Buongiorno lettori, oggi tocca a Ludovica, per questa rubrica che amo molto, nata dall'idea di Rosaria. Se vi facesse piacere partecipare fatemi un fischio.
La
rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da
un altro blog partecipante.
A lei questa volta è capitata Katy (blog Katy Booklover) e ha scelto questo libro.
Autrice: Virginia Dellamore
Titolo: Un lord da conquistare
Editore: Self
Data di pubblicazione: 5 febbraio 2017
Pagine: 364
Trama:
Londra, 1814. Althea Hope è tutto fuorché un’eroina romantica: ha quasi trent’anni, porta gli occhiali, e il suo guardaroba non contiene un solo abito che non sia terribilmente fuori moda. In più, ricopre la classica professione delle zitelle senza speranza: fa l’istitutrice e la chaperon di una ragazza alla sua prima Stagione. Il suo compito è quello di accompagnare la ricchissima e bellissima Greta agli eventi mondani, tenendola sotto controllo ma rimanendo sullo sfondo come una severa tappezzeria.
Anche Lord William Warwick non è il protagonista perfetto di una storia d’amore: è misogino e scontroso, e i modi villani che sfoggia anche nei migliori salotti gli vengono perdonati soltanto perché è più ricco di Creso. È giunto a Londra per cercare moglie: perfino lui, che preferisce concedersi dei rapporti fugaci e considera con orrore la sola idea del matrimonio, si rende conto che a trentacinque anni è venuto il momento di dare un erede legittimo al casato.
Di sicuro, William non è l’uomo ideale di Althea.
Di sicuro Althea non è la donna ideale di William.
Eppure, loro malgrado, finiscono con l’incontrarsi fin troppo spesso e chissà che quelle apparenti scintille d’odio e ripicca non celino ben altri tipi di fiamme...
La storia di un amore imprevisto che tenta vanamente di lottare contro se stesso, fra battibecchi serrati e baci rubati, balli vorticosi e inseguimenti in carrozza, finti corteggiamenti e vere passioni, nel cuore della Londra gaudente del periodo Regency.
Anche Lord William Warwick non è il protagonista perfetto di una storia d’amore: è misogino e scontroso, e i modi villani che sfoggia anche nei migliori salotti gli vengono perdonati soltanto perché è più ricco di Creso. È giunto a Londra per cercare moglie: perfino lui, che preferisce concedersi dei rapporti fugaci e considera con orrore la sola idea del matrimonio, si rende conto che a trentacinque anni è venuto il momento di dare un erede legittimo al casato.
Di sicuro, William non è l’uomo ideale di Althea.
Di sicuro Althea non è la donna ideale di William.
Eppure, loro malgrado, finiscono con l’incontrarsi fin troppo spesso e chissà che quelle apparenti scintille d’odio e ripicca non celino ben altri tipi di fiamme...
La storia di un amore imprevisto che tenta vanamente di lottare contro se stesso, fra battibecchi serrati e baci rubati, balli vorticosi e inseguimenti in carrozza, finti corteggiamenti e vere passioni, nel cuore della Londra gaudente del periodo Regency.
Ho cominciato a rileggere romanzi rosa storici grazie alla scoperta casuale
di Angela White, poi alla penna inconfondibile e dolce di Rebecca Quasi, quindi
ora che mi sono ributtata sul genere non ho avuto dubbi a scegliere dal blog di
Catia Raneri, Katy Booklover, un veloce e piacevole romanzo che ha accompagnato
un mio venerdì notte. Lei ne parlava benissimo ed io mi sono fidata. Ho fatto
bene!
Cosa mi piace di questa
tipologia di libri? Che sono scevri da aspettative pompose ed ampollose, certo,
sempre che si sappia apprezzarli per quello che realmente sono, ovvero, libri
in cui spensieratezza, risate, buonumore e discreta scrittura siano l’imperativo
fondamentale. Ed in questo romanzo ho davvero trovato tutti gli ingredienti
giusti per un buon risultato.
Sempre che non ci si
aspetti un trattato di storia o un romanzo alla Jane Austen. Per quanto questi
romanzi possano essere coerenti e storicamente inquadrati, non saranno mai
Orgoglio e pregiudizio, ma io, da amante di quell’epoca quale sono, non lo
chiedo neanche. Li prendo per quello che sono, liberandoli da ogni pregiudizio
e preconcetto.
