giovedì 17 gennaio 2019

L'angolo vintage 2.0 - Recensione "L'ascesa dei re" di C.S.Pacat e recensione di Ludovica "Un uso qualunque di te" di Sara Rattaro


Buongiorno lettori, torna puntuale questa rubrica inventata da me che è stata rivista e alla quale si sono aggiunte compagne di viaggio, da questo mese poi proprio qui sul blog troverete anche Ludovica. L'idea sembra piaciuta (ha pure dato spunto ad altri), ne sono veramente felice, questo mese potrete trovarla anche sui blog: Le mie ossessioni libroseLibri al caffèLe trame del destinoI miei magici mondiMade for books, Librintavola, La nicchia letteraria, Letture a pois, Romance e altri rimedi


In cosa consiste la rubrica? Anche se la qualcuno pensa che a noi blogger i libri vengano sempre e solo regalati vi assicuro che non è così, noi ne compriamo e pure tanti! Se poi si è un po' compulsivi, tipo me e le mie socie, ci si ritrova ad avere intere pile di arretrati da leggere.
Quindi ogni mese sceglierò (magari facendomi aiutare con qualche sondaggio sui social) un libro comprato da un po' e non ancora letto e lo recensirò. Sarò in compagnia e pubblicherò ogni 17 del mese.


Per dicembre non ho fatto il sondaggio sulla pagina facebook e nelle stories di instagram per la scelta del titolo perché ho voluto finire questa serie, soprattutto dopo aver terminato il precedente. Ho comprato il libro al momento dell'uscita, solamente un anno fa, ma ho aspettato fin troppo, davvero.



Autrice: C.S.Pacat
Titolo: L'ascesa dei re
Editore: Triskell Edizioni
Data di pubblicazione: 19 marzo 2018
Pagine: 311
Serie: #3 Captive Prince

Trama:
Damianos di Akielos è tornato. 
Ora che la sua identità è stata svelata, Damen deve affrontare il suo padrone, Laurent, come Damianos di Akielos, l'uomo che il principe di Vere ha giurato di uccidere. 
Sull'orlo di una battaglia epocale, il futuro dei loro due regni è in bilico. A sud, l'esercito di Castor si sta radunando, mentre a nord le forze del reggente si mobilitano per la guerra. L'unica speranza di Damen è allearsi con Laurent per sconfiggere insieme i loro usurpatori. Ma anche se la fragile fiducia che condividono resisterà alla rivelazione della vera identità di Damen, sarà sufficiente per sventare l'ultimo e più spietato piano del reggente?


Innamorata. Follemente e perdutamente innamorata di questa serie. La Pacat è diventata una delle mie autrici preferite in assoluto, ha creato una storia che per me è eccezionale.

In questo terzo libro tutte le questioni in sospeso vengono chiarite (avevo ragione su tutto!) e finalmente assistiamo alla scontro finale tra i nostri due protagonisti contro il Reggente e Castor.
Ma poteva essere lineare così? Ricordiamoci che è sempre la penna della sadica Pacat. 
Infatti il libro parte subito spiazzando il lettore, con ulteriori incomprensioni e malintesi e molte intricate macchinazioni politiche. Fin verso metà ho veramente sofferto come una bestia e fino alla fine non sono riuscita a fare previsioni sulla conclusione, perché il tratto principale è proprio questo, i continui colpi di scena e cambi di trama. Niente è prevedibile ma tutto ha un suo perché.
In questo l'autrice è veramente brava, mi ha lasciata più e più volte a bocca aperta.

La trama è complessa e molto ben strutturata. Piena di intrecci politici che necessiterebbero di una o più riletture (cosa che ho intenzione di fare) permette di essere compresa dalla prima volta.
Questo libro però richiede attenzione per essere capito, ma riesce a catturarti e a farti dimenticare tutto il resto. Io l'ho divorato, non riuscivo proprio a staccarmi dal kindle.

La cosa che maggiormente ho apprezzato è stato di nuovo Laurent. La sua caratterizzazione è spettacolare, oltretutto svelata poco alla volta, infatti il pov in terza persona è di Damen, ha questa maschera di freddezza e questa aura di mistero che colpisce, così come la sua ironia e la sua intelligenza così pungente. Sono completamente invaghita di lui, ha quella dose di cattiveria che mitiga la sua etica irreprensibile. Vagavo per la casa con un sorriso ebete perché, come i vari personaggi del libro, sono stata ammaliata da lui.

Anche gli altri personaggi sono ben descritti. La maturazione di Damen è centrale in questo libro e più volte ho incrociato le dita per lui. Anche quelli secondari sono importanti e ben strutturati. Ho adorato Jocasta, non è facile creare così bene una figura negativa.

