giovedì 14 novembre 2024

Recensione "Quella volta che mi sono ubriacata e ho salvato un demone" di Kimberly Lemming - Tu leggi? Io scelgo!

Buongiorno lettori, appuntamento con la rubrica nata da un'idea di Rosaria, gestita da me, Chicca e Dolci, che adoro sempre di più.


La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante

L'ordine di scelta è casuale, abbiamo usato random.org e questa volta mi è capitata Graziella.
Tra le sue tante scelte ho individuato questo libro.

Il libro: 
Autrice: Kimberly Lemming
Titolo: Quella volta che mi sono ubriacata e ho salvato un demone
Editore: DeA
Data di pubblicazione: 17 settembre 2024
Pagine: 256

Trama:
Niente avventure. È questo il mantra di Cinnamon Hotpepper, una semplice mercante di spezie del villaggio di Boohail.
La sua unica aspirazione è vivere una vita tranquilla, lontano da qualsivoglia seccatura. Lei non è come gli altri al villaggio, giovani incoscienti pronti a imbarcarsi in viaggi assurdi per diventare eroi in nome della dea Myva. Tipo Glen, il suo ex.
Tutto quel che Cin desidera è un morbido gatto da accarezzare, un bell'uomo nel suo letto e il miglior formaggio prodotto dall'amica Brie da mettere sotto i denti.
E le cose per un po' filano anche secondo i piani. Almeno fino alla notte in cui, la vista offuscata da una birra di troppo, Cinnamon si imbatte in uno strano viandante.
Un demone, in realtà.
Un demone brutale, ma incredibilmente affascinante che, attratto e stordito dal potere della cannella nelle tasche di Cin, la segue e la costringe a partire insieme a lui per annientare Myva, la divinità che a quanto pare ha ingannato tutti, umani e demoni.
Cinnamon, che aveva sognato sempre e solo una vita ordinaria, si prepara a seguire Fallon, il demone più sexy della storia dei demoni, in un'impresa pericolosa e probabilmente senza ritorno.
Ma forse la cosa più difficile per la mercante di spezie di Boohail non sarà resistere a draghi e a banditi, bensì al prorompente fascino di un demone impetuoso che si ostina a viaggiare al suo fianco senza maglietta...
Una rom-com fantasy eccentrica con due improbabili protagonisti che si attraggono e respingono tra avventure frizzanti ed estremamente... speziate.





Non tutti i cozy riescono col buco, come si suol dire. Avevo buone (non esagerate ma positive) aspettative su questo libro, spinta dall’entusiasmo provato per l’Assistente del cattivo e in generale per gli autori cozy che adoro (anche in altri generi come la Corciolani o la Basso). Inoltre il politicamente non sempre così corretto è una cosa che di solito mi piace, se gestito bene. Il problema secondo me è proprio qui, non è stata gestita bene nessuna componente.

Partiamo dal fantasy per esempio, è ambientato – credo – in un mondo a struttura mediale o di stampo classico comunque, ma il linguaggio è moderno. Non parlo della volgarità, non ho problemi con quella io amo il grimdark, ma proprio dell’approccio che non quadra un tubo con il resto. Resto che in ogni caso non è ben delineato e a parte la spiegazione iniziale (che avrebbe potuto gestire come colpo di scena ma che si riduce a due righe che tutti accettano senza porsi domande) non si sa più nulla.

La caratterizzazione dei personaggi per me non è così curata, Cin è sia coraggiosa che fanciulla da salvare, in base a cosa serve sul momento, sia altruista che disinteressata, in base alla situazione, insomma non si capisce bene. Non mi ha fatto impazzire. Fallon, il demone, a volte è un cucciolone altre menefreghista, comunque è sempre un po’ in secondo piano. Anche lui non mi ha entusiasmata. Come coppia poi c’è ovviamente l’insta-love e lo stampino del destino.

È spicy, tanto, troppo per il tipo di storia e le dinamiche. Si passa proprio da zero a cento, ma proprio tipo 10 pagine prima vengo minacciata di morte, con famiglia e amici e poi mi ritrovo nuda e fremente a desiderarti. Con pure un po’ di BDSM perché no.

Non mi sono divertita, forse perché infastidita da tutto questo e anche se è più difficile far ridere che far piangere, da questo libro mi aspettavo più risate.

Insomma non mi è piaciuto ed è un peccato perché è stata un’occasione sprecata.
Voto: 2*
L'avete letto?
Le altre recensioni
Grazie a Dolci per la grafica

1 commento: