"Forever. Solamente io e te" di Amy Engel
Ivy è stata buttata fuori dalla città dopo che ha sventato l’attentato a Bishop, prendendosi pure tutta la colpa e scagionando così il padre e la sorella. E’ amareggiata e delusa e ancora profondamente innamorata di suo marito, ma non può pensarci, perché oltre la recinzione tutte le sue energie sono finalizzate alla sopravvivenza, non ci sono regole e il mondo è selvaggio, popolato da esiliati.
Qui secondo me c’è il primo punto dolente. La nostra protagonista incontra subito una comunità di persone brave e viene accolta a braccia aperte. E’ vero che il suo cognome le apre molte porte ma accade tutto troppo facilmente per me. Inoltre avrei preferito una loro maggiore caratterizzazione di Ash e Caleb, che la accolgono come se fosse una sorella, sapere qualcosa di più. Si adattano troppo alla esigenze della storia, senza mai protestare.
La trama è interessante, l’idea di partenza descritta nel primo libro sempre molto accattivante. Però secondo me l’autrice si è soffermata troppo sulle paturnie di Ivy e poco sulla vita oltre la recinzione. Ivy ci viene presentata come persona che cambia, che deve adattarsi, è giusto quindi riservarle parti relative alle sue elucubrazioni. Ma ha esagerato. La prima parte è noiosa, mi sarei aspettata più azione e colpi di scena. La parte romance è molto marcata, a discapito di quella distopica. Per me questa è una pecca ma è questione di gusti. E devo anche ammettere che avrei apprezzato di più la storia d’amore se appunto Ivy avesse rimuginato meno.
Voto:
"The Fate of the Tearling" di Erika Johansen
Aspettative altissime per questo libro, i primi due li ho amati alla follia. Lo stile dell’autrice già nei precedenti è molto lento, cosa che non ho trovato sgradita perché questo genere lo richiama, è necessario. Ma in questo terzo capitolo è troppo e mi sono annoiata, cosa che non era successa prima. La cura dei particolari però è rimasta. E’ dettagliato e spiega molto i luoghi e i personaggi, prendendosi il tempo di farti entrare bene nel contesto.
Il finale è un altro tasto dolente. So che a molti non è piaciuto, l’hanno trovato una specie di escamotage per salvare una storia alla deriva. Per me non è stato così, io l’ho capito dopo circa 100 pagine, l’autrice secondo me ci ha preparati a questo per tutto il tempo, dal primo libro ed era l’unico modo possibile, il più giusto. Una cosa però nell’ultimissima parte mi ha proprio delusa. Non quadra con la caratterizzazione di Kelsea, lei non avrebbe provato speranza in quel frangente, secondo me l’autrice doveva osare e stravolgere di nuovo tutto, rendendosi magari antipatica. Il punto dolente, quello che mi ha fatto storcere il naso è proprio lo stravolgimento dei personaggi. Ha costruito un insieme di persone in due libri e qui me li ha fatti a pezzi, lasciandomi infastidita e delusa. A cominciare da Fetch, che era il mio idolo, misterioso e affascinante. Qui viene presentato come un cucciolo smarrito, bigotto e non proprio sveglio. Ci sono rimasta malissimo. Ma non solo lui, proprio tutti. Pen, che accetta le cose ed è pure soddisfatto, la Regina Rossa, Row, tutti. I cattivi erano crudeli ma avevano il loro fascino che perdono miseramente nel corso della lettura.
Una particolarità che mi ha fatto amare questa serie è che i buoni sono stati caratterizzati non perfetti, con molte sfaccettature non proprio candide. La fine di questo libro cade nel buonismo, Kelsea in testa, ma anche Mazza Chiodata, tutti.
La morale è presente sempre ed è molto importante ma nei primi due libri fa parte dei personaggi senza trasformarli in perfettini. In questo terzo libro prende il sopravvento e li cambia, ma troppo.
Voto:
"Nobody" di Charlotte Link
Questa autrice mi piace molto, ho letto diverse altri libri suoi, ma in questo caso mi ha delusa. Perché mi sono annoiata e la protagonista non ha suscitato la minima simpatia. E neppure la morta, sua nonna. Due donne fredde ed egoiste, incapaci di perdonare, che si mettono sul piedistallo e giudicano tutti dall'alto, senza pentirsi realmente mai delle proprie azioni.