Damen e Laurent da soli sono fortissimi, insieme invincibili e possono osare l'impossibile. 

Mi sento triste ora che ho finito questa serie, anche se contentissima di averla letta. Credo che non tarderò a tornare a Vere e Akielos, per immergermi nelle macchinazioni di questi regnanti. 
Voto:

Ora tocca a Ludovica, che ha letto uno dei pochi libri che ancora non ho letto di un'autrice che amo moltissimo.

Autrice: Sara Rattaro
Titolo: Un uso qualunque di te
Editore: Giunti
Data di pubblicazione: 14 marzo 2012
Pagine: 208

Trama:
"È quasi l’alba di un giorno di primavera e Viola,madre e moglie inquieta e distratta, riceve una telefonata. È il marito che le dice di correre subito in ospedale. Ma Viola non è nel suo letto. Comincia a rivestirsi in fretta e tra un reggicalze che non si chiude e le décolleté lasciate chissà dove, cerca di richiamare Carlo per sapere in quale ospedale andare e che cosa sia successo. E così sullo scolorare della notte, mentre i semafori si fanno sempre meno luminosi e i contorni delle strade diventano più netti, Viola arriva dove avrebbe dovuto essere da ore. Quella che ci racconta senza prendere mai fiato è una vita fatta di menzogne, passione, tradimenti, amore, sensi di colpa e rimpianti. Ma adesso non è possibile mentire, il terrore e la verità la aspettano in quella stanza d’ospedale dove le sue bugie non la potranno più aiutare. Un’emozionante confessione femminile così autentica da lacerare il cuore." 
 
Era lì che prendeva polvere da un po’, qualche tempo fa lo avevo anche sfogliato, quasi rispondendo ad una misteriosa chiamata, ma non era il momento giusto per leggere un libro di Sara Rattaro. Perché, diciamolo da subito, i libri della Rattaro sono per tutti, ma non per qualsiasi stato d’animo si stia vivendo. Bisogna essere pronti a mettersi in discussione, a ribaltare pensieri e profonde convinzioni, ad aprire il cuore e a raccoglierlo perché, non si sa mai in quale misura, ma è certo che il cuore crollerà a terra ed avrà bisogno di tutto il conforto possibile per tornare a battere normalmente.

Carlo e Viola sono sposati ed hanno una figlia di diciassette anni, Luce.
Carlo e Viola si sono conosciuti al Liceo e stanno insieme da quando i loro sguardi si sono incrociati. Carlo e Viola non hanno in comune niente, se non quella loro unica figlia, ma in fondo Luce ha occhi solo per Carlo e a Viola molto spesso sembra di non esserne neanche la madre. Viola, a volte, si sente il terzo incomodo di un rapporto perfetto che lei riesce a vivere soltanto dal di fuori, come se fosse un’estranea.
Carlo e Viola si amano, o almeno lo credevo. Lo credevo fino a quando Luce finisce in ospedale in fin di vita e lei invece di dormire accanto a Carlo, se ne sta in un altro letto, di un’altra casa, con un altro uomo.

Romeo e Giulietta, Amore e Psiche, Tristano e Isotta, Abelardo ed Eloisa, Otello e Desdemona, Orfeo e Euridice.
Coppie famose, con altrettanto famose citazioni, a fare da spartiacque a momenti importanti del libro, ma soprattutto da fil rouge ad una storia, quella di Carlo e Viola, che in comune con queste ha un grande amore, ma anche una grande sofferenza, un grande dolore, una violenza, una morte. Un amore difficile che non trova pace, un’anima tormentata che non trova requie, un uomo che resta al suo posto, nonostante ci siano tutti i presupposti per fuggire.

Carlo è l’uomo che tutte le donne vorrebbero avere, e non solo perché da diciannove anni le scalda con le mani la marmellata prima di prepararle la colazione, e neanche perché a 18 anni, fra tante liceali più interessanti di lei, più simili a lui di quanto non fosse Viola, aveva scelto proprio lei, ma perché continua ad amarla incondizionatamente, seppur lei continui a fare quello che ha fatto dalla prima volta che i loro sguardi si sono toccati: fuggire. Lui è sempre lì, fedele al loro amore, a lei, a se stesso.

Viola ama Carlo, ne sono sicura, anche se lo ha tradito tanti anni prima, anche se lo ha tradito prima del matrimonio, anche se continua a farlo. Viola è un’anima alla continua ricerca di qualcosa, di evadere, di andare, di scappare, di avere un’alternativa, una via di fuga.

