sabato 30 luglio 2016

Spazio al self #3 - Recensione "Dreams Collection" di Christiana V, A.I.Cudil, S.M.May, Giulia Borgato, Ledra

Bentrovati a tutti, fresco di uscita, giovedì, oggi vi propongo il mio pensiero su Dreams Collection, la raccolta di racconti che vi ho presentato qui, di queste cinque bravissime autrici italiane. Ho deciso di impostare la recensione in maniera diversa dal solito, per riuscire a commentare ciascun racconto a sé e fare cinque piccole riflessioni.



Autrici: Christiana V, A.I.Cudil, S.M.May, Giulia Borgato, Ledra
Titolo: Dreams Collection
Data di pubblicazione: 28 luglio 2016
Pagine: 370

Trama:
Cinque autrici 
Cinque storie ricche di amore, passione e tenerezza 
in un unico volume 
Se avete già letto Crudele come il sole di Christiana V, non potrete perdervi un ulteriore scorcio nella tempestosa relazione di Clizia e Jacopo. E se non lo avete ancora letto, sarete troppo intrigate dallo scoprire cosa è successo prima delle montagne russe su cui vi porterà GRAFFIANTE COME IL SILENZIO. 
Per chi conosce lo stile raffinato di A.I. Cudil e le storie della sua serie Six Senses, sarà una vera gioia ritrovare Adelaide e le sue amiche nell’ambiente BDSM più chic e trasgressivo di Parigi, con DUNGEON. Un nuovo club sta per essere aperto, e voi sarete i primi a conoscerlo.
Se vi piace l’urban-fantasy e non disdegnate i protagonisti maschili sexy, tenebrosi, e con qualche potere “speciale”, preparatevi al primo episodio di una serie ironica, soprannaturale, e molto… legal-paranormal (Devils & Partners), con A VOLTE LA MORTE MORDE di S.M. May. 
Ma se preferite il romance contemporaneo e un’ambientazione tutta italiana, Giulia Borgato vi porta a conoscere i protagonisti del suo prossimo libro (Il mio mondo nei tuoi occhi) con il prequel IL MIO SEGRETO. Un amore intenso, dubbi e rimorsi, un potenziale tradimento dietro l’angolo. Imperdibile. 
E, infine, se il vostro cuore ha bisogno di riprendersi con tanta dolcezza e romanticismo, arriva la sorpresa di Ledra: un incredibile incrocio tra la serie dei Bacigalupi e quella dei Piloti (di cui già conoscete Puzzle di Cuori). Perché amore è anche un lungo sospiro, un semplice bacio, e continuare a sognare a occhi aperti in STRAGE DI CUORI. 
Siete incuriosite? Venite a leggerci…



Graffiante come il silenzio
(Sole&Stelle #1,5)
 di Christiana V

Riprendo subito le vicende di Jacopo e Clizia dopo aver appena terminato Crudele come il sole. Mi ha fatto piacere leggere questa appendice alla storia e ritrovare i due protagonisti, sempre così diversi e innamorati.
«Il tuo respiro è mio» ringhiò lui, stringendo la presa sul collo. «Il tuo corpo, il piacere. Tutto mi appartiene.»
In questo racconto assistiamo al loro primo vero litigio e vediamo Jacopo che comincia a capire cos'è realmente essere una coppia, gioie e dolori. Il tutto contornato sempre dalla loro carica sessuale che l'autrice come per il primo capitolo, descrive fedelmente senza essere mai volgare. Ho amato molto Jacopo, il suo cambiamento, il suo maturare, è stata una riscossa agli atteggiamenti tremendi avuti precedentemente, pur non uscendo mai dal suo personaggio. Bravissima l'autrice a tratteggiarlo così bene, in poche pagine è riuscita a creare una storia, finirla e far crescere gli attori.


Dungeon
(Dame Blanche #0,5)
di A.I. Cudil

La nascita di un'amicizia, oltre che di un rapporto di lavoro. Ho ritrovato Parigi con il suo six senses e i suoi dipendenti, ma anche il Rouge Club e il suo misterioso Marchese. Ci tengo a dire che anche senza aver letto le opere precedenti questo racconto ha un suo senso. Io che invece avevo alle spalle già le storie passate, ho avuto una sensazione di chiusura del vecchio e apertura al nuovo, una sorta di passaggio del testimone. E' una cosa molto carina per noi lettori, questo accompagnamento, mi sono sentita presa per mano dall'autrice. Bello.
Mi fermo a pensare alle due mistress, il folletto inarrestabile e la valchiria feroce. Spero di non venire stritolata tra due personalità così dirompenti. Devo ammettere però che parlando con loro ho avvertito una sotterranea voglia di rivincita che ho riconosciuto.
Adelaide, Amélie e Amarante, tre donne completamente diverse accomunate dalla voglia di essere indipendenti e dalla predilezione per il BDSM, sia nell'ambito sessuale che nella vita. Una sottomessa e due Dominatrici con caratteristiche differenti. E anche una manciata di personaggi secondari, per me alcuni già noti, che avranno a che fare con loro. Un racconto che introduce una nuova serie, un contenitore che funge da presentazione. Non mancano le scene di sesso, con le tematiche del caso, sempre molto ben descritte e mai volgari, nonostante l'argomento molto forte. Leggibile anche da chi di solito storce il naso sul BDSM. Adesso non resta che scoprire cosa succederà alle nostre protagoniste nella gestione del loro locale.


A VOLTE LA MORTE MORDE
(DEVILS & PATNERS #1)
di S.M.May

Seguo questa autrice già da un po', ho letto altre cose sue e di genere diverso, è decisamente eclettica, ma posso dire senza paura che con l'urban fantasy ho trovato il mio preferito! E' proprio come piace a me, divertente, ironica, sensuale, con quel pizzico di cuore che non guasta. 
Questo racconto serve a introdurre una nuova serie e nuovi protagonisti. Parliamo di demoni ma non quelli con la zampa caprina e le corna, in questo caso sono affascinanti uomini d'affari dalla parlata sofisticata. Anche se il protagonista, chiamato Gobbo per un'ovvia ragione, non rientra proprio nei canoni dell'uomo bello. Ma quanto l'ho amato! Io adoro i personaggi un po' ambigui e tormentati e lui rientra in pieno in quello che cerco e apprezzo negli uomini descritti nei libri, soprattutto in questo genere. E di Clem non posso lamentarmi. Non è proprio la principessina indifesa, ma una donna moderna, che sa quello che vuole ma piena di contraddizioni, sarcastica e simpaticissima. Mi ha conquistata.
Ma non era il momento di perdersi d’animo. Anche se era una semiumana poveraccia, gravata da zavorre testamentarie, doveva reagire.
In questa storia l'autrice ha gettato le basi per la nuova saga ma comunque non lascia in sospeso. Anche con la quantità ridotta è riuscita ad appagarmi, cosa non facile con i racconti. Però adesso non vedo l'ora di avere il numero due fra le mani, spero proprio di non aspettare troppo.



