martedì 24 aprile 2018

Recensione "Tutta la vita che vuoi" di Enrico Galiano

Buongiorno! In occasione del flash blogtour per la presentazione di questo libro abbiamo conosciuto meglio Enrico Galiano, oggi vi lascio la mia opinione 

Autore: Enrico Galiano
Titolo: Tutta la vita che vuoi
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 19 aprile 2018
Pagine: 300

Trama:
Tre ragazzi. Ventiquattr’ore. Una macchina rubata. Una fuga. Una promessa. Perché ci sono attimi che contengono la forza di una vita intera. Così intensi da sembrare infiniti. È un susseguirsi di quei momenti che Filippo Maria vive il giorno in cui, per la prima volta, riesce a rispondere a tono al professore di fisica che lo umilia da sempre. Appena fuggito da scuola vuole solo raggiungere Giorgio, il suo migliore amico che, immobile di fronte a una chiesa, si chiede perché non sia ancora riuscito a piangere al funerale del fratello. Poco dopo incontrano una ragazza che corre a perdifiato: è Clo. Basta uno scambio di sguardi e i tre si capiscono, si riconoscono, si scelgono. La voglia di vivere e di cambiare che hanno dentro è palpabile, impressa nei loro volti. Si scambiano una promessa: ognuno di loro farà quell’unica fondamentale cosa che, di lì a vent’anni, si pentirebbe di non aver fatto. Anzi, lo faranno insieme: Clo sa come aiutarli. Basta scrivere su un biglietto cosa li renderebbe felici. Lei ne ha uno zaino pieno, di motivi per cui vale la pena vivere: le nuvole quando sembrano panna o l’odore della carta di un libro... Ora spetta a Giorgio e Filippo trovare il loro motivo speciale per cominciare a vivere senza forse, senza dubbi, senza incertezze. Ma non sempre chi ci è accanto è sincero del tutto. Clo non riesce a condividere con loro la sua più grande speranza per il futuro. Perché a diciassette anni è difficile lasciarsi guardare dentro e credere che esista qualcuno pronto ad ascoltare i segreti che non siamo pronti a rivelare. Per farlo non bisogna temere che la felicità arrivi per davvero e afferrarla.

Dopo aver letto e amato Eppure cadiamo felici ho esultato quando ho saputo dell'uscita di questo, che ho letto senza neanche conoscerne la trama (e di sicuro non per la cover così poco azzeccata).
Lasciatemi dire subito che secondo me Galiano in questo suo secondo lavoro si è superato.
Al mondo importa poco sapere chi sei e perché fai quel che fai. Al mondo importa solo essere convinto di saperlo.
Avete presente Stan by me? O i libri di John Green? Sono due esempi che io amo molto e il libro me li ha ricordati, nel senso che le sensazioni provate sono state simili. In aggiunta però al fatto che questa è una storia tutta italiana, scritta da un mio coetaneo. Mi sono ritrovata in un mucchio di particolari e ho sorriso alle citazioni riportate.

