martedì 24 settembre 2024

Recensione "La martire" di Anthony Ryan

Il libro:
Autore: Anthony Ryan
Titolo: La martire
Editore: Fanucci Editore
Data di pubblicazione: 2 febbraio 2024
Pagine: 576
Serie: L'alleanza d'acciaio Vol.2

Trama:
I tempi sono cambiati per Alwyn lo Scrivano. Se prima era un fuorilegge, ora è un esperto di spionaggio e protettore giurato di lady Evadine Courlain, le cui visioni di un’apocalisse demoniaca le hanno fatto guadagnare la fanatica devozione del popolo. Tuttavia, la crescente fama di Evadine l’ha messa in contrasto sia con la Corona che con l’Alleanza. Mentre nuovi disordini affliggono il regno, entrambi i poteri cercano di sfruttare la propria posizione per i rispettivi scopi. Inviato nel ducato di Alundia per sedare una ribellione, Alwyn deve affidarsi a vecchi istinti per lottare in nome della sua nuova causa. Faide mortali e antichi segreti verranno alla luce durante lo scoppio della guerra che deciderà il destino del regno dell’Albermaine e la possibile venuta del profetizzato Secondo Flagello.

Una saga epica, ricca di azione e intrighi firmata da un maestro della narrazione che ha saputo conquistare il mondo del fantasy.




Anthony Ryan è uno dei miei autori preferiti per quanto riguarda l’epic fantasy e Alwyn (protagonista di questa trilogia) lo sto trovando ancora più interessante di Vaelin (per il quale avevo preso una discreta sbandata). Ero curiosa di conoscere l’evolversi della trama, soprattutto perché il titolo in qualche modo è profetico ed Evadine, la Martire risorta del titolo, è un personaggio che mi inquieta molto.

Ci ho messo un po’ a leggere questo libro, non l’ho divorato come il precedente, ma non per mancanza di interesse, quanto per necessità di capire bene e cogliere ogni sfumatura. In questo libro, che essendo il secondo è di passaggio, ci sono diverse battaglie, che Ryan affronta in maniera meticolosa, cosa che ho apprezzato, sottolineando anche gli aspetti meno epici della guerra, cosa che ho apprezzato non poco.

Alwyn qui ha una maturazione non indifferente e quindi la parte introspettiva è molto curata e necessita attenzione e tempo per recepirla. Mi è mancato un po’ forse il ragazzo scanzonato de Il Reietto, al suo posto è arrivato un uomo, sempre furbo e arguto, ma con una nota di compassione più sottolineata, più etico, passatemi il termine. Lo stesso però è impossibile non adorarlo.

Ho apprezzato tantissimo gli intrighi, le macchinazioni politiche e i sotterfugi, che qui ne troviamo a bizzeffe; quasi tutti i personaggi, almeno quelli con più potere, nascondono qualcosa e questo è veramente stimolante.

Mi è piaciuto un sacco lo scorcio nella cultura Caerthiana, di cui si scopre qualcosina. Lilat poi è un personaggio che ho adorato tantissimo.

Diverse cose vengono spiegate o concluse, molte atre invece rimangono aperte; il finale mi fa ringraziare di aver già pronto in casa il terzo libro, di cui ora sono super curiosa di leggere.
Voto: 4.5*

Lo conoscete?

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