GIl mio segreto
Prequel del romanzo Il mio mondo nei tuoi occhi
di Giulia Borgato

Non conoscevo ancora questa autrice, è la prima volta che la leggo. Sono rimasta molto soddisfatta dal suo stile, il più introspettivo e serio delle cinque. La storia che racconta, i tormenti di Viviana, è quella più vera, più reale e meno allegra. E' una donna insoddisfatta, che non ha scelto la sua vita ed è succube del marito e del padre. L'incontro/scontro con Fabrizio cambierà l'equilibrio già precario della sua vita e la porterà a domandarsi se è felice (no) e cosa vuole realmente. Ma anche la relazione con Fabrizio non è semplice, complici la distanza e i sensi di colpa. Inoltre pure lui non è libero e quando deve scegliere...
A volte la vita non va come avremmo desiderato, ma per disfare tutto ci vuole un gran coraggio, e io non ce l’ho.
Mi è piaciuto molto, è un'introduzione alla storia futura ma comunque definisce bene i protagonisti, soprattutto Viviana. Sono curiosa di sapere se avrà il coraggio di cambiare e come si evolverà la storia. Inutile dire che leggerò sicuramente Il mio mondo nei tuoi occhi.


Strage di cuori
(I Bacigalupi #0,5; I Piloti #0,5)
di Ledra


Non avevo ancora letto nulla di questa brava autrice, neanche le serie che ha fatto convergere qui. C'è qualche accenno e riferimento ma si legge e si capisce tranquillamente. 
Antonella ha raggiunto sua sorella in Danimarca, decisa a conquistare un vichingo autoctono così da potersi trasferire vicino a lei. Si imbatte però nel genovese Stefano che nonostante la sua faccia da schiaffi le fa battere il cuore come mai era successo prima.
Sperò di riuscire a gestire la situazione perché non era abituato a donne con anche un cervello. E quella ne aveva da vendere.
I continui battibecchi fra i protagonisti mi hanno veramente divertito, questo è il tipo di romance che prediligo, soprattutto d'estate. Allegro e divertente, con la protagonista un po' sopra le righe e veramente tosta. La storia ha una sua conclusione e un epilogo 30 anni dopo, quindi inizia e finisce qui e anche in questo caso nonostante la brevità dello scritto mi ha soddisfatta. Ho apprezzato sia la trama che soprattutto lo stile dell'autrice e, avendo amato anche i personaggi secondari, mi è venuta voglia di leggere la storia di Marc e Anna. Essere andata l'anno scorso in Danimarca, anche a Legoland, mi ha permesso di immaginarmi meglio l'ambientazione e di sicuro mi ha fatto apprezzare il libro ancor di più.





In conclusione ci sono ottime ragioni per leggere questo bundle, il fatto che siano racconti veloci ma esaustivi, il fatto che siano cinque ottime scrittrici attente alla qualità, il fatto che siano cinque storie di cinque generi diversi, per tutti i gusti. Cinque validi motivi o anche più. Vi ho incuriosito? Lo leggerete?



giovedì 28 luglio 2016

Incontro con l'autore #3 - Loredana Limone 24 luglio 2016

Eccomi qui a raccontarvi l'ultimo pezzo di questo fine settimana letterario che ho vissuto. Nell'ambito del festival Una Torre di libri era prevista la presentazione del libro "Un terremoto a Borgo Propizio" di Loredana Limone.


Quando ho scoperto questo ho subito voluto leggere almeno il primo dei suoi libri che ahimè non avevo ancora fatto. Ho così scoperto un'autrice molto dotata, capace di tratteggiare i personaggi e i luoghi come pochi altri sanno fare. Se volete buttare l'occhio sulla recensione è qui.

Dopo aver saputo della sua presenza nei miei posti l'ho contattata su facebook e ho scoperto che è una persona molto simpatica e disponibile. Abbiamo iniziato a chiacchierare e ci siamo scambiate idee. A settembre se volete ci sarà una sorpresa a riguardo.
Arriva il giorno della presentazione e io, ancora scombussolata per l'incontro del giorno prima, mi presento un pochino prima dell'inizio e lei mi accoglie come solo le amiche più care fanno. E' stato bellissimo, mi ha trascinato nei discorsi e trattata come un'addetta ai lavori, mi ha coinvolto in tutto, foto, commenti. Lei è un vulcano di energia e positività.

E' passata in mezzo alla platea presentandosi a tutti e spendendo due parole per ognuno, elargendo sorrisi su sorrisi. Frizzante, piena di vita, allegra, ha conquistato tutti già prima di salire sul palco.
Quando l'ha fatto è stato divertentissimo, abbiamo riso per un'ora di fila, Francesca, la moderatrice, non riusciva quasi a parlare dalle risate. E' stata una chiacchierata e non solo sul palco, ha coinvolto anche il pubblico che spesso e senza bisogno di microfoni o altro faceva domande. Se non avete mai assistito a una sua presentazione vi consiglio con tutto il cuore di rimediare perché l'esperienza è unica e ne vale la pena.
Ha anche letto qualche pezzo del libro, interpretandolo come solo chi l'ha scritto può farlo. Noi del pubblico eravamo tutti rapiti. Quando è finito, dopo la firma dei libri, che è durata più del previsto perché lei ha speso più di una parola per tutti, mi ha concesso una piccola intervista, che vi propongo:





D: Ciao Loredana, il tuo libro “Borgo Propizio”, primo di una trilogia, è ambientato appunto in un paesino piccolo, un po’ decadente ma con la voglia di rinascere. Provieni da un’esperienza così?
R: No: io sono napoletana e ho sposato un meneghino; ho quindi vissuto in una città di mare e ora in una provincia di pianura. I borghi mi piacciono molto e ne ho visitati parecchi, ma solo in occasione di gite veloci. Però, quando a un certo punto della mia vita ho avuto bisogno di evadere dal mio vissuto, mi sono rifugiata a Borgo Propizio.

D: Secondo te è fattibile e utile una rivalutazione del Borgo, in generale di tutti i paesini piccoli che hanno ancora molto da offrire?
R: Se è fattibile dovrà dircelo il Governo. Infatti c’è una legge per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, proposta dall’On. Patrizia Terzoni, ferma in Commissione che spero si sblocchi e sblocchi qualcosa. Più che utile, per me è doveroso un intervento in tal senso.

D: I personaggi dei tuoi libri sono molto particolari e a me hanno ricordato persone reali. Ti sei ispirata a qualcuno per crearli?
R: Si tratta di romanzi di fantasia, però ho iniziato a scriverli a 45 anni, con un notevole vissuto alle spalle che è stato di grande ispirazione. 

D: Qual è il tuo personaggio preferito?
R: Zia Letizia, che considero il mio alter ego; ma ho un debole per le sorelle Mariolina e Marietta. Il loro modo di approcciarsi e interagire è uguale al modo mio e di mia sorella, che adoro.

D: Belinda molla tutto per inseguire un sogno, quello della latteria. Hai fatto anche tu la stessa cosa per la scrittura? 
R: Sì, ero un commerciale estero e ho lasciato un impiego di quelli che oggi non esistono più: a tempo indeterminato! Ma volevo essere una scrittrice a 360° e non me ne sono pentita.

