giovedì 22 maggio 2025

Recensione "L'uomo che metteva in ordine il mondo" di Fredrik Backman - Tu leggi? Io scelgo!

Buongiorno lettori, appuntamento con la rubrica nata da un'idea di Rosaria, gestita da me, Chicca e Dolci, che adoro sempre di più.


La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante

L'ordine di scelta è casuale, abbiamo usato random.org e questa volta mi è capitata Francesca.
Tra i suoi libri ho scelto questo, che mi guardava dalla libreria già da un po'.

Il libro: 
Autore: Fredrik Backman
Titolo: L'uomo che metteva in ordine il mondo
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 9 settembre 2014
Pagine: 322

Trama:
Ove ha 59 anni. Guida una Saab. La gente lo chiama "un vicino amaro come una medicina" e in effetti lui ce l'ha un po' con tutti nel quartiere: con chi parcheggia l'auto fuori dagli spazi appositi, con chi sbaglia a fare la differenziata, con la tizia che gira con i tacchi alti e un ridicolo cagnolino al guinzaglio, con il gatto spelacchiato che continua a fare la pipì davanti a casa sua. Ogni mattina alle 6.30 Ove si alza e, dopo aver controllato che i termosifoni non stiano sprecando calore, va a fare la sua ispezione poliziesca nel quartiere. Ogni giorno si assicura che le regole siano rispettate. Eppure qualcosa nella sua vita sembra sfuggire all'ordine, non trovare il posto giusto. Il senso del mondo finisce per perdersi in una caotica imprevedibilità. Così Ove decide di farla finita. Ha preparato tutto nei minimi dettagli: ha chiuso l'acqua e la luce, ha pagato le bollette, ha sistemato lo sgabello... Ma... Ma anche in Svezia accadono gli imprevisti che mandano a monte i piani. In questo caso è l'arrivo di una nuova famiglia di vicini che piomba accanto a Ove e subito fa esplodere tutta la sua vita regolata. Tra cassette della posta divelte in retromarce maldestre, bambine che suonano il campanello offrendo piatti di couscous appena fatti, ragazzini che inopportunamente decidono di affezionarsi a lui, Ove deve riconsiderare tutti i suoi progetti. E forse questa vita imperfetta, caotica, ingiusta potrebbe iniziare a sembrargli non così male...




Questo è il secondo libro che leggo di questo autore, dopo La città degli orsi. A livello temporale però questo è uscito prima e, nonostante le tematiche trattate siano comunque molto attuali, si sente che è “datato”, già un po’ visto e passato, lo stesso però godibile.

L’uomo che metteva in ordine il mondo è apparentemente una storia leggera, si ride parecchio, ma ha quel tipo di narrazione che lascia il segno, che fa riflettere sulla vita, che ti porta a commuoverti.

Il protagonista è Ove, personaggio sopra le righe ma che tutti abbiamo già incontrato, in cui tutti rivediamo tratti di persone conosciute. La sua antipatia, il suo essere rigido e contro ogni forma di cambiamento, il suo criticare sempre e comunque tutto e tutti, mi ha fatto sorridere e pensare. Anche perché associato a questo c’è un universo di fragilità, di solitudini, di abbandono che lascia il segno.

Lo stile è scorrevole, anche se non è un libro che si divora, almeno non per me. Va assaporato ed elaborato.

Ho scoperto che esiste anche il film di questa storia, sono molto curiosa di vederlo.

Spero che questa lettura lasci a molti, come ha fatto con me, la pazienza di andare oltre l’apparenza, di non fermarsi e lasciarsi guidare dai pregiudizi, di essere più tolleranti anche con chi non sembra meritarlo. Pensiero buonista non tanto nel mio stile, ma questo libro lascia proprio la voglia di essere migliori.
Voto: 4*
Lo conoscete? 
Le altre recensioni
Grazie a Dolci per la grafica

2 commenti: