venerdì 27 aprile 2018

Recensione "L'assassinio di Florence Nightingale Shore" di Jessica Fellowes - Premio Bancarella 2018

Buongiorno, secondo appuntamento con la sestina finalista del premio Bancarella 2018, rieccomi quindi in veste di #bancarellablogger. Oggi vi lascio la mia opinione su questo libro, dalla copertina bellissima.


Autrice: Jessica Fellowes
Titolo: L'assassinio di Florence Nightingale Shore
Editore: Neri Pozza
Data di pubblicazione: 16 novembre 2017
Pagine: 317
Serie: #1 serie I delitti Mitford
Finalista premio Bancarella 2018

Trama:
Il 12 gennaio 1920 linfermiera Florence Nightingale Shore arriva a Victoria Station nel primo pomeriggio, in taxi, un lusso che ritiene di meritare a un passo dalla pensione e dopo una vita di sacrifici. Il mezzo di trasporto si intona, infatti, alla sua pelliccia nuova, regalo che si è concessa per il compleanno e che ha indossato per la prima volta solo il giorno precedente. Dopo aver acquistato un biglietto di terza classe per Warrior Square, Florence Nightingale Shore si accomoda nellultimo vagone, dove attende che il treno si metta in movimento. Poco prima della partenza nel suo scompartimento entra un uomo con un completo di tweed marrone chiaro e un cappello. È lultima volta che qualcuno la vedrà viva.
Il giorno stesso, sulla medesima tratta, la diciottenne Louisa Cannon salta giù da un treno in corsa per sfuggire allopprimente e pericoloso zio, che vorrebbe sanare i propri debiti «offrendo» la nipote a uomini di dubbia reputazione. A soccorrerla è un agente della polizia ferroviaria, Guy Sullivan, un ragazzo alto e allampanato, gli incisivi distanti e gli occhiali spessi e tondi che gli scivolavano sempre sul naso. Affascinato dalla determinazione della giovane, Guy si offre di aiutarla a raggiungere Asthall Manor, nella campagna dellOxfordshire, dove la ragazza deve sostenere un colloquio di lavoro come cameriera addetta alla nursery presso la prestigiosa famiglia Mitford. 
Louisa riesce a farsi assumere, divenendo istitutrice, chaperon e confidente delle sei sorelle Mitford, specialmente della sedicenne Nancy, una giovane donna intelligente e curiosa con un talento particolare per le storie, talento che le permetterà poi di essere una delle più sofisticate e brillanti scrittrici britanniche del Novecento.
Sarà proprio la curiosità di Nancy a spingerla a indagare, con laiuto di Guy, sul caso che sta facendo discutere tutta Londra: quello dellinfermiera assalita brutalmente sulla linea ferroviaria di Brighton. 
Basato sul vero omicidio, rimasto irrisolto, di Florence Nightingale Shore, questo è il primo romanzo di una serie di avvincenti gialli ambientati nellInghilterra degli anni Venti e Trenta, con protagoniste le sei «leggendarie» sorelle Mitford.


Mi sono approcciata a questo libro timorosa, perché non è un genere che leggo spesso. Avevo però visto diversi pareri positivi, quindi ero anche fiduciosa, aiutata pure da come si presenta, con questa cover così elegante.
L'idea alla base del racconto mi è piaciuta tantissimo: l'autrice ha citato un fatto storico realmente accaduto, l'assassinio dell'infermiera di guerra Florence Nightingale Shore, tutt'ora irrisolto, e ha provato a costruirci sopra una spiegazione plausibile, "usando" persone anch'esse realmente vissute, la famiglia Mitford. Praticamente è partita da un fatto vero, usando persone vere, costruendoci sopra una vicenda inventata ma possibile.
Sembra quasi un esercizio di scrittura, che le è riuscito benissimo. Si nota subito la ricercatezza del dettaglio, l'analisi accurata e lo studio storico alle spalle. Un lavoro notevole e molto molto accurato.

La prima cosa che mi viene da segnalare è proprio la ricostruzione del periodo storico. L'autrice si è presa tutto il tempo necessario per far immergere il lettore in quell'epoca. Siamo nel 1920, subito dopo la prima guerra mondiale. Il mondo è reduce da questa devastazione ma su tutto aleggia quella voglia di vivere, di ricominciare, di ricostruire qualcosa mettendo a tacere incubi e brutti ricordi.
In quegli anni le classi sociali erano molto nette e questo libro, con i suoi protagonisti, racconta la vita sia dei domestici, attraverso Louisa, sia della gente comune, come l'agente di polizia ferroviaria Guy, che delle persone nobili, la famiglia Mitford.
La costruzione dei personaggi è fatta in maniera esemplare, riuscendo a far capire situazioni così distanti da quelle dei nostri giorni. Ho adorato Louisa e mi è piaciuto osservare i suoi rapporti con tutti, da Guy a Nancy Mitford, con la quale riesce, nonostante le differenze sociali, a diventare amica.

La precisione e l'accuratezza di ogni piccolo particolare è, per me, sia il pregio maggiore che un punto debole. Come ho detto prima io non leggo molto questo genere e all'inizio ho faticato un pochino a ingranare con la storia, perché troppo ricca di particolari che ne ha appesantito la scorrevolezza. Andando avanti però ho acquisito dimestichezza con lo stile e ho anche capito che tutte queste descrizioni erano necessarie nella costruzione dell'ambientazione, per spiegare meglio ogni dettaglio.

Questo libro mi ha ricordato un po' le atmosfere dei gialli di Agatha Christie, quel sapore di passato. È il primo di una serie ma assolutamente autoconclusivo, il mistero viene svelato. Mistero che in parte avevo capito ma che è riuscito lo stesso a sorprendermi.
Sono molto contenta di aver letto questo libro e leggerò anche i successivi, per continuare a vivere in quell'epoca insieme ai personaggi, ai quali mi sono affezionata.
Voto:

Voi l'avete letto? Vi incuriosisce?

10 commenti:

  1. È lì in libreria che aspetta di essere letto, devo farlo al più presto.

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  2. Una bellissima cover, una bellissima ambientazione, una bellissima recensione. La domanda è: cosa sto aspettando??? XD

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  3. L' ho appena finito e mi è piaciuto tantissimo.

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  4. Bella recensione, mi ispira molto il libro!

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  5. Leggendo la trama, ho pensato anche io ai libri e alle atmosfere di Agatha Christie. Essendo lei la mia scrittrice preferita, non posso perdermi questa lettura. Grazie del consiglio, non avevo mai sentito parlare di questo libro.

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