D: Quale consiglio ti senti di dare a chi vorrebbe intraprendere la strada della scrittura?
R: Quello che mi diede il compianto Giuseppe Pederiali in un per me fortunato incontro: avere un romanzo pronto in cui credere e affidarsi a un serio agente letterario. Mi sconsigliò i racconti perché poco graditi dagli editori.

D: Qual è la parte che ami di più del tuo lavoro e quale invece quella peggiore?
R: Oltre alla meraviglia del contatto col pubblico dei lettori (principalmente lettrici, ma si sa su 10 lettori 7 sono donne), con cui spesso intreccio rapporti di amicizia, la cosa che preferisco è scrivere (a mano su carta riciclata) seguendo l’ispirazione. La parte peggiore, ancorché fondamentale, è ricopiare al pc.

D: Ci saranno altri libri di questa serie, oltre ai tre già pubblicati? 
R: Sì, in autunno/inverno uscirà il 4° romanzo, che chiude le vicende borghigiane.

D: Hai in mente altri progetti al di fuori del nostro Borgo? 
R: Ho un progetto letterario di riavvicinamento alla mia citta natia, Napoli, della quale – per motivi non qui dipanabili – fino a poco tempo addietro mi sono sentita figliastra.

D: Qual è il complimento migliore che ti hanno fatto? E la critica peggiore?
R: Il complimento più gradito quando mi dicono di leggere i miei libri con il sorriso sulle labbra. La critica, ma per la quale ringrazio, è definirli libri da ombrellone che fanno ridere un paio d’ore e non di più. Ringrazio, dicevo, perché è una critica che vale più di un complimento: nel terribile mondo in cui ci troviamo a vivere, strappare anche una sola, semplice risata è una gran bella cosa. Io, se qualcuno mi facesse ridere due ore, lo bacerei dalla testa ai piedi e lo riempirei di benedizioni.



Ringrazio ancora tanto Loredana per l'enorme disponibilità e simpatia, una persona che d'ora in poi reputerò amica oltre che grande autrice. Se non conoscete i libri vi consiglio con tutto il cuore di leggerli, lasciano veramente col sorriso sulle labbra. E se avete occasione di incontrare l'autrice fatelo, arricchirà la vostra giornata.


martedì 26 luglio 2016

Incontro con l'autore #2 - Diego De Silva e Marco Malvaldi 23 luglio 2016

Ciao a tutti, finalmente sono riuscita a mettere per scritto le magnifiche emozioni provate sabato scorso, spero ne sia venuto fuori un resoconto abbastanza capibile, è stata una giornata molta particolare e intensa e per me non è facile riuscire a trasmettere il marasma di emozioni che mi ha travolta.



Nel paese vicino al mio ogni anno organizzano un festival letterario ricco di incontri interessanti, Una Torre di libri. Quest'anno ho cercato il programma con maggiore interesse, avevo già in mente l'idea del blog e volevo cercare qualche autore conosciuto o almeno leggibile per me. Il primo nome che mi è saltato all'occhio è stato proprio Diego De Silva in quanto a gennaio avevo letto il suo "Terapia di coppia per amanti" grazie alla challange delle LGS, in quanto era il libro bonus di quella tappa (se volete sbirciare il mio pensiero su aNobii è qui). Il libro mi era piaciuto tantissimo, così come lo stile dell'autore, molto ironico proprio come piace a me. Pensavo quindi di andare a sentire la sua presentazione e magari rubargli una foto, oltre che l'autografo al libro. Invece venerdì (sì, proprio solo il giorno prima della presentazione) mi telefona la mia amica Francesca, che fa parte dell'organizzazione dell'evento.
 Mi chiede se mi fa piacere e me la sento di salire sul palco con il moderatore e di fare qualche domanda all'autore, così da avere anche una visone da parte dei lettori e non solo dagli addetti ai lavori. Col batticuore ho accettato, ero entusiasta, anche se spaventata a morte, non ho mai fatto niente di simile e non sapevo proprio come fare. Ho passato praticamente tutto il venerdì sera e il sabato mattina a rileggermi il libro, ho guardato le recensioni delle altre partecipanti alla challenge, anche quelle non troppo positive per farmi un'idea dell'opinione delle lettrici in generale e ho sperato che andasse tutto bene. Sabato pomeriggio è arrivato, e il tempo rispecchiava il mio scompiglio, infatti sulle nostre teste si è abbattuto un temporale di proporzioni epiche, pioggia, tuoni, lampi, vento e anche freddo, che io non ho provato minimamente perché in preda all'agitazione.
Arrivo sul luogo della presentazione e mezz'ora prima dell'inizio vengo informata che sul palco sarò sola e condurrò io in tutto. Ho preso a sfogliare il libro come un'ossessa poi per fortuna non ho avuto troppo tempo per pensarci ed è cominciata. Ci tengo a dire che Diego De Silva è una persona brillante, che sa parlare bene e sa tenere un pubblico. Ha fatto ridere la gente, partendo da una mia semplice domanda è riuscito a parlare e anche a lungo, ha affrontato molti temi anche impegnativi, è stata una chiacchierata veramente appassionante. 
Chi ha letto il libro sarà felice di sapere che a lui Viviana piace e anche molto e non condivide la mia opinione su di lei. Tra battutine e risate ci siamo dilungati sul rapporto di coppia, sulla fatica di preservarlo, sulle differenze tra uomo e donna e su quelle fra matrimonio e relazione. E' stato molto interessante, è una persona che sentirei parlare per ore. 
Non so dire come sia andata questa mia prima esperienza, mi hanno detto che sono stata brava, ma ero attorniata da persone che mi sostenevano: mia madre, le mie amiche, le mie colleghe (grandi le mie "groupies"). Ho sentito molto l'appoggio e l'incitamento da parte anche di chi non poteva essere presente e tutto questo sostenermi è la cosa che più mi ha riempito il cuore, grazie a tutte.
A fine presentazione c'era la coda per la firma copia, quindi almeno un pochino di curiosità siamo riusciti a trasmetterla, ne sono contenta perché questo libro è veramente interessante e merita di essere più conosciuto.
Subito dopo l'intervento di De Silva è salito sul palco Marco Malvaldi che presentava l'ultimo libro della serie del BarLume (qui la mia recensione del primo), presentato da Simone Sarasso.  E' stato molto divertente, ha raccontato aneddoti della sua famiglia che gli hanno ispirato personaggi e situazioni e ha fatto ridere molto. Io sono riuscita a rilassarmi e a godermi l'incontro e ho persino rubato una  foto con lui, mentre mi facevo firmare i libri.
E' stata un'esperienza bellissima, mi spiace non essere riuscita a prepararmi meglio, ma per essere la prima volta sono contenta già di non aver fatto scena muta sul palco. Mi è piaciuto molto chiacchierare con Diego De Silva, è una persona squisita e ha fatto in modo che l'intervista fosse piacevole e stimolante per entrambi.
Ringrazio ancora Francesca e Massimo per l'opportunità che mi hanno concesso. E soprattutto ringrazio chi mi è stato vicino con una parola, un gesto, un incoraggiamento. Ultimo pensiero a mio marito che ha portato i bambini al mare concedendomi un intero weekend solo per me e la mia passione.
Se siete arrivati fino a qui, vi chiedo scusa per la lunghezza del post, avevo tante cose da dire e non sono sicura di averle espresse al meglio, spero di non avervi annoiato.
Conoscete questi autori? Li avete incontrati? Vi piacerebbe farlo?



