giovedì 20 dicembre 2018

Recensione "H" di Lidia Calvano

Autrice: Lidia Calvano
Titolo: H
Editore: Amazon Publishing
Data di pubblicazione: 4 settembre 2018
Pagine: 190

Trama:
“Questa è dunque la nostra storia, molti la chiamerebbero una storia d’amore”
Acca è un bambino di 10 anni, molto intelligente e con grande senso dell’umorismo, ed è la spiritosa voce narrante di questa storia, una storia diversamente gialla.
Il rapporto con suo padre è inesistente, ma con Marta, la sua mamma, vive in tenera simbiosi: lei è l’unica persona con cui riesce a comunicare, attraverso un linguaggio che trova gesti e parole nell’empatia che li unisce.
Perché Acca è cieco, muto e gravemente disabile, e Marta gli dedica ogni momento della sua vita.
La routine quotidiana, densa d’amore e altrettanto complessa, si interrompe improvvisamente quando Teresa, la sua babysitter, viene barbaramente uccisa. Tutta la famiglia si ritrova coinvolta nelle indagini e Acca stesso diventa per l’ispettore Ferrara un prezioso quanto difficile testimone, depositario di un segreto che non è in grado di raccontare se non attraverso sua madre. Un segreto che farà di entrambi il bersaglio dell’assassino.
Tra leggerezza e suspense, tenerezza e colpi di scena il delitto troverà il suo colpevole ma niente sarà più come prima, né per Acca, né per Marta. Un ciclo si chiuderà, se ne aprirà un altro.
Questo libro parla di H, soprannome dato a questo bambino nato cieco, muto e spastico, quindi gravemente disabile. Agli occhi di molti, quasi tutti, sembra un vegetale ma la madre, Marta, sa che invece lui c'è e capisce e riesce a trovare un modo di comunicare con lui, tutto loro. In mezzo alla quotidianità, fatta di tantissime fatiche e piccole soddisfazioni, c'è un fatto che ne sconvolgerà la routine: l'omicidio della babysitter, Teresa. Questo episodio metterà in modo una serie di eventi che porteranno a uno stravolgimento della vita di H, testimone difficile.

Questo libro è molto molto intenso. Questo è il primo aggettivo che mi viene da associargli. È stato definito "diversamente giallo" e credo che calzi a pennello. Ha una parte mystery che passa in secondo piano rispetto alla tematica della disabilità, soprattutto nella prima parte.
Ho un figlio disabile, per fortuna non così grave, neanche lontanamente, quindi questa storia mi ha colpita molto. Fa riflettere, tantissimo, soprattutto sulle difficoltà quotidiane che la famiglia deve affrontare, che ogni famiglia con componenti disabili deve affrontare. 

Pone molto l'accento sul rapporto stretto tra Marta e H, su quanto la madre dedichi ogni briciola di energia al figlio, sacrificando tutto il resto. Argomento difficile pure questo, perché quasi tutte le madri lo fanno, in ogni caso. Se poi il figlio ha così bisogno è un atteggiamento istintivo, quasi ovvio. Ma è poi così giusto? Il libro tira fuori molti interrogativi e, la cosa che più ho apprezzato, non emette giudizi, nessuno.

La particolarità di questo libro è il POV, in prima persona proprio di H. Questo ragazzino così impossibilitato a fare tante cose che è grato per tutto ciò che riceve. Si percepisce la storia proprio attraverso gli occhi ciechi di H e anche qui le sensazioni sono state intense. Però ho "patito" il fatto che H sia così tanto buono e maturo. Vero è che i ragazzini con difficoltà hanno una crescita interiore diversa, dettata dal bisogno oltre che dalle capacità, ma il grado di comprensione di H è risultato eccessivamente adulto, per me. A volte mi è persino stato antipatico, facendomi sentire immediatamente in colpa.

Come dicevo all'inizio la parte "gialla" della storia passa in sordina e nella prima parte un po' manca perché è concentrata sulla parte psicologica dei personaggi e del loro rapporto. Da metà in poi invece è più accattivante e ci sono diversi colpi di scena.

Lo stile dell'autrice mi è piaciuto tantissimo e si nota la competenza in materia. Ha esperienza su questi argomenti e ne parla nella maniera migliore, con la totale assenza di giudizio ma senza risparmiarsi su nulla, tenendo sempre presente il POV di un ragazzino. Sicuramente leggerò altro di suo, mi ha proprio positivamente colpita.

Un libro corto ma intenso, che forse ho vissuto in maniera più forte considerato il mio vissuto, una storia che racconta in prima persona la disabilità, in maniera dolce. Lo consiglio.
Voto:
Ringrazio la casa editrice Amazon Publishing per la copia digitale

14 commenti:

  1. Grazie infinite, Chiara, per la tua bellissima recensione, sono molto felice che la storia di H ti abbia colpito positivamente! <3

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  2. Sembra quello, riesci sempre a scovare libri interessanti tu. Mi hai incuriosita parecchio

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    1. Te lo consiglio proprio Susy, è particolare e molto interessante

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  3. Ti ho detto che era un libro davvero splendido!

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  4. Ciao,sono una nuova lettrice del blog.
    Non conoscevo quesrto libro e sembra veramente interessante. L'ho segnato nella mia lista che si allunga semprepiu.
    Ti aspetto sul mio blog La sabbia nekka clessidra
    Un bacio, ale

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    1. grazie Ale e benvenuta! Passo subito da te (anche se ero già lettrice fissa)

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  5. Quando scrivi queste recensioni mi commuovi sempre :')

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