuovo di un titolo a sé. La trovo una cosa bellissima.
 
Lo stile è sempre eccezionale, ho letto con facilità anche questo secondo libro che ho trovato meno coinvolgente come trama. Asimov per me rimane un grande, un mito.
Voto:




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