lunedì 25 luglio 2016

Spazio al self #2 - Recensione "Crudele come il sole" di Christiana V


Ciao e buon inizio di settimana! Io sono ancora scombussolata per l'emozione che questo weekend letterario mia ha regalato. Mentre mi riprendo e provo a buttare giù un resoconto, vi lascio con una recensione, un libro che ho recuperato di corsa, ancora non l'avevo letto, ma che tenevo a farlo prima di iniziare i racconti presentati in questo post. Venite con me a conoscere Jacopo e Clizia



Autrice: Christiana V
Titolo: Crudele come il sole
Data di pubblicazione: 21 marzo 2016
Pagine: 322
Serie: #1 Sole&Stelle

Trama:
Credeva di poter ottenere tutto... 
Rampollo di una ricca famiglia milanese e proprietario dell'azienda Prism Light, Jacopo Maria Ferrante è un uomo arrogante e ambizioso. Nella vita non ha mai dovuto conquistare nulla ma ora combatterà per realizzare la sua vendetta. 
... ma la sua anima non era in vendita 
Quando Clizia Diamare scopre l'esoso debito contratto dal padre non immagina il prezzo del riscatto: per un anno sarà proprietà esclusiva di Jacopo, in ufficio e tra le lenzuola. 
Per preservare la gemella Elettra e salvare la pasticceria di famiglia e i suoi dipendenti, Clizia sarà costretta a trasferirsi a Milano alle dipendenze di un uomo che disprezza. Niente, però, può prepararla all'insana passione che la invade e che poco a poco si trasforma in un sentimento pericoloso e complesso. 
La resa spesso è una vittoria 
Un uomo difficile, una donna risoluta, una vendetta da consumare, un contratto da onorare. Perché amore e odio sono due facce della stessa medaglia.




Ho divorato questo libro in due giorni, volevo riuscire a leggerlo prima del racconto presente nell'antologia Dreams Collection in quanto quello ne è la prosecuzione e, visto che comunque avrei voluto farlo in ogni caso, mi ci sono fiondata. E senza accorgermene l'ho finito. E' un libro fresco, leggero e piacevole che si fa leggere molto velocemente e lascia col sorriso.

Jacopo Ferrante era il nemico, il farabutto che le avrebbe ridotte a brandelli pur di ottenere quello che gli spettava.

La storia forse non brilla per originalità, lo ammette anche l'autrice, ma è molto divertente e io l'ho letta più che volentieri e volevo scoprire dove andava a parare. 
Jacopo è freddo, calcolatore, pondera ogni azione, ricco e bello ma vuoto dentro. 

Jacopo sapeva bene come trattare le persone, come irretirle e manipolarle. Pur di ottenere quel che voleva, era capace di spremerle come limoni dei loro averi, del loro cuore. Per lui il fine giustificava sempre i mezzi, e non importava se per riuscirci doveva mietere cadaveri, come le due innocenti che si trovava davanti.




Clizia non è bella ma affascinante, dirompente, tutta fuoco e fiamme e ama con tutta se stessa. Per colpa di suo padre è costretta a cedere al ricatto di Jacopo che la usa per la sua personale vendetta. Ma entrambi scopriranno che non si può resistere al sentimento che li lega loro malgrado.




Quella donna era una mistura di prorompente femminilità e determinazione, di voluttà e tenacia. E lui ne era sempre più affascinato.




Il libro è tutto un susseguirsi delle contrapposizioni dei protagonisti, anche la narrazione, nonostante sia in terza persona, è alternata fra loro.
Fuoco e ghiaccio, passione e distacco, Sud e Nord. Infatti Jacopo è di Milano mentre Clizia di Napoli. I protagonisti sono delineati prendendo quasi all'eccesso gli stereotipi di settentrionali e meridionali, ma nell'insieme funziona e non disturba. Io sono piemontese e non mi ha infastidito per niente.
La storia si dipana come dev'essere in un romance fra liti e riappacificazioni, malintesi ed effusioni, fino al lieto fine. E' molto sensuale, rispecchia bene il temperamento dei protagonisti, le scene di sesso sono presenti ma non volgari e mai eccessive. 

L'illusione era l'arma più subdola che l'amore possedeva per piegarla.

Crudele come il sole getta le basi per un proseguo, magari con protagonisti diversi, e io lo spero, ho amato moltissimo il personaggio di Davide e secondo me avrebbe molto da dirci.
Questo libro mi ha permesso di passere piacevolmente il tempo della lettura, mi ha coinvolta, mi ha fatta arrabbiare con Jacopo e soffrire con Clizia, mi ha fatta ridere e sospirare. Lo consiglio proprio a tutti, anche perché è scritto bene, corretto, fluido e curato.
Spero proprio di avervi incuriosito.




sabato 23 luglio 2016

Recensione "Tra due mondi" di Jennifer L.Armentrout

Ciao e buon sabato a tutti. Mentre penso agli incontri libreschi di questo week end (sono emozionatissima!) vi lascio con la recensione di questo libro, che mi ha attirata dal momento della sua uscita e che, nonostante tutto, mi è proprio piaciuto.

Autrice: Jennifer L.Armentrout (J.Lynn)
Titolo: Tra due mondi
Editore: HarperCollins Italia
Data di pubblicazione: 7 luglio 2016
Pagine: 331
Serie: #1 Covenant Series

Trama:
Gli Hematoi discendono dall'unione di dei e mortali, e i figli di due Hematoi di sangue puro hanno poteri di origine divina. I nati dall'unione tra i figli degli Hematoi e i mortali, invece... be', non proprio. I Mezzosangue hanno solo due possibilità: venire addestrati per diventare Sentinelle con il compito di combattere e uccidere i daimon o diventare servitori nelle dimore dei Puri. La diciassettenne Alexandria preferirebbe rischiare la vita lottando piuttosto che sprecarla pulendo i pavimenti, ma non è detto che ci riesca. La sua condotta, infatti, è tutt'altro che irreprensibile. Ci sono diverse regole che gli studenti del Covenant, come lei, devono seguire e Alex ha dei problemi con tutte, ma soprattutto con la numero 1: le relazioni tra i Puri e i Mezzosangue sono proibite. Sfortunatamente, lei è attratta da Aiden, bellissimo e... Puro. Comunque innamorarsi di Aiden non è il suo più grande problema, rimanere in vita abbastanza a lungo e diventare una Sentinella invece sì. Se fallirà nel suo compito, dovrà fronteggiare un futuro più terribile della morte o della schiavitù: diventerà un daimon, e Aiden le darà la caccia. E quella sarebbe una vera disgrazia.



All’inizio di questa lettura ho più volte guardato il titolo del libro. Troppi déjà vu. Mi è sembrato di rileggere L’Accademia dei vampiri di Richelle Mead, le similitudini sono tantissime.
Alex è una dhampir mezzosangue, nata cioè da un umano e un moroi puro. Questi sono esseri superiori, discendenti dagli Dei e hanno tutti il potere della compulsione costrizione e possono dominare uno dei quattro elementi (familiare vero?).

