Buongiorno, torna puntuale la rubrica mensile nata da una mia idea per buttarsi su nuovi autori. Questo mese trovate solo la recensione di Ludovica
Rubrica a cadenza mensile in cui si legge un autore o un'autrice per la prima volta.
A me piace fare rubriche in compagnia, ovviamente senza nessun obbligo, così ho esteso l'invito alle mie amiche blogger. Se vi facesse piacere partecipare avete solo da dirlo.
Lei ha scelto questo libro:
Autrice: Cinzia PennatiLei ha scelto questo libro:
Titolo: Il matrimonio di mia sorella
Editore: Giunti Editore:
Data di pubblicazione: 7 ottobre 2020
Pagine: 215
Trama:
Un romanzo tutto al femminile in cui ogni lettrice potrà ritrovare un pezzo di sé e della sua vita. Una panoramica sulle donne, sui loro desideri e sul loro rapporto con gli uomini
Bellissima e sognatrice, da sempre Celeste è la prediletta della famiglia, adorata dagli amici e dai numerosi corteggiatori. E finalmente è arrivato il giorno che tutti aspettavano: le nozze con Roberto, l’uomo ideale, solido e affidabile. Un matrimonio in grande stile, con un abito da favola e la chiesa traboccante di fiori.
Ben diverso dalla rapida cerimonia con cui si è sposata la sorella maggiore Agnese: quasi un marchio d’infamia che la madre non le ha mai perdonato. D’altronde, Agnese è la figlia concreta e misurata, quella su cui si può sempre contare, che non riserva sorprese.
Ma adesso, a quasi quarant’anni, con due bambine, un lavoro estenuante e un marito con cui forse la magia non c’è mai stata, Agnese vacilla: è veramente questa la vita che desiderava? E se è così, perché prova uno strano brivido ogni volta che riceve un messaggio da Andrea, quel nuovo collega così comprensivo? Ma quando perfino Celeste, tanto sicura e perfetta, viene messa in crisi da un ritorno inaspettato, Agnese non può che chiamare a raccolta le donne di famiglia, tutte radunate davanti a un bicchiere di sherry: la madre Ines, in eterno conflitto con la nonna; la cugina Fiamma, con un segreto nel cuore; e soprattutto l’eccentrica zia Rosa, che non si è mai sposata ma ha molto da rivelare sulla forza della passione...
Nell’arco di un solo giorno speciale, tra ricordi, confessioni, tradimenti e riconciliazioni, Agnese vedrà cadere ogni certezza e ogni maschera: ma è davvero troppo tardi per essere leali con se stesse?
È una recensione
difficile questa da scrivere, su cui riflettere, a cui pensare.
Mi aspettavo fosse
un libro con una minima carica emotiva? Uno di quelli in cui si ride, ma poi,
una volta chiusi, torni a vivere come se non lo avessi mai aperto?
Se lo avessi letto
appena comprato, nel 2018, cioè quando uscì, forse sì, ma visto che ho prima
cominciato a leggere ciò che scrive una certa Penny
(SOS DONNE), a proposito di una certa didattica
a distanza, appassionandomi alle sue idee, più che alla sua scrittura, e visto
che ci ho messo pure un po’ a capire che Penny e Cinzia Pennati fossero la
stessa persona, allora no, non ho dubbi che
il libro mi avrebbe spinto, innanzitutto, a dubitare.
Di tutto.
Dei sentimenti.
Dei rapporti
umani.
Degli uomini.
Del mio essere
donna.
Di me.
Dei miei freni.
Dei miei desideri.
Questo libro è un
po’ la summa di tutto quello in cui Cinzia Pennati crede, o che almeno a me
sembra di aver percepito dai suoi scritti quasi quotidiani.
Agnese è
una donna moderna, una di quelle che cerca di conciliare, come
meglio può, ma come qualcuno criticherà sicuramente, lavoro, famiglia, casa,
bambini, marito-bambino (sorte comune anche alle più fortunate tra noi, ahimè!)
Agnese è una di quelle che si chiude in bagno per avere “la sua mezz’ora
d’aria”, una che amava la letteratura, la Virginia Woolf di noi donne
sensibili, ma l’ha dovuta mettere presto da parte, una che ha chiuso i
suoi sogni ben in fondo ad una cassetto, una che sopperisce sia ai
capricci della sorella minore che al pessimo rapporto tra madre e nonna. Una
che finisce col demonizzare un poco il proprio corpo, una che si
nasconde dietro il fumo di una sigaretta per non far scorgere agli altri le sue
debolezze. Una che vorrebbe provare qualcosa in più dell’ammirazione per
il suo capo, ma solo perché è difficile fare i conti con un matrimonio che ha
perso il suo vigore, è difficile guardare negli occhi il proprio marito e non
avere dubbi sulla scelta fatta tanti anni prima. Solo perché vorrebbe sentirsi
amata. Amata. E niente di più.