Anche in questo libro mi è successo quello che mi accade sempre con i libri della Rattaro che, dopo aver sballottato almeno quattro diversi stati d’animo, fastidio-dolore-rabbia-tormento, poi mi fa tornare alla quiete e mi dà il tempo necessario per metabolizzare e vedere da un altro punto di vista i miei giudizi emessi di pancia e di solo istinto. Ed è così che, seppur mi sia sentita da subito in sintonia con Carlo, con il suo amore, con la paura che lo travolge a vedere sua figlia in una stanza di ospedale, lo smarrimento a non avere accanto a sé sua moglie, il dolore nello scoprire, nel modo più abnegante ed assurdo possibile, una verità scomoda ed angosciante, alla fine, pur criticando Viola in quasi tutte le sue scelte, mi sia trovata a riconoscermi in lei. Nella sua vaghezza. Nel suo non sentirsi a suo agio neanche nei suoi panni.
Mi sono ritrovata, ed ho pianto con lei e per lei, per la scelta, l’ultima che si vede compiere, una scelta che sembra quasi non avere alternativa. Perché una madre può vedere sua figlia adorare il padre, può vederli volteggiare in aria insieme, identici nei gesti e negli obiettivi, può sentirsi al di fuori del loro perfetto cerchio, può anche, silenziosamente, soffrire per quel rapporto unico che hanno, ma una madre resta una madre, sempre. Anche se si è persa nei momenti importanti della vita della figlia, anche se non c’è stata quando forse avrebbe dovuto esserci, anche se si è lasciata scivolare addosso eventi che avrebbe dovuto fermare, una madre sa sempre come ridare vita ad un figlio. Qualsiasi cosa sia chiamata a fare per quel figlio. Qualsiasi.

La Rattaro come sempre elimina un unico ed univoco punto di vista, lei riesce sempre con maestria a farti vedere la stessa cosa in mille sfaccettature diverse, a farti rivedere i tuoi giudizi, a farti riconsiderare le tue opinioni. Ho letto il libro con gli occhi di una madre. E poi di un uomo tradito. E di una donna che tradisce. E di un padre che continua ad amare. E di una figlia amata. Ed è solo così che questo libro meriti di essere letto, ed assaporato, ed amato: con il cuore aperto e tanti pacchetti di fazzoletti a disposizione!
Voto:

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Conoscete questi titoli? Vi incuriosiscono? 

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34 commenti:

  1. La Rattaro assolutamente da recuperare senza ombra di dubbio, prima o poi lo faccio. La recensione di Ludovica mi ha convinta ancora di più.
    Il libro che hai scelto tu Chiara sembra carino anche se mi frena un pò il fatto sia una serie e ultimamente me ne sto un pò alla larga troppi arretrati ancora da leggere.
    Adoro, adoro sempre più questa rubrica grazie per avermi permesso di partecipare

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    1. La Rattaro è una certezza.
      La Pacat è stata la mia sorpresa più bella!

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    2. Susy questa serie è composta da soli tre libri, già pubblicati. Ma capisco cosa intendi, sto cercando di concluderne alcune al più presto

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  2. Ciao Chiara e Ludovica!
    "Un uso qualunque di te" è un libro forte, non ci sono dubbi: suscita in te delle sensazioni che ti rimangono a lungo. è emozione pura!
    Non conosco, invece, l'altro romanzo :-)

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    1. Un uso qualunque di te mi ha dilaniato,come tutti quelli della Rattaro.
      La Pacat mi ha creato degli scompensi ormonali 😂😂

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    2. Grazie Silvia, appena riesco recupero pure questo di Sara

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  3. La Pacat è meravigliosa!!! Anche la Rattaro lo è. Due storie completamente diverse ma entrambe stupende

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  4. parto da Chiara
    come sai ho letto i primi due volumi e il terzo è li che mi chiama fortemente. amo Laurent, amo Damen e insieme sono maestosi. se questo volume è bello almeno la metà del secondo sono certa che lo adorerò.

    Ludovica
    ah questo di Sara è il libro che in assoluto preferisco. concordo con te sui mille stati d'animo provati durante questa lettura e ancor di più mi ritrovo nel tuo pensiero che per leggere questa autrice sia necessario un determinato stato d'animo.

    sono felice che entrambe abbiate trovato due letture così appassionanti, visto che la mia è stata una vera schifezza!

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    1. Laurent ancora disturba le mie notti! 🥰🥰
      Il terzo è quello che ho preferito,voglio rileggerlo!
      La Rattaro mi ha dilaniato,come sempre!!!

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    2. uh Chicca leggi questo ultimo, poi scleriamo insieme

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  5. Adoro la Pacat..... io ho proprio una cotta adolescenziale per Laurent,che non mi molla!!
    Il terzo è il mio PREFERITO in assoluto!
    La Rattaro è la Rattaro. Niente da aggiungere!