Era tutto bellissimo... un posto che amavo e odiavo allo stesso tempo.
I ragazzi vengono addestrati al Covenat, una specie di scuola speciale su un’isola appartata che li prepara per occupare il loro posto nel mondo. Ci sono sentinelle, guardie, guide ecc. e di norma sono i mezzosangue che difendono i puri (anche qui ci ricorda qualcosa vero?). Le loro vite sono messe in pericolo da i stringoi daimon, puri che vengono trasformati in cattivi, perché da ingordi si nutrono dell’etere presente nelle vittime, fino a risucchiarli completamente (…anche questo mi è già noto). Sono il guscio di ciò che erano e non ragionano più, non hanno più valori, vogliono solo nutrirsi.
Aiden è un puro che ha perso presto i genitori per un attacco dei daimon così, al posto di dedicarsi alla politica, è diventato una sentinella. Proprio quella mandata a recuperare Alex nel mondo reale dopo una fuga (sì, davvero!) durata tre anni, in cui sua madre è stata vittima di un attacco dei daimon.
Per chi ha letto la saga dell’accademia tutto quanto è molto, troppo familiare. Anche i personaggi secondari, me l’hanno ricordata, così come le convenzioni sociali: puri e mezzosangue non possono assolutamente stare insieme pena la schiavitù per i secondi, una specie di droga permanente che rende le persone come lobotomizzate.

Aveva ragione. Nascere Mezzosangue voleva dire perdere ogni possibilità di avere una relazione sana e normale. Come aveva detto Caleb, il nostro dovere non ci permetteva di avere legami che potessimo pentirci di dover troncare o di doverci lasciare alle spalle.
In tante cose me l’ha ricordato quindi, anche Aiden è molto simile a Dimitri, come Alex a Rose. Vi starete chiedendo allora perché il voto è così alto. La spiegazione è molto semplice: perché l’ha scritto la Armentrout e lei è bravissima! Nonostante le troppe analogie sono riuscita a immergermi benissimo nella storia e a godermela. Ho sofferto e sorriso con Alex, ho odiato il suo patrigno e quella società così razzista, ho amato i suoi amici. E poi adoro il personaggio di Seth, un mezzosangue potente come un Dio e sarcastico come pochi altri. Così come ho apprezzato i riferimenti alla mitologia greca.

Mi sfregai gli occhi, aggrottando le sopracciglia. Stavo bene. Dovevo stare bene. 

Sono convinta che nei prossimi libri prenderà le distanze dalla saga della Mead, ma anche se così non fosse io la leggerò comunque perché il suo stile mi conquista sempre. È un libro che si divora e lo consiglio a tutti. Questa autrice continua a piacermi sempre molto, in ogni genere che scrive.
E voi l'avete letto? Avete notato queste similitudini? Vi incuriosisce? Fatemi sapere, sono curiosa.




venerdì 22 luglio 2016

Spazio al self #1

Ciao a tutti, sono di nuovo qui a scrivere ma ho avuto l'opportunità di segnalare questa raccolta e così ho deciso di inaugurare una nuova rubrica, con segnalazioni e recensioni rigorosamente self.


Il libro che vado a proporvi oggi è una raccolta di cinque racconti, scritto da cinque autrici italiane di tutto rispetto. Personalmente ho già letto di tre di loro e le apprezzo molto, per l'impegno, la cura e quindi la qualità, che mettono nei loro scritti.
Quindi avete ben cinque ragioni per non farvi sfuggire questa raccolta di racconti.

Dreams Collection
Cinque autrici
Cinque storie ricche di amore,
passione e tenerezza
in un unico volume



Genere: Romance F/M
Pagine: 370
Prezzo: € 2,99 solo ebook prossimamente in cartaceo
Dove acquistarlo: Amazon, Amazon Kindle Unlimited
Data di pubblicazione: 28 luglio 2016





Christiana V
Graffiante come il silenzio
(Sole&Stelle #1,5)
La felicità esiste. Da quando Clizia è tornata nella sua vita, Jacopo può affermarlo con certezza. Lei ha portato con sé luce e calore spazzando via oscurità e incertezze. Ci sono ancora dei dettagli da sistemare,  ma   lui  è  convinto  che  presto raggiungeranno un accordo soddisfacente per entrambi, e quale momento migliore delle feste natalizie per concludere il contratto più prestigioso? Una cena formale, un vile attacco di Beatrice, e a Jacopo sfugge una parola di troppo. Clizia si chiude in un ostinato silenzio per lui così doloroso da sentire i graffi incidergli l’anima. Tra sesso e seduzione, comincia il disperato assedio di Jacopo alla fortezza di Clizia. Riuscirà a fare breccia nelle mura e a reclamarla come sua?


Christiana V
Christiana V, pseudonimo di Cristiana Verazzo, classe 1972, nasce ad Albenga e vive ad Aversa in provincia di Caserta. Sposata e madre di un bambino autistico di 12 anni, ha trovato nella scrittura la giusta valvola di sfogo per i propri eccessi emotivi. Nasce così nel 2011 l'urban fantasy Il Sigillo di Ametista, seguito nel 2012 dalla seconda  parte  della  saga  dei  mezzoumani L'Enigma dell'Opale. Nel maggio 2014 esce Blood Catcher, paranormal erotico di grande successo. Il 21  marzo  2016  esce  il  primo  romance
contemporaneo Crudele come il sole. Ha partecipato all'antologia urban fantasy Elements Tales con il racconto Soffio Vitale; all'antologia Donne Speciali con Fantasiosa; all'antologia 365 giorni d'Amore con La mia luce; all'antologia 365 giorni sotto l'ombrellone con Viaggio di una conchiglia; all'antologia romantic suspence Senza Fiato con Alla conquista di te; all'antologia EWWA Dopo carosello tutte a nanna con La scatola delle meraviglie e a quella ITALIA. TERRA D'AMORI, ARTE E SAPORI con La Janara (la paura fa novanta).Numerose le partecipazioni con racconti in gruppi, forum e blog. Finalista del concorso Verbania for Women e vincitrice del premio speciale per tematica con il racconto 6 gocce di memoria.



A. I. Cudil
Dungeon
(Dame Blanche #0,5)
Quando Yves le dice che Adelaide, l’ex direttrice del Rouge Club, ha deciso di aprire un locale BDSM tutto suo, Amélie non ha un attimo di esitazione, vuole incontrarla e proporsi come socia per il nuovo club  FemDom. Anche Amarante è entusiasta del progetto di Adelaide che le darà l’occasione di iniziare una  nuova vita. Adelaide, Amarante e Amélie sono tre donne determinate, bellissime e decise a rilevare il Dungeon di Nizza. Non si può entrare nel mondo del BDSM senza il consenso del Marchese e dovranno  accettare la sua inaspettata proposta. Ma ne varrà la pena perché il Dungeon diventerà il Dame Blanche, il locale dei loro sogni, un luogo in cui il piacere è pura magia. Dungeon è il prequel della serie Dame Blanche, spin off della serie Six Senses.


