Il libro:
Autrice: Miss BlackTitolo: La notte si porta via tutto
Editore: Self
Data di pubblicazione: 14 gennaio 2021
Pagine: 292
Trama:
Quando riceve una richiesta di intervento in un paese fantasma dell'Alto Piemonte, l'ultima cosa che Jamilah si aspetterebbe di trovare è una celebrity con una gamba incastrata tra le assi di un pavimento cadente. E invece l'uomo in difficoltà è proprio Marco Santacroce, il figlio ormai trentottenne della star del rock Vittorio Santacroce. Il celebre cantante è morto dieci anni prima, ma le sregolatezze del figlio tengono ancora banco sui giornali scandalistici. Jamilah è una chirurga ortopedica, lontanissima dal mondo dello spettacolo e da qualsiasi frivolezza. Italiana di origini somale, ha lavorato nei paesi più poveri del mondo e solo da poco è tornata a vivere nel suo paesello di montagna, tra gli amici del liceo e tra la diffidenza di chi fatica a fidarsi di una dottoressa nera. Lei e Marco non hanno nulla in comune, almeno all'apparenza. Certo, lui è bello, ed è anche diverso da come lo dipingono i siti di gossip. È un po' più vero e disperato dell'immagine che rimanda il web. Jamilah dovrà provare sulla sua pelle che cosa significhi finire alla gogna mediatica per capirlo davvero. E Marco dovrà cercare di allontanarsi dal passato per cominciare a vivere.
Non potevo non leggere anche questo ultimo titolo di un’autrice che per me è una garanzia, è sempre un andare sul sicuro. Mi hanno regalato il cartaceo a Natale (in quanto l’ebook è solo per Kobo e io ne sono sprovvista) e non ho resistito, ho dovuto leggerlo subito. Posso dire di essere felice di questa mia fretta, perché La notte si porta via tutto mi è piaciuto tantissimo.
La storia è spiegata nella trama, stavolta l’ambientazione è italiana e per me molto riuscita. Abito in Piemonte, non nelle zone indicate, ma in una vallata e la popolazione non differisce molto, quindi mi sono proprio ritrovata.
Come sempre l’aspetto migliore del libro è dato dai personaggi, dalla loro caratterizzazione. Miss Black riesce sempre a presentare particolari veritieri e non positivi, ma nel contempo ha la capacità di farti amare questi protagonisti proprio per le loro debolezze, per i loro sbagli. Anche stavolta mi è successo così, con Marco Santacroce, che proprio uno stinco di Santo non è.
L’ho adorato per le sue fragilità, per il candore con cui le accetta e ci convive, per il senso di colpa schiacciante che prova, perché spesso ho pensato che i “figli d’arte” non abbiano una vita facile, nonostante tutte le possibilità economiche. Miss Black è riuscita a costruire un personaggio molto realistico, sottolineando le varie sfaccettature, senza cadere mai nel buonismo o nel patetico, ma presentando una persona complessa e piena di problemi, condivisibili o meno. Ha fatto un lavoro straordinario davvero, così come per la coprotagonista Jamilah, che a sua volta non è così facile da inquadrare.
Di lei ho apprezzato l’accettazione dei propri limiti e la rassegnazione di una situazione che non si può cambiare, così come però la ricerca della propria gratificazione, professionale e personale.
Una coppia che funziona e non solo sul piano fisico.
Ho apprezzato la parte tematica trattata riguardo la questione razziale. Come sempre Miss Black è non giudicante, anche se sottolinea la profonda ingiustizia di questi tempi e sprona a ragionare sulla fortuna, o meno, di nascere in determinati luoghi.
Questa, quindi, è una componente che secondo me stavolta ha trattato in maniera più approfondita e che io ho molto apprezzato, perché nonostante questo sia un genere di evasione, mi ha fatto riflettere non poco, anche perché l’autrice è riuscita a dosare benissimo tutto.
Due particolari meno importanti mi hanno piacevolmente colpita: il titolo e l’importanza della musica. Questo libro ha una colonna sonora particolare, nostalgica e azzeccatissima. Ho molto apprezzato.
Uno dei libri più belli per me di questa autrice, che già solitamente amo molto, lo consiglio davvero.
Voto: 5*Vi ho incuriosito?
Bella recensione Chiara, questo libro mi incuriosisce lo metto in lista (ps. io ho anche kobo)
RispondiEliminafai benissimo Sabrina, è stupendo
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