venerdì 19 luglio 2019

Lettura di gruppo "Half bad" di Sally Green - Recensione

Siamo giunti al termine di questo gruppo di lettura, per il primo libro della Trilogia di Half Life, che per me non è andato come speravo, ma nel gruppo è piaciuto abbastanza.


 Il libro:
Autrice: Sally Green
Titolo: Half Bad
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 19 marzo 2014
Pagine: 390
Serie: #1 Trilogia di Half Life

Trama:
La Magia esiste, ed è spaccata da una guerra millenaria. Appartenere a un fronte definisce il ruolo di ciascuno nel mondo, garantisce compagni e alleanze; ma soprattutto decide chi sono i nemici, che vanno giustiziati senza rimorso.
Nathan vive in una zona grigia: figlio di una maga Bianca e dell’Oscuro più terribile mai esistito, cresce nella famiglia materna, evitato da tutti, vessato dalla sorellastra, perseguitato dal Concilio che non si fida di lui e anno dopo anno ne limita la libertà, fino a rinchiuderlo in una gabbia.
La stessa guerra che divide il mondo della Magia si combatte nel cuore di Nathan, in perenne bilico tra le due facce della sua anima, che davanti alla dolcezza di Annalise vorrebbe essere tutta Bianca, e invece per reagire alle angherie si fa pericolosamente Nera.
Ma è difficile restare aggrappato alla tua metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso.

Avevo diverse aspettative su questo libro, infatti sono stata io a insistere per leggerlo con il gruppo di lettura. Mi dispiace proprio ammettere però che non mi è piaciuto, anche se aveva un buon potenziale.

Immagine originale
Ho trovato l'idea di partenza interessante: in una società in cui persone senza poteri magici (i Profani) convivono con persone capaci di usare la magia (gli Incanti, che si distinguono in Bianchi e Neri, buoni i primi, cattivi i secondi), si sviluppa la storia di questo bambino mezzosangue, nato da un Incanto Bianco e uno Nero. Nonostante possa sembrare qualcosa di già visto, è inevitabile pensare a Harry Potter, avevo trovato lo spunto piuttosto accattivante.

Da subito però sono rimasta perplessa, sia perché all’inizio NON SI CAPISCE NIENTE, sia perché è fin troppo evidente che i Bianchi siano buoni solo sulla carta: hanno quasi tutti una crudeltà degna di un dittatore sudamericano, ed è troppo palese. L’autrice avrebbe dovuto dosare meglio questo aspetto, far capire che non tutti sono bravi, ma senza esagerare così tanto o rendendo i fatti meno eclatanti.

Immagine originale
Nathan, il figlio misto, fa molta tenerezza ed è facile identificarsi con lui: innanzitutto è il protagonista e tutto ruota attorno a lui, inoltre la storia è narrata quasi sempre in prima persona. Dopo un po’ però stufa anche la sua sfiga, che davvero la piccola fiammiferaia scansati! Anche qui troppo esagerato: tutti cattivi con lui, però lo tengono in vita e da impeccabili che sono se lo lasciano sfuggire troppo spesso.

C’è confusione, non ci sono spiegazioni sufficienti a spiegare le varie scelte. Vengono date per scontate un sacco di nozioni che non lo sono affatto. E, sopra ogni cosa, ho avuto sempre l’impressione di essere di corsa, come se l’autrice avesse fretta.

Sally Green non si è presa il tempo necessario né per caratterizzare i molti personaggi secondari (ancora non ho capito la vera differenza fra Bianchi e Neri), né per raccontare la vicenda in maniera comprensibile. Ha buttato giù una valanga di cose, molto spesso alla rinfusa, lasciandomi perplessa e insoddisfatta.

Il finale, come sopra, di fretta e scarno di spiegazioni, mi ha lasciato un senso di fastidio più che di curiosità.

Leggerò i seguiti unicamente per il gruppo di lettura, ma per me non è stata una bella lettura.

Voto:


Grazie a Jules per l'editing. Se trovate errori sfuggiti a lei colpa sua! 😜


Credo che il mio giudizio sia impopolare, voi cosa ne dite?









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12 commenti:

  1. Io sono la voce fuori dal coro.a me è piaciuto tantissimo, sia la prima volta che l'ho letto che la seconda.

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  2. Io gli avevo dato una stella e ho detto tutto 😅

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  3. Super d'accordo! Anche se a differenza tua, nemmeno Nathan mi ha entusiasmato!

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  4. Io l'avevo trovato piacevole, ma non eccezionale. Decisamente sopravvalutato

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  5. A me è proprio piaciuto e, a giochi fatti, spero nei seguiti.

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  6. Io sono una delle poche che ha apprezzato questo primo volume: certo all'inizio ho avuto qualche difficoltà ad entrare nella storia perché la Green ha uno stile davvero particolare, poi, però, mi sono ritrovata molto coinvolta nella lettura

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