A.I. Cudil
«Dati biografici: io sono ancora di quelli che credono, con Croce, che di un autore contano solo le opere.  (Quando contano, naturalmente.) Perciò dati biografici non ne do, o li do falsi, o comunque cerco sempre di cambiarli da una volta all’altra. Mi chieda pure quello che vuol sapere e glielo dirò. Ma non Le dirò mai la  verità, di questo può star sicura.» (Italo Calvino nella lettera a Germana Pescio Bottino, 9 giugno 1964) Questa è l’indispensabile premessa alla biografia di Antonia Iolanda Cudil. A.I. Cudil vive a Venezia e fa  parte dell’European Writing Women Association. Ha esordito come selfpublisher nel gennaio del 2012 con il  romanzo erotico “La sindrome di Rubens”. Nell'agosto dello stesso anno ha pubblicato “Rouge Club”, un  erotico dalle tinte noir e nel novembre 2012 il romance contemporaneo “Imperfetta”. Nell’arco del 2013 pubblica il romanzo a puntate “Tattoo and Spirit”. La raccolta di racconti d'amore ambientati a Venezia dal titolo “Stagioni d'Amore” è uscito nel 2014. Rue de Castiglione è il romanzo che narra le vicende del Six  Senses Spa ed era stato messo on line nel settembre 2013. I suoi diritti sono stati acquisisti da Giunti Editore  che lo pubblica nel settembre 2014 completamente rivisto e con il nuovo titolo “Solo il tuo sapore”. La serie  prosegue nel 2015 con il racconto gratuito “Solo un assaggio”(Six Senses Series #1.5) e il romanzo “Solo la  tua voce” (Six Senses Series #2) edito di nuovo da Giunti Editore. Nel gennaio 2016  è uscito il romanzo breve “Solo un sussurro” (spin off Six Senses Series #2,5). Dungeons è l’inizio di una  nuova serie: Dame Blanche. 



S.M. MAY
A VOLTE LA MORTE MORDE
(DEVILS & PARTNERS #1)
Mi chiamo Clemenza Montebello e sono appena diventata l’avvocato di fiducia di Sua Signoria, lord Tanith,  un cliente davvero particolare, visto che ha quattro secoli e qualcosa, sembra la copia cattiva del principe  azzurro, e in fatto di sesso è un convinto sostenitore del “più siamo, meglio è”. Se considerate poi che io sono un lascito testamentario, per via di un debito non del tutto onorato di un trisavolo, e che le donne della  mia famiglia hanno il privilegio di poter essere fattrici ufficiali (sì, fattrici, avete capito bene: fornitrici volontarie di nobile prole) della Casa di Ragusia-Selvatia, e se ci aggiungete il fatto che Sua Signoria non è neppure il  più tenebroso in famiglia, perché ha un fratello, detto il Gobbo, a cui ha già progettato di rifilarmi, ecco…  capirete perché, alle soglie dei trentadue anni, la mia vita si profila lievemente complicata. Siete pronti per  entrare in Devils & Partners?
Autentici. Tipi. Diabolici.
Non semplici avvocati.


S. M. May
S.M. May vive nel nord-est d’Italia, cercando di trovare il giusto equilibrio tra lavoro, famiglia, letture e scrittura. Alcune cose le riescono bene, altre meno. Però tutte sono fatte con passione. Potete seguirla sulla  sua pagina Facebook (S.M. May) oppure scrivere a sm.may.books@gmail.com. Altre  pubblicazioni:   GOOD  REFERENCES  e NUVOLE (con Triskell Edizioni); ADDIO E’ SOLO UNA PAROLA (con  Rizzoli – You Feel); la serie Lara Haralds – The Strange Matchmaker che comprende gli episodi CAMBIO  GOMME, NEVE FRESCA, GHIACCIO SALATO e DOPPIO VELO; SECRET FUNDING (self-published).



Giulia Borgato
Il mio segreto
Prequel del romanzo Il mio mondo nei tuoi occhi
Viviana vive la vita perfetta che suo padre e suo marito hanno costruito per lei, ma l’incontro con Fabrizio la  costringe a grattare via la patina dorata con cui avevano ammantato la sua esistenza, e a guardarsi dentro. L’attrazione tra loro è così forte che non possono che assecondarla, andando contro tutto ciò in cui hanno  sempre creduto. Quando la loro relazione, basata per mesi su sms e telefonate, diventa reale, Viviana inizia a  chiedersi se è solo attrazione o se ci sia qualcosa di più. La realtà però, bussa prepotentemente alla loro  porta, interrompendo uno dei pochi momenti che si sono ritagliati per stare insieme. C’è un futuro per  Viviana e Fabrizio, o dovranno tornare alle loro vite di sempre? Il mio segreto è il prequel del romanzo Il mio mondo nei tuoi occhi.


Giulia Borgato
Giulia Borgato si è laureata in Lettere con indirizzo Storia del teatro e dello spettacolo, presentando una tesi  dal titolo Il teatro di Marguerite Yourcenar: Elettra o la caduta delle maschere. Dopo la laurea ha iniziato a  lavorare nelle biblioteche  dell’Università  di  Padova, occupandosi  delle  aperture  serali  delle biblioteche del dipartimento di Storia e di Psicologia. Alcuni mesi dopo è stata contattata dalla responsabile del Bacino bibliografico della Saccisica e del Conselvano e per sette anni ha lavorato  come  catalogatrice  per  le  16 
biblioteche del suddetto bacino. Attualmente è responsabile della biblioteca di Polverara. Nel 2012 è entrata a far parte del progetto Helas Maur che ha dato origine a un’antologia composta da 5 racconti sugli elementi  dal titolo Elements Tales, pubblicata nel 2013. Sempre nel 2013 ha pubblicato in digitale Il poema di Antenore, racconto fantasy-mitologico. A maggio del 2014 è uscito il suo primo romanzo Accanto a un  angelo, un urban fantasy ambientato a Padova e a giugno 2015 Sei parte di me, un romance contemporaneo.



Ledra
Strage di cuori
(I Bacigalupi #0,5; I Piloti #0,5)
Desiderare di sposare un pilota danese e, invece, trovarsi ad avere a che fare con un italiano bello e  intelligente. Come farà Antonella a perseguire il suo obiettivo e a ignorare la tentazione incarnata dal capitano  Stefano Bacigalupi? Il pilota italiano, inoltre, ci mette del suo nel distogliere la ragazza dalla ricerca dell'uomo dei sogni. Tra scontri, battute e situazioni assurde, Antonella capirà che il marito perfetto può avere un'altra  nazionalità. Strage di cuori é un crossover tra le mie due serie: I Piloti e I fratelli Bacigalupi. Antonella, infatti, è la zia dei gemelli Thorsen, protagonisti di Puzzle di cuori, mentre il capitano Bacigalupi é il fratello di Lorenzo, padre dei sette fratelli protagonisti della serie omonima. 


