giovedì 14 dicembre 2017

Recensione "Il codice" di R.J.Scott

Titolo: Il codice
Autrice: R.J.Scott
Editore: Triskell Edizioni
Data di pubblicazione: 7 novembre 2017
Pagine: 272
Serie: Ice Dragons Hockey Vol.1

Trama:
La vita e la carriera di Ryan Flynn nella squadra di hockey degli Ice Dragons sono scandite da un codice: amicizia, lealtà, rispetto, guida e protezione. Quando la sorella del suo migliore amico lo chiama perché la riaccompagni a casa dopo una rapina, è solo con un enorme sforzo di volontà che Ryan si ricorda che per lui la ragazza è off-limits. Non importa che lei rappresenti una tentazione troppo forte per un uomo già sull’orlo del precipizio: Ryan ha promesso a suo fratello che non permetterà a nessuno sportivo professionista di avvicinarla, e ciò include anche lui.
Kat ha desiderato Ryan Flynn sin dal primo momento in cui lo ha visto, ma c’è un problema: il giocatore di hockey è il migliore amico di suo fratello e i due sono legati da un complicato codice cavalleresco, sia fuori che dentro la pista. Quando lui la salva e la riporta a casa, Kat gli chiede un bacio e Ryan è ben felice di accontentarla. Le cose, però, sfuggono loro repentinamente di mano quando quel singolo bacio si trasforma in qualcosa da tenere nascosto al fratello di lei.
Riuscirà Ryan, il coriaceo difensore dei Dragons, a non vedere Kat come qualcosa di più che la sorella del suo migliore amico? E riuscirà Kat a catturare e tenere per sé quel “drago” che rappresenta la sua metà?

Amo gli sport romance, se poi parlano di hockey proprio non resisto. Ultimamente nella mia vita questo sport è veramente presente (onnipresente direi), in quanto mio figlio piccolo gioca nell'agguerrita squadra locale, e hanno coinvolto anche me nella gestione.
Quindi come potevo resistere a questa copertina, di una casa editrice che poi che mi piace molto? 
Ho perciò iniziato a leggerlo piena di positività, ma mi sono arenata subito. Che brutto quando capita così.

Questo libro per me è noioso, ma di una tediosità eccessiva. Che lagne, non ne potevo più. Al 20% della lettura speravo nella svolta, in qualcosa per movimentare, arrivata a metà mi sono rassegnata e l'ho finito ma con fatica.

Ryan e Loki sono migliori amici sin da piccoli, coinquilini e compagni di squadra. Per loro l'hockey è la vita, vivono e respirano per questo sport. Ma Kat, sorella di Loki, da sempre è nel cuore di Ryan che però ha promesso all'amico di non farle avvicinare nessuno sportivo, per lei solo il meglio! (Sì è un controsenso e sì è esageratamente maschilista).
Kat da sempre ha una cotta per Ryan, ma lui l'ha sempre guardata come una sorella, o no?

Capisco che la trama non sia delle più originali ma poteva venirne fuori lo stesso qualcosa di carino, in fondo chi legge e ama questo genere, come me, cerca altro. Invece è stato tremendo secondo me, per questi motivi:
  • i personaggi sono tutti delle lagne. Ryan si lamenta che non è abbastanza apprezzato, Loki che la sorella e la squadra gli danno preoccupazioni, Kat che nessuno la prende sul serio o non la reputa capace di fare qualcosa (tra l'altro ha ragione), il fidanzato di Kat (il nome neanche l'ho memorizzato) che lei non lo appoggia, i compagni di squadra dell'allenamento troppo duro ecc. Una lamentela continua, da parte di tutti;
  • il libro è di un maschilismo inimmaginabile. Io adoro i romance e nonostante le mie convinzioni sorrido quando c'è un maschio alfa, in determinati contesti ci sta più che bene, ma qui è proprio tutto sbagliato. Kat fa il paramedico e la vorrebbero con il grembiulino a sfornare dolci! Capisco la mascolinità di questo sport ma qui è esageratamente sessista, mi ha dato fastidio sempre;
  • Ryan ha l'intelligenza e l'acume di un tacchino. Anche qui ci sta lo stereotipo del tipo tutto muscoli e niente cervello ma insomma, l'evoluzione! Non può piacerti un uomo che ragiona come lui;
  • Kat è simpatica come un mal di pancia e non capisci cosa vuole. È indipendente ma vuole a tutti i costi l'approvazione del fratello. È bella brava buona ma non vuole mandarle a dire. Insomma è troppo contrapposta, non si riesce a inquadrarla.
  • la storia d'amore non ha niente di stimolante o che stupisce. Mancano i colpi di scena, la suspense, i tira e molla, qualcosa. Semplicemente succede;
  • la storia cade troppo nel buonismo. Questo è un problema mio, ma odio quando succede.
La cosa che mi è invece piaciuta è la presenza intensiva dell'hockey. Molte volte lo sport fa solo da contorno, qui invece è parte integrante e sostanziale di tutto. Per me che lo vivo nel quotidiano è stato interessante.

Lo stile dell'autrice nonostante tutto è scorrevole, anche se mi ha annoiata un sacco. La Triskell è sempre brava, pure nelle traduzioni, tutto ben curato.

Però, e forse si è capito, non è un libro che mi verrebbe da consigliare, così come non mi è venuta voglia di leggere gli eventuali seguiti, che credo abbiano protagonisti differenti. Non fa per me.
Voto:



6 commenti:

  1. Ciao Chiara, l'ho letto anch'io e concordo su tutto, un vero peccato perché le basi c'erano tutte...

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  2. Ciao Chiara.
    La pensiamo uguale. Ero partita anch'io piena di aspettative perchè la trama e la cover diciamolo attraggono molto e devo dire che il primo capitolo mi è piaciuto anche molto ma poi... mamma che delusione un vero no anche per me

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    1. ricordo la tua recensione Susy. Dispiace quando è così

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  3. Anche io l'ho letto, e niente, a parte una eccessiva lentezza e lagna, come dici tu, nella parte iniziale, a me è comunque piaciuto. Ryan l'ho trovato tutto muscoli e troppa paura di sbagliare, di mancare alle aspettative dell'amico e degli altri. Ottima però la presenza dello sport ^_^ Tutto sommato, leggerò i seguiti... ;)

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    1. ricordo la tua recensione, invece io ci sono rimasta così. Lo sport (finalmente) è molto presente e anche ben descritto

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