Buongiorno lettori, oggi tocca a Ludovica, per questa rubrica che amo molto, nata dall'idea di Rosaria. Se vi facesse piacere partecipare fatemi un fischio.
Autrice: Laura Bonalumi
Titolo: Ogni stella lo stesso desiderio
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 4 settembre 2018
Pagine: 200
Trama:
Per Amelia le ore scorrono tutte uguali, addormentate come le foglie che osserva cadere dalla finestra della terza B. Finché un giorno di fine ottobre arriva Guido e gli equilibri si rompono, i banchi si spostano e i pensieri di Amelia volano sempre più sul nuovo, misterioso compagno. Il suo strano silenzio, il distacco da tutti e le continue inspiegate assenze le accendono un interesse mai provato prima. Nasce così un'amicizia speciale, fatta di email, poesie rubate e confidenze a cuore aperto. Ma Guido custodisce un segreto che si allunga come un'ombra su un amore appena sbocciato e già minacciato dallo scorrere del tempo. O forse reso ancora più prezioso dal suo essere così diverso.
Mai come stavolta sono
stata contenta di aver trovato un blog, Librintavola, di una persona,
Mariarosaria, che seguo assiduamente e che stimo anche molto, con cui ho in
comune la letteratura per ragazzi, il fantasy, il romanzo rosa, perché proprio
qualche giorno prima che fosse fatto il sorteggio, avevo letto la recensione di
questo suo libro ed in me era scoccato il solito campanello d’allarme: libro da
leggere! Libro da leggere! Ed allora, ho ovviamente, preso la palla al balzo!
Qualcuno mi dice che non voglia staccarmi dal
passato, che la nostalgia che sembra sempre accompagnare i miei passi, non sia
altro che l’incapacità di tagliare i ponti con quello che ho vissuto, dato,
sognato.
Sì, forse è così, ma mi va
benissimo ugualmente!
La letteratura
per ragazzi è quel filo magico che mi fa restare appesa ad un “ieri”
che non voglio chiudere in cantina, è un aquilone colorato che ancora riesce a
farmi sognare e a portarmi lontano. È quella “realtà”, una delle poche, che mi
permetta di uscire da me stessa, dal mio essere madre, dalla frenesia dei
giorni, dalla quotidianità di gesti che si ripetono tutti uguali. È il
trampolino di lancio verso una me stessa che si immedesima perfettamente in un’Amelia, diciassettenne riservata, ma dalle idee più
che chiare, che quando vede Guido, il suo
nuovo compagno di classe, trova la sua vera dimensione.
E non importa che Guido sia
malato, come le confesserà in una delle loro tante e-mail, scritte di notte,
quando tutto tace e solo i cuori sono liberi di confessarsi ogni cosa, non
importa che lui abbia la fibrosi cistica, di cui lei non sapeva cause effetti e
conseguenze, non importa che lui, come le dirà per prendersi in giro, una delle
caratteristiche che lo fanno brillare ancora di più, l’ironia,
sia una “mozzarella con scadenza”, non importa che dentro di lui viva una bomba
ad orologeria, conta solo che quando Amore chiama, ad Amore si risponde. Con il
cuore, contro ogni consiglio inutile, nonostante le preoccupazioni dei tuoi
genitori, con il cuore, con i tuoi diciassette anni che ti permettono solo di
dire SÌ, nonostante ogni malevola previsione.
La loro è una storia
comune, due compagni di classe che si guardano, si capiscono, parlano di autori
e letteratura, e poi parlano un po’ di più, e poi si capiscono un po’ di più e
poi smettono di guardarsi, perché dietro uno sguardo si nascondono troppe verità,
e poi si innamorano, come la più naturale delle conclusioni. Però la loro
storia parla un’altra lingua, la malattia che Guido non vorrebbe sua, ma che ha
imparato a fare sua, ha accettato come una cosa sua, da cui non potrà mai
guarire, è l’ostacolo che non ha mai permesso a Guido di realizzare il punto 2
della sua lista dei desideri, INNAMORARSI. E quindi nella loro storia è tutto
rovesciato, gli sguardi verranno dopo lunghissime lettere in cui si raccontano
vite, delusioni, paure, gli sguardi arriveranno quando i loro cuori si saranno
già trovati e si saranno promessi amore eterno.