Ledra
Con Delos Digital ha pubblicato il racconto Il Ladro per la collana Senza Sfumature, l’antologia I colori dell’eros nella collana Odissea Digital e L’abete perfetto e Il bigamo per la collana Passioni romantiche. Con  Alcheringa edizioni è uscito il cartaceo Foulard e... vecchi merletti. Come Indi è uscito Puzzle di cuori, primo  volume della serie I Piloti. Con lo pseudonimo Ledra Loi ha scritto, a quattro mani, Il cielo è sempre più rosa  collana Youfeel Rizzoli. Alcuni suoi racconti sono comparsi in riviste, antologie e blog. 


Io ho già voglia di leggerli, e voi?












giovedì 21 luglio 2016

Recensione "Borgo Propizio" di Loredana Limone

Bentrovati a tutti, questa è una settimana intensa per le recensioni e sono contenta di proporvi finalmente quella di un libro che mi è piaciuto tantissimo, scritto da una persona veramente simpatica e disponibile. E ci sarà anche una sorpresa fra qualche giorno, quindi occhio.
Volevo ancora ringraziare le Lgs per avermelo fatto scoprire.


Autrice: Loredana Limone
Titolo: Borgo Propizio
Editore: Guanda
Data di pubblicazione: 10 maggio 2012
Pagine: 288

Trama:
Quasi tutte le fiabe cominciano con C'era una volta, ma questa è diversa. Questa comincia con C'è una volta... Perché è oggi che Belinda ha intenzione di ripartire e Borgo Propizio, un paese in collina, in un'Italia che può sembrare un po' fuori dal tempo, le pare il luogo ideale per realizzare il suo sogno: aprire una latteria. Il borgo è decaduto e si dice addirittura che vi aleggi un fantasma... ma che importa!
A eseguire i lavori nel negozio, un tempo bottega di ciabattino, è Ruggero, un volenteroso operaio che potrebbe costruire grattacieli se glieli commissionassero (o fare il poeta se sapesse coniugare i verbi). Le sue giornate sono piene di affanni, tra attempati e tirannici genitori, smarrimenti di piastrelle e ritrovamenti di anelli. Ma c'è anche una grande felicità: l'amore, sbocciato all'improvviso, per Mariolina, che al borgo temeva di invecchiare zitella con la sorella Marietta, maga dell'uncinetto. Un amore che riaccende i pettegolezzi: dalla ciarliera Elvira alla strabica Gemma, non si parla d'altro, mentre in casa di Belinda la onnipresente zia Letizia ordisce piani, ascoltando le eterne canzoni del Gran Musicante. Intanto i lavori nella latteria continuano, generando sorprese nella vita di tutti...







Era finita - o comunque era sempre più in declino - la generazione di chi amava la tradizione. Il progresso, mostro ingordo, si stava mangiando tutto.

Delizioso. L’hanno definito così in un commento al post Chi ben comincia e trovo che sia l’aggettivo più azzeccato. È un libro che si lascia leggere da solo, col sorriso sulle labbra.
Belinda, ragazza intelligente e forse troppo viziata, vuole cambiare vita e decide di aprire una latteria in un paesino di collina, con tutti i pregi e i difetti inerenti.

Il negozio si trovava nel centro di un piccolo borgo un po' decadente e romanticamente malinconico su una delle colline dell'entroterra.
Io provengo da una realtà simile e ora abito in un’altra, forse ancora più piccola. Mi sembrava di essere a casa, di essere tornata bambina e camminare in mezzo al mio paesino, dove alle finestre le vecchiette sbirciavano tutto, dove l’arrivo di un macchinone di un “forestiero” determinava il tam tam di pettegolezzi che poteva durare anche un mese.

Qualunque cosa Mariolina avesse fatto o stesse facendo, non era passata neanche un'ora. E già non si parlava d'altro.

Ho letto questo libro quindi con un pizzico di malinconia, ma anche col sorriso perché comunque sarebbe stato impossibile non averlo. Le atmosfere sono dolci, ma lo stile è ironico. L’autrice ha un modo di scrivere che mi ha conquistata da subito. È molto colto come stile e sempre permeato da un sarcasmo leggero, che non stona con l’ambientazione così caratteristica.
I personaggi sono molti, non c’è un vero e proprio protagonista, e tutti si intrecciano l’uno con l’altro. Si passa dalle sorelle quasi zitelle all’avvocato tutto lavoro, dalla figlia viziata ma buona al carpentiere che parla come Hagrid ma si sente un imprenditore e via così. Li ho amati tutti quanti, con una predilezione per zia Letizia, ed erano talmente ben descritti che mi sembrava di conoscerli veramente. Infatti ho rivisto in loro molte persone della mia infanzia, con un altro nome ma le stesse caratteristiche.
Anche la trama mi è piaciuta. Non è solo uno spaccato di realtà locale, un’inquadratura di vita di paese, ma c’è una storia che intreccia tutti i personaggi e che ha una sua conclusione.
Questo libro quindi si legge con facilità, è leggero ma non frivolo. Mi ha fatta anche riflettere, gli argomenti con cui farlo sono molti, dalla famiglia ai valori importanti, dalla ricerca di sé stessi al coraggio di cambiare.

E Borgo Propizio, metafora dell'amore, delle paure, dei fantasmi, dei tesori nascosti e non che tutti possiedono, metafora della vita stessa, continuò a raccontare la storia di ognuno.

A lettura ultimata posso dire che sì, è stato delizioso e sono contenta perché ci sono altri due libri che seguono questo che mi stanno aspettando.





mercoledì 20 luglio 2016

Recensione "Casa Rossa" di Francesca Marciano - L'angolo vintage #1

Buon mercoledì a tutti. Oggi al posto della rubrica Chi ben comincia vi lascio la recensione del libro che ha vinto il sondaggio della prima puntata de L'angolo vintage. Anche se la lettura in particolare non mi ha entusiasmata, l'idea della rubrica mi è piaciuta molto e spero anche a voi.

Titolo: Casa rossa
Autrice: Francesca Marciano
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 24 gennaio 2003
Pagine: 400


Trama:

Sono schegge, frammenti, quelli tra cui si muove Alina Strada mentre si prepara a lasciare per sempre Casa Rossa, la masseria nella campagna pugliese appartenuta alla sua famiglia per oltre sessant'anni. Sono le schegge e i frammenti abbandonati lì dalle quattro donne che hanno amato o odiato quella casa, scegliendola come rifugio oppure vivendola come prigione. E tocca proprio a lei, ad Alina, la più giovane della famiglia, sfidare il silenzio e l'oblio, cercare di ricostituire il quadro, dando voce a quelle domande che per decenni sono rimaste in sospeso.
Le domande su Renée, la nonna, una tunisina bellissima e sfuggente il cui corpo nudo ancora vive nel ritratto tracciato dal marito, sebbene nascosto sotto la vernice rossa del patio. Le domande su Alba, la madre, che attraversa gli anni '50 e '60 - gli anni ingordi e frenetici del «miracolo» - pervasa da un'irrequieta, egoistica brama di vivere e travolge chiunque le stia accanto. Le domande su Isabella, la sorella maggiore, sulle sue scelte di vita e di lotta a fianco dei terroristi, sul suo prepotente desiderio di spingersi sempre oltre, di superare i confini, anche a rischio dell'autodistruzione. E poi ancora le domande su Alina stessa, sul percorso della propria vita, sui sogni realizzati e su quelli infranti, sulle fragili alleanze e sui feroci scontri con la madre e la sorella.






