Ciao, ecco qui la mia prima recensione. Questo libro come potete immaginare mi è stato imposto eh suggerito vivamente, ma è stato un'ottimo consiglio! Posso dire tranquillamente di capire il perché questo autore piaccia così tanto, lascia il segno. Se non lo conoscete ancora fatelo, non ve ne pentirete.
Titolo: La tristezza ha il sonno leggero
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 7 marzo 2016
Pagine: 384
Trama:
Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezzo e svariati fratelli. È uno di quei figli cresciuti un po’ qua e un po’ là, in bilico tra due famiglie e ancora in cerca di se stesso. Sulla soglia dei quarant’anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, così trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nel¬lo stomaco, somatizzando tutto.Finché un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia.
Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l’appuntamento con il suo destino.
Circondato da un carosello di personaggi mai banali, Erri deciderà di affrontare, una per una, le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto. Imparerà così che per essere felici dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che, se non vogliamo vivere una vita che non ci appartiene, a volte è indispensabile ribellarci. Anche a chi ci ama.
Sarà pronto, ora, a prendere la decisione più difficile della sua esistenza?
È buffa questa cosa che facciamo pagare agli altri le colpe dei nostri genitori. Ognuno se ne va in giro con un mucchietto di dolore incapsulato dall’infanzia, alla ricerca della persona giusta cui restituire un po’ di torti subiti.
Prima di iniziare questa recensione ci tengo a fare una
premessa: io ho quasi quarant’anni (più o meno l’età di Erri e dell’autore), ho
i genitori separati che a loro volta si sono risposati e ho un fratello che agli
occhi di tutti i parenti è praticamente perfetto, in odore di santità. Leggendo
qua e là opinioni su questo libro la cosa più diffusa è stata la sensazione di
aver provato le stesse emozioni del protagonista. Io ho anche qualche vissuto
simile e mi sono immedesimata in maniera totale, certe cose le ho proprio
rivissute. È stata quasi una terapia.
La storia è quella di Erri, quarantenne con un lavoro che
non ama, una famiglia allargata particolare e con molti problemi, un matrimonio
alla deriva e un figlio che non arriva. Per una serie di eventi, tutte
decisioni non prese da lui, la sua quotidianità viene stravolta e lui si
ritrova con le macerie di una vita creata per compiacere, per il bisogno di
essere accettato, e tutti i sogni persi per strada.
Diciamocelo: se c’è una cosa che fa proprio paura è la felicità. Non
sai mai quando arriva.
E, soprattutto, quando se ne va.
Tutta la trama si svolge nel tempo di una cena, con continui
rimandi al passato e a situazioni vissute, persone conosciute, posti visitati.
L’autore è molto bravo a mantenerti sul tema, a introdurre aneddoti e scorci
che fanno capire il perché di certe situazioni o di atteggiamenti.
Mi è piaciuto tantissimo, mi sono sentita coinvolta dalla
prima all’ultima riga. Ho avuto il magone per buona parte del tempo, ho provato
rabbia e comprensione, compassione e dispiacere, ma spesso mi sono ritrovata
col sorriso sulle labbra, forse un po’ amaro ma presente. In certi momenti mi è
sembrato di avere un libro di aforismi, non credo di aver mai sottolineato
tanto.
È un libro per riflettere, la storia di Erri è lo spunto per
guardare alla mia generazione, i figli del divorzio, del benessere e della
ricerca costante di arrivare, di apparire. Io sono figlia ma anche madre e ho
pensato tanto ai valori per me importanti, come Erri primo fra tutti la
felicità dei miei figli. Non importa se il lavoro che andremo a fare darà
sbocchi importanti, se si può è sempre meglio inseguire i propri sogni. E
soprattutto averne il coraggio. Il nocciolo del libro è il coraggio, anzi la
mancanza di esso. La paura di non farcela, di non arrivare e di deludere. Di
non essere accettati per come si è, di arrivare sempre dopo gli altri. Di
essere un mezzo figlio, un mezzo uomo.
La prima cosa che direi a un figlio, una volta adulto, sarebbe: “Fai il
possibile perché ciò che ti piace non diventi un passatempo da coltivare solo
nel fine settimana. È la via più diretta per trasformarsi in un infelice”.