Il giallo è interessante, l'argomento mi ha incuriosita e non sono arrivata a capire prima il finale. I vari salti temporali sono quello che più mi è piaciuto. Charlotte Link scandaglia l'animo umano con maestria.
Ma non sono riuscita ad affezionarmi né ai personaggi né alla storia che ho trovato lunga e inutilmente farcita di particolari non necessari.
Voto:
"Scarlatto veneziano" di Maria Luisa Minarelli
Ammetto subito il mio errore. Questo è il terzo di una serie e io i primi due non li ho letti. Credevo fosse una storia a sé, il giallo da risolvere lo è, però credo di aver patito la mancanza di una presentazione dei personaggi che forse è avvenuta nei libri precedenti.
Quindi il protagonista spesso non l'ho capito, è come se mi mancasse un pezzo per completarne il quadro. Stessa cosa con i secondari. Non mi hanno coinvolta più di tanto e non so se solo per questo motivo. Non mi sono stati simpatici e lo stile dell'autrice non mi ha coinvolta più di tanto, diciamo che l'empatia nei loro confronti non è scattata.
Lo stile. In realtà la Minarelli è bravissima a ricreare l'ambiente storico dell'epoca. Si percepisce proprio il suo sapere, il minuzioso lavoro di ricerca. Per chi ama questo tipo di romanzi storici è fantastica. Di nuovo qui il problema sono io, le troppe descrizioni mi annoiano e non riesco ad apprezzarne in pieno il contenuto.
Per il resto posso dire però che è un buon libro, tutto sommato scorrevole, adatto a chi ama i romanzi storici ricchi di nozioni e molto precisi. A me non è venuta voglia di recuperare i precedenti ma sono contenta lo stesso di averlo letto.
Voto:
"Hero" di Samantha Young
Conoscevo già l'autrice per la sua serie precedente, On Dublin Street, che tanto ho amato. E qui in qualche modo l'ho ritrovata.
Ho adorato la storia di Alexa e Caine, anche se per certi versi l'ho trovata assurda. Ma avevo bisogno di staccare la spina e questo si è rivelato un ottimo romance.
E' narrato in prima persona dalla parte di lei, ma è a Caine che mi sono affezionata di più, forse perché più tormentato. Lei è fin troppo ingenua, ma ha il famoso sarcasmo che la rende simpatica.
Molto belli i personaggi secondari, in particolar modo Henry (amico di Caine), Rachel (amica pazza di Alexa) e la vecchietta vicina di casa, la signora Effie Flanagan . Me li ha fatti adorare e mi piacerebbe leggere anche di loro.
Il fatto che alla fine non sia tutto bianco o nero, che non tutto si incastri alla perfezione, che le persone non siano o solo buone o solo cattive, è una cosa che ho decisamente apprezzato.
Lo stile dell'autrice è scorrevole e ti porta a voler sapere cosa succederà, io l'ho divorato.
E per una volta il titolo è proprio azzeccato!
Forever ho a malapena finito il primo, eviterò di approcciarmi al secondo xD
RispondiEliminameglio secondo me. Il primo è migliore
EliminaMi spiace che The fate of the tearling non ti abbia convinta :\ io comunque devo leggere ancora il secondo, ma spero di farlo al più presto!
RispondiEliminaIl secondo è il migliore per me. Forse le aspettative del terzo erano esagerate ma quando l'avrai letto ti spiegherò per filo e per segno cosa mi ha delusa, se vuoi
EliminaForever è una saga che mi intriga da tempo e Hero è piaciuto anche a me *-*
RispondiEliminaTra i distopici Forever non è il primo che consiglierei. La Young a me piace proprio
EliminaÈ finalmente giunto il momento di lodare la Newton per aver mantenuto la cover originale di Hero! Non avrei mai creduto che sarebbe arrivato questo momento XD
RispondiEliminaHai visto? E pure il titolo, che è azzeccatissimo
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