Una casa, anzi una masseria in un paesino della Puglia, immersa nel verde e circondata dagli ulivi. Questa è Casa Rossa, ma in realtà è molto di più. Racchiude la storia della famiglia Strada, la vita delle quattro donne legate a quel luogo. Questo libro abbraccia un secolo di storia, narrato dalle protagoniste: Renée, la nonna tunisina così fuori posto in Puglia; Alba, mamma inquieta e smaniosa di vivere;  Isabella, sorella maggiore così ancorata nelle sue convinzioni; infine Alina, la narratrice di tutto, colei a cui è stato affidato l'incarico di smantellare tutto, ricordi compresi, di sbaraccare Casa Rossa per i nuovi proprietari. E tramite lei la storia della famiglia, e i vari conflitti, vengono alla luce.

"Ci si innamora di un posto allo stesso modo in cui ci si innamora di una persona. Si soffrono le stesse gelosie", mi aveva detto una volta. "Ti convinci di essere l'unica persona al mondo in grado di capirne la bellezza. E' destino, ti dici, siamo fatti l'uno per l'altro. Non appena sono entrato là dentro, è stato un colpo di fulmine".

Questo libro ha una trama che mi è piaciuta subito, nella mia vita ho fatto molti traslochi e la malinconia che traspare quando si chiude una casa mi ha sempre affascinato. E' una svolta, è mettere un punto ad un periodo trascorso, bello o brutto che sia. In più in questo libro c'è un secolo intero e tre generazioni di donne intrecciate, con tutto quel che ne deriva. Mi ha ricordato per certi versi La casa degli spiriti, proprio per la sua struttura.
Però l'autrice non è riuscita a conquistarmi. Ho sofferto proprio il suo stile, troppo descrittivo e prolisso. Ho faticato a leggerlo, mi distraevo e annoiavo continuamente e non ho provato empatia, ma neanche simpatia, per nessun personaggio. L'avrei mollato volentieri e mi dispiace perché l'idea alla base del libro e l'ambientazione sono ottime.
Sono sicura però che a chi apprezza le descrizioni minuziose può piacere e molto. A mia madre ad esempio un libro così piacerebbe senza dubbio. Così come a chi ama le saghe familiari. A dispetto delle aspettative non è il libro che fa per me.
Avete già letto questa autrice? Cosa ne pensate? Io intanto vado a pensare a un nuovo argomento per il prossimo angolo vintage.




lunedì 18 luglio 2016

Recensione "L'inizio del gioco" di Sophie Jordan

Buon lunedì a tutti, cominciamo la settimana con una recensione? Oggi vi parlo di questo libro che ho letto in due giorni. L'avevate visto?

Autrice: Sophie Jordan
Titolo: L'inizio del gioco
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 5 luglio 2016
Pagine: 242
Serie: #1 The Ivy Chronicles series


Trama:
Fin da quando riesce a ricordare, Pepper è innamorata del fratello della sua migliore amica. Hunter è l’uomo perfetto, la chiave per ottenere tutto ciò che lei ha sempre desiderato: sicurezza, stabilità, una famiglia. Ma se vuole realizzare i suoi sogni, Pepper deve fare in modo che Hunter si accorga di lei, che smetta di vederla solo come “l’amica di sua sorella” e che inizi a considerarla una vera donna. Certo lei non può contare su una grande esperienza in fatto di uomini, ma ha intenzione di rimediare passando da principiante a esperta del sesso con l’aiuto di qualcuno che sa il fatto suo. E le sue compagne di università sembrano avere il candidato ideale. Solo che il barman Reece non è affatto come Pepper se l’aspettava. È fantastico, d’accordo, ma è anche pericoloso, profondo, con un passato tormentato. Presto le “lezioni di seduzione” iniziano a sconvolgere le vite di entrambi, perché nessuno sa cosa può succedere quando si superano i preliminari e si fa sul serio…





Era proprio quello il problema. Io non conoscevo le regole. Non sapevo come fare qualsiasi cosa che potesse attirare un ragazzo. Non flirtavo. Non uscivo con nessuno. Non pomiciavo e non scopavo con ragazzi scelti a caso come altre.

Ho iniziato a leggere questo libro pensando che fosse un altro genere, tratta in inganno dalla cover e dal titolo. È un new adult, come genere, ambientato al college.
Pepper è una ragazza di diciannove anni con un passato difficile. Abbandonata dalla madre, orfana di padre, insegue i suoi sogni o quelli che ritiene tali. Da sempre innamorata di Hunter, il fratello della sua migliore amica, sogna un futuro fatto di casetta con staccionata bianca e bambini, nei panni di sua moglie. Lui rappresenta l’ideale marito perfetto, è un bravo ragazzo e ha alle spalle una famiglia meravigliosa. C’è solo un problema: la vede come una sorellina. Pepper non ha esperienze con i ragazzi, è troppo concentrata sulla scuola e sui lavoretti che fa per mantenersi, per poter perdere tempo in divertimenti. Ma quando Hunter e la sua ragazza storica si mollano non può non cogliere l’occasione e, spinta dalle amiche e compagne di dormitorio, decide di “fare esperienza”, così una sera le accompagna in un locale famoso per il suo barista.

Era come il vampiro oscuro dei film che ossessionava le ragazze. Quello combattuto tra il desiderio di mangiarsi l'eroina e la voglia di baciarla. Io preferivo sempre il mortale gentile e non capivo mai perché la protagonista non scegliesse lui. Oscuro, pericoloso e sexy non facevano per me.

Reece è ombroso, non da confidenza e non ama flirtare, a differenza del suo più popolare fratello, ma Pepper riesce in qualche modo a fare breccia e pian piano inizieranno a capire che non sempre ciò che immaginiamo come futuro sia proprio la cosa migliore.
La trama di questo libro è decisamente già vista, ragazza ingenua con passato difficile, ragazzo bello e misterioso, tatuaggi, a sua volta con un passato ombroso. Credo che se avessi letto bene la trama non l’avrei iniziato, sono un pochino stufa di questi cliché. Invece devo ammettere che mi è piaciuto. Sì è scontato, sì la trama è quella, però ho avuto voglia di finirlo e l’ho fatto in fretta.
Lo stile è molto scorrevole, è scritto in prima persona dalla parte di Pepper, così permette di conoscere bene i suoi sentimenti e le sue paure. I personaggi sono ben caratterizzati, anche i secondari, soprattutto Emerson (la mia preferita) e Georgia, le sue compagne. Credo che per loro l’autrice dedicherà altri libri. Infatti questo è il primo di una serie, però è conclusivo, nel senso che la storia di Pepper e Reece ha una fine, non lascia in sospeso. Per fortuna. Anche se nel finale perde un po' mordente, mi aspettavo qualcosina in più.

"Ma qualche volta ciò che vuoi non è ciò di cui hai davvero bisogno"

Se state cercando una lettura leggera e scorrevole, una “lettura da ombrellone” che non sia faticosa ma neanche insulsa, questo libro fa proprio al caso vostro.