venerdì 13 gennaio 2017

Recensione "Siamo tutti fatti di molecole" di Susin Nielsen - Perché te lo dico io! #2

Ciao, oggi torno con questa rubrica in collaborazione con Lea del blog Due lettrici quasi perfette

E' un'idea che è nata parlando della nostra passione comune: i libri di narrativa per ragazzi. Ogni volta una di noi consiglierà all'altra un titolo, spiegando il perché di quella scelta e ci sarà la recensione. La cadenza sarà del tutto casuale perché noi due in fondo ci sentiamo ancora adolescenti e quindi pubblicheremo quando ci pare e piace!
 Il libro consigliatomi da Lea questa volta è "Siamo tutti fatti di molecole" di Susin Nielsen e lei me lo consiglia perché:

Perché leggere questo libro? Perché siamo tutti fatti di molecole, siamo tutti fatti di emozioni. Il cambiamento è possibile, la convivenza è possibile, la comprensione e l’empatia sono possibili, anche se siamo tutti individui diversi e complessi. Un messaggio di speranza che riscalda il cuore senza essere mai melenso


Autrice: Susin Nielsen
Titolo: Siamo tutti fatti di molecole
Editore: Il Castoro 
Data di pubblicazione: 10 giugno 2015
Pagine: 262

Trama:
Stewart, tredicenne un po’ nerd e non particolarmente popolare a scuola, e Ashley, quattordicenne bella e popolarissima, non potrebbero essere più diversi di così. Ma le loro vite sono destinate a entrare in collisione quando il papà di Stewart e la mamma di Ashley si fidanzano. Stewart si sta sforzando di esserne contento all’89,9%, Ashley è al 110% inorridita. Cosa c’entra quel nerd con la sua vita da reginetta della scuola? Potrebbe persino mettere in pericolo il suo segreto più grande, e cioè il vero motivo per cui suo padre se n’è andato. Ma le loro fragilità li porteranno a sentirsi molto più simili di quanto abbiano mai creduto possibile. Perché in fondo, siamo tutti fatti di molecole. 
Un romanzo che racconta le vicende di una famiglia moderna come tante, in cui si alternano le voci narranti dei due protagonisti, che vi faranno emozionare e ridere di cuore allo stesso tempo.



Questo libro l'ho divorato in poco più di un giorno. E' la storia di una famiglia moderna, cosiddetta "allargata" infatti Stewart e suo papà vanno a vivere con Ashley e la sua mamma. Però mentre la madre di Stewart è morta qualche anno prima, il padre di Ashley vive nella depandance, dopo aver divorziato perché finalmente ha ammesso di essere gay.
Questa la premessa, precisando poi che Stewart è un ragazzino nerd superdotato intellettivamente ma ancora non pienamente sviluppato nel fisico, mentre Ashley è la ragazza più popolare della scuola, forse un po' superficiale e da molti considerata anche poco intelligente.
Ho sempre desiderato una sorella. E ora sto per averne una.
Il libro è raccontato in prima persona alternativamente dai due ragazzi e questo modo mi piace sempre molto, permette di mettersi pienamente nei panni dei protagonisti.
Racconta l'avventura che comporta costituire una nuova famiglia, secondo le esigenze moderne e soprattutto le perplessità che i ragazzini provano. E lo fa con tenerezza, senza forzare le emozioni né però minimizzarle. Tenendo conto anche sia dell'età dei protagonisti, che del loro carattere.
Ho amato molto proprio questa semplicità nell'esporre sentimenti e situazioni, senza retorica e soprattutto senza buonismo. Non è facile accettare che il proprio genitore possa rifarsi una vita e lo dico per esperienza personale. Se poi bisogna convivere con altri, accettare le loro cose, allora è tutto molto più difficile.
Questo libro tratta marginalmente anche il bullismo e la difficoltà di riuscire ad avere amicizie sincere. Il bisogno di popolarità che ad una certa età coinvolge praticamente tutti e la difficoltà nel farsi accettare così come si è. 
Ma soprattutto è una storia sulla famiglia, sull'importanza di averla anche se non tradizionale. Può tranquillamente esistere ed essere meravigliosa e in questo sono pienamente d'accordo.
L'unica cosa per cui ho storto un po' il naso è il fatto che tutti i componenti adulti di questa nuova famiglia sono bravissimi, senza alcun tipo di rancore e si comportano esattamente come dovrebbero fare i genitori. Una cosa un po' troppo utopica.
Una bellissima storia, scritta in maniera semplice e che trasmette una giusta e moderna morale. Ideale per i ragazzi ma che anche gli adulti possono veramente apprezzare, per non comportarsi invece come i genitori di Jared.

E ora andate a sbirciare la recensione di Lea, che si è letta "Will ti presento Will" di John Green e  David Levithan, il post è qui

Spero che questa rubrica continui a piacervi, noi la adoriamo. Alla prossima



8 commenti:

  1. Ciao Chiara,
    mi è piaciuto per gli stessi motivi elenchi tu. Sì gli adulti sono forse un po' troppo perfetti, anche se la madre di Ashley ha dei cedimenti (comprensibili) quando i due nuovi membri della famiglia sono soliti buttare i calzini sul tavolinetto del salotto! Un libro che ho amato molto e che qui in biblioteca, fortunatamente, viene preso in prestito molto spesso.
    Che libro mi assegnerai la prossima volta? Sono curiosa.
    un bacione da Lea

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    Risposte
    1. Sono contenta che venga letto molto, perché secondo me merita proprio! I calzini in giro sono un difetto purtroppo molto diffuso...
      Sai che sto già pensando al nuovo titolo? E tu? Mi piace un sacco questa rubrica!

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    2. Anche io la adoro! Pure io sto pensando al nuovo titolo: sono indecisa tra Il sogno di Anna, Fangirl e Un pesce sull'albero. Sono belli tutti e tre.
      A presto
      ciao da lea

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    3. Sto studiando anche io titoli da proporti, mi piace un sacco

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  2. Mi piace moltissimo questa rubrica, continuate così!
    Questa storia mi intriga tanto e poi vedo che non è per nulla pesante ma trattata con delicatezza e semplicità, vero? Bello.

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