La loro è una storia d’amore,
senza se e senza ma, la malattia lo rende solo più difficile, ma non
impossibile, è una storia di dolore sì, perché a Guido non viene risparmiato
niente, ma il suo parlarne così apertamente con Amelia, lo aiuta a sentirsi un
po’ “normale”, perché nei suoi sfoghi lui anela solo a quello: una sorta di
normalità che gli faccia vivere i suoi 17 anni come un altro qualsiasi
diciassettenne.
Guido è un “personaggio” bellissimo,
il suo coraggio, il suo sorriso in grado “di scollegare tutti i wireless della
zona”, il suo desiderio di raccontare se stesso attraverso la Poesia, il suo
senso dell’umorismo, sono ciò che mi hanno fatto completamente cadere ai suoi
piedi.
Anche Amelia è un bel tipo,
lei che nella stessa frase cita Anna Karenina e Bridget Jones come se fossero
due compagne di banco, lei che va oltre i silenzi e oltre le negazioni, lei che
ammettendo di avere paura, ammette solo la sua umanità, la nostra umanità.
Un libro delicato,
profondo, educativo, attraverso la storia di Guido si impara cosa sia la
fibrosi cistica, cosa comporti, di quanta normalità privi le persone, ma anche
di quanto coraggio permea quelle stesse persone!
Nessuno verrà mai ad
abbracciare
Questo mio corpo malato
Ogni notte lo stesso sogno
Ogni stella lo stesso
desiderio
Niente cambia
Nulla si trasforma
Mentre resto senza fiato
Troverò mai occhi dove
tuffarmi?
Labbra dove poggiarmi?
Voto:
Ma che bella recensione Ludovica, sai che questo libro lo avevo già notato? lo metto in lista e magari lo leggerò più avanti..
RispondiEliminaAvevo letto una recensione entusiasta di Chicca e non ho resistito neanche io!
EliminaGrazie Sabrina 😘
Questa storia mi ricorda tantissimo I nostri cuori chimici e Non aspettare la notte dove uno dei protagonisti aveva una malattia molto grave. Per entrambi mi sono emozionata, ho pianto come una fontana e riso come se avessi uno spiritello in corpo. Se nella prossima estrazione uscirai te, so cosa leggere!
RispondiEliminaI nostri cuori chimici l’ho letto e mi era piaciuto, ma questo di più 🥰
EliminaLudovica ho i brividi. Una recensione meravigliosa.
RispondiEliminaGrazie per le tue parole
Grazie Chicca! E grazie a te per il consiglio! Ora leggerò anche l’altro
EliminaChe bella recensione, mi è proprio venuta voglia di correre a prendere questo libro
RispondiEliminaÈ bellissimo e ne vale la pena!
EliminaCiao! Credo che questo romanzo mi potrebbe piacere. Ogni tanto è più che giusto scegliere qualcosa per ragazzi. Questa storia, poi, dev'essere istruttiva anche per gli adulti!
RispondiEliminaSe ho imparato a conoscere un po’ i tuoi gusti, credo che ti piacerà !!!
EliminaNon conoscevo questo libro, mi hai incuriosita.
RispondiEliminaNon conoscevo né libro né autrice, ma ho già deciso che leggerò altro di suo!!
EliminaMi hai riacceso interesse per l'autrice. Proverò!❤️
RispondiEliminaLo consiglio vivamente!
EliminaBellissime parole, sia personali che del romanzo stesso. Condivido quello che scrivi all'inizio, libro da tenere in considerazione
RispondiEliminaGrazie Floriana!
EliminaUna storia veramente troppo forte, seppur bellissima.
RispondiEliminaForte sì, ma non drammatica!
EliminaBellissima recensione Ludovica... il libro non lo conoscevo proprio
RispondiEliminaGrazie! È stata una lettura profonda è necessaria...al cuore!
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