martedì 19 novembre 2024

"Un fidanzato take-away" di Sher Lee - Intervista con le vamp... blogger

Buongiorno, arrivano le vamp... blogger!

La rubrica ha cadenza mensile, il 19 e ogni mese risponderemo alle medesime domande, cambierà solo la lettura che potrete scegliere voi fra quelle proposte nel sondaggio in basso.


Rubrica ideata e gestita da me e la mia socia Dolci del blog Le mie ossessioni librose, a cui si sono aggiunte Chicca del blog Librintavola e Erica del blog Libri al caffè

Il libro che ha vinto il sondaggio è questo:
Autrice: Sher Lee
Titolo: Un fidanzato take-away
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 27 agosto 2024
Pagine: 264

Trama:
Dylan Tang ha diciassette anni e una vita tutt'altro che facile. Tra andare a scuola e aiutare la zia a mandare avanti il suo ristorante da asporto cino-singaporiano, non gli resta molto tempo per pensare all'amore. Soprattutto ora che si è messo in testa di iscriversi a un concorso per giovani pasticcieri organizzato da un celebrity chef di New York. Partecipare, e vincere, presentando la torta preferita della mamma, la mooncake nevosa celeste, un dolce che la sua famiglia prepara da generazioni, sarebbe un modo perfetto per celebrarne la memoria ma anche per dare un po' di visibilità al Wok Warriors, il take-away cinese di zia Jade, che ultimamente non se la passa proprio benissimo. Imbattersi in Theo Somers, giovanissimo rampollo di una ricca famiglia newyorchese abituato a ottenere sempre tutto ciò che vuole e, soprattutto, dotato di un sorriso capace di far imbambolare chiunque, non era assolutamente nei piani. Come non lo era accettare di accompagnarlo a un matrimonio deluxe negli Hamptons fingendosi il suo fidanzato. Ma come poteva rifiutargli questo favore? Dopo tutto, Theo ha fatto una generosa donazione al ristorante della zia e poi... i ragazzi con i fisici statuari sono da sempre la kryptonite di Dylan. Dirgli di no era proprio impossibile. Tutto andrebbe per il verso giusto se solo Dylan riuscisse a tenere bene in mente che la loro relazione è una farsa, che non esistono mondi più distanti dei loro e che farsi coinvolgere troppo è tutto tranne che saggio, soprattutto con il concorso dietro l'angolo...

L'intervista

D. A quale genere appartiene il libro?
R. Romance mm.

D. Cosa pensi dei protagonisti?
R. Dylan non è benestante e ha preconcetti, spesso fondati, su chi lo è. Lui giudica proprio gli altri, non solo in base alla classe sociale, ma anche all'etnia, in quanto la sua famiglia è originaria di Singapore e vive a New York. Per essere un ragazzo che si presenta in maniera così profonda (è orfano e aiuta molto la famiglia) è molto superficiale, infatti si "innamora" di Theo dopo avergli visto gli addominali. Fondamentalmente però è un buono, l'autrice ci tiene a ribadirlo. E a ribadirlo. E a ribadirlo.
Theo, nonostante abbia mezzo DNA non asiatico, ha un cuore buono e altruista. Ha un brutto rapporto con il padre (il pezzo non asiatico e quindi cattivissimo) e si "innamora" di Dylan per il suo attaccamento alla famiglia. Insomma due pezzi di pane non capiti da questa società cattiva e discriminante. 

D. Personaggio preferito?
R. Forse si è intuito che questo libro non mi sia piaciuto, con i personaggi ho proprio avuto difficolta: per me non sono ben caratterizzati, o esageratamente buoni (asiatici e poveri) oppure cattivissimi, ma con margine di miglioramento (grazie agli altri ovviamente). Diciamo che neppure il cane (di cui non ho capito l'utilità) mi ha fatto impazzire, ma Megan, la cugina di Dylan, non mi ha fatto storcere il naso mai.  

D. Personaggio più odiato?
R. Non ho odiato nessuno, non mi è piaciuto nessuno, ma l'odio è un'altra cosa. Il padre di Theo diciamo che non ne esce benissimo. 

D. Che emozioni ti ha suscitato la lettura?
R. Schiuma alla bocca è un'emozione? Occhi al cielo? Ecco mi ha scocciato più che altro.

D. Punti di forza?
R. È scorrevole per fortuna. E breve.

D. Punti deboli?
R. Oltre a quanto già detto io dopo un po' non ne potevo più di ricette e miti cinesi. Mi va benissimo conoscere meglio la cultura dei protagonisti, così come sapere qualcosa in più, ma se togliamo le ricette questa storia secondo me non raggiunge le 100 pagine. Così per me è troppo, non è utile alla storia né arricchisce, finisce solo per appesantire. Anche sui vari outfit si è esagerato un po', come se dovesse "riempire" gli spazi. 
La cosa più disturbante per me però è stato il buonismo, qui a livelli altissimi, con luoghi comuni e retorica in ogni dove, con un "razzismo al contrario" passatemi il termine, con un abuso di cliché non necessario. Poi mi aspettavo, visto tutto il contorno, che spiegasse almeno un pochino l'omosessualità per la cultura orientale, invece niente, tutto bene. Fa piacere, ma non credo sia così preciso.
Poi ho detestato il finale, un tripudio di bontà che arrivata a quel punto mal ho sopportato.

D. Come hai trovato lo stile del/della scrittore/scrittrice?
R. È stato evidente che fosse al primo lavoro, con un editing discutibile, per i miei gusti.

D. E' facile entrare in empatia con il/la protagonista?
R. No.

D. Quale aggettivo lo descrive meglio?
R. Buonista.

D. A chi lo consigli?
R. Non saprei, non mi viene da consigliarlo.

D. Cosa ne pensi della cover?
R. Adatta alla storia.

D. Citazione preferita?
R. 

D. Quante stelline gli dai?
R. 2* 

E ora il nuovo sondaggio, votate!

Voi l'avete letto? Passate a vedere cosa ne pensano le altre, post di Dolci qui, post di Chicca qui, post di Erica qui.
Ci vediamo il mese prossimo

2 commenti:

  1. Mi spiace tanto che non ti sia piaciuto mi sa che non era proprio il tuo libro

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  2. Opinioni opposte, ma ci sta. Mi piace sempre leggere opinioni diverse dalle mie

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