Dopo aver trattato il primo libro la scorsa settimana, in questa vi presentiamo il secondo della serie dei Bastardi gentiluomini di Scott Lynch. Grazie a Silvia per l'organizzazione dell'evento e alla casa editrice per le copie.
Titolo: I pirati dell'oceano rosso
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 1 dicembre 2020
Pagine: 811
Serie: #2 Gentleman Bastard
Trama:
Dopo un violento combattimento con la malavita che li ha quasi uccisi, Locke e il suo fedele compare Jean fuggono dalla città in cui sono nati e approdano agli esotici lidi di Tal Verrar per curarsi le ferite. Ma neppure all'estremità occidentale del mondo civilizzato possono riposare, e presto tornano a dedicarsi a ciò che sanno fare meglio: rubare ai ricchi e intascare il ricavato.
Questa volta il loro obiettivo è oltremodo ambizioso: la torre di Peccapicco, la casa da gioco più esclusiva e più sorvegliata che ci sia. I suoi nove piani attirano una clientela facoltosa, e per giungere fino alla cima servono buon credito, comportamenti bizzarri… e un gioco semplicemente impeccabile. Perché c'è una sola regola importante che Requin, lo spietato padrone di Peccapicco, fa rispettare rigorosamente: chi bara avrà la morte.
Per nulla intimoriti, Locke e Jean hanno elaborato una strategia che comprende bugie, trucchi e inganni per tutti e nove i piani… su su fino al favoloso caveau di Requin. Sotto mentite spoglie, compiono la loro meticolosa ascesa verso un obiettivo ormai vicinissimo…
Ma qualcuno a Tal Verrar ha scoperto il loro segreto. Qualcuno giunto dal passato, che ha tutte le intenzioni di far pagare ai due sfacciati malviventi i crimini commessi. Ora avranno veramente bisogno di ogni grammo di astuzia per salvare le loro anime prezzolate. E potrebbe non bastare…
Questa volta il loro obiettivo è oltremodo ambizioso: la torre di Peccapicco, la casa da gioco più esclusiva e più sorvegliata che ci sia. I suoi nove piani attirano una clientela facoltosa, e per giungere fino alla cima servono buon credito, comportamenti bizzarri… e un gioco semplicemente impeccabile. Perché c'è una sola regola importante che Requin, lo spietato padrone di Peccapicco, fa rispettare rigorosamente: chi bara avrà la morte.
Per nulla intimoriti, Locke e Jean hanno elaborato una strategia che comprende bugie, trucchi e inganni per tutti e nove i piani… su su fino al favoloso caveau di Requin. Sotto mentite spoglie, compiono la loro meticolosa ascesa verso un obiettivo ormai vicinissimo…
Ma qualcuno a Tal Verrar ha scoperto il loro segreto. Qualcuno giunto dal passato, che ha tutte le intenzioni di far pagare ai due sfacciati malviventi i crimini commessi. Ora avranno veramente bisogno di ogni grammo di astuzia per salvare le loro anime prezzolate. E potrebbe non bastare…
Secondo libro dei Bastardi Gentiluomini, questa volta Locke, insieme al suo amico Jean, stanno tessendo le loro truffe a Tal Verrar, lontani da Camorr e dai problemi che si sono lasciati indietro. Ma sarà proprio così?
Questo libro è un altro bel mattoncino in cui succedono un mucchio di cose. Rispetto al precedente la trama è più corposa, non permette nemmeno un attimo di respiro.
Mi è piaciuta moltissimo la prima parte, in cui viene alternato un passato prossimo al presente, in cui Locke ha una reazione molto umana e in cui l'amicizia fraterna con Jean si consolida, per superare le avversità. Questo momento di fragilità mi ha reso ancora più caro Locke e fatto comprendere meglio la lealtà del suo gruppo. Bello bello.
Immagine originale |
Ho apprezzato anche il fatto che i nostri Bastardi siano caduti in trappole simili a quelle intessute da loro e anche i vari sviluppi degli intrecci, che hanno generato un colpo di scena dietro l'altro.
Come si evince dal titolo questo libro è incentrato sui pirati, dal momento che i nostri dovranno fingersi tali. L'autore ha quindi usato per gran parte di questo libro termini specifici, spiegando anche il significato e la difficoltà, per noi Terricoli, di comprendere questo lessico particolare. Ammetto di essere più simile a Locke e di aver patito un po' tutto questo sapere. Mi è piaciuta, però, la fase di apprendimento, leggere di come i nostri due Bastardi si siano calati nella parte. È stato anche divertente.
Con lo stile dell'autore sto venendo a patti, mi piace soprattutto per il tocco ironico che riesce a lasciare, anche se è molto ricercato e di non così semplice lettura.
Il finale lascia l'amaro in bocca e io l'ho trovato meno spettacolare rispetto a Gli inganni di Locke Lamora; soprattutto ha lasciato in sospeso diverse questioni (e non mi riferisco solo alla più eclatante anche se… arghhhh!) e i vari avvenimenti non sono andati a confluire in quella splendida esplosione come è stato per il primo libro. Ma qui le aspettative, visto il precedente, erano veramente alte.
A me invece questo è piaciuto più del secondo, per la parte iniziale umana e quella finale... un inno all'amicizia e altrettanto umana.
RispondiEliminaÈ bellissima la loro.amicizia
EliminaIo invece concordo in pieno con te. E posso dirti che l'inizio del terzo gli rende giustizia.
RispondiEliminaMeno male
EliminaContrariamente a quanto credevo questa serie mi è piaciuta molto e contrariamente a te, a me questo secondo libro è piaciuto quanto il primo
RispondiEliminaÈ un libro molto corposo e avvincente
EliminaA me questo è piaciuto più del primo: ho trovato un Locke più completo e poi mi sono piaciute le figure femminili dell'Orchidea
RispondiEliminaMolto belle le piratesse
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