lunedì 9 ottobre 2023

I pensierini

Rubrica in cui vi lascio il mio piccolo pensiero su libri letti che non hanno una recensione vera e propria.




"Un volo per Sara. Le indagini di Sara Vol.5" di Maurizio de Giovanni
Sempre molto intensa la storia che ci racconta de Giovanni, stavolta il cold case va a pescare a inizio/metà anni '90, quando politica e imprenditoria cominciavano ad andare a braccetto. Mi è piaciuta la ricostruzione delle indagini, tra l'altro prive di pregiudizi (che io non riesco a non avere) così come l'evoluzione dei rapporti nel nucleo di persone che gravitano attorno a Sara, una famiglia alternativa e preziosa.
Proprio i rapporti interpersonali mi hanno colpita, quasi una sorta di accettazione che la vita può andare avanti anche senza Massimiliano, che lui non è stato l'unico a volerle bene, bello.
L'unico inconveniente di questo libro è che non ha una conclusione, o meglio per la storia raccontata il caso è risolto, ma il cliffhanger finale è veramente potente. Non mi resta che proseguire in fretta, per fortuna ho già pronto il volume successivo.
Voto: 4*



"Abilene" di Rebecca Quasi
Rebecca Quasi ha un suo modo di scrivere che non delude, mi ci ritrovo ogni volta. Questo libro racconta di Abilene e Arthur, coppia improbabile che insieme è una bomba, ogni volta è una litigata, ogni volta un battibecco.
Mi è piaciuta la protagonista, forte, tenace, coraggiosa e sfrontata. Ho apprezzato di Arthur il fatto che sia leale, calmo, razionale.
L’autrice sa proprio dipingere i suoi personaggi, con maestria.
Ho apprezzato il fatto che subito non si siano nemmeno piaciuti, nonostante l’attrazione immediata. Forse l’accettazione dei propri sentimenti è stata troppo palese, inoltre il tentennamento finale non mi è piaciuto.
Resta però una bella lettura, con un buon contesto storico e pure un accenno di denuncia alla condizione femminile, molto gradita.
Le parole chiave sono intimità e familiarità.
Voto: 4*





"Rebound. Hockey Arcobaleno Vol.1" di L.A. Witt
Avevo bisogno di staccare un po', di leggere qualcosa scelto per istinto del momento e la scelta è ricaduta su questo libro, acquistato già da un po'. Non è il primo che leggo della Witt, autrice per me molto brava, e in più parla di hockey, sport a me caro.
Non è un libro leggero, non è il romance allegro e spensierato che serve per farsi una risata, infatti tratta argomenti molto importanti e lo fa con estrema delicatezza.
Ho apprezzato molto il voler parlare di violenza domestica e anche il farlo raffrontandolo con uno sport così d'impatto. Trovo che l'autrice abbia saputo gestire bene ogni aspetto.
Mi è piaciuto molto, è presente anche il age gap, che però non pesa niente (e che forse avrei approfondito meglio). Ho apprezzato anche il fatto che Geoff fosse padre, ha aggiunto quel qualcosa in più, anche perché i figli adolescenti portano con sé un bel bagaglio di questioni, che l'autrice ha affrontato bene.
Peccato per la traduzione non così precisa, spesso mi veniva da correggere le frasi.
Ho divorato questo libro in poco tempo e sicuramente leggerò gli altri due della serie, anche se questo ha una sua conclusione e non lascia in sospeso.
Voto: 4*




"The first girl child" di Amy Harmon
Questa autrice mi piace molto, negli anni l’ho letta sempre, sia per i romance che per i fantasy. Questo ultimo titolo è fantasy in cui la componente romance è molto importante, genere che leggo sempre con piacere.
Mi è piaciuta l’ambientazione, i vari richiami ai miti norreni; l’ho trovata particolare e ben spiegata, la componente più spirituale, appunto sugli dei, rune ecc., secondo me è molto ben curata. Diversa la questione per la parte fantasy più epica, le battaglie e l’inquadramento geopolitico, i vari intrighi che all’inizio fanno ben sperare: qui l’autrice secondo me è stata carente, forse per non appesantire con parti troppo epiche o crude, forse per concentrarsi meglio sui personaggi. Io però ne ho sentito la mancanza, soprattutto sul finale.
Nonostante questo ho trovato la storia godibilissima e scritta con cura; la caratterizzazione dei personaggi è fatta bene, soprattutto per quanto riguarda quelli principali (anche qui avrei preferito io un maggior approfondimento su alcuni secondari, quali Desdemona e le ragazze del tempio).
Ho adorato la coppia protagonista, soprattutto Bayr, ma ancor di più hanno conquistato il mio cuore Dagmar e Fantasma.
La trama in qualcosa è prevedibile, in altro meno e ho adorato tutto.
Mi è piaciuto il fatto che le donne in questo libro siano un po’ più protagoniste, nonostante la discriminazione: sono loro infatti che determinano tutti gli avvenimenti.
Piccola nota finale: ho letto questo libro nella stupenda versione cartacea, che è una gioia per gli occhi, con un sacco di simboli e rune che rendono l’esperienza ancora più vivida.
Voto: 4*




"The never king" di Nikki St. Crowe
Non amo molto quando un libro viene definito trash, anche perché di solito si riferisce a qualcosa di più spinto. In questo caso però secondo me la denominazione è perfetta e non perché sia quasi un porno, lo è, ma perché non c'è assolutamente niente altro.
Manca completamente di caratterizzazione dei personaggi, che sembrano un gruppo di ragazzotti idioti che fanno a gara a chi piscia più lontano, esprimendosi in mugugni che hanno per significato: io sono cattivo, io sono maschio, io non perdono (salvo poi diventare zerbini della prima ragazza che si offre senza pudore). La Darling a parte la voglia di far sesso non ha altro, non viene neppure elaborato il suo disagio provato nell'infanzia, definita terribile ma mai spiegata.
Ecco le spiegazioni mancano proprio ed è un peccato perché da quello che si riesce a intuire tra una trombata e un rissa poteva funzionare. Ma viene relegato in due righe in croce mal spiegate.
Sicuramente non continuerò la serie, per me sarebbe uno spreco di tempo e di soldi.
Voto: 1.5*




"Sorelle. Le indagini di Sara Vol.6" di Maurizio de Giovanni
Dopo il finale cliffhanger del precedente libro non ho potuto aspettare troppo per conoscere le sorti di Bionda e mi sono tuffata in questo nuovo libro della serie di Sara, la "nonnina" che risolve, suo malgrado, cold case.
Questo libro si discosta un pochino dai precedenti, in quanto non c'è un mistero da risolvere, ma viene svelato un pezzo del passato, sia di Sara che di Teresa, e la nascita del loro legame, che prevarica la mera amicizia, ma è proprio di sorellanza.
È stato bello conoscere meglio questi due personaggi, anche se forse un po' la mancanza della parte investigativa si sente. Viene però compensata da una narrazione fitta e che non lascia respiro, che fa provare di nuovo quel sapore dolceamaro di tempi perduti.
Voto: 4*

Ne conoscete qualcuno? 

4 commenti:

  1. Ciao Chiara, mi incuriosiscono Sorelle e Un volo per Sara di Maurizio De Giovanni. Bisogna leggerli per forza in ordine di pubblicazione?
    Saluti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, bisogna andare in ordine, soprattutto per questi ultimi due che sono collegati

      Elimina