Grazie come sempre a Dolci per la parte grafica.
Il libro:
Autrice: Jennifer L.Armentrout
Titolo: Lieve come un respiro
Editore: HarperCollins
Data di pubblicazione: 9 febbraio 2016
Pagine: 313
Serie: #3 Dark Elements
Trama:
Ogni decisione porta con sé delle conseguenze, è un fatto. Ma le scelte che si trova ad affrontare la diciassettenne Layla sono più difficili del normale. Luce o tenebra? Il sexy e pericoloso Principe degli Inferi Roth, oppure Zayne, lo splendido Guardiano che lei non avrebbe mai sperato di poter avere? A quale parte del proprio cuore dare ascolto? Layla, poi, ha un altro problema: è stato liberato un Lilin, un demone tra i più terribili, che sta portando devastazione nella vita di tutti quelli che la circondano, compreso il suo migliore amico Sam. Per risparmiargli una fine di gran lunga peggiore della morte, lei deve scendere a patti col nemico, mentre tenta di salvare la città, e tutta la sua specie, dalla distruzione. Divisa tra due mondi e due amori, Layla non ha certezze, nemmeno quella di sopravvivere, soprattutto quando un antico accordo torna a incombere su tutti loro. Ma a volte, quando sembra che la verità non esista, è il momento di dare ascolto al proprio cuore, schierarsi e combattere fino all'ultimo respiro.
Recensione novella prequel Dolce come il miele
Recensioni Caldo come il fuoco
Recensioni Freddo come la pietra
di Chiara
Capitolo conclusivo di questa bella saga. Mi è piaciuto tantissimo leggerla, soprattutto perché fatto in compagnia, con un gruppo di lettura, però, a lettura ultimata, sono rimasta un pochino delusa.
Questa storia aveva del potenziale, secondo me non sfruttato a dovere. L'autrice si è concentrata soprattutto sulla parte amorosa, sul triangolo Layla/Roth/Zayne, rendendolo proprio un libro da teeneger e questo mi è dispiaciuto. La parte fantasy e di azione in questo terzo capitolo ne risente e quella finale, che avrebbe dovuto essere maestosa, risulta sottotono.
La cosa però che più mi ha delusa è il fatto che tutto sia così tanto buono, a cominciare da Roth. Dov'è finito il principe dell'inferno? È stato mangiato da questo zuccherino tutto cuori?
Però zia è sempre zia e il libro si legge che è una meraviglia, si fa il tifo per Layla (nonostante l'abbia sopportata poco) e si fatica a rispettare le tappe (non io ovviamente), la scorrevolezza non viene mai meno. Insomma, nonostante tutto sono felice di aver letto questo libro e questa saga.
Voto:
di Ludovica
Credo di essere arrivata
ad una terza rilettura, con questa, di questa trilogia, e posso dire che a
distanza di anni ancora possieda un suo perché. Uno dei motivi è senz’altro lo
stile dell’Armentrout, una certezza, anche se a dire il vero è solo in questa
trilogia che abbia apprezzato totalmente il suo stile fantasy. Anni fa lessi
anche la serie Lux, e mi aveva anche preso, ma cinque libri mi avevano
esasperato, ecco perché, invece, questa serie, The Dark Elements, l’ho trovata
sempre più concentrata, anche meglio calibrata, oltre che entusiasmante e molto
avventurosa.
Nota positiva? Roth,
perché se pure in questo ultimo capitolo perde un po’ del suo smalto, divenendo
quasi il soldatino-cagnolino di Layla (lascio a dopo il mio pensiero su di
lei), resta comunque un personaggio indimenticabile,
e posso dirlo con cognizione di causa, visto che la prima volta che lo
incontrai era il lontano 2016 ed io lo ricordo ancora. Lo ricordo benissimo ancora.
Nota lacrimosa? Cavolo,
ma perché Bambi, perché? Non poteva barattare Layla, invece dell’adorabile
Serpe?
Nota negativa? Layla. Mi
ricordavo che dopo il primo libro in cui l’avevo odiata e nel secondo che l’avevo
odiata ancora di più, in questo terzo rivalutavo il suo personaggio. Ed invece
no. Ricordavo male. Di lei non salvo niente!
Voto:
di Alessia
Eccoci giunti alla conclusione di questo terzo libro e quindi
alla fine di questa trilogia che per me si è rivelata la serie migliore
dell’Armentrout. Non è un capolavoro, ha parecchi difetti, ma si legge che è un
piacere, la trama è originale e ci sono dei buoni personaggi con una loro
crescita credibile attraverso i tre libri, per cui nell’insieme mi reputo più
che soddisfatta!
Il finale mi è piaciuto, ho apprezzato che Layla -che in
fondo è stata sempre una mezza lagna, seppur non gliene faccia una colpa- abbia
sacrificato se stessa per il bene del mondo e di coloro a lei cari…un pochino
Harry Potter la sua visita nel limbo ma va bene così. Zayne, o Mr Bietolone
come qualcuna lo apostroferebbe ;) nonostante tutto è forse il personaggio con
la maturazione più evidente, si trova a dover affrontare diverse batoste, perde
Layla e il padre e si trova a dover assumersi un’importante responsabilità
dall’oggi al domani, cambia anche il modo di ragionare e considerare le femmine
dei Guardiani grazie al suo rapporto con Layla, insomma non sarà certo il mio
preferito però mi sento di dire che su di lui è stato fatto un ottimo lavoro. Diciamo però che qui pur parlando di demoni sono tutti un
po’ troppo buoni: Lilith che salva Layla sul finale, non siamo certi del
sentimento che la spinge a ciò, se sia amore o egoismo, ma tanto basta; la Boss
che accetta la proposta di Lilith per salvare il suo Principe degli Inferi preferito,
il nostro amato Roth; proprio Roth stesso che si rivela essere il più buono e
profondo di tutti, sinceramente avrei voluto una versione almeno un pochino più
malvagia, lo avremmo amato lo stesso XD ed infine Abbot, non certo un demone ma
comunque un antagonista che anche qui nel suo sacrificio finale trova la
redenzione del suo personaggio. Se escludiamo la ‘perdita’ di Bambi, questa
devo ancora perdonarla alla Armentrout e quella di Sam :’( diciamo che è stato
tutto anche troppo perfetto.
Una trilogia che comunque consiglio assolutamente per una
lettura frizzante, leggera e divertente!
Voto:
Le varie tappe del GDL
Devo dire che sono molto vicina al pensiero di Chiara però concordo con Ludovica nel barattare Layla con Bambi!
RispondiEliminaAlessia hai ragione la perdita di Sam è stata terribile. Non avrebbe dovuto.
Layla non l’ho mai sopportata!!!
EliminaLayla mi è proprio un po' scaduta qui
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