Il libro parla di una giornata vissuta da tre protagonisti: Giorgio, a cui è appena morto il fratello, Filippo Maria, dal nome ingombrante e dalla fantasia nel parlare (non è solo dislessia la sua!) e Clo, forse la più complicata del trio, dal passato molto ingombrante ed estremamente sola.
Se non hai mai vissuto, mai davvero, il primo giorno in cui sei vivo non dura solo un giorno.
Questi tre ragazzi, di diciassette anni, compiranno un viaggio, una fuga proprio, dalla loro vita, dai loro problemi, dalla solitudine. Perché durante questa giornata scopriranno moltissime cose, impareranno proprio a vivere senza limitarsi a esistere ma soprattutto non saranno più soli.
Con i ragazzi non si può bluffare. Cioè, si può farlo per un po’, ma è meglio  di no. La verità la vengono comunque a scoprire da soli, e a quel punto si ricorderanno di cosa si è cercato di far credere loro.
La trama si alterna a episodi passati, che aiutano a capire il perché di alcune scelte. Vengono toccate tematiche molto forti come disagio sociale, emarginazione, bullismo, abbandono. Nonostante tutto però io ho riso spesso, perché il libro non è un pugno nello stomaco. L'autore non sminuisce i problemi ma li affronta in maniera adatta per un ragazzo, con la giusta dose di ironia e leggerezza data dall'età. Questo tipo di narrazione per me è ideale per tutti, giovani e meno, e mi ha permesso di divorare il libro.
Sullo stile dell'autore ho trovato un miglioramento rispetto al precedente, per me Galiano è un nome da tenere d'occhio, da comprare a scatola chiusa. Ha confermato e migliorato la già buona opinione che avevo di lui.
«La vera tragedia non è essere infelici», le aveva detto, «è esserlo raccontandosi la balla che ci va bene così.»
La trama è importante e molto avvincente ma quello che maggiormente mi ha colpita è la caratterizzazione dei vari personaggi, partendo dai tre protagonisti fino all'ultimo dei secondari. Uno spaccato della nostra Italia odierna, fra pregiudizi e incomprensioni, vissuto con gli occhi di tre ragazzi per me veramente speciali. Ho adorato l'insicurezza di Giorgio, la simpatia di Filippo Maria e soprattutto la rabbia di Clo, ne ho amato ogni sfaccettatura e ho fatto il tifo per loro.
Ho apprezzato moltissimo la rappresentazione degli adulti di questa storia. I vari tipi di genitore, indipendentemente dalla classe sociale, e pure il professore stronzo. Approvo il coraggio di Galiano, che nella vita è insegnante e padre, di fare vedere una realtà purtroppo così diffusa.
La cosa veramente difficile non è fare tanta strada, ma costruirne una nuova. Anche piccola, anche stretta, anche piena di buche: ma nuova.
Un'altra cosa che ho gradito veramente molto è l'assenza di buonismo. Grazie Enrico, davvero, sarebbe stato facile cadere in luoghi comuni e frasi fatte, invece qui sono riportati problemi e atteggiamenti diversi, comportamenti giusti e sbagliati ma manca completamente il giudizio, la critica.
Il messaggio finale che lascia è comunque di speranza. Confesso di aver avuto voglia di procurarmi il mio personale zainetto con dentro i motivi per cui vale la pena vivere, come ha fatto Clo.

Un libro che fa riflettere molto, ma che fa anche sorridere. Scritto benissimo, adatto a ragazzi e non. Una storia che mi ha conquistata da subito e che consiglio a tutti.
Buona bro!
Voto:


Conoscete questo autore? Lo leggerete?


14 commenti:

  1. Ecco questo è un autore che vorrei recuperare e la tua recensione positiva mi fa ben sperare.

    Bel cambiamento alla grafica,ogni tanto ci vuole

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    1. Grazie Susy ho pasticciato un po' con i colori, avevo voglia di cambiare. Galiano mi piace un sacco, sempre di più

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  2. Ciao, sembra interessante, ottima recensione!

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  3. Chiara ma che meraviglia la nuova grafica! la voglio anche io così!!!

    riguardo il libro di Galiano, sai che è già pronto nel mio kindle in attesa di lettura. anche la biblioteca di eliza parlava di john green associandolo a galiano, ma con qualche remora, invece tu sei molto più entusiasta e la cosa non può farmi che piacere.
    spero di riuscire a leggerlo il prossimo mese. per aprile sono full :D

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    1. Io amo John Green e questo libro me l'ha ricordato da subito, in positivo

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  4. Uuuuuh, ma c'è qualcosa di diverso qui sul blog! **

    Bella recensione Popolo! Anche a me mi hanno colpito molto i personaggi, di sicuro non seguono i soliti stereotipi che molti autori affibbiano a ragazzi di quell'età!

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    1. Grazie mille bimba. Ho adorato quei tre e spero di leggere ancora di loro

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  5. Piaciuto tanto anche a me, come sai. Concordo sul fatto che in questo romanzo la scrittura di Galiano sia cresciuta e attendo (un anno...) il prossimo libro!
    Bacci

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  6. AH! Bella la nuova grafica!
    C'est toujours moi, Bacci!

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  7. Certo che lo leggerò!
    Ps il tocco di rosa ci sta benissimo

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