Il libro è tutto questo e molto altro, ci sono un sacco di
personaggi che ruotano attorno a Erri, tutti molto importanti. Sono molto ben
descritti e in certi passaggi mi sembrava di vederli, di interagire con loro.
Credo che potrei parlarne per giorni interi.
Io ho deciso di leggerlo un po’ perché altrimenti perdevo il
saluto di una nuova amica, ma soprattutto perché ho avuto il piacere di
sentirne la presentazione al Salone del libro. Sono rimasta incantata e sono
letteralmente corsa a comprarlo e farmelo autografare. Credo che in Erri ci sia
molto di Lorenzo, come c’è molto di Chiara e di tante persone che l’hanno
letto. Io sono pienamente soddisfatta di questo libro, che ha superato le mie già
altissime aspettative.
Vabbè, io tutto quello che ti dovevo dire su questa recensione, te l'ho detto a voce! Però sono felice di essere la prima a commentarla, ma, soprattutto, sono felice che Erri ti abbia conquistata e che tu abbia l'opportunità di venire con tutte noi al "Centro di recupero per orfane di Lorenzo Marone"!
RispondiEliminaalta densità in quel centro!
EliminaE' bello ritrovarsi nei personaggi dei libri che leggiamo :)
RispondiEliminaa volte fa anche bene, per me è stato terapeutico!
EliminaCome tua prima recensione ufficiale direi che hai toccato le corde del mio ♥
RispondiEliminaIl libro non è il mio genere ma la voglia di conoscere e vivere Erri è tanta. Tra l'altro quest'autore non lo conoscevo proprio perciò grazie ♥
ultimamente sono orientata su generi diversi, questo libro comunque lo consiglio a tutti quanti. Sono contenta che ti sia piaciuta
EliminaCiao Chiara, benvenuta nella blogsfera! Ho acquistato questo romanzo praticamente appena è uscito ma non l' ho ancora letto, il motivo? Ho letto tante recensioni positive a riguardo che ho l' impressione di averlo già letto, ma prima o poi arriverà anche il suo momento ne sono certa! Spero di poter condividere con te tanti consigli librosi, per ora mi sono unita ai tuoi lettori e inserito il tuo blog tra quelli che seguo, a presto, Rosa! Se ti va di sbirciare il mio angolino ti lascio il link:
RispondiEliminawww.incantodeilibri.blogspot.it
Ciao, leggilo questo libro, merita veramente. Sono curiosa poi di sapere cosa ne pensi. Grazie, passo subito da te
EliminaCiao ragazza, non sai quanto io sia contenta di commentare una recensione sul tuo blog. Sei grande!!! E la tua recensione...È bellissima. Felice io, tanto tanto
RispondiEliminaIo di più! Grazie mille
EliminaCiao ragazza, non sai quanto io sia contenta di commentare una recensione sul tuo blog. Sei grande!!! E la tua recensione...È bellissima. Felice io, tanto tanto
RispondiEliminaNon potevi scrivere una recensione migliore per il tuo primo post!! :)
RispondiEliminaFede
Grazie, merito anche del libro!
EliminaBellissima la tua prima recensione :) Mi hai ricordato tante belle emozioni provate durante la lettura di questo libro ;)
RispondiEliminatante tante emozioni
EliminaChiara hai iniziato col botto! Ho una situazione familiare completamente agli antipodi di Erri eppure mi ci sono ritrovata in lui. È un libro che entra davvero nel cuore!
RispondiEliminauna qualità eccezionale quella di farti entrare così dentro alla storia, farti provare le stesse sensazioni
EliminaUna recensione che profuma di sincerità, schiettezza e onestà, insomma mi è piaciuta tantissimo!
RispondiEliminaHo letto questo libro in due giorni, in piena sessione esami, in vista dell'incontro con Lorenzo Marone. Un'esperienza stupenda: secondo me, tutti i lettori di Lorenzo Marone dovrebbero almeno una volta nella vita, incontrarlo dal vivo.
pienamente d'accordo. Incontrarlo e sentirlo presentare il libro mi ha conquistata
EliminaQuesta recensione mi ha conquistata
RispondiEliminaGrazie tesoro, vedrai che anche il libro lo farà!
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