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    1. cotta tremenda anche per me per Laurent, ma come è possibile altrimenti? Questo della Rattaro devo recuperarlo

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  6. due libri interessantissimi anche se ben diversi tra di loro. Pacat lo punto da un po' e la Rattaro mi incuriosisce moltissimo. Nel dubbio li segno entrambi!

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    1. La Pacat l’avevo evitata per tanto, perché non avevo mai letto m/m, ma una volta letto il primo è impossibile non arrivare di corsa al terzo!
      La Rattaro è una garanzia per le storie introspettive ed umane e reali.

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    2. Mara leggi la Pacat, fidati di me. La adorerai

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  7. Ludovica, concordo con te: Sara può essere letta da tutti ma non è per tutti i momenti. Anche io ho letto Sara per questa rubrica e ho provato una ridda di emozioni.
    Chiara, tu mi fai innamorare di tutti i libri grazie alle tue recensioni

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    1. Sì, ho letto la tua recensione e pur non avendo particolarmente amato quel libro, mi ha indotto come fanno tutti i suoi libri, a riflettere e ad immedesimarmi con tutti!

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  8. Erica Libri al caffè18 gennaio 2019 alle ore 06:42

    La serie della Pacat vorrei leggerla, anzi è proprio una delle serie che spero di riuscire a leggere quest'anno e le tue recensioni positive mi fanno venir voglia di cominciarla quanto prima. Della Rattaro non ho letto ancora nulla.... Aiuto....leggo solo commenti ultra positivi dei suoi libri...

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    1. La Pacat va letta, se si è pronti a mettere Il ebollizione il proprio corpo😂😂
      Io l’ho ADORATA!
      La Rattaro non ha bisogno di presentazioni: va letta e basta! Dopo aver letto il primo, vorrai solo e recuperare tutta la sua biografia!

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    2. Erica leggi la Pacat adorerai questa storia!

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  9. Chiara, aiutami. Sento parlare benissimo di questa trilogia della Pacat, tant'è vero che io vorrei comprarmela a scatola chiusa in cartaceo... Ora, dici che è una follia o devo fare questa spesa senza pensarci troppo? Sono così curiosa di Damen e Laurent da impazzire letteralmente ancor prima di leggere la loro storia ahahah <3

    Ludovica... Questa è la prima volta che ti leggo (perdonami!) e non so che dire... Cioè, QUANTO SEI BRAVA? Non mi capita spesso che una semplice recensione mi metta i brividi... È una rarità, sappilo... E niente... Mi hai lasciata senza parole <3 COMPLIMENTI!!!!!

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  10. Il primo libro della Pacat lo comprai a scatola chiusa (e mai gesto impulsivo fu più azzeccato!), ma poi, per leggere subito il seguito (perché aspettare era IMPOSSIBILE), comprai l’e-book del secondo e del terzo! Ora dovrò fare quello che mi tocca fare spesso quando amo a dismisura una lettura: comprare il cartaceo di due libri parcheggiati nell’e-reader! 🤑🤑🤑🤑🤑

    Grazie dei complimenti.... non mi hai mai letto perché non ho un blog mio, ogni tanto Chiara mi presta il suo per mostrare al mondo i miei deliri! Grazie ancora, non sai quanto mi hai reso felice😍

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  11. Risposte
    1. Io li ho letti entrambi e posso consigliarteli entrambi SENZA OMBRA DI DUBBIO!!

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  12. La pacat prima o poi la recupero perché mi ispira da tempo.
    La rattaro invece devo recuperarla tutta. Ne avrò letto uno? Sulla sedia sbagliata, mi pare. E per puro caso perché all'epoca, avendo visto questo libro e letto la trama, mi avrebbe fatto bocciare la scrittrice in toto!
    Grazie ad entrambe!

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    1. grazie a te, te li consiglio tutti, meritano davvero

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    2. La Pacat(o dea del male) va letta e la fortuna è avere già tutti e tre libri pubblicati... non so come avrei fatto se avessi dovuto aspettare!
      La Rattaro va letta,con la consapevolezza che ci trafiggerà il cuore in poche pagine🥰🥰🥰

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  13. Questa serie devo assolutamente recuperarla, l'ho comprata in ebook e sono sempre indecisa se leggerla o no... poi dopo le tue recensioni così entusiaste sono veramente interessata.
    Della Rattaro ho letto qualche libro ma me ne mancano ancora moltissimi... spero di recuperare.

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    1. Cristina,ti prego,leggi la Pacat🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰
      La Rattaro va letta a prescindere!😜

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