BIOGRAFIA AUTRICE
Emma Black è un nome d'arte. L’autrice vive nel sud dell’Italia insieme a suo marito, le sue due splendide figlie e un cane che l’aiuta sempre nelle faccende domestiche.
Dopo
aver scritto numerosi racconti di fantascienza, si è cimentata in vari generi,
tra i quali il rosa e il paranormal romance. Scrive molto, specialmente nel
weekend, quando le sue Muse, dopo aver fatto festa ed essersi ubriacate,
gridano tutte insieme nella sua testa. Questo spiega parte delle sue storie.
Dalla
sua penna sono nati:
Serie
Legio X (paranormal romance)
- Rimozione
Forzata
- Sotto la
Pelle
- When in
Rome...
- La Voce del
Sangue
- Ray
- Bugiardo
- Oltre ogni
regola
- Futuro
rimosso
Love
Steps (rosa, standalone)
- A casa con te
Serie
Bluebonnet (rosa)
- La ragazza
dei Bluebonnet
- Un cowboy tra
i Bluebonnet
Rosa,
standalone
·
Ezekiel
ESTRATTO DAL CAP.3
Wild One
(arriva Mick!!!)
E che
tipo! Pare un bestione, per quanto è alto e piazzato. Mister Finezza indossa
una canotta bianca con un vistoso buco sul fianco, un paio di bermuda dal
discutibile color vermiglio, flip flop azzurre e delle cuffie viola sulle
orecchie. Una cacofonia di colori, oltre che di suoni. Ha il cranio quasi
rasato a zero e un aspetto generale da delinquente appena rilasciato dalla
prigione. E non è un caso che io faccia quest’analogia, perché ciò che salta
all’occhio persino più della sua stazza è l’incredibile quantità di tatuaggi
che ha sulla pelle. Il suo corpo ne è rivestito e non si tratta di piccoli
disegni, quanto di enormi rappresentazioni di… qualcosa. Paesaggi e forme
tribali varie, suppongo. Una sulla schiena mi sembra proprio maori, come lui.
Non sono un’esperta, i tatuaggi mi disgustano perché mi fanno pensare agli
aghi, al sangue e al dolore. Tant’è che nessuno dei miei miliardari di carta ne
ha, compreso Dax. Questo qui, invece, ci si è rotolato dentro, tanto che mi
s’incrociano gli occhi al solo guardarlo.
Come se
tutto quest’orrore non fosse sufficiente, fuma come una ciminiera. Volute
bianche dal curioso lezzo di garofani marci si disperdono dietro di lui a causa
del vento, arrivando al mio delicato naso. Me lo strofino e poi lo copro con il
palmo della mano, ma ormai quella puzza schifosa mi è penetrata nelle narici.
Non si è
ancora accorto di me. Questo gigante rozzo, però, possiede un’agilità
sorprendente e muove la motosega in qua e in là come se non pesasse nulla, per
dare la forma che desidera alla siepe. A quanto pare, si sta divertendo un
mondo, infatti canticchia con allegria, ma tutto stonato. Avrà pure il talento
di un artista, però dubito fortemente che ne abbia il fascino. Per non parlare
delle buone maniere… È così tamarro da grattarsi il didietro senza ritegno,
infilandosi una mano nei bermuda a vita bassa. Molto bassa. In pratica, con un
solo sguardo sono quasi diventata la sua androloga.
E io non vedo l'ora di scoprire cosa ne pensi! Grazie ancora per la segnalazione!
RispondiElimina