Ciò che nello specifico mi è
piaciuto maggiormente di questo piccolo e concentrato volume, è l’ironia che ha riempito ogni pagina, è la sovversiva
visione in cui non sia importante la bellezza di una donna, Althea ha quasi
trent’anni, non è vedova, porta gli occhiali, e per di più è una “semplice” istitutrice,
ma in cui sono la sua capacità dialettica, la sua intelligenza, la sua
obiettività nel vedersi anche non bella e non titolata, a prevalere su
qualsiasi altro oggettivo, per l’epoca, requisito minimo per essere considerata
“all’altezza”. Ovviamente lui, William, è proprio il suo opposto, in quanto a
bellezza, a titoli, a fama, ma neanche lui rientra alla perfezione nello
stereotipo di gentiluomo, è a Londra solo per trovare una moglie adatta al suo
status, e vorrebbe farlo come si sceglierebbe un cavallo ad un’asta, anzi forse
per quello ci avrebbe messo più impegno e dedizione. Potrei odiarlo,
detestarlo, considerarlo uno snob senza speranza, ed invece in lui ho sempre
visto il personaggio più spiccatamente interessante, il più corposo, quello
costruito meglio.
Un libro davvero piacevole,
ma soprattutto meritevole di un evento alquanto consueto, almeno per me: mi è piaciuto
talmente tanto che per un periodo non ho fatto altro che leggere questi
romanzi, molti di questa autrice, alcuni anche molto molto carini, alcuni anche
più carini di questo, alcuni di altri autori, privi di una trama, di personaggi
ben costruiti, di una buona scrittura.
Avviso a tutti i lettori:
non è che per scrivere questa letteratura, da tanti considerata “bassa”, ci si
possa solo sedere davanti ad un computer ed iniziare a scrivere, ci vuole
bravura, capacità, costanza ed anche passione e in questo libro c’era davvero
tutto quello che cercavo!
Voto:
Le altre tappe
Non ce la faccio, mi indispettisce già la cover!
RispondiEliminaCover orrenda, hai ragione!
EliminaNon ho ancora letto nulla di questa autrice, magari provo a partire da questo.
RispondiEliminaSono molto carini i suoi libri...
EliminaIo mi ritrovo davanti sempre questo romanzo, ma non l'ho mai scelto da Kindle Unlimited.
RispondiEliminaProverò a dargli una possibilità.
A me piace la ricerca storica, e se trovo parecchi riferimenti, sono felice.
Mi indispettisce invece trovarne pochi... Ma da quello che hai scritto l'autrice ha fatto comunque un lavoro di ricerca buono. :)
Io mi sono divertita molto!😀
EliminaBella recensione Ludovica. ti dirò che non sono una grande amante degli storici, in particolare dei regency...
RispondiEliminaIo non sapevo di esserlo, ora lo so!😜
Eliminaun libro che per alcuni versi potrebbe essere interessante, il tuo giudizio mi piace soprattutto ciò che scrivi alla fine della recensione
RispondiEliminaLa fine della recensione è una provocazione per tutti quelli che si credono super intellettualoidi e criticano le persone che leggono romanzi ROSA!!!
EliminaSono contenta che ti sia piaciuto, a me piacciono molto i romanzi storici quindi mi rendo conto di essere di parte. Tra l'altro, non so se lo sai, ma Virginia Dellamore è lo pseudonimo di Amabile Giusti.
RispondiEliminaL’ho scoperto dopo averne letti 5!🤦🏼♀️🤦🏼♀️
EliminaMi piacciono tanto i libri di Amabile Giusti, ne ho finito uno proprio in questi giorni, e anche con lo pseudonimo di Virginia Dellamore non ho ancora letto nulla, e non sono sicura di avere qualcosa, ma quello che vedo è la capacità di questa autrice di cimentarsi a 360 gradi su diversi generi, dall'historical romance, allo young adult, al new adul e al paranormal fantasy e romance, primi suoi libri Cuore nero che ho amato all'inverosimile
RispondiEliminaA chi lo dici! CUORE NERO lo ho a dir poco adorato!!!🥰🥰🥰
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