venerdì 13 ottobre 2017

Recensione "La colonna di fuoco" di Ken Follett

Buongiorno, oggi vi parlo di questo libro, di cui ho ospitato una tappa del blogtour. L'autore è talmente famoso che non necessita di presentazioni, tengo solo a ribadire che questo è il terzo libro della saga di Kingsbridge ma i libri sono autoconclusivi e leggibili anche da soli.

Autore: Ken Follett
Titolo: La colonna di fuoco
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 12 settembre 2017
Pagine: 912

Trama:
Gennaio 1558, Kingsbridge. Quando il giovane Ned Willard fa ritorno a casa si rende conto che il suo mondo sta per cambiare radicalmente. Solo la vecchia cattedrale sopravvive immutata, testimone di una città lacerata dal conflitto religioso. Tutti i principi di lealtà, amicizia e amore verranno sovvertiti. Figlio di un ricco mercante protestante, Ned vorrebbe sposare Margery Fitzgerald, figlia del sindaco cattolico della città, ma il loro amore non basta a superare le barriere degli opposti schieramenti religiosi. Costretto a lasciare Kingsbridge, Ned viene ingaggiato da Sir William Cecil, il consigliere di Elisabetta Tudor, futura regina di Inghilterra. Dopo la sua incoronazione, la giovane e determinata Elisabetta I vede tutta l'Europa cattolica rivoltarsi contro di lei, prima tra tutti Maria Stuarda, regina di Scozia. Decide per questo di creare una rete di spionaggio per proteggersi dai numerosi attacchi dei nemici decisi a eliminarla e contrastare i tentativi di ribellione e invasione del suo regno. Il giovane Ned diventa così uno degli uomini chiave del primo servizio segreto britannico della storia. Per quasi mezzo secolo il suo amore per Margery sembra condannato, mentre gli estremisti religiosi seminano violenza ovunque. In gioco, allora come oggi, non sono certo le diverse convinzioni religiose, ma gli interessi dei tiranni che vogliono imporre a qualunque costo il loro potere su tutti coloro che credono invece nella tolleranza e nel compromesso. Dopo il successo straordinario de I pilastri della terra e Mondo senza fine, la saga di Kingsbridge che ha appassionato milioni di lettori nel mondo continua con questo magnifico romanzo di spionaggio cinquecentesco, in cui Ken Follett racconta con sapiente maestria la grande Storia attraverso gli intrighi, gli amori e le vendette di decine di personaggi indimenticabili, passando dall'Inghilterra e la Scozia, alla Francia, Spagna e Paesi Bassi. Ambientato in uno dei periodi più turbolenti e rivoluzionari di tutti i tempi, La colonna di fuoco è un romanzo epico sulla libertà, con un forte richiamo all'attualità di oggi.



Amo questo autore, ho letto tutti i suoi libri, tutti tutti anche quelli per ragazzi e devo ringraziare mio marito per avermi aperto gli occhi. Quindi quando è uscita la notizia dell'uscita di quest'ultimo lavoro ho esultato anche perché sia I pilastri della terra che Mondo senza fine li avevo apprezzati.
Rispetto ai precedenti questo mi ha coinvolta di più, perché qui Ken Follett torna a un suo grande amore: lo spionaggio, rendendolo però conforme al periodo storico in cui è ambientato.

Dietro a questo libro c'è un lavoro di ricerca enorme. Leggendolo ho pensato che è tutto un altro livello dalle solite storie che leggo e la mia ammirazione per Follett è ulteriormente aumentata.
Partendo da Kingsbrige ma abbracciando tutta l'Europa, racconta i fatti accaduti dal 1558 al 1620, facendo coesistere personaggi veramente esistiti e inventati. 

Se mi conoscete un po' sapete senza dubbio che i libri storici non sono il mio forte. Amo moltissimo la storia ma patisco lo stile prolisso e pieno di descrizioni e di solito queste sono letture che fatico a fare.
Ecco, in questo caso non è stato così. L'autore è talmente bravo che è riuscito ad appassionarmi e non mi sono mai annoiata, anzi. E non solo per la parte romanzata, proprio mentre raccontava fatti storici accaduti descrivendoli minuziosamente, ha fatto in modo che la mia attenzione fosse totale ed è risultato veramente coinvolgente.

Anzi, a lettura conclusa posso dire che di questo libro ho amato di più la ricostruzione storica che i pezzi inventati. Infatti non sono riuscita a entrare in empatia con i vari protagonisti, forse perché le vicende accadute hanno avuto una presa maggiore su di me; inoltre, come sempre capita con questo autore, i buoni sono veramente tanto perfetti e i cattivi pessimi in tutto. Se questo da un lato rassicura, dall'altra li rende meno simpatici.

La caratterizzazione dei personaggi però è eccezionale. Questo libri ha un elenco di quattro pagine (l'ho stampato) di vari personaggi, da consultare all'occorrenza. Ma è talmente ben scritto che io non ho dovuto mai ricorrervi, avevo sempre ben presente la persona a cui si riferiva.

Il tema centrale questa volta è la religione, i vari conflitti che nascono per essa. È una questione a me molto cara, ho apprezzato tanto il fatto che fosse concentrato sui suoi risvolti politici.
Descrive sia i protestanti che i cattolici con dovizia di particolari senza però sputare sentenze o pendere da una parte. Non esprime giudizi e alla fine mi ha lasciato la sensazione che tutto è uguale, con cose giuste e sbagliate e che attaccarsi alle differenze è inutile e deleterio. La storia lo insegna da sempre, noi però continuiamo a essere sordi su questo.

È un libro complesso e non facile da leggere. Richiede concentrazione e la mole spaventa; spesso ho avuto l'impressione di non andare avanti, che non finisse mai. Ma ne vale assolutamente la pena, è una lettura stupenda che oltre a insegnare molto su questo periodo storico, lascia belle sensazioni e dona spunti di riflessione.
Voto:


12 commenti:

  1. I pilastri della terra l'ho adorato. Mondo senza fine non tanto e ora questo mi incuriosisce e mi spaventa allo stesso modo. Tuttavia in lista ce l'ho poi vedremo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Susy leggilo dai così poi ne parliamo. È un bel tomo ma ne vale la pena, davvero

      Elimina
  2. Hai ragione, è un libro veramente complesso e pieno di sfaccettature da leggere con concentrazione!

    RispondiElimina
  3. Sono sempre più convinta che dovrebbero dare una medaglia a Follet perché riesce a farti amare gli storici!!

    RispondiElimina
  4. A me è piaciuto molto il personaggio di Ned Willard, mentre, ovviamente, ho detestato Rollo e Pierre!!
    La parte storica predomina ed è un periodo complesso ed oscuro che per certi versi mette i brividi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. a me Ned è piaciuto ma non eccessivamente. Però la ricostruzione storica è proprio coinvolgente e particolareggiata

      Elimina
  5. Anche io la penso esattamente come te! L'approfondimento in questo romanzo è strepitoso.

    RispondiElimina
  6. Il tema religioso è la mia spina nel fianco. Credo sarà l'elemento decisivo che mi farà decidere di leggere questo libro. Follett purtroppo mi è piaciuto ma mi ha spaventato coi primi libri di questa serie medieval-rinascimentale. Li ho apprezzati però ci ho messo una vita.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. questo poi sembra infinito, più dei precedenti, anche se mi ha conquistata. Il tema religioso mi attira sempre tantissimo

      Elimina