Agnese è una di noi.
È la protagonista assoluta di questo romanzo, esce pian piano dal suo bozzolo
non per far chissà che, ma solo per dimostrare a se stessa di meritare un po’ di
sana felicità.
Quante
sono le donne che hanno il coraggio di prendersi del tempo solo per loro, per
una corsa nel parco, per una cena con le amiche, per una full immersion in un
libro strappalacrime, per un piantarello nel silenzio di un bagno, senza
sentirsi in colpa? Quante credono, e fanno del tutto per ottenerlo, che amarsi è
l’unico modo per essere da esempio per i figli, per stare bene con se stesse,
per amare l’altro, per guardarsi allo specchio e sorridersi semplicemente?
Questo
libro parla di una donna, Agnese, attraverso le parole di una donna, Cinzia
Pennati, ma parla di e a tutte le donne. Quelle che si amano ma
non trovano il coraggio di urlarlo al mondo, quelle che non si amano e che non
sanno più come nascondersi da quello stesso mondo. Le donne che pretendono di
essere stimate, prima ancora di essere amate, sostenute, capite o addirittura
compatite. Le donne che vogliono lavorare per sentirsi libere, quelle che
vogliono sentirsi libere di non avere figli e non per questo sentirsi
giudicate, da nessuno ma soprattutto non da altre donne.
Agnese
siamo noi. Le donne che ridono e piangono in una manciata di minuti, quelle che
si sdoppiano, triplicano, quadruplicano pur di fare, andare, pensare. Quelle
che credono. Amano. Combattono. Si fermano. Ripartono. E non si arrendono.
Cinzia
Pennati con una scrittura intimista, ma anche accattivante e sorniona, riesce a
far sentire ogni lettore come il protagonista di una favola moderna, in cui,
forse, non ci sarà un happy ending, ma ci sarà comunque sentimento, emozione,
ci saranno ostacoli da superare ed una vittoria a chiudere il cerchio,
finalmente.
Il
libro mi ha emozionato, sì, ma mi ha fatto soprattutto riflettere sulla vita,
la mia, le scelte, le mie, sulla paura di essere se stessi e di conquistare i
propri spazi. I propri. Non quelli di un matrimonio, di un figlio, o dei sensi
di colpa. Gli spazi vitali, quelli che ci fanno sentire vive, i nostri spazi,
quelli faticosamente conquistati, da difendere ad ogni costo.
Perché
Cinzia Pennati ha fatto centro con me? E quando? Quando ha scelto come
protagonista Agnese, una donna che, come tante, si sente intrappolata in una
vita di coppia, familiare, lavorativa, esistenziale dovendo sintetizzare in un
unico termine, una donna che vorrebbe scegliere
di vivere per se stessa ma che si sente schiacciata dalle sue stesse scelte. È quel
sentirsi sole, anche in un matrimonio, attorno ad un tavolo, in una corsia di
ospedale, è il sentirsi tutto il peso della vita sulle spalle, che mi fa
sentire così vicina ad Agnese.
Agnese
ha la mia comprensione. Il mio appoggio. Il mio affetto.
Un
libro che tutte le donne dovrebbero leggere, soprattutto quelle che aspettano
da anni il coraggio di buttarsi, quelle che aspettano un segno, una parola, uno
sguardo per vivere.
Ed
allora cosa aspettiamo? Viviamo!
ma wow
RispondiEliminacavoli che recensioni coi controc... ehm fiocchi
ha ragione Chiara, Ludovica ti sei davvero superata
Grazie Chicca! Mi è piaciuto tantissimo anche scrivere la recensione
EliminaMi hai fatto venire voglia di leggere questo romanzo
RispondiEliminaIo l’ho apprezzato tantissimo!!
EliminaAnche io seguo saltuariamente il blog di Penny SOS Donne, mi fanno impazzire i disegni dei post credo alcuni fatti da una delle figlie.
RispondiEliminaQuesto libro era, stato già adocchiato un anno fa. La tua recensione mi dice che sarà bello leggerlo nel mio tempo, nel mio spazio.
Grazie w
I disegni sono tutti della primogenita, Ludovica. Bravissime entrambe 💜
EliminaNon sono riuscita a staccare gli occhi dal pc tanto è stata intensa la mia lettura della tua recensione, un libro che sicuramente non avrei mai preso in considerazione, un libro che non conoscevo ma che ora conosco e ne sono molto felice. Ho già preso nota e spero quanto prima di prenderlo per leggerlo!!!
RispondiEliminaGrazie Floriana! Sono quelle recensioni che escono fuori da sole, ho solo seguito l’istinto!
EliminaCiao Ludovica! Non conosco questo libro, ma sembra davvero molto interessante! :)
RispondiEliminaMolto profondo, sì!
EliminaUna delle tue recensioni più belle
RispondiEliminaDetto da te, che sei costretta a leggermi sempre, è un triplo complimento!
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