martedì 25 giugno 2024

Recensione di Ludovica - Tu leggi? Io scelgo! - "Nevernight. I grandi giochi" di Jay Kristoff

Buongiorno lettori, oggi tocca a Ludovica, per questa rubrica che amo molto, nata dall'idea di Rosaria e ora gestita da me e Chicca. Se vi facesse piacere partecipare fatemi un fischio.


La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante. 

Questa volta ha scelto tra le mie recensioni (la mia recensione qui), e ha scelto questo titolo.
 
Il libro:

Autore: Jay Kristoff
Titolo: Nevernight. I grandi giochi
Editore: Mondadori (Oscar fantastica)
Data di pubblicazione: 3 settembre 2019
Pagine: 669
Serie: The Nevernight Chronicle Series Vol.2

Trama:
Mia si è conquistata un posto tra gli assassini della Chiesa Rossa, ma sono in moltia ritenere che non ne sia degna. Prima di portare a termine il suo piano di vendetta, sarà costretta a vedersela con nuovi nemici e a fronteggiare pericolose congiure.



Quando il Caso ha deciso che dovessi scegliere la prossima lettura dal blog di Chiara Ropolo, La lettrice sulle nuvole, ho esultato come fossi una bambina ed ho subito pensato che la decisione dovesse cadere su un libro importante per lei, ma anche per me, che dovesse essere un libro con una storia, la nostra storia. È così che finalmente ho letto il secondo capitolo dell’imponente trilogia Nevernight.

 

Kristoff non è una novità nella mia libreria, anche perché, se vuoi rimanere amica della Ropolo, è uno degli autori che devi conoscere, e addirittura amare, se non vuoi subire le sue dolci pressioni, ma diciamo che trattandosi di lui non c’è stato bisogno di chissà quale sforzo.

 

Ho un problema con questo autore, ed arrivata al suo quinto libro, ne ho la più inconfutabile certezza: devo arrivare almeno alla metà per entrare nella storia, per restare incollata alle pagine, per capire che cosa stia leggendo. Inizialmente pensavo che la causa fosse sempre un mio particolare momento, arrivata a questo punto penso, invece, che sia solo il mio personale approccio a questo autore e che, soprattutto, mi vada benissimo così. Ormai so che, per quanto lui si sforzi di tornare a dare al lettore delle coordinate ben precise, per raccapezzarsi tra le centinaia di pagine e parole, io ho bisogno di andare lentamente e di non capire necessariamente tutto da subito.

 

Quello che sento spesso dire dai suoi lettori, è che ci vuole attenzione per approcciarsi ai suoi scritti, ci vuole concentrazione e ci vuole anche la capacità di scrollarsi di dosso ogni aspettativa o insinuazione, perché poi lui, da vero maestro quale ho imparato a conoscere, capovolge ogni situazione che sembrava così scontata. Ecco, già io non posso fare supposizioni con nessun libro, ma con questo autore, e questo libro in particolare, è assolutamente vietato. Lui, geniale e malvagio, è in grado, come pochi, di regalare colpi di scena ad ogni nuovo capitolo.

 

La protagonista, Mia Corvere, nonostante sia quanto di più lontano dal mio essere e sentire, continua a piacermi in maniera sempre più profonda, continua a girare nella mia testa, anche quando non sto leggendo. Lei, con i suoi sinuosi movimenti, lei con con la necessità di vendicarsi, lei con i suoi sentimenti, potenti e duraturi.

 

Ciò che sempre mi entusiasma è la mia capacità di adattarmi ad uno stile, a volte talmente schietto da arrivare ad essere persino brutale, che non sento propriamente mio, ma che accetto e alla fine apprezzo tantissimo. Tutta quella violenza, e durante i Giochi, malvagi e perversi, ne abbiamo vista e vissuta tanta, generalmente mi mette a disagio, ma qui sembra che non possa non esserci. Tutto è dove solo dovrebbe essere.

 

Non ho parlato molto della storia, a parte perché non amo fare il riassunto dei libri che leggo, per quello c’è la quarta di copertina, ma soprattutto perché non voglio svelare niente, e poi anche perché avevo bisogno, più di ogni altra cosa, di tirare fuori emozioni e sensazioni che la semplice lettura  possa donare.

 

Ecco. Questo libro, come pochi, pur non essendo di immediata comprensione, pur avendo una costruzione solida e complicata, pur necessitando di un approccio diverso, ti scoppia davvero dentro il cuore e superata la metà davvero non puoi fare altro che arrenderti.

A lui.

A Mia.

Alle parole.

Ai sentimenti.

Quali essi siano.

Voto: 5*

 Le altre recensioni:
Grazie Dolci per la grafica

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